Non vorrei, ma trascuro il blog. E' che l'ora migliore per le mie ridicole esternazioni sarebbe dopo cena, ma Carla pensa bene che sia l'ora giusta per una passeggiatina, manco fossimo dei cagnolini che dobbiamo scaricarci per la notte. Poi si torna tardi, ci sono le repliche di Practices, o Shark, o The Unit o Criminal Minds e allora addio.
Per fortuna sta arrivando il tapering to Monte-Carlo, e quindi ora ho allenamenti che durano meno. E dunque, lunedi riposo. Ne avevo bisogno. Ieri, martedi, corsa collinare con Gianni, nonostante avessi ancora bisogno di riposo (lo dimostra sia il fatto che sulle salitelle di Castello di Serravalle abbia camminato senza ritegno e sia il fatto che mi sia dimenticato il Garmin) poi in serata ho accompagnato Carla in piscina, dove anche io ho fatto un po' di vasche. Un 1700m con un mille di seguito (con il pullbuoy).
E veniamo ad oggi, il giorno del miracolo. Gia' avevo poca voglia di uscire in bici, pero', dai, mica posso mollare cosi', no? E allora, violentandomi mi sono imposto un Via Siepelunga, Monte Donato (dalla parte facile), Paderno e Gaibola. Una volta su Via San Mamolo mi sono vergognato a tirare dritto a casa, e ho girato su per il Rizzoli. A 100m dalla cima Revedin, CRACK! Ed in un attimo ero a terra, senza capire perche'. Poi ho visto...
La Zipp 303 anteriore ha fatto crack. Da sola. Per fortuna ero in salita (se penso che 2 minuti prima venivo giu' da Gaibola con il suo bel 12%....). Bene, 47 minuti e una bella passeggiata fino a casa. Ringraziando la buona sorte (anche perche' l'unico danno e' stato una sbucciaturina al ginochhio...)
Parlando d'altro, un "bravo bravo!" a sciffo, che dopo patetici tentativi di dedicarsi al light footbal, e alla boxe ha deciso di riprendere la via maestra e si e' iscritto a Roth. La strada e' lunga, caro sciffo, ma intanto e' un bene che l'hai ripresa.
"Stanno tornando", purtroppo. Dopo 15 giorni di pace pressoche' assoluta (e anche un bel caldo), in citta' stanno ricomparendo gli abitanti (e vabbe') gli studenti (e vabbe' un po' meno) ma anche i baracquagli, e di questi, davvero ne facevamo volentieri a meno. Quindi gia' un po' di traffico (e smog, naturalmente: non oso immaginare alla ripresa delle scuole...), un po' di ubriachi in giro (perche' anche i bar stanno riaprendo) e addio pace ferragostana. Adesso mi tocca aspettare altri undici mesi per rinascere.
Per fortuna sta arrivando il tapering to Monte-Carlo, e quindi ora ho allenamenti che durano meno. E dunque, lunedi riposo. Ne avevo bisogno. Ieri, martedi, corsa collinare con Gianni, nonostante avessi ancora bisogno di riposo (lo dimostra sia il fatto che sulle salitelle di Castello di Serravalle abbia camminato senza ritegno e sia il fatto che mi sia dimenticato il Garmin) poi in serata ho accompagnato Carla in piscina, dove anche io ho fatto un po' di vasche. Un 1700m con un mille di seguito (con il pullbuoy).
E veniamo ad oggi, il giorno del miracolo. Gia' avevo poca voglia di uscire in bici, pero', dai, mica posso mollare cosi', no? E allora, violentandomi mi sono imposto un Via Siepelunga, Monte Donato (dalla parte facile), Paderno e Gaibola. Una volta su Via San Mamolo mi sono vergognato a tirare dritto a casa, e ho girato su per il Rizzoli. A 100m dalla cima Revedin, CRACK! Ed in un attimo ero a terra, senza capire perche'. Poi ho visto...
La Zipp 303 anteriore ha fatto crack. Da sola. Per fortuna ero in salita (se penso che 2 minuti prima venivo giu' da Gaibola con il suo bel 12%....). Bene, 47 minuti e una bella passeggiata fino a casa. Ringraziando la buona sorte (anche perche' l'unico danno e' stato una sbucciaturina al ginochhio...)
Parlando d'altro, un "bravo bravo!" a sciffo, che dopo patetici tentativi di dedicarsi al light footbal, e alla boxe ha deciso di riprendere la via maestra e si e' iscritto a Roth. La strada e' lunga, caro sciffo, ma intanto e' un bene che l'hai ripresa.
"Stanno tornando", purtroppo. Dopo 15 giorni di pace pressoche' assoluta (e anche un bel caldo), in citta' stanno ricomparendo gli abitanti (e vabbe') gli studenti (e vabbe' un po' meno) ma anche i baracquagli, e di questi, davvero ne facevamo volentieri a meno. Quindi gia' un po' di traffico (e smog, naturalmente: non oso immaginare alla ripresa delle scuole...), un po' di ubriachi in giro (perche' anche i bar stanno riaprendo) e addio pace ferragostana. Adesso mi tocca aspettare altri undici mesi per rinascere.
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