A Fabio, 5 aprile 2009.

domenica 30 marzo 2014

Coco'

E alla fine, siamo rimasti senza gatti. Coco' (Edan), il terzo, il campione, l'eterno gattino se ne e' andato per una grave malattia, il 26 marzo. Per lui abbiamo deciso di comprare uno spazio al Cimitero degli animali "Il paradiso di Tom & Jerry" ad Altedo, perche' sapendolo in quella nuova casa, speriamo ci sia meno triste la sua assenza in questa.

R.I.P. Edan 14-03-2001 26-03-2014










domenica 23 marzo 2014

Olecrano

Puoi vivere una vita intera senza sapere cosa sia l'olècrano. Ma il giorno che lo scopri, potrebbe essere un brutto giorno... 

Dopo la grande delusione e fatica immane sofferta nella gara di Faenza, avevo deciso, dopo ovviamente averne parlato con chi mi ha portato in quelle condizioni, di congelare il programma, fino al prossimo inverno, ma L. mi ha convinto a provare una seduta molto alleggerita, dopo aver cercato (inutilmente) di trovare una causa diversa da un suo errore di programmazione (o supervalutazione delle mie potenzialita').

Quindi, martedi seduta leggera sui rulli, ed in serata nuoto, con Thomas a provare di convincerci (con molta poca convinzione da parte nostra) che usare le gambe potrebbe essere la nostra salvezza. Deciso comunque a seguire la mia idea di allenamento, martedi concordo con Roberto e il Doc un'uscita in bici sulla fondovalle Panaro, per vedere se la situazione fosse migliorata.

Come al solito appuntamento al parcheggio del parco fluviale di Marano, la solita routine e via. Alla Docciola decidiamo di cambiare, seguendo per Montese, ma una rapida consultazione di google maps ci convince che ritornando al bivio per Ponte Samone, arrivare a Samone e scendere da Guiglia diventerebbe gia' un buon giro. Alla sosta acqua, Gianluca mi fa notare che ho i tubolari un po' frusti, e mi riprometto di andare piu' piano del solito, sarebbe da stupidi fare un incidente (giuro ho detto proprio cosi') adesso che parte la bella stagione...




Non si fanno mai i conti con il destino.... Scendendo da Rocca Malatina verso Guiglia, in un tratto rettilineo, senza macchine in senso contrario, io sulla riga destra, quasi a filo dello scolo d'acqua, vengo affiancato da Roberto (quello in mezzo nella foto) e a nostra volta superati da un furgone bianco con il cassone grigio che stringe secco quando ancora era a meta', e urta Roberto sulla spalla e sul manubrio. Non stiamo andando fortissimo, ma -dai miei ricordi- ricordo la ruota anteriore della sua bici sotto la mia e poi ho il ricordo della mia posizione raggomitolata (e le sue urla) e la successiva -nitida- sensazione di quando ti risvegli da uno svenimento. Infine il Doc che mi toccava dappertutto per capire eventuali traumi.

Gianluca, il Doc, che era pochi metri piu' indietro e' riuscito a non cadere e poterci soccorrere subito, senza purtroppo prendere riferimenti del furgone perche' se ne e' guardato bene dal fermarsi, il  vigliacco. Il resto avviene abbastanza velocemente, ed essendo rimasto cosciente, pur con un discreto dolore localizzato al gomito destro. Mi sta vicina una barista del Camera Cafe' di Guiglia, e poi un'altra persona che scopro essere una Franchini, mia amica di FB.



 

L'ambulanza arriva, e diventiamo i peggiori pazienti del mondo: prima mi metto a sedere e mi impongono di sdraiarmi, poi riusciro' a farmi un selfie (la prima foto sulla barella, subito postata su FB), urlo al doc di spegnere il Garmin, poi le continue richieste sulle condizioni di Roberto (e lui sulle mie), che comunque sembra messo peggio, dato che ha spaccato il casco cadendo anche di testa. La mia ferita al gomito butta parecchio sangue, ma per il resto non mi sembra di avere altro. Quando arriva la seconda ambulanza ci portano a Vignola, e li ci fanno i vari esami. Per me sono soprattutto raggi, ma anche la TAC alla testa, dato che ho detto di essere svenuto (ma credo non sia la sola ragione).
 

Ora sono le 18.30, l'incidente e' avvenuto circa alle 13.15, alle 14 e passa eravamo al Pronto Soccorso di Vignola (codice giallo). La radiologa, una dottoressa che sara' bravissima ma con una simpatia inversamente proporzionale, quasi a malincuore mi dice che non ha posti letti per ricoverarmi ed operarmi, e che puo' cercarmi posti letto solo nel modenese, consigliandomi di rifiutare il ricovero e andare al Rizzoli la mattina seguente.

Saluto Roberto che non riescono a mettere in piedi (sviene continuamente) e torno a Bologna con Carla, nel frattempo avvertita e arrivata a Vignola. La bici e' al sicuro ma a Guiglia (tuttora), la macchina viene recuperata dal parcheggio e portata a Vignola grazie a Gianni, pure lui accorso al nostro capezzale, come Pier Giorgio, unico nel risollevare il morale. Un immenso grazie anche a lui.


Eccomi dunque ricoverato al Rizzoli (siamo a giovedi mattina) e gia' a digiuno. Si perche' appena possibile saro' operato. Il gomito e' fratturato, o meglio. l'olècrano, in piu' punti e scompostamente. Per non farci mancare niente, il coronoide e' distaccato (sono gli archi terminali dell'omero che tengono l'articolazione del gomito con il radio e l'ulna). In serata verra' aggiustato tutto con una piastra e 5 viti, piu' un filo di Kirschner. 

Con un immenso grazie al Dott. Trisolino e al Dott. Bracci  che saranno esperti di anca e ginocchio, ma anche dei gomiti ne sanno. Poi grazie anche al dott. Leonardo Marchesini Reggiani, che ho introdotto al triathlon, precipitatosi in camera appena viste le foto su FB.

 



Anche qua subiro' le angherie di PG che aumentano la mia determinazione alla guarigione, perche' tutti dubitano che io riprenda la piena funzionalita' (soprattutto estensiva) del gomito. 

 

 
Eccomi a casa, sotto antibiotico e con un tutore: 5 giorni e poi di imizia con la macchina kinetic, mobilizzazione passiva, e li verra' fuori l'ironman. Adesso riprendo la piena funzionalita' del gomito, poi mi metto in caccia del pirata... E lo prendo, uh se lo prendo...




domenica 16 marzo 2014

Delusione....

Quattro ore e sedici minuti per i 90 km della Mediofondo Cassani sia pure con un dislivello di quasi 1500m non mi soddisfa. Ho passato l'inverno su una macchina specifica per cercare di migliorare i miei punti deboli (salita e tecnica di pedalata), e dopo un corso di 13 sedute da 80 minuti, piu' sette sedute (su 14) personalizzate da 70 minuti di esercizio specifico (costose, ma dove mi si prospettavano miglioramenti evidenti), sabato scorso gia' durante la ricognizione del percorso non andavo. Gambe imballate e di marmo. 

Giovedi giro lungo la fondovalle Panaro, mai sofferta e decisamente divertente per me, ma anche qui, gambe di marmo e fatica immane sui dossi all'uno e mezzo per cento, roba che dovevo mettere il 34-25 per "muovermi". Quindi oggi, pensavo di essere un po' meno imballato, avendo praticamente riposato (ho solo nuotato -apposta- giovedi per non appesantire la gamba). 

Macche', appena partito praticamente sono stato superato da tutti -ma proprio tutti!- che non ero neanche a Tredozio, cercando inutilmente in questi 27 km dalla partenza di tenere qualche ruota, con risultati nulli e per di piu' goffi (alzandomi sui pedali ricadevo sul sellino pesantemente, non riuscendo a stare sulle gambe). Dalla disperazione avevo quasi deciso, una volta ritornati a Modigliana, di ritirarmi e tornare mestamente a Faenza. 

Non mi sono ritirato, ma la sofferenza e' stata immane, ho messo il piede a terra su tutte le salite importanti (Collina, Casale e Monticino), e mai ho avuto la sensazione di stare bene. Certo essere 89 kg non mi aiuta, ma nemmeno essere superato da gente certamente piu' pesante di me, con pinguedine anche accentuata.

Anche la mia rinomata spregiudicatezza in discesa e' mancata, tanto ero demoralizzato. Insomma, una domenica da dimenticare, e sinceramente sono pentito di aver fatto un tipo di preparazione di cui non ero convintissimo, anche se tutti me ne parlavano come di miracolosa. Forse sono le mie gambe che rigettano qualsiasi forma di preparazione per la bicicletta? 

Comunque chiodo scaccia chiodo e finiro' le sedute personalizzate (e ti credo, con quel che mi sono costate) pero' poi faro' a modo mio, che -per carita'-, non otterro' certo grandi risultati, ma almeno le volte che avevo messo il piede a terra in un uscita in bici, anche dura, si potevano contare a memoria, sicuramente non certo 3 in 90 km! E nemmeno avevo mai avuto sensazioni cosi' negative. 




domenica 9 marzo 2014

Dai mo'!

Si, alla fine mi tocca seguire l'istinto. Ho avuto male alla schiena per un mesetto, e dopo aver fatto un ciclo di laser+ultrasuoni (per la fascite) e alta frequenza per le ernie, decido di mettere alla prova il mio fisico. 

Quale occasione migliore della ricognizione del percorso medio della Cassani (storica granfondo faentina che si corre piu' o meno a meta' marzo)? Grand Commis, il nostro GMP, che vorrebbe fare una ricognizione in gruppo, solo che io (oltre ad avere quella certa eta' in piu') ho un decimo dei suoi chilometri (e' dal 25 gennaio che non salgo in bici, ed ho pedalato solo al chiuso sulla RotoPress), non solo ma sicuramente 10 kg in piu' del normale sovrappeso, e -last but not least- ieri sera prima seduta di nuoto con Thomas dopo 15 giorni. Le premesse di una perfetta debacle, insomma...

Consapevole della zavorra che sarei stato, ho pensato bene -d'accordo con Angelo, anche lui reduce da rulli in cantina, per lo piu'- di partire prima, in modo anche di fare un po' da lepre a lui e a Matteo, un altro che ha pedalato un bel po' in questo periodo, cosi' da non far perdere troppo tempo fin da subito. Ovviamente il buon GMP si e' attapirato non poco, e con Matteo hanno percorso i primi 30 km (non certo piatti) da Faenza al valico della Collina in poco meno di un'ora. Giusto un minuto prima noi eravamo in cima a fotografarci (partiti con 30 minuti abbondanti di vantaggio).



Da li' poi la mia sofferenza e' proseguita, perche' se ero una zavorra fresco figuriamoci dopo il Collina (salita con pendenze fino al 13%), la cui discesa con un fondo stradale pessimo ha finito la mia schiena, ma il rigagnolo di energie praticamente l'ho finito una volta ritornati a Modigliana e scalando il Casale, altra durissima salita, che avevo gia' fatto qualche tempo fa, ed infine, scesi a Brisighella con le ultimissime forze ho scalato il Monticino. 

Tralascio di riferire gli improperi che ho tirato sull'ultima asperita', il Monte Coralli, che a quel punto mi sembrava l'Everest. Comunque alla fine 90 km in 4 ore e mezza, e credo che domenica prossima, giorno della gara non faro' certo meglio.



Cosi' sembrava una pazzia, stamattina alzarmi alle 6.30 per prendere la via di Solignano Nuovo, in quel del modenese pedemontano che porta a Sassuolo, per correre la 34ima Camminata della Val Nizzola, ma da una parte avevo promesso a Carla di portarla a correre, e come alternativa c'era una corsa a Pieve di Cento, che Google Maps dava alla stessa distanza. Inoltre ero curioso di correre anche io, per vedere se i danni della pedalata (contrapposti ai benefici dei trattamenti) avevano qualche strascico. 

Ebbene, complice anche una splendida giornata, questa camminata e' stata splendida, un collinare piuttosto duro, dove nei primi chilometri ho sofferto molto, ma poi sciolta un po' la fatica ho corricchiato benino senza troppi dolori neanche alla schiena, deducendo che e' tempo che ricominci ad allenarmi sul serio, senza badare ai lamenti del fisico, ovvero, passeranno da soli, se la terapia non ha sortito effetto.


martedì 4 marzo 2014

La ciliegina

Intanto che le nostre divise da running cominciano a farsi notare in giro, cominciano ad arrivare anche quelle da triathlon, personalizzate...


 


E sabato 1 marzo, finalmente ci siamo ritrovati noi sette soci fondatori e sei accompagnatrici (nonche' 3 bimbi) per sancire la nascita ufficiale del nostro sodalizio. Ovviamente in puro stile gogliardico. 










Ma non ci siamo fatti mancare nulla... Nemmeno il lancio odienrno dall'ANSA, grazie al mio amico Balestro, ottimo triathleta e forte runner. ..


Almeno in questo abbondo, che di allenamenti in verita' siamo scarsi. Complice 2 erniette fastidiose e una fascite alla gamba, le corse sono ridotte al minimo (e anche le distanze), il nuoto in attesa che il tatuaggio, dedicato all'altra meta' del mio cielo, si cicatrizzi, mi rimane solo la Rotopress, dove non lesino impegno e sudore. Ma -in verita' per calare dei molti chili in eccesso dovrei farmi 100km al giorno, almeno...



Infine, abbiamo assistito anche ad un memorabile concerto dei Depeche Mode: 2 ore di spettacolo puro...