A Fabio, 5 aprile 2009.

domenica 30 agosto 2009

Bosco Panfilia e Ca' Bura


Innanzi tutto un saluto al twitter biondox, che oggi mi ha rincorso per salutarmi alla fine della corsetta della Ca' Bura. Fatevi riconoscere, al momento magari avro' lo sguardo ebete, ma poi ci penso e mi ricordo di voi.

Poi cominciamo da ieri: Sant'Agostino, in mezzo al nulla, tra Ferrara e Bologna, c'e' un bosco. Fitto. E ci trovano pure le trifole (tartufo nero). Di questi giorni, in occasione della festa del santo patrono, ci fanno una sagra, mangereccia, con particolare attenzione -appunto- al tartufo. Che difatti era copiosamente presente nei piatti del ristorante "ateo" della sagra, dove grazie alla corsa si ha diritto al 10% di sconto (mentre nel ristorante della parrocchia, si ha il 20%).

Camminata del bosco Panfilia, 8,5 km nel bosco (tranne il primo e l'ultimo chilometro), divertenti e freschi (anche se un po' afosi) dove di camminata c'e' ben poco, considerato che i primi 2 km me lo sono fatti in 9.57... Per il resto sempre bella questa corsa... e consigliabile. Dopo una rapida sciacquata corporea (doccia a 90 gradi gratis!) abbiamo desinato con una gran cotoletta ricoperta di tartufo, non tutto fresco (cioe' in parte era sottolio), ma gradevolissimo. In mattinata -finalmente- Carla ha provato la 50m di San Giovanni. E non voleva venire piu' fuori dalla vasca (ma questa e' un'altra storia). Io mi sono limitato ad un 500m sciolto con il pullbuoy.

Bosco Panfilia

Stamattina, con una forza di volonta' superiore alla norma, ci siamo alzati per andare alla Ca' Bura, e grazie al fatto che fosse un po' piu' fresco del solito (sebbene afosissimo), ci siamo fatti altri 7 chilometri, che erano poi quelli de "l'alter", il percorso medio. Solito giro fra Sostegni e sostegnazzi con passaggio sul Ponte della Bionda. Anche una bella pungaza a salutarci, nel Navile... Complimenti ai ragazzi della squadra, rientrati in gran forma dalla vacanze e menzione per Luca, che ha percorso i 9,5 km del lungo in 47 minuti. E per fortuna che non sa correre. Complimenti anche a quel dirigente del comune che corre per rientrare in forma dopo l'operazione al ginocchio. E' arrivato nei primi dieci. Alla faccia!

Ca' Bura

Venerdi invece ho rimesso il sedere sulla bici, con il treno di ruote Token, e ho provato un po' di chilometri di pianura (soprattutto per non prendere peso, visto che Montecarlo non e' certo piatta!): 30 km e una gran fatica. Ma quando arriva il 6 settembre?

La bici


giovedì 27 agosto 2009

Ancora riposo.

Si, ne ho decisamente bisogno. Anzi, dovrei riposare fino a Montecarlo, ma temo che il peso lieviterebbe troppo, quindi, da oggi solo allenamenti di qualita' (per tirarmela un bel po'). E quindi niente news, sul fronte sportivo, niente allenamenti da raccontare. Solo un po' di foto di domenica, per riempire il post...

La prima scalata a Verucchio... E' ancora lunga, la strada...


La stessa posizione ma con il gruppo a cui ho succhiato bellamente le ruote...


Torriana, dai che quasi finita...

E allora in piedi per il fotografo (ma ero quasi in surplace...)


L'arrivo, stanco morto...


mercoledì 26 agosto 2009

Lo so.

Non vorrei, ma trascuro il blog. E' che l'ora migliore per le mie ridicole esternazioni sarebbe dopo cena, ma Carla pensa bene che sia l'ora giusta per una passeggiatina, manco fossimo dei cagnolini che dobbiamo scaricarci per la notte. Poi si torna tardi, ci sono le repliche di Practices, o Shark, o The Unit o Criminal Minds e allora addio.

Per fortuna sta arrivando il tapering to Monte-Carlo, e quindi ora ho allenamenti che durano meno. E dunque, lunedi riposo. Ne avevo bisogno. Ieri, martedi, corsa collinare con Gianni, nonostante avessi ancora bisogno di riposo (lo dimostra sia il fatto che sulle salitelle di Castello di Serravalle abbia camminato senza ritegno e sia il fatto che mi sia dimenticato il Garmin) poi in serata ho accompagnato Carla in piscina, dove anche io ho fatto un po' di vasche. Un 1700m con un mille di seguito (con il pullbuoy).

E veniamo ad oggi, il giorno del miracolo. Gia' avevo poca voglia di uscire in bici, pero', dai, mica posso mollare cosi', no? E allora, violentandomi mi sono imposto un Via Siepelunga, Monte Donato (dalla parte facile), Paderno e Gaibola. Una volta su Via San Mamolo mi sono vergognato a tirare dritto a casa, e ho girato su per il Rizzoli. A 100m dalla cima Revedin, CRACK! Ed in un attimo ero a terra, senza capire perche'. Poi ho visto...


La Zipp 303 anteriore ha fatto crack. Da sola. Per fortuna ero in salita (se penso che 2 minuti prima venivo giu' da Gaibola con il suo bel 12%....). Bene, 47 minuti e una bella passeggiata fino a casa. Ringraziando la buona sorte (anche perche' l'unico danno e' stato una sbucciaturina al ginochhio...)

Parlando d'altro, un "bravo bravo!" a sciffo, che dopo patetici tentativi di dedicarsi al light footbal, e alla boxe ha deciso di riprendere la via maestra e si e' iscritto a Roth. La strada e' lunga, caro sciffo, ma intanto e' un bene che l'hai ripresa.

"Stanno tornando", purtroppo. Dopo 15 giorni di pace pressoche' assoluta (e anche un bel caldo), in citta' stanno ricomparendo gli abitanti (e vabbe') gli studenti (e vabbe' un po' meno) ma anche i baracquagli, e di questi, davvero ne facevamo volentieri a meno. Quindi gia' un po' di traffico (e smog, naturalmente: non oso immaginare alla ripresa delle scuole...), un po' di ubriachi in giro (perche' anche i bar stanno riaprendo) e addio pace ferragostana. Adesso mi tocca aspettare altri undici mesi per rinascere.

domenica 23 agosto 2009

XVI Giro del Castelli Malatestiani e della Repubblica di San Marino

...E ci ricasco. Di nuovo la levataccia alle 5 del mattino. Di nuovo la partenza ai 50 kmh (ma stavolta li ho lasciati andare....) Di nuovo una fatica boia, sul muro di Torriana e sulla seconda scalata a Verucchio (ma anche la Cornacchiara, e Borghi e Sogliano...) per tacere degli ultimi, infami, 2 chilometri dell'arrivo).

La vera novita', pero', e' stata l'umidita'. Avevo il nastro del manubrio inzuppato di sudore, e nelle discese non sono mai riuscito ad asciugarlo! E poi tutti e 102 km in un bagno di sudore. Alla partenza due chiacchiere con un super triathleta, Piolanti, compagno di squadra del guru Ettore e padre di una campionessa italiana, sempre di triathlon. Poi si parte. Dei valorosi nuotatori dello Stadio del nuoto di Riccione neanche l'ombra: alcuni come il Greguràtt e' scontato, lui ha pescato il gruppo sulla via Emilia e aveva finito la sua fatica neanche alle 10 e 15.

Antonio non pervenuto. Il Piranha... Beh, basta il nome. Per il resto mi serviva fare chilometri, quindi andatura tranquilla e regolare. Nessuna esitazione, ne' sul Torriana ne' sul Verucchio, ma i piedi quelli mi hanno un po' tormentato, piu' dell'umidita'. Stavolta i primi del lungo mi hanno preso ben prima dell'anno scorso, ma oggi e' merito loro, piu' che mio demerito.

Un particolare ringraziamento, poi, a Paolo, Bambuggia e all'allegra brigata Salieri, che alla fine mi hanno assistito come ancora dei loro. Grazie!

Altre amenita'... L'anno scorso avevo usato la Colnago dotata di 50-34, e quest'anno la Ciicsuno con il 53-39: nessuna differenza, anzi, con il 53-39, pur con un tempo maggiore (anche perche' ho fatto piu' chilometri in solitudine), alla fine ero meno stanco.

venerdì 21 agosto 2009

Mi do del matto da solo....


Oggi (anzi, domani) mi toccava (programma ironman per l'Elba) uno dei lunghi di corsa (e domenica quello di bici...) della durata di 3 ore. Sapevo fin da subito che non sarei riuscito a fare 3 ore, (il caldo, soprattutto, ma anche una stanchezza generale) pero' almeno 2 (anzi, 2.09) sono riuscito a farle, per una 20ina di chilometri (dato non importante perche' dovevo rimanere entro certi valori di battito cardiaco).

Per dare un'idea della fatica che si fa in questo periodo a fare cose lunghe, stamattina, prima di colazione (secondo la fidata Tanita), pesavo 84,9 kg, con il 16,6% di grasso (ehm... mi sono lasciato un po' andare dopo l'IM di Zurigo...) mentre dopo la corsa (normalmente in un lungo di questo tipo perdo ca. 1/1,5 kg) ero 81,4 kg con una percentuale di grasso del 14%... Nonostante abbia bevuto almeno un paio di litri di acqua nel corso dell'allenamento!

Quindi sono piuttosto soddisfatto, anche se i piedi (ed il caldo, sebbene sia partito alle 10 e 20) mi abbiano dato poca tregua dal 80imo minuto in poi. Certo, domenica non saro' al massimo per fare il percorso medio (100km) della granfondo dei Castelli Malatestiani, ma anche in buone condizioni, riposato e ben allenato cioe', non sono un gran ciclista. Domenica sara' solo un altro ottimo allenamento per il percorso del mezzo IM di Montecarlo, con le sue 3 salite mediolunghe.

Il lungo di oggi

Troppo caldo

Questo caldo piuttosto inaspettato (sono praticamente 15 giorni che la temperatura massima rimane sopra i 30 gradi, e la minima e' oltre i 20) stronca ogni tentativo di allenamento "serio". Mercoledi, ad esempio, ho imboccato con la fida Ciicsuno via Casaglia per una seduta di SFR, e non era neanche un orario impossibile: le 11. Fatto sta che dopo un'oretta fra riscaldamento (?) e 6 ripetute (la prima in agilita', 4 di forza ed una di potenza) ero gia' a pezzi. Inutile continuare, mi sentivo svuotato. In serata, violentandoci, io e Carla siamo pure andati in piscina, e fra una cazzeggio e l'altro, siamo riusciti a fare una buona seduta, intorno ai 1500m io, 1300 lei.

Report bici

Ieri ho fatto una cosa nuova. Mi sono fatto valutare da uno dei guru del triathlon. Non riporto, per ora, il nome perche' non so ancora se questa collaborazione avra' un seguito, ma come inizio non c'e' male. La valutazione (test di Conconi) ha detto che il mio "motore" e' un diesel, adesso anche spompato (e lo so) ma che ci sono dei margini di miglioramento. Ovviamente ora non e' il caso, dato il doppio impegno di settembre, di pensare a stravolgere uno status quo, ma da novembre -dopo un'altra chiacchierata e altre valutazioni- potremo vedere se gli interessi coincidono.

E adesso, via, verso un lungo di corsa: quanto non si sa, in teoria sarebbero 3 ore, ma sara' il caldo a decidere, presumibilmente, la durata....

martedì 18 agosto 2009

Riassumendo...

Domenica corsa sui colli (Camminata sui colli bolognesi), con Carla ancopra in crisi per il caldo (alle 8.30 ceravamo gia' vicini ai 30 gradi) ed io che mi sentivo bene, tanto da riuscire a fare tutta la prima salita di corsa. alla fine 11 chilometri di buon passo. Qui il report della camminata.

Ieri dovevo andare in piscina (San Giovanni, con Gianni e Mauro) la mattina, ma poi era chiusa. E allora "faccende domestiche". Luca poi mi ha invitato al pomeriggio, ma un impegno improvviso mi ha costretto a rimandare il tutto ad oggi, accorpando la seduta di nuoto e quella di corsa, sotto questo sole feroce.

E dunque, inizialmente io, Luca e Gianni, poi altri si non uniti a noi, dopo un 4 x 100m di warm up, 3 serie composte da 12 x 50m con palette e pulbuoy 1 sciolta ed una a tutta (20" riposo) e da un 200m completo (senza palette ne' pullbuoy) a tutta. Vi assicuro che ora non muovo ne' le spalle ne' le gambe, anche perche' prima dei 4 x 100m sciolti finali io e Luca ci siamo fatti la seduta di corsa nel parco della piscina di San Giovanni (h 12.30-13-30 33 gradi, piu' o meno), composta da 13 minuti di riscaldamento, e 2 volte 2 kilometri a passo 5.00/km + 4 minuti di riposo attivo. Di piu' non si poteva, quindi complimenti a noi che stoicamente abbiamo eseguito la seduta.

Se qualcuno volesse mai convincermi che ad agosto e' sempre caldo, potrei riportare temperature dello stesso periodo del 2008 (settimana a cavallo di ferragosto), dal sito Motionbased, quando c'erano 19 gradi, la mattina della camminata sui colli (anziche' 30). E ben difficilmente si superavano i 30. Mentre quest'anno ben difficilmente si sta sotto, il 30 gradi. Ma io non mollo. Montecarlo, arrivo!

sabato 15 agosto 2009

Foto Gazzetta Run

Dopo la bellezza di piu' di 2 mesi, ecco che sono arrivate le foto del 10.000 di Mantova...

Intanto la corsetta di Villa Revedin (del 14) e' stata annullata, e pur con una forza di volonta' pari a zero (anzi, direi sotto zero) sono riuscito a fare comunque 20 minuti ai Giardini Margherita. Seguita da una mega grigliata di carne da mia cognata. Per ferragosto quindi riposo "per digerire" il tutto. Ma domani di nuovo in strada, a correre. Un caro saluto anche a M.G., la farmarunner che oggi ho rivisto un po' (bel po', direi) di anni. In formissima, ovviamente.





giovedì 13 agosto 2009

Al mare in piscina

Che a leggerla cosi' sembra una boiata.... Cosa si va a fare in piscina al mare? Ah beh... Intanto a Riccione c'e' una piscina olimpionica coperta ed una scoperta. Poi nessun fronzolo: 8 corsie per ciascuna piscina tutte per il nuoto (tranne una, per l'acquagym, e poi e poi). Quindi pochi bambini, e quei pochi convogliati in lezioni di nuoto. Nella scoperta, per 6 euro e mezzo, pure il lettino incluso.

E cosi' stamattina, io, Carla e Gianni, sul Mercedes di quest'ultimo eccoci a Riccione, Carla al mare, e noi in piscina per uan seduta "in trasferta". Ora 11.40 cominciamo la nostra seduta da 12 x 200m stile, in attesa di vedere apparire il Greguràtt, e gli altri "Corsetti boys (and girl)". Alla spicciolata arrivano gli altri, ma noi siamo gia' in trance agonistica e finiamo, dpo i 12 x 200m con un 6 x 100 palette e pullbuoy su tempi da sprinter (1.55). Loro si spareranno un 10 + 10 da 100m (una serie senza ed una con il pullbuoy e 2 x 500m, sempre una senza ed una con il pullbuoy).

A seguire ottimo pranzo all'Azzurra (l'Acqua salata era chiuso!), e pomeriggio dedicato ad un giro turistico di Milano Marittima e Cervia, con acquisti vari. Il tutto in compagnia di Gianni che ci ha intrattenuto sulla sua (avventurosa) vita. Una splendida giornata, diversa dal solito, sia pure con l'allenamento di prammatica.

mercoledì 12 agosto 2009

Schiantato

E' ufficiale e incontestabile. Gianni mi vuole al mezzo IM di Montecarlo (e all'Ironman dell'Elba) schiantato. Per fare cio' (che sarebbe bravissimo da solo) si fa anche aiutare da complici! Della corsa ho gia' detto lunedi', del nuoto anche, oggi e' toccata alla bici. Il suo terreno, il suo pane. La mia croce (senza delizia, ma solo fatica e sudore).

Oggi il programma era pesante, ma alla fine si e' rilevato terrificante (nonostante le numerose soste acqua, caffe' e tigella). "Partiamo da Calderino, andiamo su fino a Tole', poi Montese e torniamo", mi ammalia Gianni. Ed io che non conosco i posti , non avevo idea (solo un vago ricordo di un giro simile fatto con Robby, anche piacevole) del massacro a cui stavo andando incontro, un po' come Custer quando si infilo' a Little Big Horn. Poi in compagnia di Corrado in partenza il ritmo e' stato subito devastante (da Calderino sulla strada per Montepastore sui 27 kmh), tant'e' che ad Oca (15 km) ero gia' al gancio.

A Tole' ero alla frutta. Ed eravamo solo all'inizio... Da Gianni sempre i perfidi proclami (Corrado si asteneva trincerandosi dietro una non conoscenza dei posti): "Andiamo alla Rocca di Roffeno!..." "Per il caffe' andiamo a Montese!...." (via Castel d'Aiano - Passo Brasa) Da qui, un saggio direbbe o di scendere diritti per la Docciola e poi la fondovalle Panaro (scartata a priori, "Vuoi mettere il caldo? Ci saranno 40 gradi!" O per lo meno di evitare, visto che "si doveva passare per Zocca", per non morire di caldo (28 gradi, il termometro in piazza), di rifare il passo Brasa, che lascia pure che siano un centinaio di metri di dislivello, da Montese, ma pur sempre 11 km per tornare a Castel d'Aiano!

C'e' uan scorciatoia che evita sia il Passo Brasa, sia Castel d'Aiano e sbuca 2 km sotto, ma Gianni e' stato irremovibile, e allora Passo Brasa (e Castel d'Aiano) di nuovo. Da li' a Zocca sono 9 km di sofferenza pura, con discesine, falsi piani (molto falsi) e salitine spacca gambe. I due volponi mi hanno dato piu' d'un minuto al chilometro.

A Monteombraro abbiamo seguito (anzi, mi hanno guidato, ero piu' di la' che di qua, io) la "direttissima" per Savigno, poi, chiaramente dopo 100 km, vuoi non fare il Montemaggiore, bello assolato e 35 gradi, con i suoi 600m al 14%? Infine ho rivisto Calderino e la macchina come un naufrago vede i soccorsi dopo giorni in balia delle onde.

Scontata la rinuncia alla camminata di Monteveglio alla sera, anche per il caldo opprimente che non molla neanche nel tardo pomeriggio. Pero' una bella passeggiata con Carla "per gelato".

Se mai vi venisse la voglia di farvi il giro, lo trovate qui.

martedì 11 agosto 2009

Riverdance





Questo finale l'ho visto due volte, una a Zurigo ed una a New York, ma non ci faccio l'abitudine. Riverdance e' lo spettacolo di Irish Dance piu' famoso, quelle che ha fatto conoscere questa danza particolare nel mondo. Oggi mi sono riguardato diversi video su Youtube. E anche oggi l'emozione e' stata fortissima... Purtroppo in Italia non ci sono (a breve) spettacoli, ma se capitate in una citta' dove lo fanno, non perdetevelo. Vale fino all'ultimo cent.

Piscina. San Giovanni, anche oggi, con Gianni a snocciolarci un 3200m "corsettiano".


lunedì 10 agosto 2009

E corro...


Con una procedura un po' arzigogolata, (ho dovuto mandare un'email a cui avrebbero risposto, perche' il fatto che Piero fosse pronto a dettargliela in loco non andava bene...) mi sono arrivate le classifiche della Camminata di ieri. Come anticipato il primo (Paolo Ruatti -locale-) ci ha impiegato 23.19 (e avrei voluto vederlo in discesa...), Piero 35.28, (25imo assoluto) Michele 37.18 (30imo) Alessandro 43imo in 39.16, io 44imo in 39.21, Carla 96ima in 53.19, su 159 arrivati. Il che la dice lunga (per quel che riguarda me -14imo di categoria- e Carla - 11ima) sull'amatorieta' della corsa.

Ed oggi ho voluto testare se la tre giorni in altura avesse reso qualcosa. Alle 10 e 30 in piazza a Bazzano c'erano gia' Gianni e Luca, e in pochi minuti siamo arrivati a Ponte di Goccia, da cui siamo partiti (in leggera ma costante salita). 6 chilometri e poi, usciti dalla frescura (praticamente la strada e' tutta all'ombra) giriamo i tacchi e torniamo indietro.

Nonostante tutto abbiamo fatto 12, 2 km, in poco piu' di un'ora e 7, con un passo di 5.33/km con abbondanti chiacchiere, finanche lo scatto di Gianni negli ultimi 300m, cui sia io sia Luca abbiamo risposto per le rime. Quindi andare anche solo qualche giorno in altura serve. Eccome. Grande prestazione di Luca, che pur non molto a suo agio (preferisce -e con ottimi risultati!- nuoto e bici), ha dimostrato grandi potenzialita', tenendo il passo molto bene e chiacchierando senza affanni. Ripeteremo senz'altro.

La corsa di oggi


domenica 9 agosto 2009

Val di Rabbi

Mini break in Val di Rabbi, valle laterale della Val di Sole, che finisce nel Parco dello Stelvio. Purtroppo internet era una chimera, e allora riassumo qui i 3 magnifici giorni. Ringrazio innanzitutto il presidente della Polisportiva Porta Saragozza, Piero Parmeggiani e sua moglie Laura per la magnifica ospitalita' ricevuta e per tutto quanto ci hanno fatto assaggiare.



7 agosto, Val di Rabbi.


Un viaggio veloce, 3 orette e 20 minuti e siamo nella valle di Rabbi, valle laterale della Val di Sole che parte da Terzolas. Subito a pranzo, il Pieropres e la magnifica Laura (piu' Ginger, il cane, Giorgio e , ci accolgono nel maso che hanno in affitto tutto l'anno. Tortei di patate ripieni di speck, salsiccia mista di suino e manzo con insalata dell'orto. Per finire strudel di mele.


Satolli andiamo dapprima in auto a vedere la fine della valle, praticamente nel parco dello Stelvio, e dopo aver visitato la "Segheria Veneziana" (una segheria ancora funzionante secondo il metodo del 1600!) torniamo indietro per farci un pezzo della "Camminata" di domenica. In particolare la il pezzo in piano (?, prima foto) e la discesona. Toste, davvero. Meno male che il percorso tutto e' di circa 6,5 km, senno' sarebbero dolori!



Poi raggiungiamo il nostro B&B, Chalet Val di Rabbi, in localita’ Scolari a Pracorno… nuovissimo…

Un panorama mozzafiato..




Squisiti i titolari (di Reggio Emilia). Per cena non riusciamo a mangiare altro che pomodorini, mele, e uno yogurt, gustandoci il panorama. A letto ci andiamo alle 9, perche' la giornata e' stata piena, ma da un po' di notti pupone




il nostro maschio piu' vecchio (15 anni, un Turco del Lago di Van, una razza molto rara...) da di matto, e ci sveglia con miagoli continui dalle 5 del mattino. Vuole essere accarezzato, e guai a smettere. Ricomincia.


Comunque bello questo B&B, peccato solo che le pareti siano un po’ troppo sottili, ma anche i nostri vicini si stancano presto.


La passeggiata di oggi



8 agosto, val di Rabbi.

Stamattina dovevamo andare a vedere delle cascate (di Saent) ma il tempo non promette nulla di buono e ripieghiamo per una ricognizione completa del percorso della corsa, che si presenta bellissimo, ma piuttosto ostico. Poi (e doveva essere frugale…) un ottimo pranzo nel Pieromaso a base di carne salada, coppa della valle, pane e l’immancabile strudel.

Nel pomeriggio trasferimento al nuovo B&B (Alla casa della sorgente), a Piazzola, poi per cercare di digerire per bene il pranzo, abbiamo fatto una bella passeggiata fino a Somrabbi da una parte, e Piazze dall’altra.

Cena eccellente al Ristorante Posta di San Bernardo, con la compagnia anche di Michele e sua moglie Sandra, giunti da Bologna per la corsa (solo Michele la fara’). Domani arriva anche Alessandro... Peccato che Hayman non verra’, avremmo fatto un bel numero, come squadra!


La passeggiata di oggi



9 agosto, val di Rabbi




da sin. il PieroPres, Michele, Io, Carla, Alessandro

E venne il giorno della Camminata, un evento per questa valle ed anche per la contigua val di Pejo. Le procedure di iscrizione e distribuzione pettorali (presso l'ufficio informazioni di San Bernardo) vanno un po' a rilento e invece che partire alle 10.30 partiamo con una buona mezzora di ritardo. Tanti bambini, tante mamme, tanti "casual runner". Partenza in salita dal parcheggio di fronte all'ufficio verso Cerese', 800m in cui non mi faccio prendere dall'entusiasmo. Eppure il cuore schizza a 160 bpm in un amen. Va bene, in discesa prendero' fiato. Peccato che la discesa sia "a rotta di collo" e in centro a San Bernardo il cuore non accenni a scendere. 155 bpm.


Da qui inizia il delirio: sentiero di 1500m in salita, dura, (montanara). Cammino (come quasi tutti), pero' tengo botta, recupero Alessandro, ma il cuore sale e rimane li, sui 160. E' il mio riferimento, perche' respiro a bocca spalancata, cerco aria piu' che posso, i muscoli urlano di dolore... Scolliniamo su un ponte dove un locale ci mette un segno di controllo (senno' sai te i tagli, piu' sotto!).


Ora discesa (montanara): sterrata, sassi ed erba: un'insidia continua, scivolo ma non cado: rallento, mi passa di tutto: donne, bambini, animali... Anche Alessandro. Ma e' veramente pericolosa: oltretutto non ho il cappellino e il sudore profusamente mi cola negli occhi... Perche' -ovviamente- fa caldo, anzi, umido. A meta' di questa discesa lo sterrato si fa asfalto (ma non riesco ad accelerare), ed ecco il maso di Piero: Laura e' li' che ci fa le foto. Alla fine della discesa inizia il pezzo facile. Facile? Un altro chilometro e mezzo in leggera ma costante salita, meta' sull'erba (con qualche strappetto malefico) e meta' asfalto (l'ultimo pezzo).



Bene, mi dico, ora recupero... Gia', la testa c'e', ma le gambe non rispondono, e sono pesantissime. Saranno state le salite? Le discese? O i 1100m slm? O tutto quanto? Chi lo sa, fatto sta che arrivo 2 metri da Alessandro (che in discesa mi aveva asfaltato), nonostante trotterellasse. 39' e 35" il mio tempo. Di pura apnea. Infatti per qualche minuto sono costretto rifiatare, ero veramente al rantolo. Il primo ci ha impiegato 23 minuti e mezzo, Piero circa 36, Michele 37, Carla sui 52, ma ha praticamente camminato sempre. Arriva disperata camminando, non respira, non riesce neanche a corricchiare. Eppure tanti sono dietro a lei...


Poi, la maglia ricordo (peccato che per averla hanno chiesto sia il pettorale sia il cartoncino), il pasta party (pasta, salsiccia, verza e formaggi, oppure spezzatino con polenta, formaggi, fagioli e cipolla).

sopra, da sin: Ada, Sandra (non podiste), Michele, io, Carla e Laura. Sotto, sempre da sin: Carla, Laura, Piero, Ada, Sandra e Michele.


Infine, siamo ritornati ed in 3 ore siamo passati dai 15 gradi di lassu' ai 29 di Bologna, pero' ora abbiamo del grana trentino, del casolet, del canestraro, del teroldego, delle mele (gialle e rosse) ed anche un succo di mirtillo. Quello di mela, bello fresco, ce lo siamo bevuto in auto.


La corsa

giovedì 6 agosto 2009

Er mutanda

Oggi ho fatto una altro allenamento da er mutanda, ovvero 2 ore e 17 minuti di corsa (passo lumaca, questo non e' da er mutanda) ma e' gia' tanto, un po' perche' sono stanco, un po' perche' era piuttosto caldo (sono poi partito alle 11....)

Partito da casa, ho seguito la ciclabile dentro all'ospedale Sant'Orsola, tutta via Pizzardi, e ancora dentro il Fossolo fino a via Due Madonne, poi tagliato il Parco dei Cedri e Resistenza sono arrivato sino in via Palazzetti, dove all'altezza del ponte sull'Idice ho fatto dietrofront, e sono tornato dalla Pulce, via degli Ortolani, Leandro Alberti fino in Piazza Carducci. Diverse le soste per abbeveraggio e massaggio al nervo del piede che puntualissimo si faceva sentire, costringendomi a soste non previste.

Il passo non e' stato certo quello dei bei tempi (6.43/km) ma era moltissimo tempo che non facevo un lungo, e soprattutto non era caldo ne' il giorno prima avevo fatto tanta bici. In ogni caso anche nelle migliori condizioni non sarei riuscito a tenere chissa' che passo.

Il report della corsa

Domani io e Carla partiamo per la Val di Rabbi, dove domenica ci sara' l'imperdibile "Corsa fra i Masi di Rabbi", 6,5 km su e' giu' per le montagne di questa valle che finisce nel Parco dello Stelvio. L'occasione ideale per andare a trovare il nostro mitico Pieropres, che qui ha un maso e si gode il fresco. Non lo ammettera' mai, ma qui in altura prepara la stagione invernale, dove svernicia regolarmente gente di molto piu' giovane nelle maratone.

Er mutanda, invece, e' uno degli soprannomi del Greguràtt, nato a Zurigo dalla fervida mente di Gianni dovuto al fatto che il buon Greguràtt gironzolava per la capitale elvetica con un paio di shorts rossi veramente mini, tanto da farlo sembrare in mutande. Vale la pena ricordare il tardo pomeriggio del sabato nello Starbucks della piazza della stazione, quando lui si ritrovo' -inconsapevole, dice- seguito da un codazzo di ragazzine fameliche, che sembravano avere tutte le intenzioni di saltargli addosso.

mercoledì 5 agosto 2009

Show must go on


perche' se voglio arrivare all'arrivo di Marina di Campo, devo nuotare, pedalare e correre. Ma e' dura, durissima. Oggi avevo un nugolo di "streghe" sopra la testa che mi ripetevano "Torna indietro...", "Scendi e riposa", "Ma chi te lo fa fare!". Ed io non so cosa mi ha portato su per la Raticosa, poi a Monghidoro (tagliando per Campeggio) e giu' dalla Futa a fare 85 km in bici. Caldi, caldissimi... I piedi in fiamme, tutto il resto sudato come appena uscito dalla sauna. 3 litri di acqua, 3 barrette Melinda, perche' sono di nuovo 84 kg (sono un uomo a dieta perenne)...


La bici di oggi



martedì 4 agosto 2009

La preparazione prosegue...



...sia pure con qualche difficolta', perche' il mio fisico chiede "riposo" continuamente, ma oramai ho preso due importanti impegni a settembre (senza contare lo sprint di Chioggia...) e non posso astenermi. E dunque ieri 52 minuti quasi filati di nuoto, come consigliatomi dopo l'incredibile corsa di domenica che mi ha lasciato parecchie scorie nelle gambe e nella schiena. Un centinaio di vasche, meta' a stile completo e meta' con il pulbuoy, 2 minuti in meno queste ultime.

Stamattina un bel doppio, con 30 minuti di corsa (e le caviglie urlavano...) sciolti nel parco di San Giovanni in Perisceto, e poi, una volta arrivato Gianni (che per non saper ne' leggere ne' scrivere e' arrivato in anticipo) un'oretta di nuoto con 5 x 400m e 5 da 100m (un po' piu' forti dei 400) stuzzicandoci perche' andavamo appaiati. Lui diceva che ero io che prima rallentavo e poi acceleravo, in realta' era lui che faceva questo mulin gazino.

In ogni caso onore al merito: per stargli a fianco o un po' davanti dovevo usare almeno il pulbuoy, perche'a parita' di condizioni (senza "accessori", cioe') mi ha dato una vasca (da 50m) su 8.

Nel pomeriggio acquisto di nuovo tavolino e nuove sedie, il primo smontato e -ovviamente- senza istruzioni (tutte a me...) per fortuna Carla e' molto piu' bricologica di me ed ha risolto il problemino sorto in sede di montaggio, mentre io stavo gia' segnandomi i recapiti telefonici del costruttore che domani gliele avrei cantate.


domenica 2 agosto 2009

Nono Giro del Monte Carpegna

Praticamente una skyrunner per 7 chilometri e una downhill (a piedi) per 8. Una corsa molto faticosa, dove per 7 km si scala (di corsa, in teoria) il Monte Carpegna (media 14%) e si ridiscende dalla strada cantoniera. I miei quadricipiti, le ginocchia ed anche i piedi sono a pezzi. L'anno scorso avevo fatto 3,5 km in su e poi ero ritornato indietro, quest'anno, pure senza il Greguràtt, mi sono lanciato sulla corsa completa.

Arrivatoa Carpegna alle 9, in pochi minuti sbrigo le operazioni di ritiro pettorale e pacco gara (piadine alla partenza, scatola con vino -siculo-, cantuccini e liscotti al limoncello alla fine), e -sorpresa- incontro due vecchie volpi della Granarolo.


Loro erano a Pesaro al mare, e per caso hanno sentito parlare di questa affascinante corsa. Detto fatto si sono iscritti ed eccoli qua prima della partenza. Dopo le immancabili gare di pulcini, juniores ed allievi, finalmente alle 10 e 10 tocca a noi. La partenza (da m 742) e' quasi soft , ma gia' al primo chilometro la strada tira. Al cippo Pantani (ovvero al campeggio prima della sbarra, 4km) il primo ristoro, preso d'assalto. E si riparte. La strada tira, non molla mai. 12, 13, 15, 16 ed anche 18% senza sosta e il segnale del cippo Carpegna (1400m supperggiu') e' una benedizione. Come il ristoro.

Da qui e' tutta discesa, e spero di recuperare qualche posizione, ma vengo anche superato da ragazze e donne che in discesa sembrano volare. Tutte -in verita'- indossano canotte dei dintorni, quindi immagino che questo percorso sia molto battuto. Arrivo dopo un'ora e 40 minuti con la gambe che urlano, prima per lo sforzo della salita (al 80% camminata) eppoi per la corsa in discesa. Riesco a precedere Stefano e gli ultimi solo di qualche minuto. Alla fine mi dicono che sono 337imo...

Vale la pena affrontare una corsa del genere? Mah! Personalmente preferisco farne la scalata in bici, perche' dopo lo scollinamento mollo tutto e scendo d'abbrivio. Pero' e' affascinante.

Il 9° giro del Monte Carpegna


sabato 1 agosto 2009

Mare attivo

C'e' ancora qualcuno che vuole farmi credere che venendo al mare (Riccione, nello specifico) faccia meno caldo. Certo, sembra sia piu' fresco per via della "brezza marina", ma se si e' lontani dal mare (o anche solo in spiaggia sotto l'ombrellone), i 30 gradi di Riccione sono uguali a quelli di Bologna. Poi, certo, fare un tuffo in mare aiuta, ma porta sollievo per poco.

Tutto questo per dire che sono al mare, con un ventilatore puntato alla tempia, nonostante sia al nono piano con le finestre un po' aperte (non troppo, senno' mi riempio la casa di pipistrelli) boccheggiante.

Ieri sera (h 22.00), intanto, neanche un'ora di autostrada, alla faccia dei bollini rossi, neanche una coda, un rallentamento. Stamattina, spiaggia. Poi una bella nuotata con la vecchia (e cara) Orca 3.8, e la riscoperta che non ho disimparato a nuotare, ma e' la muta da puffo che non fa per me. La vendo, per meta' prezzo, usata 3 volte 3 (2 ironman e un olimpico). E' una Erox Cell Air del 2008. Se interessa fatemelo sapere.

Poi nel pomeriggio un po' di bici, due orette con una salita infinita (20km, dal mare a Saludecio) ed un ritorno su strade infami, fra Santa Maria del Monte e San Giovanni in Marignano. Domani la corsa su (e giu') dal Carpegna.


La bici