A Fabio, 5 aprile 2009.

venerdì 29 aprile 2011

Combinato brutale

Oggi, come tutte le volte che mi dirigo a Savignano, lo faccio per farmi del male. Non per allenarmi, o meglio non solo. Affidarmi alle letali cure di Gianni vuol dire rimanere "offesi" per un bel po' di ore. Ammaliato dal suo "domenica ho la gara, non posso mica fare piu' che una sgambatina", mi sono andato ad infilare nella tana del lupo.

Gli avevo spiegato che volevo fare un combinato e lui mi ha chiesto quanta bici intendessi fare, visto che la corsa seguente sarebbe stata di 50' (da lui declinata). Ho abbozzato, comunque ad un "2 orette". Senza far trasparire emozioni se non un leggero inarcamento del sopracciglio mi ha subito portato a Montebudello, a scaldare la gamba. E fin qui la mia ruota era poco dietro la sua. Discesi verso Monteveglio, e (con un mio sospiro di sollievo) oltrepassata Goccia, mi comunica "Zappolino", dalla parte opposta della vecchia Dieci Colli.

All'attacco mette il 50, si alza sui pedali e dopo neanche trecento metri, non lo vedo piu'. Provo una difesa d'orgoglio, ma mi devo risedere subito. Arrivo all'incrocio gia' un po' stanco, ma per fortuna lo e' anche lui (me ne accorgo dal fatto che mi chiede cosa voglio fare: quando c'ha la gamba mossa non chiede), eppure prosegue verso Savigno. A Ponzano, -bivio a sinistra per Mongiorgio- lo vedo girare. Brivido freddo giu' per la schiena... Poco prima dell'attacco della salita -pero'- vira a sinistra, prendendo un mulattiera (asfaltata) che dopo un po' di su e giu' ci fa sbucare a Fagnano, poi Stiore, Monteveglio, Bazzano e di nuovo il punto di partenza. Un giretto breve, di neanche un'ora e mezza, 37 km e mezzo in cui pero' si sono concentrate tutte le combinazioni.

Pimpante parto per la corsa, e mi infilo sulla pedemontana nuova con camion e auto a sfrecciarmi a non piu' di un metro, ma se ti fermi a pensare a questo e' finita. La riduco in proporzione alla bici a 30 minuti ma decido di farla di conseguenza, ovvero piu' impegnativa. Alla fine 5 km e mezzo a 5.25/km, e ottime sensazioni. Insomma sono messo bene.


Stretta finale

Oramai vedo il 15 maggio ed il relativo 70.3 ad Orlando vicino, e l'allenamento volge verso il famoso e doveroso "scarico". Acquistato il volo (con valigione al seguito), noleggiata l'auto, prenotato l'hotel a Disneyworld, si', direi che ho fatto tutto. Intanto domenica speriamo che non piova, cosi' posso godermi insieme al mio amico bergamasco L., la granfondo Dieci Colli (il percorso medio, mica devo ammazzarmi).

Oggi ritorno a fare un bel combinato con Gianni, che mi ha brutalmente strapazzato mercoledi in un giro che aveva come ciliegina su per Guiglia, solo perche' ho osato stargli a ruota prima a Levizzano poi a Campiglio. Lui pero' -domenica- dovra' soprattutto farsi onore al Mugello, nel 70.3 (cosa di cui sono certo), date le sue doti di stambecco della bassa.

Lunedi, pero', come promesso mi sono fatto 18 km di corsa, e ne avevo ancora, in verita', mentre martedi mi sono fatto la seduta del potenziamento del ritmo in bici su per la fondovalle Savena, stavolta con la road bike (2 chilometri all'ora in meno rispetto alla TT bike). Ieri altro giro a piedi, accorciato (14 km e mezzo anziche' 18) perche' i piedi stavano arrivando alla temperatura di fusione, tanto erano caldi. Ma niente paura, quest'anno -lo dico piano- va molto meglio con i nervetti laggiu'. Mercoledi sera anche la solita seduta ammazzacristiani di nuoto.

Eh, si, caro M.: "sto a spigne forte", percio' ad Orlando non puoi stare a cazzeggiare, ai ristori...

lunedì 25 aprile 2011

Pasquetta

E speriamo che poi non si festeggi altro. Odio le feste, ma non e' una novita'. Comunque, venerdi, bel combinato bici-corsa sul percorso classico (Pulce-Quinzano-Monterenzio-Pulce) con personale nella prima parte, quella piu' in salita: 9 secondi meglio del 2007. Alla fine 50 minuti di corsa a 5.40/km di corsa, con una temperatura molto estiva. Al ritorno sono euforico: la bilancia segna 79,96 kg. Certo, sono prosciugato dall'allenamento e devo ancora pranzare, ma intanto vedo l'obbiettivo molto vicino...

Sabato, causa tempo incerto, alla fine ripieghiamo per il nuoto, seduta master delle 13, con 2000m pimpanti. Resi ancor piu' stimolanti da quella peste di A. che quanto a motivazione non e' secondo a nessuno.

Domenica, Riccione, pasto libero alla Lampara del porto di Cattolica dove il nostro amico (e gestore) Massimo ci fa trovare crudita' abbondanti (eccellente) e poi la catalana per Carla (ottima), e cozze vongole alla marinara per me (sublimi e freschissime, ma il sughetto era da oscar!). Il tutto annaffiato da un Franciacorta a temperatura ideale.Il fritto no: sa benissimo che e' come dare in mano ad un bambino una statuetta di cristallo, e neanche ce lo propone (sapendo che non l'avremmo neanche preso in considerazione).

Nella piazza del porto sosta al nuovo negozio di incantesimi e magia, dove le due commesse sono talmente immedesimate che non riusciamo a non comprare una statuetta di Stregatta e un ciondolo di Merlino, cui il 17 maggio (ovvero il giorno di luna piena) dedicheremo un desiderio (cosi' vuole la leggenda).

Alla sera l'unico rammarico e' di non essere riusciti a fare "attivita'". Oggi pero' siamo fermamente decisi a non perdere un'altra giornata e ci mettiamo in moto, di corsa. Adesso.


giovedì 21 aprile 2011

Valle Colle Imagna


Una delle escursioni che in bicicletta mi sarebbero piaciute di piu', e che per un problema meccanico, alla granfondo Gimondi del 2009, non ero riuscito a soddisfare completamente, era un bel giro per la valli bergamasche. Dopo quasi due anni riesco, finalmente, a soddisfare questa curiosita'. Cosi', ieri mattina, dopo la sveglia alle ore 5 e tre quarti, e un tranquillo viaggio di quasi tre ore mi ritrovo sotto un ponte di Sedrina abbracciato all'amico Luciano che non vedevo, appunto, da due anni.

Io ho perso un po' di chili, lui dice no, anzi!, ma la sua gamba era (ed e') un martello pneumatico. Mi propone diverse escursioni, ed io sono come un bambino davanti ad un negozio di giocattoli... indeciso.. Lui, da buon bergamasco abituato al decisionismo, decide anche per me e mi fa partire con un falsopiano a salire verso Gerosa, giusto per scaldare la gamba. Ben presto pero' la salita strappa e la pendenza si accentua, fino ad un 4-5% medio. Dopo Gerosa deviamo verso Biello e poi Berbenno. Sono vallate splendide, anche se (un po' piu a valle, in verita') un cementificio qua, una fabbrica la' deturpano il paesaggio. In certi passaggi mi hanno ricordato la Liguria...

Arrivati a Sant'Omobono Terme mi propone di fare l'ultima salita della Gimondi, la Valsecca fino a Valle Costa Imagna, e prima che possa pentirmi sono gia' a sbuffare con il 34-28 su un 8/9% fisso. Maledetta salita! Non molla mai, ed anzi qualche tratto arriva all'11%. Noi la affrontiamo dopo una 40ina di chilometri, ma alla granfondo la si fa dopo 130! Arrivo a scollinare (dopo 9 chilometri) un po' stanco, in verita', e se proprio ci si vuol fare male ce ne sarebbero altri 5 per arrivare alla Val Cava, ma sara' per un'altra volta....

La discesa, e' anche peggio, forse... 15 chilometri con i nervi a fior di pelle per la paura di cadere! L'asfalto e' sbriciolato, e in molti punti ci sono buche assassine! Pero' arrivo in fondo, e dopo quasi 62 chilometri (affrontarti senza troppa frenesia) in 3 ore e mezzo, posso dire di aver passato una bellissima giornata che spero di ripetere quanto prima. Intanto lo aspetto qua il prossimo 1 maggio, per la 5 (o 10) Colli: Luciano non ti curare di Monte Pastore! Monta una 54 davanti, va la', che te la 53 la frulli troppo!!

In sera, dopo le tre ore di viaggio del ritorno non ne ho avute abbastanza ed ho affrontato 2500m in piscina. Con i master.

Oggi avrei anche corso, ma mi sono preso una giornata di riposo... Piu' che altro per la nottataccia che uno dei nostri gatti ci ha fatto passare...

martedì 19 aprile 2011

Foto!



Mentre mi scaricavo dal sito Podisti.net il servizio fotografico da urlo e gratuito, della mezza di Gualtieri, mi arrivavano per posta 4 foto della Granfondo Cassani. 20 euro. E allora mi sembra doveroso una pubblicazione immediata. Ma prima diciamo che ieri 2 ore in bici con la crono su (e giu') per la fondovalle Savena: gambe ok, come se i 21k di domenica non li avessi fatti io. Spalle anche meglio, e dire che era il mio cruccio, quello di non riuscire piu' a stare in "carena"....

Oggi ero meno voglioso di farmi altri 80 minuti di corsa (55 minuti di lento e 25 di medio estensivo), e tra "Massi' domenica ho fatto una gara", "Oggi e' martedi, scoppiero' subito", "Va bene facciamo un'oretta", arrivo al 55imo minuto pimpante. Dai, vabbe', facciamo da qui alla macchina il medio estensivo! (ero alla Pulce, la macchina alla Kennedy, zona San Lazzaro, una decina di minuti al massimo...) Oh, gira di qua, gira di la', mi sono mancati solo 3 minuti! E mi e' dispiaciuto non farli, ma il tempo era "scaduto". Sinceramente ne avrei fatti altrettanti 80, oggi.

Qualcosa e' cambiato davvero, soprattutto nel recupero. Ma ora un po' di sana autocelebrazione....

Granfondo Cassani:

Sopra salendo sul Trebbio, sotto la conseguente discesa...

Il piu' pedalabile Busca, sopra, e sotto, l'arrivo a Faenza


Ed ora solo una selezione delle foto di Gualtieri, che in totale sarebbero 15!

Grazie -ancora- ai fotografi di PODISTI.NET

Sopra: attimi prima dello start, sotto, la partenza

Sopra, via verso la piazza, e sotto, il primo dei 3 passaggi in piazza...

Sopra e sotto: sull'argine del Po

Sopra, la discesa dall'argine e sotto l'arrivo

domenica 17 aprile 2011

18a Mezza Maratona di Pasquetta

Questo fine settimana sono tornato -tra l'altro- a gareggiare (18a Mezza di Pasquetta a Gualtieri, Reggio Emilia con un discreto 1:52 basso). Ieri sabato riposo, mentre venerdi che ero a Riccione per impegni di lavoro, ho potuto svolgere solo una seduta di nuoto (anche breve, praticamente un 1800), nell'olimpionica di San Marino perche' a Riccione c'erano gli Italiani. Per via della caduta ho dovuto saltare i master, ma la notizia bella e' che giovedi mi sono fatto 15 km di corsa senza problemi al fianco, cosa che mi ha permesso di decidere per l'iscrizione alla mezza di Gualtieri di oggi.

Bella corsa, un po' d'elite (credo di essere arrivato fra gli ultimissimi, nonostante 1.52 e spiccioli) nonche' -a torto- poco frequentata. Ho rivisto (ed era tanto) M., un triathleta che vive da queste parti della Pasta Granarolo, il quale ha scritto a referto un bel 1:29. Bella giornata, partenza ore 11. Nei dintorni potevo scegliere fra la mezza di Lovoleto (gia' mal digerita l'anno scorso) e a lungo sono stato indeciso per la mezza di Fossoli di Carpi, ma poiche' il viaggio era piu' o meno simile ho scelto Gualtieri per lo start delle 11. Che in verita' e' arrivato alle 11 e 10, perche' sono anni che questa corsa si corre la domenica delle palme, e il prete -puntualmente- fa partire la processione alle 11, incrociando -immancabilmente il percorso dei podisti.

Una versione anni 2000 di Don Camillo e Peppone, insomma, con questo aspetto grottesco dei podisti che pronti allo start partono per un ulteriore riscaldamento. Finalmente un bello sparo e via, un giro "di lancio" di 2,5 km per le vie del centro (con i sanpietroni) ed in piazza e poi via sull'argine, reso famoso, appunto dai film di Don Camillo e Peppone. per due volte, poiche' qui le distanze sono ridotte. A parte il salire ed il ridiscendere dall'argine la corsa e' veramente piatta. I primi dieci chilometri li ho fatti a sensaziuone, e come al solito troppo in allegria, con un passo medio intorno ai 5.12/km (anche meno, forse), che ho regolarmente pagato nei secondi, dove ho pure fatto una sosta fisiologica e negli ultimissimi chilometri i piedi hanno fatto sentire le loro ragioni, per fortuna senza farmi interrompere la corsa.

Doppio pacco gara per il Challenge di Podisti.net, ma niente medaglia, solo una orribile Fruit of the loom blu a ricordo, oltre ad immancabili assaggi alimentari. Tuttavia una delle gare piu' sottovalutate.


mercoledì 13 aprile 2011

Come una volta

Gia', le famose SFR su per via Casaglia!!! Quanto tempo... E difatti dopo la prima serie avevo la gamba gigia! Forse pero' anche il capitombolo fatto ieri, mentre correvo, ha contribuito un po' (ne parlo piu' sotto....), ma di certo era da un po' che non facevo cosi' tanta fatica "muscolare". Due serie (salita 6%) da 12 minuti costituite da 3' seduto e 1' sui pedali, cercando di macinare una cadenza di 50-55 rpm con un rapporto il piu' duro possibile (e vabbe', dai, 50/23-25, 21 quando spiana dalle scuole).

Ma la mattinata (atipica) era cominciata con un digiuno alimentare protrattosi fin oltre le 10, per via dell'esame scrupoloso che l'alimentarista mi sottoposto: pliche in ogni dove e tutta un serie di valori di non so che, per capire se mi alleno bene e -soprattutto- se recupero meglio. Risultati in sintesi: mi alleno abbastanza bene, pero' sono al limite minimo del recupero (devo riposare di piu') e le pliche dicono che gambe e braccia sono definite e "sportive", tronco no, non ci siamo: del resto un 14,4% di grasso da qualche parte ce lo devo avere, no?

Sebbene il peso sia intorno agli 81,5 kg (per me eccezionale, visto che sono anni che staziono sugli 85 kg) lui mi vuole portare a 75/76, con massa grassa 8-10%: voglio proprio vedere come fara'. Ovviamente l'allenamento dovra' contribuire, perche' con quello che mangio (soprattutto quanto) sembra piuttosto strano: a volte faccio fatica a mangiare tutto quello che devo...

Ritornando alla seduta di oggi, l'ho conclusa -come una volta- cercando di fare via del Genio in agilita' (non riuscendovi, dato che la pendenza rimane fissa sopra il 7%...) poi via dell'Osservanza (in discesa) e passando davanti al Rizzoli. Basta dire che il dislivello e' stato di 576m in appena 22 km?

E veniamo al fattaccio di ieri. Seduta di corsa, scarpe quasi nuove, portaborraccia in vita perche' quei deficienti del comune di San Lazzaro non aprono le fontanelle, 2 gel e via: 80 minuti, 55 tranquilli (5.30-6/km), 25 al medio estensivo (5-5.30/km). Solito giro, ciclabile dalla piscina, parco nuovo, via Palazzetti, Fonde', Conti, SS9, Andeoli, e poi su per via Scuole del Farneto, La Pulce, via Iussi e ciclabile del Parco della Resistenza. Li', dopo 73 minuti perfetti, con passo sul minimo dei due range, botta secca al piede, sento di perdere l'equilibrio, faccio in tempo (pure) a dire "no cazzo no!" che cado prima sul ginocchio sinistro, poi sul fianco destro esattamente sulla clip di chiusura del portaborraccia (che si pianta nella carne), ed infine sul gomito destro. Una Caporetto. Fra un "Si e' fatto male?" ed un "Stava meglio prima, vero?" di un paio di nonni, mi rialzo piuttosto dolorante. Il ginocchio ed il gomito vabbe', ma mi duole molto il fianco -viola dopo pochi minuti- e sopratutto l'alluce destro.

Quando ne hai bisogno le panchine non ci sono, e mi trascino per 200m fino a trovarne una: tolgo delicatamente la scarpa, poi la calza.... l'unghia e aperta verticalmente e per meta' rovesciata. Io che con le unghie (ed il sangue) sono piuttosto sensibile fatico a non perdere i sensi. E meno male che ho un po' d'acqua nella borraccia perche' caso ha voluto che la pista fosse sporchissima per il passaggio del taglia erba, ed ho le ferite piene di terra. L'auto non e' lontanissima, ma i dolori sono piuttosto forti, specie al fianco e quando ci arrivo sono deciso ad andare al pronto soccorso.

Poi pensando al triage del pronto soccorso, e a quanto tempo sarei dovuto forse stare ad aspettare decido di tentare di tornare a casa, ma ogni frenata e' una fitta lancinante. Il pomeriggio l'ho passato fra gli incubi da frattura del bacino ed emoraggia interna (tanto per non essere melodrammatici, ma uno le pensa tutte, no?) e solo in serata con tanto amore di Carla e medicazioni ripetute miglioro. Tant'e' che stamattina ho inforcato la bici e via. E domani provo a correre di nuovo, visto che domenica vorrei andare a farmi la mezza maratona di Gualtieri...

Ieri sera poi c'era stata anche la conoscenza nella mitica sede della Polisportiva in Via Santa Caterina di un'aspirante triathleta, F., una ragazza certamente dotata in bici che deve sviluppare il nuoto (soprattutto) e la corsa, ma se e' tosta la meta' di quanto ha dimostrato ieri sera, ce la fara' di sicuro. Se poi lo vorra' fare con noi, io saro' molto contento!!

lunedì 11 aprile 2011

Sempre di corsa, sulla bici, nuotando...

Eh! Il triathlon. Settimana atipica, con una seduta in piu' di bici (ma c'era il coach in strada, mica potevo mancare!) e dunque, giovedi ho recuperato un po' le forze, e rimanda alla sera la corsa (per il caldo), rimanda ancora, alla fine e' venuta notte. Venerdi allora bici, Sassoleone piu' tirata: 26 di media, perche' sapevo che il giorno dopo mi sarei fatto una bella nuotata con i master ed un diecimila a Sant'Agata.

Ma non avevo fatto i conti con Andrea e il coach, cui non si puo' che rispondere Presente! se arriva la chiamata. E allora via, a Vaciglio sabato mattina ore 12, solleone da paura, ma gagliardi, io, Andrea, L., il coach e la new entry P., non di primo pelo, visto che e' stato anche a Kona. E non per turismo. Io pero' avevo gia' dato venerdi quindi il mio e' stato un arrancare disperato fin da subito, e alla fine ho ceduto praticamente di schianto, facendomi un bel Vignola-Spilamberto- Vaciglio in solitudine e contro vento. Una seduta pesante, pero' sono comunque contento, perche' ho superato il limite un altro po'.

Cosi' ieri, domenica non pensavo certo di riuscire a fare i 90 minuti di corsa, ma l'incazzo per la partita ha sortito gli effetti, e alla fine ero pure dispiaciuto che fosse finita. Si, devo proprio farmi una 21, al piu' presto!! Certo le accelerazioni (10, nei 90 minuti complessivi) da 2 minuti ciascuna ad un passo migliore del mio attuale diecimila (in sintesi: 4.30-4.45/km) con recupero di un minuto al lento mi stava distruggendo, ed e' li' che ho dovuto migliorare il mio passo, cercando di rullare il piede al meglio. Effetto panacea: passo piu' svelto con fatica dimezzata.

Meno male, quindi, che con il cambio del programma, stamattina avessi la seduta "tecnica" di bici con il potenziamento del ritmo, che al massimo mi distrugge per un'ora e tre quarti, anche se il vento contrario all'andata e' stato micidiale. Dunque stasera avrei pure del nuoto, ma alle 9,50... Difficile che riesca a non addormentarmi prima...

mercoledì 6 aprile 2011

Sassoleone

Ieri visto il discreto caldo ho provato a fare la seduta di corsa in serata, con carla, solo che il mio fisico sa che intorno a mezzogiorno faccio attivita' e non facendola ha richiesto a gran voce da mangiare con brontolii e mugolii, ed e' stata piuttosto dura resistere.

In serata, poi, quando sono partito non stavo benissimo e dopo una quindicina di minuti mi girava tutto. Siccome avevo voglia di correre, ho camminato per un po', ho preso un gel e sono ripartito. Ho finito l'esercizio che ne avevo ancora... Devo segnarmi il nome di quel gel!! Certo alla fine il passo medio era piu' alto del solito, ma almeno mi sono fatto i miei 14 km in 80 minuti. Un esperimento che non so se ripetero' (quella di correre di sera), a me piace togliermi in fretta l'allenamento quotidiano.

Oggi invece mi sono tenuto una seduta di bici che era da tempo che volevo fare: Sassoleone da Castel San Pietro. La Val Sillaro e' un mangia e bevi da rapportone, almeno per una quindicina di chilometri, poi no che strappa anche al 10% (in un punto solo) ma comunque rimane fisso sul 6/7% per qualche chilometro.

La vallata e' percorsa da poco traffico, ed il paesaggio e' sublime (se fossimo in Trentino o in Toscana sarebbe molto famosa), peccato un fastidioso vento trasversale, per il resto mi sono molto divertito. Arrivato a Sassoleone ho proseguito un po', ma poi si stava facendo tardi. E' un percorso che facevo spesso con Lucone, (ritornando dalla Val Sellustria, ora con asfalto indecente) e ricordo di avere fatto piu' fatica di oggi.

Il percorso assomiglia molto al percorso dell'IM in Galles, e mi vedra' quindi molto spesso nella preparazione di quell'IM... Tra l'altro ho dovuto usare il muletto, (essendo ancora in riparazione la bestia) su cui ho montato la ruote con il Cycle Ops, rilevando quindi anche la potenza, e nonostante una bici sensibilmente piu' pesante, ho avuto buoni riscontri.

In serata chiusura con seduta di nuoto, e non credevo neanche di arrivare in fondo. Ed invece ci sono arrivato anche se sono ancora furente per un tuffo schifoso in cui ho perso gli occhialini: era dai tempi dei primi tentativi di tuffo che non facevo una figura cosi' grama!!!

Ultimo appunto per i frequentatori (piu' o meno) abituali delle piscine: usate un costume tipo slip, e non i bermudoni: a nuotare con i bermudoni si fa 50 volte piu' fatica, dato che trattengono una quantita' d'acqua indescrivibile! Se sapeste quanto vi ostacola un bermudone, quanto vi "affonda" il bacino e quanta fatica in meno fareste con uno slip, soprattutto, usereste un tanga. Anzi, un perizoma!



martedì 5 aprile 2011

Campestre di Zola

Alcune foto...

Cominciamo bene...

Discesa, ma poi...

Si risale....

Beh, lo stile e' quello che e'....

lunedì 4 aprile 2011

Aprile non ti scoprire

Eh, ma come si fa con questo anticipo (e speriamo che sia solo un anticipo!) d'estate? Buon per chi va in bici, anche se questa alta pressione ci porta comunque vento teso e fastidioso, molto meno bene per chi corre, almeno per chi corre normalmente all'orario di pranzo. Di giovedi ho detto, e venerdi ho preso la crono e mi sono messo sugli Stradelli per la seduta di potenziamento del ritmo, e, come al solito, sulla crono mi prendo un po' piu' di soddisfazioni.

La posizione, pero', mi distrugge la schiena, specie gli scapolari, e alla lunga mi ritrovo a pedalare dritto come un fuso con le mani sulle coppe. Alla fine quasi 60 km. Sabato ho solo nuotato, ma ai ritmi dei master, mentre domenica abbiamo deciso, io e Carla, di farci la prima domenica al mare. Come migliaia di altri, puntualmente ritrovati in autostrada. Ma anche per la seduta di corsa, perche', in fondo, sul lungomare di Riccione e Rimini e' sempre un bel correre.

Ovviamente non siamo partiti presto e abbiamo iniziato a correre praticamente all'una, ma io ho tenuto bene, il caldo (anche grazie a due gel), Carla per niente, ed anzi ha sofferto molto la sete, perche' -ovviamente- tutte le fontanelle erano rigorosamente chiuse. Alla fine per me 16 km senza (quasi) neanche accorgermene.

Oggi mi sono affidato a Gianni, nella vana speranza che il week end intensivo lo avesse stancato. Macche': nonostante una gamba un po' stanca si riprendeva alla distanza, ed io facevo la figura del pollo. Non dovrei stupirmi piu', ma ci casco sempre. Oggi dopo il solito drittone della pedemontana, prima Montebudello, poi -visto che secondo lui ne avevo- Goccia e Castello di Serravalle. Alla fine ero cucinato a dovere dopo il giro da 45 km. Lui, se era stanco gia' prima, non l'ha dato a vedere.

Avrei dovuto anche correre, nel pomeriggio, ma non mi e' rimasto tempo. Per una volta...