A Fabio, 5 aprile 2009.

giovedì 30 aprile 2009

Dieci Colli

Domani, 1 maggio, h 8.30: ed ho la schiena a pezzi. Fat der.

1.26 am

Sveglio, per forza, grazie al concerto di stonati della Facolta' di Scienze Politiche, qua a Bologna. Se io mai facessi una festa avrei gia' la SWAT in casa, sarei in una cella in isolamento e sarei gia' stato denunciato per rumori molesti, contateci.

Io mi chiedo chi da il permesso di fare un concerto in una facolta' di universita', di poter portare fiumi di birra ed alcolici e qualunque tipo di sballo senza alcun controllo e autorizzazione.

Se penso a quante autorizzazioni dobbiamo chiedere anche solo per fare una manifestazione podistica (e che controlli!) mi viene da vomitare. E c'e' gente che li vota pure.

Quando arriva l'influenza suina, qua?



mercoledì 29 aprile 2009

Gianni, che non vuole perdermi di vista

Gianni, M4, classe 1954, non vuole perdermi di vista. Ed oggi mi ha voluto a Ponte Samoggia a correre con lui. Grande onore per me, visto che mi bastona regolarmente nelle maratone (Reggio E.) e nei mezzi IM (Monaco), e nell'unico scontro su distanza IM (Francoforte) ho prevalso io, ma temo che sia stata un'eccezione. Quest'anno vedremo, visto che saremo insieme a Zurigo e all'Elba, e gia' pensiamo al 2010, a Nizza.

Oggi, dunque, 1h e 13 minuti di corsa a passo 5.34/km con lui che ha parlato disinvoltamente per tutto il tempo, ed io dopo un po' rantolavo e rispondevo a monosillabi. Unica mia (debole) scusante e' che non vado a Candia (24 maggio), e quindi ho un mese di preparazione in meno. Percorso piatto con partenza da Ponte Samoggia, Calcara, Casale Fabbreria e Madonna della Provvidenza.

Poi, non contento, nel pomeriggio, visto che la pioggia ha fatto l'abbonamento da queste parti, l'oretta e mezzo di rulli, con la videocorsa Asolo-Pederobba, 34 km per un dislivello di 663m con punte del 8,9% massimo (ma il RealAxiom arriva a simulare l'8%, che comunque mi costringe al 39-27) e un 3,6% medio.

Ieri, dopo una seduta di palestra leggera velocizzazione in pista, con 2 x 800m, 2 x 400m 2 x 200m e in serata nuoto, con i 50m cronografati (schifo come al solito: 39.7), ma tanto sbagliando partenza ed arrivo si va poco in la'. Quando poi vorranno fare un 3800m allora poi vediamo chi arriva in fondo...

La corsa di oggi

martedì 28 aprile 2009

Fulvio

Fulvio Pierangelini e' un omone che si schermisce a me che gli chiedo di autografare il menu' e ci saluta a lungo dopo che Carla lo investe di complimenti (meritatissimi). E' un omone come Vissani, per paragonarlo ad un altro cuoco celebre. E' lo chef de Il Gambero Rosso di Livorno che eccezionalmente ieri sera era a Bologna, a costruire un menu' con ingrediente regina la mortadella. la Bologna, come impropriamente viene chiamata altrove. Spettacolare il risultato. Un crescendo di sensazioni. Fino al dolce (?) -sempre con mortadella- inaspettato (e bissato, cogliendo l'attimo).

Gelato al pistacchio e al pepe, sfoglietta di mortadella e cioccolato, verdure candite. Ma eravamo gia' deliziati dalle cappe sante (anche se "estreme") e dall'orata con i carciofini, in cui la mortadella faceva capolino nella purea di patate... Serata conviviale, con 50 persone 50 a condividere questa serata, e l'omone stesso. Citazione di merito al pane, finalmente un Pane con la P maiuscola.

Altre serate (sono previsti Bottura e Cedroni, fra gli altri) seguiranno, purtroppo i posti sono stati bruciati in pochi minuti, come l'iscrizione ad un Ironman USA, ma sono certo che altri monumenti della cucineria italiana arriveranno, e noi faremo in modo di esserci, perche' non ci si sazia, e' bene dirlo, (per questo c'e' Sandoni. prima, e il Maalox dopo) ma si ottengono sensazioni inimmaginabili.

Unica nota non positiva, l'abbinamento dei vini (tutti spumanti MonteRossa, altissima qualita', e' bene dirlo,) ma forse troppo importanti e un po' soffocanti. Eccezionale il Rose' brut, il Prima cuvee, meno il Saten, eccessivo per i ravioli delicatissimi.

La mortadella regina


Domani, domani...

domenica 26 aprile 2009

Occhi a mandorla

Stamattina niente Vergato (una corsa collinare). Troppo lontano, troppo freddo e una pioggerellina fine. E allora riposo. Giusto un giro prima di pranzo, verso il centro, ma per il resto tanta tv, sport e il primo episodio della trilogia Bourne (lo so e' roba vecchia, ma siamo in pari con tutti i telefilm: Lost, Grey's Anatomy, Desperates Housewives, Life on Mars (spettacolare), Csi (Las Vegas, NY), Senza Traccia, Avvocati a NY e Shark. In attesa che Cold Case riparta con i nuovi episodi.

Domani parte la settimana che per i ciclisti bolognesi ha un significato unico: Venerdi, 1 maggio, ci sara' la Dieci Colli, e le bici sono gia' lucidate, i cambi tarati e le divise lavate. Fa un certo effetto, comunque, leggere in giro di personaggi che vi prenderanno parte, quando qualche tempo fa questi stessi personaggi le snobbavano ed anzi le tacciavano come non allenanti, o addirittura controproducenti nell'allenamento del triathleta. E' evidente che le teorie sull'allenamento del triathlon si evolvono, e a certe gare o ad un certo tipo di allenamento ora viene dato l'importanza che per me ha sempre avuto, nello sviluppo di un minimo di capacita'.

Mi verranno gli occhi a mandorla, a furia di stare sulla riva del fiume....



sabato 25 aprile 2009

36a Camminata della Resistenza

Seguendo il consiglio di Carlo che nel post della 35a edizione di questa camminata commentava di non perdere il percorso da 15 km, nonostante la stanchezza della maratonina di Genova (e della settimana) non solo ho seguito il consiglio, ma mi sono iscritto pure alla competitiva, e alle 9 puntuale sono partito con gli altri (Carla era partita gia' da una decina di minuti, ma anche lei decisa a fare la 15).

Il percorso e' di quelli che uno poco allenato definirebbe terribile, uno mediamente allenato ostico e uno allenato vallonato. Mi metto in mezzo, dato che ho scoperto che in salita non vado poi cosi' male (bici e palestra danno molta forza...) ma se proprio posso scegliere diciamo che eviterei di fare tutta questa fatica.... 15 km che vanno per circa 8 in salita. Ozzano, Settefonti, Le Armi, parco del Pillastrino, Ciagnano (gia' arrivato in bici, dalla parte in cui oggi siamo scesi a rotta di collo) e di nuovo Ozzano. Un percorso molto simile a quella della Tre Monti, anche piu' duro, con due salite impossibili (da correre).

Ho ripreso Carla poco prima del parco del Pillastrino, meravigliandomi del suo passo spedito, ma ha confessato che avrebbe deviato volentieri per la 7 se solo fosse stato un po' dopo, il bivio (che era dopo appena un chilometro). Alla fine la medaglia, che dopo ampia discussione abbiamo capito essere la rappresentazione della scena del film in cui Anna Magnani che lancia un pietra al camion dei nazisti che gli porta via il compagno (Roma Citta' aperta, se non ricordo male....) Secondo voi?





venerdì 24 aprile 2009

Recovery week

Dovrebbe essere la recovery week, ma mi sembra di prillare come una trottola. Allora. Ieri, giovedi', extra lungo di nuoto, 3500m continuo con la decima vasca forte (allo Sterlino, vasca da 50m). 1 ora e 20 con anche 200m di warm up e 100m di scilti finali, tutti con la muta. Alla fine ero molto provato, e ci ho messo un bel po' a riprendermi.

Ho pure incontrato il mio cuginetto Ubaldo, fresco finisher a Taupo (NZ), dove ha sfoggiato una prestazione monstre, cosi' sono riuscito a complimentarmi di persona per l'ottimo tempo. Il suo segreto? Una bici Patelli d'annata, un vero cancello, con ancora il cambio sul telaio (lo dico per Gianni P., cosi' rosichiamo oltre, noi e le nostre bike di prossima generazione, neanche ultima.....). Nel pomeriggio non sono andato oltre l'accorciatura dei capelli.

Stamattina palestra, con il solito circuito, oramai consolidato ed una bella realizzazione sui rulli in casa (per comodita') di un'ora e venti, seguendo il percorso della tappa del Giro d'Italia 2007, Bardolino-Verona.

mercoledì 22 aprile 2009

Il tempismo

Ho dei genitori, tra l'altro ancora vivi e vegeti nonche' arzilli, ma che hanno il brutto vizio di avvertirmi che hanno bisogno di me il giorno prima, anzi, la sera prima, nonostante sappiano di questa necessita' da tempo. Cosi' ieri sera circa alle 21, mio padre mi ha chiesto un favore (niente di che, accompagnare mia madre in un posto, raggiungibilissimo da autobus, taxi etc. ma tant'e'), ma oggi, a mezzogiorno. Oraio di mezzo che scombina ogni programmazione.

Per fortuna questa settimana e' la settimana di recupero e' quindi non ho lavori impegnativi -triathleticamente parlando, e pero' un 80 minuti di bici con 40 di corsa a seguire me li dovevo fare... Cosi' (non sto a spiegare perche' a casa mia 120 minuti di impegno fisico portino via 3 ore e mezzo complessivamente) con molta velocita' alle 9 e mezzo sono riuscito ad inforcare la bici. Destinazione colli, per massimizzare l'impegno con il minor spreco di tempo. Via San Mamolo, Via dei Colli (pentito dopo neanche 200m!), Parco Cavaioni, Via Casaglia, Via del Genio e ritorno.

Neanche 25 km (in un'ora e 13'), ma piuttosto impegnativi, con 600m di dislivello molti dei quali a strappo, discese a rotta di collo (frenatissime) e non un metro di pianura. Impressionato da Via dei Colli, veramente ignorante, presa da Via San Mamolo. Mentre in Via del Genio la gamba ha finalmente mostrato con una certa agilita', con la cadenza sopra alle 60 rpm (e con il 39!). Credo di aver fatto il mio miglior tempo, su questa salita che soffro sempre terribilmente.

Ritornato al garage, rapida transizione e poi via di corsa verso i Giardini Margherita, quasi 7 chilometri in 36 minuti, a passo 5.18/km, niente male, direi, dopo la strapazzata in bici! Insomma, sempre meglio.

Alla fine sono riuscito a fare il mio bel combinatino e ad accompagnare mia madre laddove doveva andare, senza ritardi.


La bici
La corsa

martedì 21 aprile 2009

Ah, avessi sempre i piedi cosi'....

Che non si fanno sentire, cioe'... Correrei, tanto... e spesso. Come e forse piu' di Forrest Gump. Ieri riposo, comunque. Oggi, invece, palestra, bella tosta, con le serie 30 agili - 15 medio - 8 massimali che esaltano. Spalle, braccia, dorsali, quadricipiti, bicipiti femorali.... Insomma i muscoli del triathleta. Sempre alternando addominali alla nausea (3 x 40, bassi e e crunch) e lombari. Alla fine stabilita' e propriocezione. E stavo da dio.

Provare per credere. Dopo tutto questo (2 orette senza sosta o chiacchiere...) un'ora di corsa ondulata (Pulce, Martiri di Pizzocalvo, Parco della Resistenza) e con tanto sterrato. Come non bastasse in serata un 2000m ritmati (8 x 50m stile a 1', 6 x 100m stile a 2' con pullbuoy, 8 x 50m misti rec. 15", e poi solo braccia: 25 delfino, + 50 dorso + 100m stile) di nuoto.

I piedi, da un po' non li sento, e sto zitto. Non vorrei risvegliare il can che dorme... Ma in parte e' per il clima, questo freschino fa si' che i nervi non si gonfino, e in parte per una buona gestione delle superfici su cui mi alleno: piu' sterrato e meno asfalto. Forse. Domani, magari smentisco tutto.

Il peso ha subito una botta di arresto, ma pasqua e' stata micidiale, e magari ho recuperato troppo in proporzione di quanto ho consumato... Sempre attorno agli 83, comunque.

La corsa di oggi

domenica 19 aprile 2009

Mezza maratona di Genova

Eccomi di ritorno dalla trasferta ligure in quel di Genova, dove ho fatto da pacer a Carla con l'obbiettivo di 2.14.59 nella mezza maratona. In realta' il risultato e' stato ben al di sopra di ogni aspettativa perche' il tempo e' stato di 2 ore 8 minuti e 27 secondi (dallo start ufficiale, in attesa del real time che sta tardando), e pure in condizioni di tempo molto difficili con freddo pungente, pioggia per tutto il tempo e vento teso.

C'eravamo un po' spaventati, sabato, facendo un giro per il centro e scoprendo che la corsa non sarebbe stata per niente piatta... Beh, un po' di inquietudine li mettono i caruggi stessi, con facce tutt'altro che raccomandabili... Di Genova ho ricordi remotissimi quando venivamo a prendere i miei nonni materni in arrivo con la nave dal Brasile, e di recente ho solo una puntata per la visita allo splendido Acquario.

Partiti in poco piu' di un migliaio, il percorso dal porto antico devia subito in salita (morbida) verso Piazza Ferraris, raggiungendo in due chilometri il punto piu' alto del percorso, poi si arriva sul mare e si fa tutta la sopraelevata dapprima verso est a Baccadasse, e si ritorna indietro fino al porto, a Fiumara, e in quattro chilometri si arriva al traguardo. In effetti e' un percorso molto suggestivo, con una vista dal mare di tutta la citta', e di alcuni monumenti di Genova, dalla Lanterna alla gia' citata piazza Ferraris.

Con Carla ci eravamo dati un obbiettivo fattibile e cosi' siamo partiti ad un passo sui 6.10/km, salvo poi lasciare andare la gamba nelle discese e non cedere troppo nelle salite. Obbiettivo -come detto- piu' che raggiunto, dato che il passo finale e' risultato di 6.06/km, senza patemi ne' stanchezze, e soprattutto senza cedimenti temporanei. Devo dire che Carla e' stata bravissima, e alla fine ha anche sprintato arrivandomi davanti...

Io mi sono fatto un bell'allenamento, ho preso un sacco di acqua e di freddo, ma ho assissitito la consorte in questa impresa. Perche' tale e' quando ci si migliora di 9 minuti.

Venerdi dopo una seduta di pesi leggera nelle gambe, ma pesante nella parte superiore del corpo (dimenticandomi che in serata avevo la seduta di nuoto, che ho sofferto in maniera indicibile) avevo realizzato con una 20ina di minuti di corsa.

Corsa di venerdi
5a Mezza Maratona di Genova




giovedì 16 aprile 2009

Raffreddore...

Meno male... Pensavo che la stanchezza che ieri mi ha colto in serata fosse dovuta alle 4 orette di bici... Ed invece oggi sono attraversato da starnuti squassanti ed improvvisi che mi ribaltano. E allora -prudentemente- ho preferito "riposare", dedicandomi ad altro. Anche adesso, mentre sto scrivendo, gli starnuti si susseguono, costringendomi ad un frettoloso recupero del fazzoletto.

Si, anche io mi ammalo (raramente, pero'), nonostante le mille precauzioni (fra cui vaccino influenzale e per la broncopolmonite, e meno male che non soffro piu' di allergia...) e per questo divento matto, perche' odio stare male. Odio svegliarmi la notte con la bocca arsa e secca, il naso chiuso e la mattina dipendere dai fazzoletti, di stoffa o di carta che siano. Odio quella sensazione di debolezza che anche un raffreddore mi mette addosso, quella caldo-freddo che ti fa sentire a disagio e debole. Insomma sul mioumore fa peggio un raffreddore di uno che mi pesta i piedi.

Passando da una farmacia mi sono misurato la pressione, come una volta dovevo fare molto spesso, essendo un "soggetto a rischio" perche' fumatore, sovrappeso, sedentario e iperteso (mi mancava il colesterolo alto per l'en plein) e il responso e' di quelli che mettono di ottimo umore (oltre ai complimenti della farmacista): pressione: 120-71 e 53 di battito (h 17.00). Ripensando al 130-95 (ma spesso era anche 100 la minima) con 90 di battito di qualche anno fa direi che non posso lamentarmi...

mercoledì 15 aprile 2009

Scrivo finche' sono sveglio...

...perche' sono piuttosto cotto. Ieri palestra (con la nuova armonizzazione delle serie: 1 x 30 con peso leggero, 1 x 15 medio ed 1 x 8 massimale. Poi realizzazione (mi piace questa cosa, quindi abbiate pazienza...) di corsa: 6 x 400m (circa) su per via dello Smistamento, una salitella al 2% su cui faccio normalmente esercizi in bici, ma e' venuta utile anche per queste ripetute. Anche un po' di corsetta prima e dopo. Alla fine ero piuttosto stanco. Ma so che sono lavori che rendono tantissimo e vanno fatti. In serata nuoto, e siccome eravamo in 4, ritmo forsennato. 1700m misti in 40 minuti.

Oggi l'uscita lunga di bici con Balestro, obbiettivo il percorso della Cinque colli (90 km, circa), che ci sara' il prossimo 1 maggio. Lui ha gia' un bel po' di fondo sulle spalle, io l'ho presa un po' piu' comoda quest'anno, cosi' lui mi da un po' di metri sulle salite lunghe, e recupero sugli strappi: merito del lavoro in palestra. Ma il fondo arrivera', diciamo che da adesso in poi allunghero' le distanze. Al Farneto il primo scossone, Marco G. ci affianca e ci tiene compagnia per un po' (anche alzando il ritmo, in verita') ma al Trabucco "attacca lo spinotto" e va.

Del resto Marco ha Embrun nel mirino e li' bisogna essere salitomani puri (oltre che ironman un po' piu' matti del solito). Poi anche nuotatori e corridori, ma con l'Izoard nei 180 km si scherza poco. Io e Balestro, nella scalata (molto piu' modesta) di Campeggio (7 km al 6/7%) avevamo un passo sui 10 kmh, e facendo due conti il nostro tempo sull'Izoard sarebbe piu' di 1h e mezza per i 16 km. Tacendo che ce ne sono altri 164...

Alla scalata di Campeggio ci si arriva da Quinzano, si scende a San Benedetto del Querceto e si sale per la Raticosa. Alla fine della salita c'e' Monghidoro, poi discesa fino a Loiano dove ripieghiamo per la fondovalle Savena, con l'obbiettivo di fare poi Pieve del Pino, Sabbiuno e Gaibola (Monte Donato e' ancora chiusa). Un volta pero' giunti sulla salita che porta a Pieve, uno scroscio d'acqua ci fa desistere, e torniamo alla base per una pericolosissima Futa - Via Toscana.

Ultimo GPM su via Molinelli, ma le mie gambe (come i piedi, spiacevolissima novita' del giorno) non ci sono piu' e allora cedo di schianto. Chiaramente da oggi scarico verso la mezza di Genova, che a questo punto sara' un'incognita, visto che i piedi hanno deciso di farsi notare (in negativo). Esco malconcio da questo lungo, anche con le spalle che sono molto indolenzite: ma domani, sono certo, una bella seduta (tranquilla) di nuoto mi rimettera' in forma.

La corsa di ieri
la bici di oggi

lunedì 13 aprile 2009

Chissa' perche'...

...ad aprile vado cosi' forte (per i miei standard)... Ci pensavo oggi, mentre correvo la 15a Camminata Trofeo Ceramiche Bettini, con un passo sotto i 5/km (finale a 5.06/km) -considerando un bel pezzo di sterrato, niente male, direi!-, e ci pensavo perche' mi e' capitato spesso, in questi ultimi anni, di essere molto in forma in questo periodo (e non solo perche' sono piu' magro o perche' ho preparato IM).

Mi sa che dovro' ripensare alla pianificazione della stagione agonistica, dall'anno prossimo. Si perche' io penso di (e mi alleno per) essere al top (sempre per i miei standard) per giugno o luglio, ed in verita' in quel periodo sono meno pronto, nonostante la preparazione piu' lunga, ed invece ad aprile, come quest'anno, dopo appena due mesi di preparazione (e dieta seria) sono molto piu' in forma di (ad esempio) luglio 2008.

Ieri, giorno di Pasqua, mi sono lasciato andare. Di brutto. A tavola, dove senno'? Agriturismo il Noceto, vicino a Casale California, zona di Castelfranco E. Antipasti in tavola, frittatina, peperoni alla grglia, melanzane marinate, pizzette (discreti). Primi tortellini in brodo (piu' che sufficienti), lasagne ai carciofi (niente di che) e canellone al ragu' (buono).

Poi una lunga attesa (oltre 45 minuti!) per i secondi: vitello al vino (sufficiente) maiale (buono) coniglio arrosto (sufficiente), costine di agnello (troppo fritte). Insalata e patate arrosto (unte). tigelle (super) con marmellata di prugne (eccellente) stracchino e pesto modenese (buoni). Nutella se non bastasse. Crescentine (unte ma buone). Selezione di dolci (torta dimele, zuppa inglese e torta Barozzi) di buona fattura, caffe' della moka, fatto al momento, buono. Nocino e limoncino a chiudere. Acqua e lambrusco per pasteggiare.

Ieri sera penitenza a base di verdure, comunque. Ma senza assilli.

15a Camminata delle Ceramiche Bettini

sabato 11 aprile 2009

Una settimana orribile,

quella che sta per chiudersi. E Pasqua (come tutte le feste) non rallegrera' certo il mio umore, visto che ogni giorno di festa sacrifica il mio allenamento (e per di piu' mi costringe ad un pasto fuori norma). Dunque, venerdi il funerale di Fabio, veramente straziante. Non e' mai un buon momento per morire, ma a 26 anni e' semplicemente assurdo. Prima che facessero la cerimonia, la salma era composta all'obitorio: L. non lo ha voluto vedere, preferisce ricordarlo ai suoi piedi in vasca a tenere il passo, e ci ho pensato molto anche io, prima di rendergli omaggio. In serata la seduta in piscina e' stata stranissima: anche Ruggio ha voluto nuotare, quasi a partecipare a suo modo alla perdita. Ma, a fatica, la vita continua.

Sabato di corsa, Sant'Agata Bolognese, 6,4 km per questa 1a Camminata delle Terre d'Acqua, caldo e tanta umidita', e Carla che sulle prime era demoralizzata per la fatica poi ha compreso di aver tenuto un gran bel passo. Domenica prossima a Genova speriamo -comunque- non sia troppo caldo, lei lo soffre molto (io, l'adoro, invece).

Camminata di Sant'Agata

giovedì 9 aprile 2009

Report

Giornata intensa, fisicamente (e non solo): palestra di prima mattina, con seduta di forza. Ora che ho la Bibbia (Strength Training for Triatheletes, Hagerman Ed.Velopress) sono molto impressionato da quanto un semplice esercizio alle macchine possa aiutare un triathleta. Aspetto, quello dei pesi, fortemente sottovalutato nella preparazione triathletica, poiche' si presuppone che la resistenza sia sviluppabile solo ed unicamente mettendosi in sella o correndo a testa bassa per ore .

In realta' -come si dice- ci vuole il fisico, e il fisico si fa in palestra, sviluppando e rafforzando muscoli che aiutano la postura e le posizioni innaturali. Cosi' eccomi li' a fare superman, le seggiolina, il metronomo, la tavola, oltre agli esercizi alle macchine. E i risultati si vedono. Naturalmente ad una seduta di pesi bisognerebbe far seguire la realizzazione, sia essa in forma di corsa, di seduta in bici o in acqua.

Oggi ho realizzato in acqua. 2 x 500m in negative split e 16 x 50m alternando un 50 lento lungo ad uno veloce. Ho usato sempre il pullbouy, piu' come vizio che per utilita' (beh, a me aiuta, eccome!), mentre le palette, che volevo usare nella serie da 50m mi sforzavano troppo le spalle e le ho tolte dopo 2 cinquanta.

Non contento, in serata seduta di corsa con Carla, e partiti da casa nostra, seguendo la ciclabile siamo arrivati al Parco dei Cedri, e dopo un giro dello stesso siamo tornati sui notri passi: 12 km abbondanti di buon passo inframezzati da stop agli incroci (tutti rossi).

La corsa

Sorprese 2

In realta' dovevo raccontarlo ieri....

Insisto sul fatto (saro' peso, ma quando sono certo di avere ragioni vado avanti come un mulo!) che era giallo quando ho passato l'incrocio. Ed ora ho una (mezza) prova in piu': il giallo dura meno di 4". Ora -su consiglio di un amico avvocato- ho bisogno di un professionista (ingegnere o simile) che certifichi questa cosa, con tanto di dichiarazione giurata, filmato su DVD in modo che possa allegare il tutto al ricorso che faro' al giudice di pace.

Per chi non ci credesse (e mi volesse aiutare) ecco la prova (MP4): contate, contate pure i secondi che dura il giallo...




Se non funziona premete qui

mercoledì 8 aprile 2009

Sorprese

Stamattina ho rivisto casualmente Balestro, un mio collega di campi di gara. Abbiamo pedalato allegramente sugli stradelli guelfi, con il vento in poppa e molto meno allegramente con il vento in faccia sulla Via Emilia. Ha esagerato con i complimenti sulla mia gamba, sulla mia orma fisica (beh, magretto ora lo sono, ma sono stato anche piu' magrolino...), di come -addirittura!- facesse fatica a tenere il mio passo sui cavalcavia della San Carlo... E ci siamo ripromessi un lungo sulla strada della Cinque colli la prossima settimana.

Un bell'allenamento, insomma. Ma la notiziona della giornata e' che ho portato Carla al cinema, evento che non supera la volta l'anno (tra Sky, DVD, e serie tv chi pensa piu' ad andare al cinema?). E sempre ci pentiamo, visto che c'e' sempre qualcuno davanti troppo alto, i chiacchieroni, o chi dimentica di spegnere il cellulare... Stasera, per fortuna, solo il primo evento (davanti a me) si e' materializzato, per il resto la visione del film (Pupi Avati, Gli amici del Bar Margherita) e' stata perfetta.

Del film posso dire che e' molto bello, ma come tutti i film di Pupi Avati, vuoto di contenuti: non lascia nulla, nonostante sia ambientato nella mia citta', parlino anche abbastanza in dialetto (non stretto, italianizzato) non mi ha coinvolto e poi sempre questo alone di melanconia che veleggia (stile Regalo di Natale, ma anche gli altri film non sono da meno). Come si direbbe in questi casi, un'occasione sprecata.

La bici di oggi

martedì 7 aprile 2009

Tristezza, sopruso e ingiustizia (e un po' di rabbia)

Tre parole per esprimere quanto e' avvenuto tra ieri ed oggi. Tristezza per quanto avvenuto in Abruzzo. Sopruso, quello subito da me ieri sera multato INGIUSTAMENTE per un semaforo giallo considerato rosso. E perche' Fabio non e' piu' fra noi (l'ingiustizia).

Del terremoto si e' gia' detto anche troppo, della mia multa invece devo parlarne, altrimenti divento matto. Stavo tornando a casa, ieri sera verso le 21 (nessuno che passasse da Piazza Cavour?) dopo aver fatto un piacere ad un amico, e per non fare il giro dell'oca in auto, mi son preso la licenza di fare un 300m di preferenziale, quella che da Piazza Cavour seguendo via Farini arriva fino a Via Borgonuovo. So che non si fa, e sono pronto a pagare la multa, per questo.

Difatti, quando ho visto gli abbaglianti e le luci blu delle forze dell'ordine alle spalle ero pronto ad ammettere il mio errore (veniale) che mi consente di risparmiare 1 km secco di strada (e 10 minuti di traffico). Ma quando mi hanno contestato il semaforo rosso ho pensato ad uno scherzo. Nonostante le mie lamentele non hanno sentito ragioni, e mi sono beccato 150 (+38) euro e ho perso 6 punti della patente. RIPETO per un'ingiustizia enorme. Che -probabilmente- non potro' contestare perche' non ho testimoni.

Personalmente io sono molto grato ai tutori dell'ordine per quello che fanno, per come le fanno e per quanto (poco) vengano ripagati, ma non giustifico il sopruso stile sudamericano in cui a volte cascano. Sapevano perfettamente che io ero passato con il giallo (cosa che ho ammesso tranquillamente, visto che era la verita') ma hanno voluto compiere un atto che intacca la mia stima verso certi tutori dell'ordine. Che perche' indossano una divisa si fanno tronfi e pensano di avere il diritto di distogliere la realta' a loro piacimento (e godimento).

In sostanza, da oggi saro' un po' meno comprensivo quando mi posteggiano davanti al passo carraio, quando mi fanno casino la notte sotto casa, e penso che -in fondo- farsi giustizia da se' resta sbagliato, ma mi fara' godere un po' di piu'. E mi comportero' di conseguenza.

Tre anni fa bruciai un rosso volutamente, e ne pagai le stesse, medesime conseguenze (contestazione immediata, 150 euro di multa e 6 punti in meno dalla patente) da allora sono molto oculato, sui gialli e sui rossi. E ieri sera era giallo tutta la vita, porca troia.

Altra ingiustizia, divina, direi, quella che ci ha privato, domenica pomeriggio (anche se io l'ho saputo stamattina) di Fabio, uno con cui nuotavo il martedi ed il venerdi. Uno con cui ho nuotato venerdi. Ci conoscevamo da poco, ma facevamo sempre due chiacchiere prima di entrare in acqua e ci prendevamo in giro sul fiatone. Fabio aveva 26 anni, gli piaceva la moto e quella maledetta strada (la Valle d'Idice, che io faccio spesso in bici, tra l'altro) se l'e' portato via domenica, perche' una cretina ha girato senza pensare o guardare. Da oggi il mio blog e' dedicato a lui.

La giornata sportiva merita un accenno veloce: seduta di palestra e realizzazione di corsa in pista, 1 x 800m, 2 x 400m e 4 x 200m. In serata la seduta, mesta, in piscina, con poca voglia di scherzare e tanta voglia di piangere.

La seduta di corsa


domenica 5 aprile 2009

13a Granfondo Selle Italia (Via del Sale)

Venerdi
Ho ritirato il nuovo PC, ha Vista (e vabbe') ma per il resto e' una bomba. Pero', poi, mi e' rimasto solo il tempo di andare in piscina per la solita -tirata- seduta.

Sabato
Partenza per Cervia dopo pranzo, e arrivo al Diplomatic (la dependance dell'Universal, ma come stile lontano anni luce) con congruo anticipo per ritirare il pacco gara (incrociato il Sammaro con famiglia), visitare l'Expo, trovare e prenotare il ristorante per la sera (Dina al porto, fantastico Branzino al sale di Cervia), e farci stare pure una bella corsetta di quasi 7 km in pineta con Carla.

Domenica
E rieccomi qua, dopo un anno a riaffrontare la GF Selle Italia. Leggermente diversi i percorsi: quest'anno 107 km e le due salite del medio completamente diverse: il Polenta e Monte Cavallo. In piu' prima di affrontare Monte Cavallo lo strappo di Formignano (che sostituiva la Panighina del 2008), tutt'altro che agevole. Prima e dopo tanta pianura ventre a terra. Poi l'incontro con Giuseppe L. compagno di (s)ventura all'IM UK del 2005 al ristoro di Teodorano, in cui mi rilasso e perdo un bel po' di tempo. Ma chissenfrega!

Partenza atipica, con le griglie tolte solo nel momento della partenza, e via a tutta lungo le saline. In poco tempo (e 35 km) siamo al Polenta (chiesa): siamo ancora tutti in gruppo e i percorsi sono ancora gli stessi per tutti: allora tutti a piedi (chiaramente salvo i primi) e nel pezzo piu' bello, quello al 16%!! Scollinato poi il vero Polenta (certo, non sapete che qui in Romagna e' tutto uno strappo, una costa, una mezza discesa, un'altro strappo e cosi' via?), giu' a tutta verso San Carlo. Finora, rispetto all'anno scorso, nessuna caduta, anche se qualche matto c'e' sempre.

Da qui Formignano, questa piu' regolare, all'inizio, ma sempre fra il 5 ed il 10% (2,5 km), ma poi spiana, giusto per tirare il fiato: la coltellata al 19% e' improvvisa, poco dopo il quinto km. Poi un leggero tratto in discesa, per poi affrontare la bestia nera: il Monte Cavallo.

Questo ha tre picchi, uno al 19% gli altri al 18, e fanno male. Poi si scala a vista, ovvero a zig zag come una montagna, tornanti uno sopra l'altro. Arrivo in cima e rischio di cadere per un deficiente che sta telefonando (mentre pedalava, chiaramente). Se ne sta in mezzo e pretendeva di girare a sinistra per il percorso lungo. Dai, manca poco oramai. Il ristoro e' a Teodorano, e' li' e' una festa: come detto incontro Giuseppe L. e la media va a farsi benedire: ma il mio training time di oggi (2 ore e mezzo) l'avevo gia' fatto, e quindi va bene cosi'.

Sulla via del ritorno, ad una ventina di km dall'arrivo il mio gruppo e' raggiuntio dai primi del percorso lungo (con 45 km in piu'): tanto veloci che non si riesce neanche a pensare di attaccarsi alla ruota. Sugli ultimi rettilinei tante cadute, speriamo che sia andato tutto bene, per loro. Arrivo ma non ho le gambe per la volata, e rinuncio.

La corsetta di sabato
il report dalla granfondo

giovedì 2 aprile 2009

Palestra e nuoto

Intanto sono arrivate le foto della biciclettata di Riccione (la prima e' lo scollinamento di Montegrimano, le altre sono dell'arrivo):





Oggi era il gran giorno. Ho cambiato computer! Anzi, dovrei... Infatti sono con il portatile, in emergenza, perche' si sa che quando si cambia il computer, sai quando inizi ma non sai quando finisci. Domani, forse, e speriamo, di essere operativi.

Intanto in mattinata palestra, con pesi per un'oretta e mezzo, poi subito in acqua, a velocizzare: 2 x 500m con 30" di recupero e 12 x 50m alternando uno forte ad uno al passo. Mezzora in tutto. La cosa peggiore era evitare i pesci, dato che per via delle sole due ore di nuoto libero, e delle sole 2 corsie riservateci (le altre 6 a scuole e acquagym) ci siamo ritrovati in corsia non meno di 8/9 bagnanti...

mercoledì 1 aprile 2009

Vigore!

Mi sento bene. Stamattina, risolto una bega ICI in un comune della provincia, sono andato di filato in palestra, ma oramai era tardi per la seduta di pesi ed ho ripiegato per una bella seduta di corsa (11°, un freddo boia, che palle!) con le ripetute in salita. 5 salite di circa 350m (un po' corte, ma non avevo nelle vicinanze niente di piu' lungo), ma tanto sono bastate per uccidermi.

Nel pomeriggio seduta di rulli, visto che il tempo e' quello che e' (cioe' pioggia, ancora) con la videocorsa "La bella Italia - Asiago", 33,6 km, 642 il dislivello, 3,4% la salita media. Partenza da Puffele (o giu' di li', non e' chiarissima la mappa nel retro della videocorsa...), seguendo la SS72 si arriva ad Asiago, si gira a destra verso Gallio, (SS76) poi si prosegue per Foza e si arriva ad Enego. Quando faro' bel tempo ci faro' un salto "live", perche' gia' dal video il paesaggio e' sublime...

La corsa