A Fabio, 5 aprile 2009.

lunedì 24 febbraio 2014

Chi si ferma e' perduto.

Dopo aver dato il mio modesto contributo agli Spartani nuotatori, arrivando in fondo ai 1500 e 800m dei Regionali di nuoto pur con una gamba sola,








e cercando di corricchiare alla bell'e meglio, prosegue l'organizzazione delle nuova societa', nuovi aspiranti spartani si affacciano al sito, su FB e anche direttamente quando mi incrociano. Come ieri a Castenaso, occasione la ludico motoria e la competitiva (ringrazio Doriano e i ragazzi dell'Atletica Ozzanese che ci hanno ospitato presso la loro tenda) dove alcuni di noi (Angelo, Andrea ed io, oltre a PG che l'ha provata per farci da modello) abbiamo sfoggiato la canotta run che ci accompagnera' per questo 2014.




Mi sto appassionando al ruolo di Presidente. Non pensavo di ritrovare stimoli (che erano solo un po' repressi) soprattutto perche' la voglia di fare, di coinvolgere non mi e' mai mancata, ma ora facendolo per una cosa che sento soprattutto mia, l'impegno lo moltiplico. E senza sforzo. Certo, il triathlon non e' l'atletica o il calcio, che vivono comunque di popolarita' immensamente piu' alte, ma non demordo. Se poi il coinvolgimento e' lo spirito deagonistizzato, il divertimento e' assicurato (tanto per fare la rima).

In tutto questo cerco di riprendere gli allenamenti e se per la bici tutto sommato ripiego sulla Rotopress (dal mitico Loris), che non mi crea problemi, la corsa me li da alla schiena, ma soprattutto il nuoto, nel quale il movimento della gamba mi e' impedito da questo dolore tuttora di origine ignota. Coe qualcuno sapra' io soffro di patologie ingarbugliate, dove una semplice protrusione viene complicata dall'interessamento di un nervo, che attacca il tendine e influisce il muscolo. Salvo poi farmi male l'osso.

Magari dalla gamba il tutto arriva all'orecchio, come successe (e tuttora soffro di acufeni) anni fa. Comunque non mollo. Oramai il triathlon mi e' entrato dentro e mi accompagnera' finche' il tempo limite non mi impedira' di arrivare in fondo. Oramai le affiliazioni sono completate, la divisa da triathlon potro' sfoggiarla presto, e  con me gli altri ragazzi che condividono il nostro progetto. 

Chi si ferma e' perduto.









mercoledì 19 febbraio 2014

Poi uno dice....

Gia', poi uno dice.... ma chi te lo fa fare? Imbarcarsi in un'impresa nuova, prendere a mano la gestione (soprattutto burocratica) in prima persona... Sabato ho partecipato ad un Convegno a Carpi sugli aspetti fiscali delle Associazioni Sportive Dilettantistiche, organizzato ottimamente dall'Assessorato allo Sport e al Benessere del comune carpigiano (in scadenza di mandato) dove il relatore, l'Avvocato Russo, ci ha terrorizzato (pur asserendo di non averlo voluto fare) su come -a volte- a voler fare come logica vorrebbe si esce dalla legalita'. Ovviamente c'erano ASD da centinaia di iscritti e gerenti impianti sportivi, ma nel nostro piccolo (che sta gia' crescendo) di ASD Team Spartans ho potuto attingere idee e opinioni interessanti.

Gia', perche' c'e' un bisogno (nel senso letterale) di fare sport in un certo modo, svincolato dal mero crono o dalla classifica, eppure da condividere con gli amici o con perfetti sconosciuti che fa ripensare al concetto decubertiano dello sport. La gara non e' piu' intesa come superamento dell'avversario ma come una ricerca del proprio limite grazie all'amico piu' forte che ci ispira. E l'amico forte non piu' interprete dello scherno del vincitore ma supporto al miglioramento.

Noi, nel nostro piccolo cerchiamo di fare questo. A chi mi domanda "ma saro' in grado di...?", io rispondo che si, sarai in grado di tagliare il traguardo dei tuoi sogni. Io ho concluso 17 Ironman, undici anni fa ho iniziato un viaggio che mai e poi mai pensavo mi portasse fino a questo, eppure... Sono il meno adatto per limitare i tuoi sogni. 

Con il tempo ho anche imparato che il limite diventa il cronometro, la prestazione. Ed e' l'errore peggiore che uno sportivo (spartano, soprattutto) possa commettere. Perche' il cronometro si trasforma nella vocina che ti fa ritirare, che ti rovina la giornata, che ti fa odiare gli allenamenti. E il gioco si rompe. Ti piangerai addosso, e smetterai di seguire la tua passione. Io (noi) impediremo questo.

Io vorrei spiegare che la domenica mattina ci sono corse che -non a caso- vengono definite "ludico motorie", perche', a parte la genuinita' dei partecipanti, l'approsimazione simpatica delle organizzazioni (volontari puri), e' lo spirito che noi spartani cerchiamo di infondere. Nessuna classifica, eppure un minimo (ma a volte estremo, in verita') di agonismo per il quale ci sia lo stimolo al miglioramento. Anche supportato da un omaggio al traguardo, pacco di pasta o succo di frutta che sia. Robe che puoi comprare al supermercato, forse anche ai discount....... ma che in quel momento rappresenta il premio del tuo sforzo... Vuoi mettere? 

Vorrei spiegare che tapasciare e' bello, soprattuto a quelli che si perdono questi momenti.... Perche' purtroppo non si da la giusta rilevanza a questi eventi.... Parlavo con una persona, in questi giorni... E si lamentava che "c'erano sempre le stesse facce". Bene, anzi, male... Allora diffondiamo, parliamone con tutti. Allarghiamo il giro. Pochi sanno che a Bologna, Modena e Ferrare (e provincia) ogni domenica (e spesso il sabato) ci sono ludiche motorie? Raccontalo! Come sto facendo io con blog, o in ufficio, con gli amici pigri, su Facebook... A qualcuno interessa, stanne certo. Condividiamo la passione, facciamo capire che la nostra non e' una sofferenza fine a se stessa ma un piacere di soffrire per un benessere. 

Sento dire "ho un problema fisico che mi impedisce (o il medico dice che)"... Alt. Lo dite a me? Metatarsi sfondati, Neuromi di Morton, costole fratturate, una gamba piu' corta, sovrappeso cronico... Arrivo in fondo agli Ironman piu' storto della torre di Pisa, meta' delle maratone cui partecipo le cammino per il male ai piedi.... E venite a dire a me che avete un problema? Prego, avanti un altro. Spartano e' anche questo: far convivere il problema fisico con la passione. Non farsi scoraggiare. MAI!

www.teamspartans.org: la retta via.







venerdì 14 febbraio 2014

Lo Stato in vacanza

Ogni quindici giorni (ma anche piu' spesso), nella Facolta' di Scienza Politiche, in Strada Maggiore 45, Bologna,  lo Stato va in vacanza. 

Lo Stato rappresentato dal Preside della Facolta', che permette l'occupazione notturna abusiva degli spazi pubblici. 

Lo Stato rappresentato dal Rettore delll'Alma Mater Studiorum che da anni non considera un suo problema tale scempio.

Lo Stato rappresentato dai Vigili Urbani che puntualmente si rifiutano di intervenire per "mancanza di pattuglie". Per anni ho telefonato a tutte le forze dell'ordine ma mi giravano le telefonate ai Vigili Urbani e mi sono stancato di mantenere la compagnia telefonica cui sono abbonato.

Lo Stato rappresentato dal Sindaco, perche' non fa nulla. 

Lo Stato rappresentato dalla SIAE che in presenza del "solito" concerto, se ne guarda bene di chiedere diritti d'autore.

Lo Stato rappresentato da Polizia o Carabinieri, che non intervengono pur essendoci palese spaccio di droghe e alcolici, spesso a minorenni.

Lo Stato rappresentato da Polizia e Carabinieri perche' il volume e' intollerabile per tutta la notte. 

Lo Stato rappresentato dalla Guardia di Finanza, che non intenviene pur essendoci un ingresso a pagamento e nessuna emissione di biglietto d'accesso (ed anche di scontrini per alcolici e bevande)

Lo Stato rappresentato dai NAS (o l'ASL?) perche' in aule destinate all'insegnamento si preparano cibi senza alcun controllo sanitario.

Lo Stato rappresentato da quel Giudice che a fronte ad un esposto documentato ha pensato bene di inviare i soprallughi nel mese di agosto, mese notoriamente denso di appuntamenti.

Poi ti sorprendi se qualcuno su internet cerca di capire come si fabbricano le bombe o a sentire "certi" amici su come assoldare persone senza scrupoli. 

Insomma, capisci perche' in certi posti la mafia prende il posto dello Stato.

Io non mi sento rappresentato da questo Stato.


sabato 1 febbraio 2014

ASD Team Spartans

E alla fine, e' stato naturale. La situazione e' degenerata, le colpe le dividiamo equamente, un ambiente non piu' positivo, un ruolo rimasto secondario, e una volonta' di spiccare il volo. Con l'anno nuovo, io e altri sei abbiamo deciso di provare a camminare con le nostre gambe. Di mettere sul piatto una smisurata passione per lo sport, un po' di esperienza (dieci anni di gare e di vita triathletica), una incoscienza generale, ma soprattutto tanto entusiasmo. 

Io, Luca, Jacopo, Angelo, Gianmarco, Pier Giorgio e Matteo. Sette persone che si sono conosciute in una squadra, sei hanno passato un anno a preparare una gara importante, condividendo emozioni, fatica e sudore. Hanno avuto i loro momenti di sconforto, hanno pensato di abbandonare tutto, hanno pensato di non farcela. Ma ce l'hanno fatta. Hanno conquistato il loro primo Ironman dopo 7/8 mesi. Partendo quasi da zero.

Durante questo anno e' nata un'amicizia, un legame forte che ci ha convinto a condividere questa avventura. Luca, il settimo e' entrato dopo, ma da subito ci ha colpiti con la tipica esuberanza parmense. E il nostro sito, curato da lui (www.teamspartans.org), ne e' la testimonianza visiva.

Doveva essere un anno di rodaggio, gli eventi ci hanno costretto a buttare subito il cuore oltre l'ostacolo, e proporci subito al massimo, quindi Ciclismo, Atletica e Triathlon: cercheremo di sopperire alla nostra ignoranza burocratica con l'entusiasmo dei novizi: chiediamo fiducia e pazienza. Se tutte le tesserine andranno a posto, sara' un piacere condividere con voi i nostri sogni e progetti. 

Ci proponiamo di coltivare l'amicizia tramite lo sport, che sara' il nostro elemento comune, come l'acqua per i pesci. 

Ci proponiamo di avviare persone, bambini, ragazzi o adulti che siano, allo sport, per una vita sana e per migliorare se stessi. 

Ci proponiamo di insegnare i valori di onesta' e di lealta' sportiva, perche' lo sport non sia sempre competizione in senso stretto, ma condivisione della vittoria come della sconfitta. Che sia di crescita interiore. 

Dovremo lottare contro muri di gomma, istituzioni sorde e burocrazia disarmante. Avversari temibili, ma ci siamo chiamati Spartani non a caso.

Cercheremo di far conoscere il Triathlon per quello che e': il piu' bello sport del mondo. Perfetto per una crescita fisica e umana. Siamo 3 tecnici federali, e siamo a disposizione di chiunque voglia mettersi in gioco: per noi i campioni non sono quelli che vincono le gare. Sono quelli che hanno un obbiettivo, e lo vogliono raggiungere. Noi li aiuteremo a diventare campioni in questo.

Quindi dal 25 dicembre, ultimo post, l'impegno si e' moltiplicato a dismisura, e nonostante tutto ho nuotato (abbastanza), pedalato (abbastanza) e corso (pochino). Oltre che lottare con burocrazia e traffico (tanto). Ma alla fine ci siamo: la nostra ASD offre tesseramento Ciclismo (ACSI), Atletica Leggera/Podismo (UISP) e Triathlon (Fitri). Se volete informazioni la mail e' spartans AT teamspartans.org, mettendo la @ al posto di AT.