A Fabio, 5 aprile 2009.

lunedì 31 marzo 2008

Superstizione?

Mi ritengo fatalista, piu' che superstizioso, cioe' non ho mai creduto alla sfiga. Pero' certe circostanze fanno meditare. Ieri, durante la corsetta avevo un doloretto all'unghia dell'alluce destro. Sono talmente abituato ai doloretti che non ci ho fatto caso. Ma stamattina il doloretto era un qualcosa di piu' consistente, e siccome in passato (ma parliamo di anni fa) ho avuto problemi con unghie incarnite, ho voluto approfondire e prendendo fra indice e pollice l'alluce destro ho stretto delicatamente.

Ahi. Inequivocabilmente una puntina di unghia, tagliata male, ha preso la strada sbagliata, ovvero ha scelto di piantarsi nella carne. E ci sta. Dopo 2 anni? E vabbe'. A 15 giorni dall'IM? Uhm... Vero, poteva capitarmi a 3 giorni dall'IM, ma poteva anche non capitarmi. Allora siccome credo (come dicevo) nella bilancia del fato, ci metto che il polpaccio non mi fa piu' male, e l'ago e' sullo zero.

Quindi con un certo giubilo (sia pure con sacramenti urlati a gran voce nel momentum) devo bilanciare il fatto che la bottiglietta di shampoo -in plastica- cadendo si sia rotta sul colletto di modo che io me ne sia accorto solo quando ho scoperto il sacchetto dei detergenti impregnato di shampoo. E che la boccia di ammorbidente -in plastica pur esso- cada dal baule del Pajero ed inevitabilmente si rompa nel tappo riversando un fiume di ammorbidente in cortile, ovviamente con le mie mani impegnate.

Spero -potessi scegliere- di non forare nel bike course il 13 prossimo, dato che i tubolari sono ostici da cambiare. Incubo, comunque, di tutti i triathleti, la foratura.

Ripresa di settimana con il nuoto e come di consueto allo Stadio, con un volume alleggerito (non da parte del coach, ma da parte mia ovvero eliminando i circa 1500m pre coach) alternando serie (tutte a stile) da 400m completi (o con palette) a 4 x100m, 8 x 50m fino a chiudere con 10 x 25m sprint. 2000m anche piacevoli.

-13 giorni. Strano, sono tranquillissimo...

Ah, un po' di numeri:

Settimana:
SWIM: 5450m
BIKE: 65,83 km
RUN: 25,2 km

Mese:
SWIM: 32400m
BIKE: 539,12
RUN: 84,75

domenica 30 marzo 2008

Sabato e Domenica

Uscita inusuale ieri, in bici, con parte dei triathleti della Marconi 93, un ciclista puro ed Ettore. Appuntamento alla Viro e via verso Vignola. Programma: per loro giro lungo, lunghissimo, chilometri su chilometri. Del resto i loro impegni IM saranno a luglio. Per me invece, solo una seduta da 60/70 km, giusto per far girare la gamba. E vedere, tutto sommato, i progressi fatti, visto che comunque e' gente con una bella gamba. E infatti il ritmo sale in fretta, la Bazzanese si presta alla fila indiana e velocita' medie alte. La gamba, il polpaccio regge. La media e' sui 34, ma in seconda, terza battuta tengo bene.

Poi, nel classico avallamento (salita e' pretestuoso), il cuore sale oltre i 155 bpm e calo la velocita', perdo contatto e solo un samaritano (nelle vesti del Gambero) mi aspetta per riportarmi nel gruppo (che aveva rallentato a sua volta, per fortuna). A Vignola deviamo per Marano e da li' loro hanno proseguito per Guiglia e chissa' dove, io riprendo la Bazzanese e accodatomi ad un altro gruppetto in breve sono a casa. Due orette scarse per una sessantina di chilometri. Contanao anche i semafori, incroci e mercato di Bazzano (in andata ed in ritorno) la media e' stata molto alta.

Come dicevo (e sono ben accetti consigli e rimedi) la pecca (l'avevo gia' notato e mi capita solo in bici) che quando supero i 155 bpm di frequenza cardiaca le mie gambe rallentano da sole. La sensazione e' di ipossia (mancanza di ossigeno).

Oggi, invece, 18a edizione del vivi Bologna, sponsorizzata dall'Esercito (5a Corri con l'Esercito) corsetta domenicale per me e Carla (ma anche maratonina con nomi di livello) in quel dell'Arcoveggio, ovvero l'ippodromo, qui in citta'. Poco meno di 11 km a passo Carla. Giusto per testare il polpaccio, il quale da par suo non ha dato segni di malessere.

La scampagnata in bici
La corsetta

venerdì 28 marzo 2008

Piu' che primavera sembra inverno. Anche stamattina una bella pioggerella da far girare i maroni. E il mio umore e' diventato piu' nero del cielo. Cosi' ho passato una giornata all'insegna del "recupero un po' di cose". O meglio, mi tolgo un po' di curiosita'. Cosi' ho telefonato nei dintorni dove c'e' un rivenditore della Zeromobile per informarmi su questa compagnia telefonica che dovrebbe farmi risparmiare quando sono all'estero. Gia' sul sito mi ero chiarito le idee abbastanza chiaramente, ma di persona ho constatato che c'e' un certo risparmio.

Ma il meglio era il gestore della rivendita: Cacioppo sputato. Quell'attore calabrese che si vede a Colorado Cafe'. Ho fatto molta fatica a non ridergli in faccia, piu' d'una volta. Dopo di che ho organizzato alcuni lavoretti in casa che faremo a maggio e poi in serata una bella seduta di nuoto con Ruggio: 4 x 200m stile 15" riposo, 4 x 100m MISTI 15" riposo, 4 x 50m rana 15" riposo e 4 x25m delfino con 20" riposo preceduti e seguiti da 200m di attivazione e 100m di rilassamento. Nonostante tutto non sono riuscito a svegliarmi dal torpore (e dall'umore nero) che mi ha accompagnato per tutto il giorno. Domani, finalmente, sembra bello e mi piazzero' sulla Colnago per fare un po' di collina.

giovedì 27 marzo 2008

Sara'...

... ma io ho freddo. Un freddo diverso, di quelli che neanche il Moncler puo' mitigare. Ho freddo dentro. Stamattina, 8 gradi. Pioggerella fine come a novembre. Ovviamente bici saltata, anche se in mattinata, quando avevo gia' deciso che non era il caso non ha piu' piovuto ed anzi si stava asciugando anche per terra. Nuoto no, il cloro e' ancora nelle narici. Correre, dovevo aspettare il giudizio di Ettore (che io non avrei piu' aggettivi per definirlo, ma lui si schermisce).

Il quale Ettore ha sentenziato che si, c'e' uno stiramentino nel polpaccio (l'eco parla chiaro) ma che si tende ad esagerare. Ovvero tecar, laser sono eccessivi, cosi' troppo prudente uno stop. Insomma, corricchiare, senza esagerare (tirare o fare sforzi eccessivi) ma non fermarsi: del resto l'Ironman incombe, e semmai di cure se ne riparla dopo. Certo, se avessi portato benda e fascia medicata qualche altro giorno.... Comunque, una bella massaggiata (anche alla schiena, perche' tutto parte da li'), 2 pezzi di nastro sopra e sotto il polpaccio e via a sgambettare. 55 minuti inframezzati da stretching e allungamenti, corsetta leggera senza impegno. Un po' di salita per il Talon, un po' di sterrato e nessun pensiero.

Tuttavia questo freddo che sento non mi convince. Non ho mai patito tanto freddo. Sara' perche' ho ridotto la massa grassa? Mah... Certo che salire sulla bilancia e leggere 81,7 kg (dopo la corsa, ok, ma era di sera...) fa un certo effetto.

Ecco il tracciato

mercoledì 26 marzo 2008

Tana-libera-tutti!

Mentre la mia preparazione si avvicina all'evento, assomigliando piu' ad una convalescenza che ad uno scarico da un impegno massimale di fatica, si avvicina anche e soprattutto il momento del tana-libera-tutti. E' il momento in cui mi libero della tenaglia piu' stretta, opprimente e mentalmente distruttiva per me: la dieta. Sono calato circa 7 chili (meno 200 grammi) in poco meno di 2 mesi, e mentalmente non so piu' cosa inventarmi per non mangiare, anzi, ingurgitare le peggio schifezze che quotidianamente mi si presentano, dal bar all'ipermercato. Nonostante goda di una merenda ricca (tipo Mars, per intenderci) e ben 150g di gelato alla sera...

Cosi', oggi, che e' uno dei primi giorni di svendita di uova pasquali e colombe, mi sono attrezzato: Uovo Lindt Lindor stracciatella (450g) cioccolato bianco con nervature -poche- di cioccolato al latte; Nocciolato al latte -sempre Lindt Maitre Chocolatier- da 800g da condividere con Carla, altra golosa da niente, e infine 1400g di uovo cioccolato fondente Lindt Sua esclusiva, dato che a me il fondente non piace. Neanche al latte, in verita'. Bianco Galak e' il mio non plus ultra. Che ancora manca alla collezione.

L'agenda e' completa: sabato 5 aprile ultima verifica peso dall'alimentarista. Domenica 6 assaggio corposo di uovo (ancora da definire quale). Lunedi' 7 aprile pranzo da Rosso Pomodoro con pizza e calde-calde. Martedi 8 aprile partenza per l'Arizona. Domenica 13 aprile Ironman, mantenendo in settimana un'alimentazione "normale". Dal lunedi 14 aprile e per una settimana potrei battere dei record di categoria. Poi, dal 22 aprile si ricomincia con la dieta. Forse.

Intanto oggi nuoto, con varie serie che sono culminate con un 1000 a stile senza muta con tempi patetici (medio 1.54/100m). Ma -almeno- un po' piu' regolari della serie fatta la settimana scorsa.

Totali della settimana culminata con la pasqua:

SWIM: 7450m
BIKE: 96,04 km
RUN: 9.37 km

martedì 25 marzo 2008

Pasqua di riposo (?)

L'avevo detto, a Pasqua il mio fisico mi ha fatto capire che devo riposare. Inoltre le previsioni erano pessime, pioggia, vento e freddo. Ma un'apparente ma molto reale guarigione al polpaccio (quello che sembrava contratto o semi strappato), con scomparsa dei dolori mi ha fatto propendere per una biciclettata nella mattina di pasqua, con battello d'acqua annesso, e una corsetta (niente di che, solo un 45 minuti scioltissimi) oggi, giornata fresca e soleggiata ma ventosissima che non mi ha consentito di fare un po' di bici.

Domenica la biciclettata a Riccione, con la Colnago di scorta, una Active Sprint alluminio con forcella e carro in carbonio, che ha sostituito la Cannondale, equipaggiata con un Ultegra 10v mi ha soddisfatto fino a Siligata, quando ha cominciato a piovere, ma io ed i miei compagni di merende (oltre a Greguratt, un certo Alessandro Casadei e un simpatico Massimo) per 2 goccie non ci facciamo impressionare, e in poco tempo, ossia il tempo di fare una mezza discesa verso Pesaro, e la risalita sulla Panoramica fino a Fiorenzuola di Focara (20 minuti) ed eravamo bagnati spolti. Io, poi, che ero stato anche piu' allegro nell'abbigliamento, ovvero ne' mantellina ne' copriscarpe, stavo come un Alpino in Siberia nel 1943.

Nella discesa da Castel di Mezzo, poi, ho rischiato di volare via con la bici e tutto, perche' non sono piu' abituato ai copertoncini ed ero la perfetta controfigura di Fantozzi alla riscossa. Due ore comunque da mettere in saccoccia con quei tre assatanati che appena la strada saliva un po' era tutto uno scatto e contro scatto. Pranzo spettacolare alla Lampara, al porto di Cattolica, dove il crudo di pesce di Massimo non ha eguali come qualita' e quantita', magari come presentazione siamo un po' scarsi, ma tanto tutto poi va a finire laggiu'. Ritorno con tamponamento sulla Statale al Pajero, senza grosse conseguenze da parte mia, mentre l'altro....

Pasquetta con il poco sole mattiniero a vederci, io e Carla, macinare qualche chilometro di passeggiata sulla battigia, come se il richiamo del mare fosse (ed e') irresistibile (anche sabato pomeriggio c'eravamo dilungati).

E siamo ad oggi, martedi', con un vento che porta via, un fresco indisponente (tanto non ho piu' aggettivi e pensare che c'e' chi dice che l'anno scorso non fu migliore!) e nuoto serale. Palestra o corsetta? Dolore non ne ho, proviamo a vedere di correre. Sono sempre a tempo a tornare a casa... Parco dei Cedri, dunque, 4 giri superiori, due soste "allungamento" e contentezza da tutti i pori. Corro senza dolore! Piano, eh... pianissimo...

La biciclettata
La corsetta

venerdì 21 marzo 2008

E ti pareva....

Ovviamente essendo io un non-atleta ogni volta che tiro un po' di piu', provo a superare il mio (scarso) limite, esagero con i carichi, zacchete. Martedi, dopo la seduta di corsa sentivo il polpaccio dolente, ma come mio solito non ci presto attenzione, anche perche' dovessi prestare attenzione a tutti i doloretti o indolenzimenti farei meglio a mettermi a giocare a scacchi e non a prepararmi per degli Ironman.

Ieri, dopo la seduta di bici, una cinquantina di chilometri avant-indre' per al Val di Zena, salendo con il padellino ad alte rpm inframezzando esercizi in monopedale e tornando con il rapportone in carena, proprio al Farneto un altro tirotto al polpaccio, sinistro, che mi ha consigliato bene di non forzare ulteriormente. La diagnosi (fisioterapica, mica dello stregone del villaggio) varia fra la contrattura al semplice elungamento di alcune fibre, in ogni caso -per qualche giorno- riposo assoluto dalla corsa, bici solo con una fascia a sostegno e nuoto libero. Dedicato a chi pensa che io mi alleni poco.

Avevo pensato che calando di peso (cosa che oramai non posso piu' nascondere, tanto e' evidente) avrei potuto aumentare carichi, e forzare un pelo l'impegno fisico. evidentemente e' ancora presto. Cosi' oggi nuoto, anche perche' tirava un vento che in bici sarebbe stato piu' difficile mantenere l'equilibrio che scalare il Mortirolo.

E come al solito andamento altalenante. Muta anche oggi, giusto per capire in maniera definitiva che devo prenderne una molto piu' piccola, tanta e' l'acqua che imbarco. Dopo il riscaldamento svariate serie, altre di routine come 50 delfino + 4 x 50m progressione 1-4 + 100m gambe stile + 50m delfino + 4 x 50m stile in regressione 4-1 con palette, altre curiose come 50m delfino solo braccia (con pullbuoy) e 50m gambe (con tavoletta), 100m braccia (con palette) dorso e 50m gambe, 100m braccia (con palette) rana e 50m gambe. 200m braccia stile (sempre con palette) e 100m gambe. Infine una piramide a stile 100-200-300-200-100m. Nella piramide i tempi sono stati buoni con 1.28+3.05+4.47+3.06+1.32, ma da solo in corsia, con il coach a bordo vasca a urlare e' abbastanza facile.

Ed ora pasqua (che non se ne puo' piu' di tutte queste feste) e forzato riposo, o come dice Ettore, evidentemente il mio fisico mi ha fatto capire che era pasqua e che dovevo riposare.

La seduta di bici di ieri

mercoledì 19 marzo 2008

Forse...

...e' la volta buona che riesco a trovare 5 minuti per aggiornare il blog. Allora. Lunedi riposo. Nonostante avessi intrapreso la granfondo come allenamento, mi ci sono impegnato a fondo e alla fine ero piuttosto stanco. Martedi mattina ho corso. E tutto sommato senza neanche troppa difficolta' o dolore. Nessun lavoro specifico, solo tanto stretching, corsetta leggera e qualche allungo.

In serata, di martedi sempre, nuoto alla piscina Record con esercizi di braccia e gambe a stile e dorso. 3 x 100m di braccia e 3 x 50m di gambe, prima a dorso poi a stile, infine completo nei due stili, 3 x 100m. A seguire riunione tecnica in sede Polisportiva Porta Saragozza per conoscere alcuni nuovi interessati al triathlon.

Stamattina lavoro bello tosto di nuoto con il coach, chiuso con un 1000m a stile tempo gara. Io non devo fare di questi lavori. Lo so, faccio schifo. L'obbiettivo era regolarita' e velocita', ed io chiaramente ho fatto dei 100m a 1.35 (il primo), ad 1.39 (l'ultimo) ad 1.41 (sesto ed ottavo) ad 1.42 (secondo e quinto) ad 1.45 (terzo e quarto) perfino un pietoso 1.50, (settimo) e pure con la muta. Un miracolo che non mi abbia affogato.

lunedì 17 marzo 2008

Non capisco

Stamattina, durante il telegiornale (TG5), gran servizio su San Patrizio, festa nazionale degli irlandesi. Eh, appunto, che ci frega a noi Italiani degli irlandesi? Come se a Dublino il 25 aprile andassero tutti in strada con bandiere bianco rosso (e non arancione) e verdi cantando Fratelli d'Italia. Mai visto ne' sentito.

Quindi mi domando perche' dovrei -io Italiano, pure orgoglioso di esserlo- interessarmi alla cosa o esserne coinvolto, visto che qualcuno mi ha guardato in tralice perche' io sono all'oscuro di questa festa, come se in Italia ci fosse una percentuale di irlandesi pari a quella di Boston, per non dire dell'Irlanda stessa.

Poi ho intuito. Il tutto (cioe' la ricorrenza) ovviamente si riduce ad una bevuta generale di quantita' industriali di birra, con il solo scopo di sballare, perche' dopo 3 pinte di birra non mi si venga a dire che si distingue il gusto ed il sapore di una Ghinnes* da una Staut*. Orbene, gia' le birre scure non ci appartengono (e neanche le chiare o le rosse, se proprio vogliamo essere precisi), noi siamo Italiani, e quindi vignaioli, anche molto bravi, quindi tutta questa frenesia si riduce al mero bere? Ah, beh, allora chi festeggia San Patrizio al pub oggi, merita di stare al pari di chi regala la mimosa l'8 marzo alla donna eppoi per gli altri 364 giorni la riempie di botte.

Mi spiace se qualcuno si offendera', ma se sei un alcolizzato non importa scomodare San Patrizio.

*E' ovvio che sono scritte come pronunciate.

domenica 16 marzo 2008

Week End

Venerdi' ero troppo stanco, e sabato siamo partiti in tutta fretta per Ceriale (Savona) perche' oggi ho disputato l'8a Granfondo Citta' di Ceriale. Ecco perche' sembravo essere sparito. Quindi ricapitolando... Venerdi seduta (30 minuti....) di nuoto con la muta (Orca 3.8), e volavo. Dopo un bel 4 x 100m misti, 12 x 50m a stile a 50" (e andavo alla grande). Tre minuti di riposo e altri 12 da 50m a stile ma a 45" (e qui un po' meno, ma eravamo li', diciamo che ogni 3 saltavamo 15"), grazie alla muta, ovviamente.

Nel pomeriggio d venerdi ho fatto quello che non si dovrebbe mai fare: la novita' per una gara. Ho infatti aggiunto un spessore (dopo 5 anni...) di 6mm allo scarpino destro (avendo io la gamba destra piu' corta). Vedremo che dira' il coach, che mi riprende sempre sul tallone destro troppo alto. Io mi sono trovato bene, oggi. E dunque terza prova del Trofeo Pegaso. Nessuna velleita', anche se avessi finito il percorso di Albenga del 24 febbraio: lo ripetero' fino alla noia, non sono un ciclista. Ero qui solo per fare un bel lungo (come tutte le prove Pegaso Team), in un clima favorevole (almeno, sulla carta) e con asperita' accessibili. Con ristori e assistenza tecnica. Il tutto per finire senza patemi l'Ironman Arizona il prossimo 13 aprile.

Ed e' stato un signor lungo, con una partenza controllata per qualche chilometro e dato appena imboccata la salita al Giogo di Toirano (16 km molto regolari al 5%). Poi dopo qualche chilometro di discesa, nuova salita al Monte Scravaion (5km al 2% medio). Discesone di 18 km fino alla vallata di Albenga e di nuovo su magia-e-bevi per 40km da Cisano sul Neva a Leverone attraversando borghi antichi come Bezzo d'Arnasco, Arnasco, Vendone, Onzo e Acquila d'Arroscia.

Sono posti incantevoli, immersi in un silenzio totale, se non fosse per il ciak del cambio e il rotolare delle bici e delle ruote in carbonio. Da Leverone (ripassando dove ero caduto lo scorso 24 febbraio) 30 km di pura discesa, a volte adrenalinica con tornanti improvvisi senza protezioni laterali sugli strapiombi coltivati ad ulivo.

A Loano, il 3 febbraio, che aveva un dislivello (al mio Garmin) di 1867m avevo ottenuto una media di 21,76kmh, oggi che il dislivello era simile (1811m, sempre al mio Garmin) la media e' stata di 23,5km all'ora (anche se ho acceso il Garmin dopo qualche chilometro dal via in cui si raggiungono velocita' rilevanti). Molto bene. Arrivato ultra entesimo, ma l'importante era divertirsi e fare chilometri.

Il percorso dell'8a GF di Ceriale

Infine i totali della settimana:

SWIM: 8000m
BIKE: 267,31 km
RUN: 0 (zero) km

giovedì 13 marzo 2008

Timidi miglioramenti

Insomma, dai, oggi non e' andata malaccio. Spero che nessuno si offenda, ma oggi posso definirlo un allenamento di bici, ovviamente con il coach (da solo non posso definirli tali). Con la Aegis, la bici da IM, Stradelli Guelfi (piatti piatti) 16,5 km dal km 1 alla rotonda di Poggio Piccolo e ritorno. Due volte. All'andata sempre padellino a 110 rpm (incredibile ma vero ci sono riuscito!) con 3 fuori sella 53-12 di un chilometro per andata. Il ritorno un chilometro a padellino agilissimo e un chilometro rapportone 53-14 costante intorno ai 36 con punte di 40 (nelle prime ripetute). Alternando chilometri a volocita' costante a chilometri costanti per 800m e fuori sella negli ultimi 200m con il 53-12. Per finire Via dell'Industria in scia.

Certo, quando pesta sui pedali viaggia a 45 di media, lui, e per farmi ancora piu' male si mette in mono pedalata a fianco a me che sono allo spasimo con il rapportone. E mi supera pure... Altro pianeta, insomma. Del resto se a livello nazionale del suo gruppo militare e' ancora in prima squadra, un motivo ci sara', no? Io ringrazio che lui si abbassi ad allenare un modesto nuotatore, una neanche lontana controfigura di ciclista e un fantasma di podista. Per di piu' assai poco incline alla fatica fisica. Assolutamente irriverente e indisciplinato.

Intanto alla fine dell'allenamento ero 82,7 kg (certo, senza piu' una stilla di sudore...) e quota 78 e' sempre piu' vicina. Da 89,3 che ero il 5 febbraio. Ho ancora 30 giorni esatti per arrivarci. Direi che adesso e' il mio obbiettivo primario.

La nota negativa e' che il piede destro fa i capricci ed ora il dolore e' ben localizzato (Ettore leggi che e' per te) nel cuscinetto subito sotto l'attaccatura del quarto dito, l'habitat ideale del neuroma di Morton, insomma. Sara' una maratona infinita...

Il tracciato

mercoledì 12 marzo 2008

Un magnifico lungo...

... sara' quello di domenica. Oggi arrivato ad 86 ne avevo le palle piene. Delle spalle che mi dolevano parecchio, ma soprattutto di trovarmi sempre il vento contro (forte o piano non importa, e' comunque il vento che mi disturba), in questo percorso che -se c'e' vento- girando in senso orario e' sempre contro. Cosi' dopo aver passato Minerbio, Baricella e Molinella alla rotonda della Trasversale di pianura di Budrio ho girato la bici e ho rifatto la strada al contrario.

Come faro' in gara? Come ho sempre fatto. Sacramentero' per chilometri e chilometri, chiedendomi chi me l'ha fatto fare, urlero' da solo come un ossesso, m'incavolero' come una bestia e mi malediro' ripromettendomi e giurando che sara' l'ultima volta che faccio una fatica cosi'. Ma poi alla fine arrivo, scendo dalla bike e comincio a camminare velocemente. E alla fine taglio il traguardo. Ci si sono messi pure un paio di cretini patentati (ora gli Stop significano "Passa pure!" se sta arrivando una bici) ci hanno messo del loro e ci mancava pure che litigassi. Sarebbe stata la ciliegina.

Comunque, 86 km a 30,1 all'ora di media, con il ritorno piu' veloce dell'andata, probabilmente (anzi, sicuramente, direbbe qualcuno) per il vento in poppa, anche se all'andata la media e' stata di 29,9 kmh. La definizione di passeggiata cicloturistica sta stretta, ma io non sono un atleta (appassionato, innamorato, neofita... ma non atleta) e quindi non posso definirla altrimenti. Almeno finche' non stampo un 35 kmh di media.

Il percorso.

martedì 11 marzo 2008

Passeggiata cicloturistica, anzi no.

Oggi dovevamo fare una passaggiata cicloturistica io e il coach, con il cancello Aegis (definito cosi' perche' e' del 2004, seppure la Cervelo' ne abbia copiato paro-paro il design anche per l'ultimo modello) e vestito di tutto punto sono andato sotto casa del coach. Il quale ha voluto che ci scambiassimo le bici. Fantozzi e Filini. Io che a mala pena arrivavo a fine corsa con la gamba iperdistesa sulla sua, lui che sembrava invisibilmente inscatolato, con le ginocchia in bocca sulla mia. Pero' le 808 e la posizione in carena sono un viaggio unico (parole sue).

Tuttavia, neanche imboccati gli Stradelli Guelfi, ha iniziato a spiovigginare. Io che "tutta 'sta voglia" non ce l'avevo non ho protestato quando ha girato la bici, lui non aveva voglia di passare un'altra ora e mezza ad asciugare e lubrificare la bici come la volta scorsa. Domani, Giove pluvio ed Eolo permettendo, ho l'extra lungo di pianurazza, nel quadrilatero compreso da Granarolo Baricella, Molinella e Budrio. 3 volte per 150 km circa. Se resisto.

In serata esercizi di galleggiamento alla Record, con 4 x75m misti (ruotando gli stili) dopo adeguato riscaldamento, un "frazionato" killer composta da 4 serie a stile da 100m + 50m con 5 secondi di riposo (sempre, fra le serie 3 minuti) ripetuto 2 volte con rilevamento battito cardiaco (che doveva essere in soglia e anche sopra.... prima serie 138 e seconda 152), e per chiudere rilevamento crono di un 50m (40.2).

lunedì 10 marzo 2008

Lunedi

Niente da dire. Oramai i lunghi a piedi sotto forma di camminate veloci (sia pure di 21 km) sono nelle mie corde: a parte infatti il male al metatarso, peraltro passato in fretta (tutto come 2 anni fa, insomma), stamattina non avevo indolenzimenti alle gambe e nessun problema di fiato. Quindi, come ogni lunedi, esercizi di galleggiamento. Anche se 4350m (174 vasche da 25m) sono tanti per definirli tali, ma non vorrei urtare la suscettibilita' di qualcuno. Perche', in effetti, ci ho impiegato 2 ore e mezza per fare tutto.

Intanto i totali della scorsa settimana, che continuero' ad indicare -impropriamente, ma per comodita'- come sempre: perdonatemi la presunzione.

SWIM: 9450 m
BIKE 56,44 km
RUN 37,29 km

Quindi alle 10 e 45 ero gia' in acqua, e per darmi una guida, in attesa del coach, ho avuto l'ardire di riportare uno schemino pubblicato su Triathlete Italia di questo mese, giusto per seguire una tabellina, su cui (esattamente dopo il B1) il coach ha messo il carico:

riscaldamento:
200m stile + 2 x 100m MISTI

4 x 50m gambe stile (25m lungo + 25m forte) rec. 10"
6 x 75m stile (25m braccio DX + 25m completo resp 3 + 25m braccio SX) rec. 10"
2 x
4 x 50m stile progressione 1-4 rec. 10" e 30" fra le serie

B1
4 x 100m stile rec. 15"
4 x 150m stile rec. 20"
4 x 100m stile rec. 15"
rec. 1' fra le serie andatura costante.

200m gambe A stile R rana
4 x 50m esercizi MISTI
200m gambe A stile R rana
2 x
25m pallanuotista + 75m stile ritmo medio
25m stile fortissimo + 25m relax
per finire, 500m stile palette e pullbuoy in scioltezza.
Credo di aver dimenticato un 200 gambe, ma fa lo stesso.

domenica 9 marzo 2008

Fantasmi del passato (aka Maratonina delle 4 porte)

E dunque lungo doveva essere e lungo e' stato. Camminata veloce (vedi post precedente) di 21,097 km che compongono la Maratonina delle 4 porte a passo medio di 5.33/km che per me e' un signor passo. In realta' il passo era eccellente fino al 13imo chilometro (attorno ai 5.18/km), quando i fantasmi del passato sono riemersi. E per me i fantasmi del passato si materializzano sotto al piede, con fitte improvvise e lancinanti. I nervi. Si gonfiano quelli che passano tra le ossa del matacarpo, che li schiacciano e mandano scariche al cervello.

Non l'auguro a nessuno. Neanche a chi mi prende in giro. Costoro parlano senza capire, senza sapere che cosa significhi. Beati loro.. A maggior ragione ora che pensavo di essere uscito, con tanto riposo e due operazioni. Ma fino al 18imo chilometro la sofferenza era sopportabile, poi il crollo. Chi mi era dietro avra' pensato che fossi tarantolato... Perche' la scarica arriva improvvisa, senza avvertimento. E allora la gamba mi schizza in alto come punta da una tarantola o colpita da una scarica di taser. No, non siate curiosi di sapere cosa significa. E' la fine dei sogni.

Per chi come me che corr.... (pardon: camminerebbe velocemente) per ore, che ho sempre amato questo esercizio fisico e' una mazzata. Io che gia' sognavo di camminare velocemente maratone, e gia' fantasticavo sulla 100km del Passatore, dovro' ridimensionare anche i mei sogni IM. So gia' che i miei IM saranno fortemente limitati dopo la passeggiata cicloturistica di 180 km. Saranno 42,200 km di camminata. Non certo veloce. Perche' camminare ce la faccio ancora. Alla faccia del dolore.

Qui pro quo

Attenzione!

Tutto cio' che da me e' definito "allenamento", da oggi (ma vale anche per il passato) non e' piu' definibile tale. Atleti veri o seri (comunque atleti) hanno deciso che tutto cio' che io definisco allenamento di corsa sia chiamata "camminata veloce" o "tapasciata", se nuoto "esercizio di galleggiamento" e "passeggiate cicloturistiche" tutto cio' che io faccio su una due ruote. E' molto importante che teniate be presente queste definizioni, senno' rischiate di pensare che io sia un atleta. Cosa che i veri atleti non vogliono. Mi raccomando, la' fuori. Quando mi incontrate non chiamatemi "atleta", c'e' chi si potrebbe offendere.

sabato 8 marzo 2008

Palestrofobico

Due giorni di seguito in palestra e ne sono gia' fobico. Ma il maltempo non permetteva altrimenti. E allora anche ieri (visto che il mio edicolante mi ha chiesto di accompagnarlo come favore) ho cercato di trarne il maggior beneficio: praticamente sono stato un'ora sulla PowerPlate. Quell'aggeggio vibrante di cui dicono mirabilia. Vedremo. Avevo scaricato dal sito gli esercizi e ne ho applicati alcuni, poi ho aggiunto degli esercizi per i rotatori della spalla, per i dorsali e per i lombari. Sono anche riuscito a sforzarmi di fare adduttori e abduttori, oltre che un po' di pressa. Ho ammirato a distanza (e ci sono rimasto) spalliere e crunch machine e dopo un'ora sono uscito.

Gia' meglio in serata, in piscina, con 2 x 100m esercizi braccia dorso, 5 x 50m esercizi braccia stile e una serie da 12 x 75m a stile con un 25 forte, prima il primo, poi il secondo, poi il terzo di ogni 75. Per quattro volte.

Oggi sara' un sabato diverso, stasera infatti, andremo a vedere Giulietta e Romeo in versione musical di Cocciante.

venerdì 7 marzo 2008

Nero...

Non saprei dire se sono piu' nero io, il tempo o Kunta Kinte.

giovedì 6 marzo 2008

Tempo di mmmmmmmmmmm...

Con un tempo cosi', freddo polare, ma soprattutto vento a raffica (no bike), con una "21" domenica (no run), con il cloro nelle narici (no swim, please!), non rimane che la palestra, che per noi ironman sembra un'eresia. E Virgin e' stata. Di nuovo con il mio edicolante, fresco di operazione al crociato, in fase di rieducazione. Lui ha i suoi esercizi, io la memoria delle sedute con il coach.

In piu' le novita' in fatto di fitness che una palestra moderna puo' offrire: ad esempio, sembra proprio che la Power Plate, la pedana vibrante, sia utile, e quindi mi ci sottopongo (scettico, comunque). Una gamba per volta, e poi insieme nella posizione squat. Seguito da un circuit training "de noartri": 2 serie da 20 di dorsali, addominali, bicipite femorale, cuffia dei rotatori, quadricipite, lombari. Ripetuto due volte. Insomma la lingua batte dove il dente duole.

Alla fine idromassaggio e bagno turco. Ma la sensazione e' sempre quella: di aver perso una giornata, perche' non ho sudato, non sono stanco e non ho percorso decine di km o centinaia di vasche. Anche se ora -in effetti- sento indolenzimenti in vari punti. Domani, date previsioni disastrose, ovvero tempo di mmmmmmmmmmm... potrei replicare.

mercoledì 5 marzo 2008

Avanti così

Stamattina ho provato la nuova muta. Nientepopodimeno che la muta dei triathleti olimpici americani, un'edizione speciale di un modello X-Terra molto leggero ed elastico, performante nelle distanze corte e medie. L'ho presa per non stressare troppo l'Orca 3.8 che vorrei conservare a lungo. Cosi' armato di muta marchiata USAT (United States of America Triathlon), mi sono presentato alle 11 alla piscina di San Lazzaro, dove il coach stava finendo la sua lezione di idrobike, ed ho cominciato con dei lenti 200m e poi un 500m, sempre a stile.

Poi e' iniziata la rumba (cioe' il coach si e' dedicato a me). Dopo un 200m gambe una serie da 100m + 400m +100m stile con palette (1.31 il primo cento, 5.34 il 400, con passo 1.23.5!!! e 1.28 l'ultimo 100). Dopo un altro 200m gambe stile, la stessa serie senza le palette e mi sono svegliato dal sogno: 100m (1.35), 400m (6.21 passo 1.34) e infine il 100m (1.34). Bene il bilancino. Certo, sono buoni tempi, e sono stato molto contento perche' con la muta mi sento a mio agio, e la considero la mia divisa da nuoto.

C'e' un dato definitivo, certo: con le palette guadagno 10 secondi sul passo dei 100m stile. Che abbia la muta, il pullbuoy, o le gambe libere, il differenziale non cambia. Quindi il mio problema e' nella bracciata. Non prendo acqua a mano nuda. Si trattera' di capire se il difetto e' nella presa, nella trazione o nella spinta, o in tutt'e tre le fasi della bracciata subacquea. Certo, un 100 a 1.18 (primo parziale del 400) me lo sognero' a lungo.

Voltando pagina, in serata, dopo il massaggio, ho fatto anche una seduta di corsa con i lupi. Si, perche' oltre ad esserci 7° c'era un vento siberiano molto fastidioso. Comunque quasi 11 chilometri con un bel dislivello. Buone sensazioni, in generale. Avanti così.

Nota per Ettore: dal cancello e lungo pista ciclabile asfaltata fino allo spiazzo Talon in alto dove finisce l'asfalto, ritorno sempre sulla ciclabile fino a via della Certosa e tornando fino al cancello, misura 10,93 km secondo il Garmin 305 con auto correzione dei dati eseguita da MotionBased.com.

La corsa di stasera

SFR bagnati

Le previsioni non promettevano bel tempo, ma -di solito- quando Giuliacci dice che piove dopo una serie di belle giornate, il maltempo arriva nel pomeriggio. Cosi', io e il coach ci siamo organizzati per una seduta di sfr in mattinata. E infatti alle 11 eravamo gia' su per via Casaglia a pestare sui pedali. La prima salita "tutto su" agile per scaldare la gamba, poi 5+5 serie da 1,8 km, una in piedi una seduta, 50 rpm e rapporto il piu' duro possibile (50-17) per mantenere queste rpm.

Attenzione al gesto della pedalata (la mia carenza principale). Per finire ci spettava Via del Genio in agilita'. Ma proprio sull'ultima ripetuta il tempo si e' guastato del tutto e di gran fretta siamo ritornati ai box sotto una pioggia via via sempre piu' impetuosa, accompagnata da una vento teso e la temperatura in deciso calo. Ottimi riscontri dalla mia gamba, segno che piu' che l'esercizio a me serve calare di peso, cosa che sta avvenendo perche' seguo la dieta pedissequamente. Non e' un'ovvieta', perche' nelle granfondo (posizioni di testa escluse) spesso si vedono marcantoni pestare sui pedali come ossessi con risultati apprezzabili. Pero' -va detto- che la maggior parte dei ciclisti di buon livello ha struttura fisica esile o perlomeno un peso che non supera i 70 kg.

In serata seduta di nuoto con Ruggio, e dato che la nostra ora ha 2 corsie per 6 iscritti (e che mai siamo tutti) eravamo 2 in due corsia, oltretutto con un ragazzo (Andrea) che recuperava. Lavori di tecnica nei vari stili in 3 serie da 4 x 50m poi un bel 5 x 200m a stile con 20" di riposo (che io ho ridotto a 10"). Mi piacciono molto queste serie, mi permettono di fare distanza senza quasi accorgemene, ed infatti poi alla fine non ero stanco per nulla.

La seduta di bici

lunedì 3 marzo 2008

Sembra proprio che faccia sul serio...

Beh, insomma... Tenendo conto dell'eta', degli impegni e della voglia di faticare. Ma almeno a Tempe, il prossimo 13 aprile non ci arrivero' proprio digiuno. Coraggio! La vostra bandiera sventola ancora... Oggi addirittura ho fatto un doppio, nuoto in mattinata e corsetta serale. Certo, a momenti faccio piu' a nuoto che di corsa (3450m contro 5,07 km), ma intanto l'ho fatto. Considerando tutto quello che mi succede ogni volta ogni volta che esco a correre, diciamo che sono in salute.

Nuoto: riscaldamento e un po' di aerobica da solo, il proseguo con il coach (fra parentesi i tempi).
Warm Up
200m stile
100m gambe stile
100m dorso
50m gambe dorso
A2 (serobica)
800m stile c/palette e pullbuoy a 2' (1.47 di passo)
400m stile palette e pullbuoy (6.18)
2 x 200m stile completo 3.15 (c/pull)+3.45
400m stile palette e pullbuoy (6.35)
4 x 100m stile (1.52+1.51+1.49+1.49)
2 x (100m stile + 200m gambe stile)

Sempre intrigante il fatto che con le palette e pullbuoy io guadagni 8/10 secondi sul mio tempo base (il pullbuoy da solo conta meno, ma guadagno sempre un 3/4 secondi). In serata 30 minuti di corsetta con Carla, 5 chilometri e spiccioli ai Giardini Margherita. Giusto per tenere mosso il metabolismo. Perche' stamattina eravamo gia' sotto gli 85 km. E "non finisce qui!"

- 41.

Il percorso della corsetta

domenica 2 marzo 2008

Primavera anticipata

Una primavera anticipata, con 22 gradi e un gran sole (fastidio solo dal vento, teso, a raffica e nei chilometri finali) ci hanno accompagnato in questa 30ima Camminata della Mimosa, tradizionale appuntamento di inizio marzo sotto il Pontelungo. E, come da tradizione, tortino di Corsini per tutti e mimosa per le donne, dopo aver corso per i vari itinerari. Che sono stati rinnovati e dispiegati sul lungoreno anziche' in anonime strade di periferia com'era un paio di anni fa.

Deciso ad allungare la distanza di fondo ho scelto senza indugio la 13km (preludio a domenica prossima in cui faro' la mezza maratona di Pieve di Cento...), mentre Carla, reduce da una bronchite ha puntato sul percorso da 8km. Presente anche un vecchio (nel senso di lunga data) amico ed ex collega di Carla, Dario, mezzofondista spezzino di buon livello in gioventu', che ha deciso di riindossare le scarpette da corsa, dopo un lungo digiuno sportivo. Io parto un po' dopo rispetto a loro, perche' mi soffermo a chiacchierare con vecchio e nuovi amici, ma in pochi chilometri li raggiungo.

Lasciamo Carla alla sua distanza e io e Dario procediamo di buon passo, nonostante la maggior parte del percorso sia sterrato (che io non sopporto perche' puntualmente mi becco storte memorabili), meglio lui su questi terreni, meglio io sull'asfalto. Ottimo ritorno, il suo, perche' solo all'undicesimo chilometro mi molla per finire prima, e anche io concludo i 13 km di buon passo, sebbene qualche doloretto affiori nei piedi. 1.14 e 33, passo di 5.47/km. Magari tenessi questo passo, a Tempe...

Carla concludera' con 6 km, Dario 11 (c'era un bivio che permetteva di togliere i 2 km finali) ed io 13. La nota positiva e' che non sono arrivato stanco, tant'e' che in tarda mattinata mi sono anche concesso il lusso di una passeggiata ai Giardini Margherita con Carla. IF is backing?

I 13 km della 30ima Camminata della Mimosa

Infine totaliamo la settimana:

SWIM: 5550 m
BIKE: 211,49 km
RUN: 30,35 km


sabato 1 marzo 2008

Patatrack

Ecco, ho combinato il patatrack. Ho fatto cadere il coach, in bici. L'ho fatta grossa, inconsciamente, ma l'ho fatta grossa. Stamattina avevo un paio di orette e volevo fare un'uscita in bici, e il coach si e' prestato, dato che non aveva impegni. Val di Zena, Botteghino e siamo risaliti per la Futa a Zula poi siamo scesi a Zena e di nuovo in Val di Zena. Vento forte fin dalla partenza, contrario (poi a favore), tanto che ho temuto di volare via con le 303...

Comunque era la prima volta che risalivo da Pianoro a Zula ed e' piu' dura, o forse era perche' il vento contrario non ha aiutato... Comunque, ho sentito una gamba migliore del solito (saranno anche i -5 kg?), sebbene giovedi avessi fatto 106 km e ieri in palestra non avessi lesinato le gambe. Incontri pastaroli sul percorso, il presidEto all'inizio, Bracco e Sammaro al ritorno ed anche un altro di cui non ricordo il nome.

Purtroppo, quasi alla fine, alla rotonda del maneggio, quando avevamo preso una bella velocita' (favorita dal vento a favore da Zena), la mia abituale (errata ma inconscia) mossa di allargare la traiettoria per affrontare la curva e' stata fatale al coach che mi era a fianco (e di cui non avevo avvertito la presenza), il quale allargando a sua volta ma frenando (con inchiodata) perche' c'era lo spartitraffico della rotonda, e' scivolato sul ghiaietto ed e' volato per terra. Per fortuna la bici non s''e fatta nulla, solo la camera d'aria e' scoppiata, lui si e' sbucciato le ginocchia, e tirato un tendine, ma nulla piu'. Ovviamente spero che non sia nulla di grave, perche' mi sentirei ancora peggio sapendo che debba rinunciare a gare importanti per un mio errore.

Il percorso di oggi

I totali di Febbraio...

SWIM: 22500 m
BIKE: 481,33 km
RUN: 43,14 km