A Fabio, 5 aprile 2009.

martedì 30 giugno 2009

Ironman Coeur d'Alene - Last Day


Seattle - Best Western Airport Executel - stanza 27


E dunque rieccoci a Seattle, laddove tutto era partito. Stamattina una bavetta di vento, ad Astoria. Al contrario di ieri. Temperatura gradevole, al contrario di ieri. Il viaggio verso Seattle e' noioso ma inframezzato da caffettoni. Trovato in fretta l'hotel (veramente vicino all'aeroporto), subito al Mall per le spese finali: Abercrombie, GAP, Oackley soprattutto. Poi, di nuovo da Ivar per la zuppa "famous in the world" e un fish&chip eccellente. Ed ora siamo qui a litigare con le valigie perche' abbiamo troppa roba... Alla fine del viaggio avremo percorso 3440 miglia (5535 km), per 4 stati (piu' qualche km nel Montana), preso piuttosto freddo e visto cose belle, ma non trascendentali. Se proprio -in un momento di follia, perche' tale dev'essere- pensate di iscrivervi a questo Ironman, subito dopo considerate un bel volo per la California o la Florida, che vi soddisfa di piu' di un giro fra Idaho, Montana, Wyoming e Oregon. Consiglio di Ironfrankie.

Poi arriveranno anche delle altre foto, si.

lunedì 29 giugno 2009

Ironman Coeur d'Alene - Day Therteen & Fourteen

Astoria, OR - Best Western Lincoln Inn Camera 430

Siamo arrivati fin qui seguendo la pallosissima I-84, e poi la non meno noiosissima 30. Astoria e' al confine fra gli astati Oregon e Washington, accomodata sulla foce del Columbia River con l'Oceano Pacifico, che qui non lo e' affatto, e ci regala anche un vento teso che ci fa perdere la nostra flemma solita. dopo aver capito qualcosa della cittadina, abbiamo individuato nel Baked Alaska il posto giusto per cenare, e abbiamo gustato zampe di granchio fritte e vongole alla marinara come appetizer e come main course Carbonara Fettuccine (ma pensate a tutt'altro) con granchio e bacon croccante e Linguine "Pacific Scallop" pesce, mele Fuji e cipolla (azzardato ma indovinato accoppiamento): alla fine eravamo abbastanza satolli. A spizzichi -in serata- ho seguito i risultati dell'IM Nizza, e sono contentissimo per Martina (terza) e dell'arrivo del Gambero e di Gavazzi, in tempi molto buoni, considerando il percorso, mentre sto ancora aspettando i risultati di Barberino, dove 3 dei nostri triathleti sono della partita.

Oggi, piccoli visite turistiche nei dintorni, a cominciare dal ponte che da Astoria porta nello stato di Washington, lungo oltre 3 miglia, altissimo ed imponente ma solo il primo miglio. Poi una visita a Seaside, localita' molto in della costa oregoniana, ma oggi particolarmente ventosa. Infine puntata al Safeway, per rimediare alla cena eccellente ma un po' eccessiva di ieri sera, con una scorta di verdurine sanissime, sia pure accompagnate da una salsa ranch "fat free & vegan style" e da un po' meno sane coppia di ali di pollo fritte.

Domani ultima tappa, il ritorno a Seattle, da cui martedi in mattinata ritorneremo a casa.

sabato 27 giugno 2009

Ironman Coeur d'Alene - Day Twelve

Baker City, Oregon - Best Western Sunridge Inn - Camera 336

494 miglia, 795 km. 8 ore di viaggio, anzi 9, perche' abbiamo ripreso un'ora di fuso orario. Una follia, considerando che al massimo si fanno le 75 miglia orarie (121 kmh), che il percorso non era lineare. Ma dovevamo arrivare in Oregon. Perche' la vacanza oramai volge al termine ed eravamo (ieri) ad oltre 1100 miglia da Seattle. Quindi poco da raccontare, solo guidare, guidare guidare, con soste fisiologiche e tecniche (benzina) limitando i caffettoni perche' sono diuretici. Da segnalare il brutto tempo a Jackson, che ci ha impedito di fare una foto al Teton, la pioggia battente fino ad Idaho Falls, poi poco altro, se non che il pezzo di Oregon fatto finora e' diversissimo.

Domani, altre 4/500 miglia, forse sulla costa, forse no. Portland? Astoria? Seattle? Alla ricerca di un po' di caldo, visto che qui giugno non fa rima con estate. E ancora le foto non si caricano...

venerdì 26 giugno 2009

Ironman Coeur d'Alene - Day Eleven

Jackson Hole, Wyoming - Quality Inn 49 er - Suite 528

Oggi, 3 stati. Idaho, Montana e Wyoming. 2 parchi. Yellowstone e Teton, 1 geyser. Old Faithfull. Dopo essere arrivati a Yellowstone e pagato l'ingresso ($25.00, per una settimana, ovvero il minimo), ci siamo addentrati lungo la strada 89 che taglia da nord a sud il parco. Sulla strada diverse curiosita', umane e faunistiche, e la classicissima puntata al geyser Old Faithfull che spruzza acqua bollente a 93 gradi ogni 92 minuti (+10 massimo). Oggi, con soli 3 minuti di ritardo si e' presentato ad una folla entusiasta.

Molto meno interessante il Teton, sia pure molto bello, che presenta una catena montuosa imponente alla vista.

Infine l'arrivo a Jackson Hole, cittadina fintamente antica che si presenta con una gran quantita' di negozio di cianfrusaglie e souvenir. Pero' fa lo stesso un bell'effetto.

Domani le foto della giornata, perche' la connessione e' molto lenta.

giovedì 25 giugno 2009

Ironman Coeur d'Alene - Day Ten - bis

Best Western Cotton Tree Inn Idaho Falls - Camera 108

Mai sottovalutare gli staterelli degli USA! Del resto, un motivo ci sara' se ogni anno in questo stato, l'Idaho, ci vengono milioni di turisti. Tuttavia io e Carla eravamo dubbiosi su cosa potevamo fare dopo la gara, dato che anche nelle guide non si trovano molte notizie... Ed invece... Della tappa di ieri Coeur d'Alene-Boise ho gia' detto (ed ecco alcune foto):

sopra la vista su Grangeville (credo...) e sotto il Salmon River.


Oggi, da Boise siamo arrivati ad Idaho falls, ad ovest, praticamente in Wyoming e al parco Teton. Una volta giunti in citta', e trovato questo BW (ah!, i programmi fedelta'...), siamo subito ripartiti -dopo un pranzo al Piazza Hut- per delle Scenic route a nord, una che si inoltrava nella foresta e ci siamo goduti le Mesa Falls, cascate molto belle, pienissime pero', di zanzaroni affamati.

Sopra le Lower Mesa Falls (che si vedono dall'alto)
Sotto le Upper Mesa Falls (che si vedono dal basso)


Il secondo Scenic Route, quello delle Sand Hills -come dice la parola stessa- colline di sabbia, su cui i locali e turisti scorazzano con i quod, ma che -indubbiamente- qui, delle dune di sabbia, sono assolutamente fuori luogo, considerando quanto sia verde lo stato...


Stasera cena in camera a base un bel po' di verdurine lavate e pulite con salsa Ranch allegata -8 dollari- (per dire come le salse rappresentino un componente fondamentale nella dieta ipercalorica USA, nei supermercati le salse occupano una corsia intera, a sinistra e a destra...) 2 frittelle e l'immancabile Frappuccino con panna.

Piccola annotazione sul Pizza Hut. Innegabilmente il prodotto e' buono, specie la pizza cheese, ma, per favore la chiamassero con un altro nome, non pizza. Io ho preso una Sicilian media, con carne, formaggio, cipolla rossa e peperoni jalapeno. Ripeto, buona (magari non digeribilissima) ma di siciliano, che c'e'?

Ancora non ho rimesso le scarpette da correre (la bici e' inscatolata)...

mercoledì 24 giugno 2009

Ironman Coeur d'Alene - Day Ten

Dedica speciale. Scusandomi per la pessima qualita' delle immagini, ma come detto ho le foto stampate...

Questo e' un Pirla con casco a goccia, ruote ad alto profilo in carbonio, bici stratosferica, che ha speso 400 euro per finire la sua decima gara Ironman (rigorosamente M con il puntino), insieme ad altre duemila...


Ironman Coeur d'Alene - Day Nine

23 giugno - Boise, ID - Suite Inn Camera 206 ore 22.49 (fuso da Italia: -8 ore)

Beh, intitolarlo ancora "Ironman etc" non ha molto senso, pero' oramai hi iniziato cosi' e finisco la trasferta con questo titolo...

Tappone di viaggio, oggi, una tirata da Coeur d'Alene fino a qui, 400 e rotte miglia (oltre 650 km). Pero' mai noiose, con continui cambi di paesaggio e panorama, da montano con conifere, a piattone con coltivazioni di grano a perdita d'occhio, al canyon del Salmon River, fiume impetuoso. Diverse soste per caffettoni, e una per il pranzo al Subway, che sembra essere una delle cose piu' salutari come cibo, qua. E alla fine Boise, citta' americana diversa, con il centro vitale e tanta gente a piedi e in bici, di sera. Un po' di thrilling per trovare l'hotel, perche' il primo (un Holliday Inn express) era pieno, e nel secondo (Suite Inn) la ragazza della reception ci ha detto di avere una double queen bed con un tono da funerale, tant'e' che sulle prime pensavamo fosse pieno pure questo... Ma dev'essere tipico di qua, perche' anche al ristorante, stasera, la ragazza ci ha accolto con faccia e volto terreo, come se avesse il ristorante prenotato in toto, in realta' era vuoto, o quasi...

Chiaramente anche sapendo un po' inglese USA ordini pensando ad una cosa, ed invece ti arriva tutt'altro. Pensavo di aver ordinato salmone alla griglia, con tortillas e mi ritrovo una piadina verde arrotolata con dentro salmone si (e pure buono) ma con verdure, cipolle e una salsa al formaggio. Pero' le patatine dolci fritte erano super. Carla si e' ritrovata una ciabatta (panino) con salmone grigliato (fritto e' la definizione giusta...) ma con verdure e tutto sommato digeribile. Tutto cio' sento che non fa bene al mio peso, ma -pur impegnandoci- e' difficile mangiare non dico sano (cioe' scondito o quasi), ma almeno poco condito.

Del resto conti alla mano, al supermercato si spende praticamente come andare al ristorante, tacendo poi sui vari fast food, che -per ora- evitiamo come la peste... (anche se il Pizza Hut mi ispira...) Oggi, tuttavia ho ripreso una parvenza di normalita', dopo un lunedi da leoni (affamati). Quindi meno creamer (ho detto meno: il White Chocolate Capuccino di stamattina meritava un'eccezione...), e meno dolci... Ma e' dura...

martedì 23 giugno 2009

Ironman Coeur d'Alene - Day Eight - ter

Adoro gli States. Stasera siamo andati a far spesa al Super-1-food, perche' dopo un pranzo a base di cheeseburger enorme (ma eccelllente, e c'erano pure le patatine fritte) in giro, ad Harrison, percorrendo la 97, una scenic highway, che dopo 10 km diventa pallosissima, chiaramente eravamo in astinenza di insalata e come companatico abbiamo comprato turkey (tacchino) affumicato al miele, cheddar e 2 panini (da Safeway, pero'). Adoro gli States, dicevo, perche' questi megastore sono aperti 24h, e a qualunque ora puoi andarci per comprare. Ci siamo presi pure 2 birre, una quadruplo malto da Boulder io che mi ha ubriacato con 2 bicchieri, Carla una classicissima Budweiser ma in confezione da 24 oz, 0,7 lt. Ed ora siamo piuttosto alticci.

La giornata e' partita bene, ho doloretti sparsi ma sopportabili. Non avendo cenato ho rimediato stamattina: 2 panini che Carla non aveva finito ieri, cheddar e turkey, un bagel al formaggio. Questo prima di far colazione, dove mi sono mangiato All Bran flakes, uova, salsicciotti al sugo di cipolla, waffles (1) con abbondante sciroppo d'acero (e poi e poi).

A meta' mattina, Frapuccino caramel gigante da Starbucks. Poi, una capatina al villaggio IM, al negozio di bici per lo smontaggio e stoccaggio, e poi via percorrendo questa imperdibile 97 scenic route lungo lago. Bella, certo, ma dopo 10 km, come detto, due maroni cosi' di alberi e lago. In piu' la spalla urla, la stanchezza e' quel che e', insomma, non ne potevamo piu' e alle 4 eravamo gia' in camera. Anche perche' facesse un po' caldo... Domani partiamo verso Boise, per il sud Idaho.

Ironman Coeur d'Alene - Day Eight - bis

Un paio di foto dal book personale e pronto a tempo incredibile... Purtroppo solo stampate, cosi' per pubblicarle ho dovuto fotografarle..

lunedì 22 giugno 2009

Ironman Coeur d'Alene - Day Eight

22 giugno - AmeriTel INN di Coeur d'Alene ID - Camera 332

Tutto strano, in questo ironman... A cominciare dalla nottata: ho dormito come un ghiro... Anche la mattina e' diversa: Carla non sta bene e non se la sente. Del resto non me la sento nemmeno io di farle passare 13/14 al freddo (alla mattina il cielo era terso...) ma con previsioni tendenti al brutto. Cosi' mi avvio alla partenza. Trovo un parcheggio molto vicino, mi servira' stasera... Perche' Carla mi aspettera' in hotel.

Alle 5.45 sono dentro, con calma seguo la mia routine e -finalmente vedo il Greguràtt, carico come una molla. Poi non lo vedro' piu'... Alle 6.25 partono i pro, e ovviamente li perdo. Poi dalle 6.45 sono in spiaggia, fa freddo, tremo dentro la muta. In acqua non ci fanno stare, e allora cerco riparo dal vento, che tira forte. Non faccio a tempo di capire che ore sono (non ho l'orologio, ma ho tenuto la fede... altre cose strane) che pum! un colpo di cannone, sommesso, e si parte. Per tutti i 3,8 km ho gente attorno e addosso, e non mi rendo conto che faro' uno dei miei peggiori nuoto di sempre, quando esco con la bici me ne accorgo: 1.33...

L'onda? il lago? Vabbe', andiamo che la tremenda bici ci aspetta. Percorso ignorante forte! Prima si va lungo il lago, e li' salita di 1 km al 6%, ok, mi alzo sui pedali e vado... Sembro una mosca bianca... Tutti in carena, semmai ai 2 kmh, ma non mollano la posizione... boh! Cavolo, mi vedi, ti vado via che sembro Pantani, alzati sui pedali anche te! Macche' a testa bassa cocciuti... Sara' cosi' per tutti i 180km: appena sentivo una salita (anche un paio di strappi all'11%, in verita' molto poco ironman...) io mi alzavo sui pedali (vabbe' che su una crono non e' la stessa cosa...) ma almeno riuscivo a tenere un po' la velocita'... Tantissimi, macche', cocciutamente in sella a testa bassa sulle appendici. Mah..

Al ritorno, all'incrocio con la Ironwood e la Governement vedo Carla, sempre piu' intitirizzita dal freddo. Le intimo di non venire neanche dopo, nella corsa, dove al contraio verra' a vedermi, ma dopo un po' di acqua e vento dovra' tornare in hotel. Io mi sono premunito, ho messo la skinfit cerata (sotto il body, pres!, La margherita della Guru e' visibilissima!) e tutto sommato non ho troppo freddo. Il percorso e' a favore di vento all'andata (e in salita) e contro al ritorno in leggera discesa, Ma sul piatto il vento si sente e vista la scarsita' di controlli cerco di stare al coperto di qualcuno. Non proprio scia, pero'...

Finisco la bici senza essermi mai fermato per i piedi, ma solo per una sosta fisiologica, e dopo un cambio super (2'56") comincio a correre. Il GPS non trova la posizione, e mi innervosco un po', niente in confronto al fatto che il percorso corsa e' micidiale, con un primo pezzo piatto di 4 km costeggiando il lago a sinistra, e poi di 17 vallonati passando per la citta', la zona bene di Coeur d'Alene, e costeggiando il lago a destra, per arrivare al turn around a meta' della salita gia' fatta in bici. Che come ha detto il Greguràtt, incrociato 2 volte, "Questa qui, alla Tre Monti ci fa una sega" (con un marcatissima cadenza romagnola).

Comincia anche a piovere, non bastasse il vento gelido. E -incredibilmente, ed inaspettatamente- i piedi urlano di dolore. All'improvviso. Tradimento! Fino ad ora erano stati perfetti.... Niente da fare... mi devo fermare, alla fine saranno 2 le soste per i piedi. Per il resto corricchio, anche con buon passo. Cerco di fermarmi solo ai ristori, e ingurgito quantita' industriali di chicken brod, tanto fa freddo. Avevo la testa scoperta, e per ripararla ho dovuto costruire una bandana con l'argento, da uno di quei quei teli notissimi ai maratoneti, suscitando il consenso generale dei podisti e del pubblico... Ma io avevo un freddo cane e alla fine ho indossato anche un sacco nero della spazzatura...

Poi, al 35imo km (4h e mezzo?) si e' spento tutto. Non solo la luce. Dopo il ristoro Anni '70, con frichettoni vestiti di tutto punto, capelloni, grossi pendenti con il simbolo peace, (che faceva da contraltare a quello della forze armate, 2 km piu' avanti), uno dei tre sul lungo lago, ricominciava una salita per ritornare alla zona vip, e li' ho dato di matto. 6 chilometri e mezzo di camminata, lenta incerta e con un solo obbiettivo: la Finish line. Quasi un miraggio, ma tra moccoli al cielo, discorsi da matto fra me e me (tanto ero l'unico italiano rimasto in gara!) e due maroni cosi' sono arrivato al rettilineo finale di un chilometro, dove mi sono strappato il sacco nero, ho innestato il turbo e ho superato 5 ironman, arrivando anche con un un saltello! Oh, sono arrivato alla stella dei 10 ironman, chi ci avrebbe scommesso 2 lire?

IM CDA BIKE
IM CDA RUN





domenica 21 giugno 2009

Ironman Coeur d'Alene - Day Seven (IM DAY)

21 giugno - AmeriTel INN di Coeur d'Alene ID - Camera 332 ore 4.55

Tutto bene, per ora il tempo regge, nuovole si profilano all'orrizzonte, c'e un discreto vento ma per ora non piove.

La muta e' asciutta. Ripeto: la muta e' asciutta..

Ironman Coeur d'Alene - Day Six

20 giugno - AmeriTel INN di Coeur d'Alene ID - Camera 332

Finiro' per impazzire, con questo tempo. Le previsioni online cambiano ogni 2 ore, anche se per domani rimangono tendenti al brutto, ventoso e piovoso (e il lago mosso), oggi -almeno- una speranza, guardando il cielo praticamente terso e una temperatura gradevole.


Cosi' stamattina ho potuto, finalmente, fare un po' di km in bici, giusto mezzora. Poi via alla T-Zone, per la consegna della bici e delle sacche Bike e Run. Nessun controllo all'attrezzatura, non importa neanche indossare il casco: tanto se ti fai male sei il solo responsabile. Per chi ha passato i controlli di Klagenfurt o Francoforte qui e' un altro pianeta... Sorpresa, domani alla starting line ci sara' pure Edith Niederfriniger, e con lei italiani siamo 3. Ma lei vale per 10, visto che gareggia per vincere...

Neanche il tempo di ammirare la distesa di sacche e bici (la mia mica fa brutta figura!!)


che il Greguràtt chiama: Swim Session! e via mutati in acqua. Ovviamente la mia cuffia in neoprene suscita in lui ilarita' (e' arrivato Babbo Natale...), ma sono certo che quando il freddo gli ottenebrera' il cervello rimpiangera' questa chicca...

L'acqua e' fredda. Esco che le mani e i piedi sono congelati. E ho fatto poche decine di metri...

Poi noi siamo andati a pranzo al Fisherman Market & Grill: Fishwich di salmone e patatine io, Fish&Chip Carla.

Intanto, il clima (ma non il meteo) in citta' si sta scaldando, e come si vede, tutti sono coinvolti, anche gli alci.


Infine, un in bocca al lupo a me e a tutti gli aspiranti finisher che domani vedranno -presto o tardi, ma entro le 17 ore, questo rettilineo...



La bici di oggi

sabato 20 giugno 2009

Ironman Coeur d'Alene - Day Five bis

19 giugno - AmeriTel INN di Coeur d'Alene ID - Camera 332

E' dura. Oggi e' stato proprio freddo (non come prevedono domenica, purtroppo). Stamattina (vedi foto del precedente post) ci siamo incontrati con il Greguràtt all'IM Village, e l'abbigliamento fa capire che era freddo. Per di piu' pioveva. Niente nuoto, niente bici, niente corsa. Per domenica le previsioni sono ancora terribili, e nella sacca della bici ho messo anche la cerata (oltre alla skinfit piu' pesa che ho). Aoh! La Guru capira' se alla margherita preferisco la salute... Ad ogni buon conto metto anche dei fogli di giornale, come da rimedio del nonno, e un asciugamano: anche se so che ci mettero' un sacco in T1, io provero' a partire caldo (?) e asciutto...

Nel pomeriggio altra ricognizione del percorso bike (il pezzo a nord), stavolta con il Greguràtt, il quale ha potuto constatare che:
A) dal numero di rilanci e gobbe (e beccano forte), la bici da crono (che qui hanno tutti, come il casco a goccia e le ruote alto profilo, e minimo le 808, se non la lenticolare) e' un po' eccessiva (forse una da strada con le prolunghe era migliore, considerato che ci si alzera' spesso sui pedali).
B) nel pezzo dove si costeggia il lago ad Hayden (Hayden Lake Rd. 3/4km), non c'e' nessun parapetto sul dirupo, e se si fa un dritto o ci si spatacca contro un albero, o si vola dentro una casa o si finisce direttamente nel lago.

Un Ironman lacrime e sangue, e ci sta, ma per di piu' a temperatura invernale. Insomma The polar Ironman.

Per il resto (?) tutto bene. Anche il pasta party, dove nella mezzoretta in cui abbiamo mangiato, abbiamo salutato i gruppi piu' numerosi di iscritti (dalla California per gli USA e dal Messico per il resto del mondo), gli aspiranti "first time finisher" (un buon numero), l'uomo che ha perso piu' chili -70- nella preparazione (da 170 che era) e la donna che ne ha persi 40 (da 100), e saputo che Markqualcosa -sopravvissuto ad un incidente terribile d'auto- come ex-voto vuole finire questo IM. Ooooh, reeeeeeeally? Yeeeeeeees, reeeeeeeeeeally!

Poi abbiamo concluso il percorso della bici, studiando il pezzo ad est (Coeur d'Alene Lake Drive, che condivide con parte del percorso run), lungo il lago, piatto si, ma con una salita regolare di un chilometro nel mezzo. Come ultima cosa ci siamo infilati in una farmacia (che poi vende di tutto) e abbiamo comprato un po' di quella roba che da noi si trova a caro prezzo o con ricetta (aspirine, trucchi, omega-3 etc.).



venerdì 19 giugno 2009

Ironman Coeur d'Alene - Day Five

19 giugno - Ironman Village, City Park, Coeur d'Alene

L'Italia e' ben rappresentata...

Ironman Coeur d'Alene - Day Four

18 giugno - AmeriTel INN di Coeur d'Alene ID - Camera 332

La giornata e' iniziata male. Freddo, freddissimo -11°, ore 10.00- con un vento a raffiche che congelava tutto seduta stante. In fila per la registrazione ho rischiato grosso, e come se non bastasse, c'era un Kona finisher che si gonfiava come un pavone ogni volta che raccontava qualcosa... La registrazione ha una burocrazia tutta particolare, compreso il fatto che il passaporto te lo vogliano vedere 4 volte.

In 40 minuti ho il pettorale, 1567, e tutto il kit del bravo aspirante finisher. Mentre Carla e' in spiaggia io ne approfitto per fare acquisti. K-Swiss Ironman, cappellino per Lucianone (unica eccezione), shampi e balsami Triswim, speciali anticloro, una spilletta della M con il puntino (la terza?) e le carissime bombolette di CO2, che in aereo sono piu' vietate delle pistole. Recuperata Carla anche lei si fa un paio di scarpe nuove, le Newton Gravity... rosa.

Ritirata la bici rimontata, percorriamo in auto il bike course. E sbianco chilometro dopo chilometro. Tutto un su e giu' come nel mio peggiore incubo: il mezzo IM inglese. Piatti, forse, una quarantina. Sulla via del ritorno ci prendiamo due sacchetti di insalata e 2 mezzi busti di pollo arrosto. Il nostro pranzo. Verso sera, dato che nel frattempo la temperatura si era alzata ad oltre 25, decido di provare la bici, ma dopo neanche un chilometro il canotto reggisella cede (non era stretto!) e mi ritrovo a pedalare con le ginocchia in bocca. Evviva!

Finite le sfighe? Macche', per valutare l'after IM, facciamo tardi e ci ritroviamo in centro con tutti i ristoranti chiusi, e per mangiare (orrore!) abbiamo dovuto ripiegare su Tito Macaroni's ristorante pseudo italiano. Se qualcuno reclama origini italiane della Caesar Salad o Tito's chop-chop salad (con tanto di garbanzo beans -fagioli- e zesty -caratteristico- Italian vinaigrette -aceto-!) me lo faccia sapere, saro' felice di comunicarglielo. Per il momento credo che peggio di cosi' non riesca piu' a mangiare...

E per domenica, il meteo e' sempre peggio: 17-8°, pioggia e vento a 18 kmh (eccerto! mi sono portato le 808....)

giovedì 18 giugno 2009

Ironman Coeur d'Alene - Day Three

17 giugno - AmeriTel INN di Coeur d'Alene ID - Camera 332

E venne il giorno di Coeur d'Alene... Che gia' e' arrivata dopo quasi 360 miglia, un bel po' di soste a base di caffettone 20 oz -0,6 litri- con French Vanilla Creamer, una impreziosita anche da 2 panini 6" Subway ripieni di turkey, american cheddar, jalapenos, onions, tomato e lettuce, il tutto oliato da honey mustard, e tante altre per sgranchirci le gambe e scrollarci le 70 miglia (112 kmh) massime consentite sulla freeway. Anche una sosta fra Vantage e George, laddove un fiume -il Columbia River- forma un lago (artificiale) e la vista si perde all'orizzonte... Il belvedere l'hanno chiamato Wild Horses.






Da qui ci sono 70 miglia di rettilineo che non passano piu'. Gia' il paesaggio era mutato all'improvviso dopo Easton, 74 miglia da Seattle, da montano con abeti e conifere a perdita d'occhio a piatto o collinare spelacchiato senza un arbusto alto piu' di 30 cm. E dove piatto piantagioni sweet corn infinite. Meno male che ho fatto due chiacchiere con Gianni, che mi aveva inviato il solito sms di feedback, e con il Piero pres, che mi ragguagliava sulle news della nostra fortissima compagine podotriathletica. Ma -nonostante questi intermezzi- a Spokane ero un po' alterato. A Coeur d'Alene (30 miglia ancora) per fortuna abbiamo trovato l'hotel subito, senno' era dura. Cosi' come in fretta il negozio di bici che ricomporra' la Flight, cioe' Lady IM.

L'hotel e' bello, ha internet che viaggia alla grande, una piscinetta coperta, e dista dalla zona cambio/finish una mezzoretta di cammino. La camera e' enorme, con un king size da urlo. Tv da 99 canali, microonde, frigo e zona "soggiorno". Della colazione diro' domani, ma di certo sara' completa e abbondante. La cittadina e' piccola, ma forse non basteranno 5 giorni per capire come mai abbiano deciso di fare un ironman qui. Anche perche' la temperatura viaggia sui 20 gradi massimo, stasera e' scesa sotto i 15, e nel lago non supera i 62 Fahrenheit. ovvero 16,7 Celsius. Sara' un altro ironman da brivido, tanto per farne collezione? Mi sa che il body nuovo e firmato sara' sotto strati di cerate...

In serata, prima dell'ottima cena a base di pesce (hallibut io, salmone selvaggio Carla) in un posticino delizioso, Scratch, sulla First, 30 minuti 30 di corsa, da qui alla partenza della gara e ritorno.

Qui gli americani sono sempre gli stessi. Anzi, ancora piu' grossi. Ma per lo piu' bianchi. Anzi, direi solo bianchi. Pero' le quantita' di cibo che mangiano sono da Guinness, ma non e' una novita'. Certo che vedere aggiungere ad un waffle (avete presente la cialda bucherellata?) burro in quantita' 1:1 e aggiungerci una quantita' tripla di sciroppo d'acero spiega molte cose.

La corsetta

mercoledì 17 giugno 2009

Ironman Coeur d'Alene - Day Two

16 giugno - Oxford Inn di Silverdale WA - Camera 218

Giornata ricchissima. Dopo una foto al simbolo di Seattle, lo Space Needle,


siamo partiti di buon ora (ma non come pensavamo, visto che la melatonina e la stanchezza hanno prevalso) ci siamo diretti verso sud, direzione Olympia, per fare il giro della penisola del parco che circonda il Mount Olympic, ovviamente senza contare che sono oltre 500 km, e che domani dobbiamo farne altri 600 per essere a Coeur d'Alene...

Il parco si puo' solo circumnavigare, perche' nessuna strada lo taglia. E allora, arrivati ad Olympia abbiamo scelto di girarlo in senso orario, facendo subito la strada che pensavamo essere piu' pallosa. In realta' questa strada e' molto bella, viaggia fra pini che coprono la vista a perdita d'occhio. La prima attrazione e' a Kalaloch, dove ci sono spiaggie ricoperte di tronchi portati in mare dai fiumi si sono riversati sulla spiaggia a causa delle maree.


Proseguiamo lungo la 101 e dopo poche miglia prendiamo la deviazione per la Hoh Rain Forest, dove veniamo accolti e acompagnati per 16 miglia da una foresta fittissima,di alberi millenari altissimi, ricoperti di muschi e licheni. Dalla fine della strada partono decine di sentieri per la cima del monte o anche solo per trekking. Noi ci accontentiamo di un giretto di 300m, ma sufficiente per vedere uno spettacolo della natura.


Ritornati in fretta sulla101, puntiamo velocemente all'altro punto topico, le cascate di Sol Duc, centro termale a nord. Anche questa e' una deviazione, ma piu' corta che termina alle piscine delle terme, da cui per un sentiero di circa un miglio (ziro point eight mile, dichiara un ranger) si arriva alle belle cascate Sol Duc.

Oramai si sta facendo tardi, ma con un ultimo sforzo di attenzione riusciamo ad arrivare qui a Silverdale, Oxford Inn Motel, per ripartire domani per la meta, ovvero la zona IM che dista solo 580 km.

martedì 16 giugno 2009

Ironman Coeur d'Alene - Day One


15 giugno

Amsterdam h 9.27 (GMT +1) Attesa volo per Seattle

Come buon luogo comune, il lunedi e' una giornata pessima. Alle 4.40 il taxi sottocasa e' un BMW 530, eppure la bici entra a fatica... e il taxista si stizzisce perche' gli ho dpostato la copertina del bagagliaio. Rischiamo grosso. Comunqe alle 4.55 siamo in aeroporto, e il Greguratt ha gia' fatto il check-in. Cosa che facciamo anche noi, ora manca solo la spedizione della bici. Avverra' solo alle 5.45 e perche' la ragazza del check-in viene di persona, dopo numerosi ed inutili solleciti allo smistamento bagagli... Chiaramente i controlli sono murati, e ci dovranno chiamare per nome (dopo le tre chiamata generiche di chiusura volo) per poter passare. Vabbe'.

Ora siamo qui e mi sorprendo sempre di come i controlli al check-in americano siano ingenui... Domandarti se i bagagli li hai preparati di persona, se nessuno ti ha chiesto di portarti dietro qualcosa... Tutte cose che una persona sana di mente sa perfettamente, o almeno spero!


Seattle, h 5.49 (GMT -9) camera 319 Best Western Executive Inn

Qui sono (solo) le 20 e 40, quasi le 6 n Italia, questa lunghissima giornata sta volgendo al termine, fra un volo discreto, controlli esasperanti in aeroprto (3 per le valigie, 2 per noi), ma quando appare il valigione della bici (oltre alle altre) la giornata e' serena comunque. L'auto e' una specie di Ulisse con un volume in piu', ovvero la Chrisler Voyager, scelta fra una decina (alla National fanno cosi', prima la scegli e poi te la intestano..)

Arrivati all'hotel neanche il tempo di rinfrescarci che eravamo gia' in giro curiosi... Ovviamente senza macchina fotografica (allora poi!) Seattle e' piccola, oltretutto la zona caratteristica, il porto con i "piers" sono nascosti dall'Alaskan Way su due piani, che fornisce rumore a gogo. Imperdibile il Fish Market, dove ad ogni bancarella va in scena uno spettacolo con salmoni e hallibut che volano dal banco alla cassa (e viceversa...) Qui si trova anche lo Starbucks numero 1, aperto nel 1971, dove ci siamo ritemprati con un Frappuccino mega.

In serata trionfo di verdure e pesce al ristorante Ivars, e siamo giunti alla fine della prima giornata.

domenica 14 giugno 2009

33a Camminata Anno 1000

Cosi' dura eppure e' la 33a edizione? Accidenti, ci sono proprio dei matti! E da quest'anno, pure io... Non l'avevo mai fatta, o perche' in questo periodo ero al mare o perche' ad una granfondo... Quest'anno ho rinunciato alla Granfondo (Fondriest) per fare (con Carla) questa camminata (eh si', si cammina proprio!). La partenza, dal centro di Monteveglio e' per la strada dell'Abbazia, e fin qui... Certo salita, ma asfaltata. E corro. Ad un certo punto si devia per un sentiero, sterrato ed erto, praticamente la scorciatoia per la piazzetta dell'Abbazia. Fiatone, passo di cammino ma almeno c'e' il ristoro in cima.

Aspetto Carla, la quale e' gia' in affanno, e mi invita ad andare, casomai avessi la gamba. Ce l'ho e vado. Scendiamo un po' nel bosco, poi di nuovo su, fino al confine del parco dell'Abbazia, sulle coste dei calanchi, fino alla divisione dei percorsi (maxi e alternativo) su Via Volta, continuando a salire (anche a gattoni...). Qui c'e' una bella discesa (Via Invernata), asfaltata, su cui riesco anche a correre scioltamente, e ancora passando per Tagliolina (ristoro), un po' di piano: Via Marzatora.

Non dura granche'. All'incorcio con Via Sassuolo si risale, su per la strada per la Corte d'Aibo e di nuovo un bel bosco. Quando torniamo su Via Sassuolo mancano 3 km, e finlamente rivediamo Monteveglio, ma l'ultimo km e' da delirio, lungo la ciclabile sterrata e su per una cavedagna, poi -finalmente!- il lungo rettilineo finale di Via Collodi, per tornare in paizza, stremati. Un'ora e 42 minuti abbondanti per quasi 15 km sempre un po' attento a non farmi male, e godendo di viste spettacolari. Ma una faticaccia, e alla fine, quando arriva Carla, un po' di minuti dopo, e' pentita che non sia andato alla granfondo...

Alla fine tutti hanno le facce veramente stravolte, anche quelli che hanno fatto 6 km, perche' come diceva lo speaker, "C'e' un po' di salita e un po' di discesa per tutti". Si, ma "salita" e' un po' riduttivo.

Ora preparo la valigia, domenica prossima saro' a Coeur d'Alene per il mio decimo IM, ma aggiornero' il blog, come sempre.



Triathlon di San Giovanni



Ed ecco la cronaca fotografica del Triathlon Sprint di San Giovanni, 2 giugno 2009


L'arrivo in zona cambio


Due chiacchiere con il Mazzo


3 fasi della frazione a nuoto



Verso la T1


Partenza per la seconda frazione


Ora via di corsa...



Questo lo tengo dietro..


L'arrivo


E' gia' finito?

sabato 13 giugno 2009

Tanto cosi'



Odio questi ultimi giorni pre gara. La tensione sta crescendo, e gli ultimi allenamenti sono piu' pesanti (mentalmente) perche' devo contenere lo sforzo, pur facendo qualcosa. Ieri pero' ho riposato, mentre stamattina sgambatina in bici su per la cara Val di Zena, giusto un Botteghino e ritorno, per fare 75 minuti. La gamba c'e'. Sette minuti e un po' per fare la salita (dal cartello dopo la curva al bidone al primo scollinamento) non li avevo mai fatti. Speriamo anche i 180 km...

Oh, poi vado la' per divertirmi, per farlo in allegria sperando di scendere dalla bici prima che il vincitore sia arrivato, che il sole sia tramontato (e se non capita stavolta, che e' il solstizio d'estate!!!). E sempre con il sorriso, salutando tutti come fa -esempio da imitare- Chrissie Wellington (che ogni Ironman che fa lo vince).

Mi viene in mente che tutto sommato sono in debito con Lanfree di un discorso lasciato in sospeso a Mantova... E' vero, caro Lanfree, che un ironman e' una prova fisica impegnativa, che necessita di una preparazione discretamente lunga e accurata, ma e' assolutamente alla portata di molti, anche persone normali. Come hai visto non sono ne' un super macho ne' un superuomo, ma una persona normale (anche sotto la media, sportivamente parlando) che un giorno di 6 anni fa si e' innamorato del triathlon, e dell'Ironman in particolare, tanto che ne ha gia' conclusi 9, e ad altri 3 e' gia' iscritto.

Quindi, a meno che tu non sappia nuotare (ma si rimedia), un ironman e' alla tua portata, per lo meno arrivarci in fondo. Ma sono certo che arriveresti al traguardo anche con un signor tempo. L'importante e' come dicono negli States, "Never give up", non mollare mai. Provare per credere.

La bici

giovedì 11 giugno 2009

Triathleggiando...



Un neologismo per spiegare cosa ho fatto oggi... Svegliato di buon ora, alle 8.15 ritrovo sotto casa con il dentista e suo figlio, scalpitanti uno su una Cervelo e l'altro su un Carrera. Meta: Badolo, cha dal centro di Bologna e' tutt'altro che agevole. E allora su per Via Siepelunga, (e gia' qui ansimavo forte....), Paderno e Sabbiuno (ahhhhh senti la gamba sfrigolare perche' si cuoce....). A Badolo ci sono arrivato con la forza della disperazione. Zambo padre ha un passo regolare ma che ammazza. Zambo figlio ha l'esuberanza tipica del sedicenne e a starci dietro ci si fa del male, e tanto. Soprattutto potente come una quadriglia. Speriamo si converta al triathlon, mi piacerebbe allenarlo.

Da Badolo loro hanno proseguito per Monzuno, io sono sceso per la Porrettana, e giusto il tempo di cambiarmi e rinfrescarmi che gia' partivo in direzione Ponte Samoggia. La' uno nonmeno scalpitante Gianni, fresco terzo in categoria M60 a Rapperswill, ma soprattutto Campione Italiano di Lungo a Candia (sempre di categoria), mi aspettava per un uscita di corsa. 45 minuti x 8 km (un paio ancora di metri e stramazzavo al suolo...) al caldo, ma all'ombra del parco del Samoggia. Dritto per dritto dalla Via Emilia al tunnel dell'A1, e ritorno. Passo sciolto (5.45/km) ma lui parlava fluentemente, io smozzicavo mezze parole.

Finito? Macche'! In serata seduta di nuoto alla Record, che lascia pure che sia allegra, ma alla fine sono stati 1700m. Adesso mi sento un po' stanco, si...

La bici
La corsa

mercoledì 10 giugno 2009

Stessa spiaggia, stesso mare...

...verrebbe da dire, se non fosse che siamoa 100 km dal mare e di sabbia ce n'era poca, per fortuna. Solo della sana terra di campo... L'anno scorso l'avevo definita da incubo, questa tappa del CorriBologna, e quest'anno (nonostante sia andato piu' piano, ma il mio pre IM 2009 e' contraddistinto dalla prudenza) mi e' sembrata quasi normale. Certo c'e' sempre la durissima scalata di Via Serrabella e la discesa a rotta di collo di Via Sant'Andrea di Sesto, ma quest'anno -evidentemente- la palestra e' servita, perche' salendo stavo bene, e in discesa ero piu' sciolto.

Non meno interessante (ma soprattutto divertente per chi mi ha visto) l'uscita in bici di stamattina, con la Lady IM, ovvero la Colnago Flight, in assetto gara, ovvero ruote Zipp 808, AeroDrink Profile Design, Casco Giro Advantage 2, e tutto quanto mi potrebbe servire (toccando ferro)nei 180 km di Coeur d'Alene. Certo, mi sentivo molto ridicolo, ma mi sono impegnato e alla fine (con stop fisiologico) la media e' stata sopra i 32 kmh nei 40 km di uscita. Che sarebbe il mio sogno, tenerli per i 180 km relentless del percorso.


Il test sull'Ironman bike

CorriBologna Carteria di Sesto

lunedì 8 giugno 2009

Brento e Monzuno: doveva essere un'oretta facile...



Gia', dovevo fare un'oretta di bici facile facile e mi vado ad infilare in una ascesa durissima. La partenza, da Pianoro per ragioni logistiche, il percorso da inventare, o meglio fondovalle Savena ad minchiam, fino a che ne avevo voglia cioe', ma a quel cartello malefico che indica "Brento" non ho resistito. Perche' poi la fondovalle Savena e' monotona... E allora Brento. Dura, irregolare e con due strappi micidiali. Uno dritto per dritto di 100m al 19%, l'altro che assomiglia alla curva delle orfanelle (due tornanti di seguito) di San Luca. Sopravvissuto, si. Poi una bella discesa fino alla provinciale per Monzuno, quella che arriva da Vado, e si risale, 4 chilometri. Gli ultimi 2 fanno male davvero. Un po' d'acqua fresca alla fontana della piazza (no, i 3 km di Montevenere oggi no, grazie) e giu' a rotta di collo verso la fondovalle, e infine di nuovo Pianoro, dopo esser passati per la gola di Scascoli, che fa sempre un bell'effetto. Alla fine due ore, una 50ina di chilometri e un po' di rammarico perche' mi vado a cercare sempre dei guai (ciclisticamente parlando).

In serata bisognava sciogliere la gamba, e niente di meglio di una corsetta in uno dei tanti appuntamenti podistici del Corri Bologna, per di piu' vicino: Via Due Madonne, al Fossolo. 7 km nel verde del Parco dei Cedri, lungo il Savena, tanto per dare continuita' alla mattinata... Prima del via salutati calorosamente il Mazzo e il Sammaro con gentili consorti (in camminata), Donato e compagna, quella sciagura di Stefano ed altri habituée pastaroli podisti (non ultimo il mitico Coriolano che mi ospita nella tenda e mi fornisce il pass della gara, pur non essendo piu' della "famiglia") Sul fronte Saragozza, visti Massi e Hayman, sfrecciati a velocita' supersonica, e Luciano, al ristoro finale (perche' di uno sul percorso nemmeno l'ombra) con body da gara. Un figurino lui, un figurone il body.

Domani solo un po' di nuoto...

L'uscita in bici
CorriBologna Due Madonne

domenica 7 giugno 2009

Il tapascione alla riscossa


46'14", ieri sera a Mantova nel diecimila del circuito Gazzetta Run. Va mo la'. Un passo di 4.39/km al massimo finora lo tenevo (e poi quando lo tenevo...) per 3/4 chilometri..La storia di questo sabato diverso e' presto detta. Arriviamo a Mantova nelle 6. Fortunosamente e fortunatamente troviamo parcheggio in fretta e vicino a Piazza Sordello. La' arriviamo baldanzosi ma Carla e' po' delusa perche' gli iscritti sono veramente pochi: 360, e teme di arrivare fra gli ultimi(ssimi). Per fortuna cresceranno, e anche molti dei non competitivi si cimenteranno nella distanza lunga (la MincioMarcia -ovvero la non competitiva- era di 5km).

Il pacco gara e' ricco, ma ce lo daranno alla fine, con la maglietta. Il tempo passa fra un po' di sali offerti, e due chiacchiere con Lanfree, finora conosciuto solo tramite skype-facebook-blog. Comunque Carla se la sente di farsela da sola, e decidiamo di vederci all'arrivo, perche' io scalpito, vorrei fare 50', e so che per Carla e' troppo (lei spera di fare un secondo meglio di Torino, ovvero 59'.38"). Poco prima delle 20.00 il via, e subito il ritmo e' da urlo. 3.50-3.55/km... Ciottoli, curve a 90° comprese. Botte da orbi, anche, perche' il marciapiede, bello piatto e' stretto e molti preferiscono salire e scendere da li' che l'acciottolato su cui il piede non rulla bene. Ok, mi ripeto di stare calmo che poi mi metto a passo 5/km e andra' tutto bene. Il mio tempo e' salvo.

Dopo 3 km si arriva sul lago che il Mincio ha creato e il vento si fa sentire, sono sempre li' nel gruppo folto, ma il ritmo e' piu' umano (per me e' ancora sovrumano) 4.30-4.45/km. Dopo il ponte si passa attraverso un parco, accidenti al ghiaino, il piede affonda. Poi un pratone, speriamo non ci siano buche... Oh, finalmente asfalto. E siamo al quarto km. E al ristoro. Prendo un bicchiere al volo, mi faccio una gran doccia di sali minerali ma un po' ne bevo. Via, via! corri Frankie, corri. Cominciano i primi "ritiri", e anche quelli che carburano dopo un po', vengo aggiunto da qualcuno, ma neanche tanti.

Mi passa uno proprio nel momento in cui il vento mi frena, mi metto alla sua ombra, ma il suo afrore e' micidiale! Preferisco il vento contro. Qui e' dura, ma resisto. Sono sempre sotto i 5.00/km Del quinto, sesto, settimo chilometro non ricordo nulla, se non che ho certamente rallentato un po' e quartieri popolari e assai brutti, poi di nuovo il ponte. Qui spingo un po', e torno sotto i 4.40/km, e poi l'ultimo km, fatto a zig-zag per via dei non competitivi, ma alla fine va benissimo. 46'07" in real time, 297imo (su 451 classificati).

Carla, anche lei ha fatto un tempone, 55'18" (55'06" in RT), confermando lo splendido periodo di forma ed i miglioramenti. Soprattutto nona di categoria.

Il report del Diecimila di Mantova




sabato 6 giugno 2009

Il body da gara






Ringraziando la ditta Punto M per la rapidita' con cui ha eseguito il prodotto, nonostante il brevissimo tempo avuto a disposizione e la collaborazione della GURU, ditta di abbigliamento casual rinata grazie ad un nuovo management indiano, che ha voluto condividere con la Polisportiva Porta Saragozza questa sfida, possiamo vestirci, finalmente, con un body professionale di altissimo standard che ci accompagnera' per lungo tempo. Grazie alla sponsorizzazione della margherita possiamo offrire questo body ai nostri iscritti (anche e soprattutto nuovi!) senza aggravio di costi sulla quota associativa.

Presto sui campi gara italiani e del mondo! Attenti alla margherita volante!