Anche se quassu' lo chiamano "piu' volentieri" Reschenseelauf, perche' qui l'italiano non e' la madre lingua. La giornata inizia con un'ottima colazione a buffet del Maraias, e prosegue con una visita al vicino paese di Malles, molto caratteristico. Per pranzo ci affidiamo (mal ce ne incolse) alla Pizzeria Daniela, per un piatto di spaghetti "all'olio". Purtroppo ci arriva anche un bel po' di aglio e peperoncino, e soprattutto il primo sara' il nostro nontiscordardime fino a tarda notte (corsa inclusa, dunque).
Ancora con l'aglio galleggiante nello stomaco ci prepariamo per la gara, che ha una partenza ad orario insolito, le 5 del pomeriggio (la prima di quattro ondate), e pur essendo partiti da Burgusio alle 4 arriviamo al pelo, dato che c'e' un gran traffico. Siamo oltre 2000 partecipanti, e se stamattina non ce ne rendevamo conto, adesso si.
Io e Carla decidiamo per la 3a ondata, ovvero partenza per quelli che pensano di impiegare fra l'ora e venti e l'ora e trenta. Infatti ho impostato il Garmin per tenere un passo 5.20-5.30/km nella prima meta' e poi di accelerare fino a 5.10/km la seconda. All'inizio mi e' difficile superare, il sentiero e' stretto e corre fra la statale ed il lago, e mi devo adeguare, ma appena c'e' un po' di largo comincio a superare altri e mi assesto su un passo di 5.23/km. Dopo 5 km costeggiamo uno dei lati stretti e si passa a monte, e qui cominciano i guai. Fin qui il tracciato e' stato piatto, e le uniche difficolta' sono dovute al fondo, in parte sterrato.
Ora invece e' asfalto, ma con continui rilanci che mi spezzano il fiato, il ritmo ed infine le gambe. Mi trovo costretto a camminare su 2 strappi, ma e' sull'ultimo (l'ottavo, credo) che sono piuttosto affannato. Nemmeno in discesa riesco a recuperare e quando ritorniamo sulla riva della partenza sono quasi morto. Gli ultimi 3 km, complice anche il fondo erboso (e ovviamente non piatto), sono un calvario e arrivo sulle gambe, superato da moltissimi che avevo passato. 1 ora e 22 e spiccioli, ma "grasso che cola", per come si era messo.
All'arrivo, dopo aver preso fiato (lunghissima operazione) mi metto ad aspettare Carla, che arrivera' 10 minuti dopo, in leggero ritardo sul pronostico. Sono comunque molto soddisfatto, contando che siamo a 1500m, e che la mia preparazione e' cronicamente carente. Certo, sono due giorni che ho la schiena a pezzi, una settimana che non nuoto ne vado in bici, ma ci sara' tempo anche per queste discipline.
Posto splendido, temperatura ideale (8-10 al mattino, ma non freddo, e 22-25 al pomeriggio), ospitalita' teutonica (ovvero un po' rigida nelle regole) ma efficiente e cordiale. Abbiamo anche scoperto che qui si svolgono diverse gare, e non e' detto che non torneremo.
Il report
Ancora con l'aglio galleggiante nello stomaco ci prepariamo per la gara, che ha una partenza ad orario insolito, le 5 del pomeriggio (la prima di quattro ondate), e pur essendo partiti da Burgusio alle 4 arriviamo al pelo, dato che c'e' un gran traffico. Siamo oltre 2000 partecipanti, e se stamattina non ce ne rendevamo conto, adesso si.
Io e Carla decidiamo per la 3a ondata, ovvero partenza per quelli che pensano di impiegare fra l'ora e venti e l'ora e trenta. Infatti ho impostato il Garmin per tenere un passo 5.20-5.30/km nella prima meta' e poi di accelerare fino a 5.10/km la seconda. All'inizio mi e' difficile superare, il sentiero e' stretto e corre fra la statale ed il lago, e mi devo adeguare, ma appena c'e' un po' di largo comincio a superare altri e mi assesto su un passo di 5.23/km. Dopo 5 km costeggiamo uno dei lati stretti e si passa a monte, e qui cominciano i guai. Fin qui il tracciato e' stato piatto, e le uniche difficolta' sono dovute al fondo, in parte sterrato.
Ora invece e' asfalto, ma con continui rilanci che mi spezzano il fiato, il ritmo ed infine le gambe. Mi trovo costretto a camminare su 2 strappi, ma e' sull'ultimo (l'ottavo, credo) che sono piuttosto affannato. Nemmeno in discesa riesco a recuperare e quando ritorniamo sulla riva della partenza sono quasi morto. Gli ultimi 3 km, complice anche il fondo erboso (e ovviamente non piatto), sono un calvario e arrivo sulle gambe, superato da moltissimi che avevo passato. 1 ora e 22 e spiccioli, ma "grasso che cola", per come si era messo.
All'arrivo, dopo aver preso fiato (lunghissima operazione) mi metto ad aspettare Carla, che arrivera' 10 minuti dopo, in leggero ritardo sul pronostico. Sono comunque molto soddisfatto, contando che siamo a 1500m, e che la mia preparazione e' cronicamente carente. Certo, sono due giorni che ho la schiena a pezzi, una settimana che non nuoto ne vado in bici, ma ci sara' tempo anche per queste discipline.
Posto splendido, temperatura ideale (8-10 al mattino, ma non freddo, e 22-25 al pomeriggio), ospitalita' teutonica (ovvero un po' rigida nelle regole) ma efficiente e cordiale. Abbiamo anche scoperto che qui si svolgono diverse gare, e non e' detto che non torneremo.
Il report
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