Con il nuovo piano alimentare che prevede un riposo totale da attivita' aerobiche, ma per nulla riposante dal punto di vista fisico, ci sono voluti i canonici 10 giorni per scoppiare. Ovvero per arrivare al punto in cui io ho fame sempre, e non potendo farlo, do di matto.
Ieri, sabato, e' successo. Giornata strana, con il trasferimento da Riccione a Numana perche' oggi avrei gareggiato nell'olimpico, e con i pasti un po' scombussolati, per via della passeggiata (2 ore abbondanti e oltre 12 km fatti in spiaggia) che e' finita alle 2 del pomeriggio e prima di riuscire a mangiare i canonici 100g di pasta ho dovuto attendere troppo.
Ho raggiunto, nel corso degli anni un'ottima soglia di sopportazione del dolore, con lo sport una buona sopportazione della fatica, ma per la fame non arrivo a 2 minuti. Percio' normalmente appena sento lo stimolo della fame consolidarsi agguanto una barretta, un gel o uno yogurt e placo per un po' lo stimolo. Ieri ho pensato che dalla spiaggia a casa sarei riuscito (a piedi circa 25 minuti), ma alla fine ero affamato ed incazzato nero e non saprei dire cosa di piu'.
Comunque non mi lascero' piu' influenzare da "tanto sono vicino a casa", "proviamo ad aspettare qualche minuto"... No, la prossima volta entro in un bar e consumo. Un succo, un micropanino: qualcosa da tappare i morsi della fame.
Ma ritornando ad inizio settimana, scesi (a fatica...) dalla nevosa Selva in serata mi sono fatto una corsetta, scioltissima, di 45 minuti ai Giardini, e il martedi che ero a Riccione per montare i condizionatori mi sono fatto altri 40 minuti di corsa sul lungomare (un po' ventoso, ma bello).
Mercoledi ho "solo" fatto una camminata da casa mia alla piscina per iscrivermi (andata e ritorno 9 km e tanto smog), ma giovedi' ho messo la fedele Trek sul Pajero e mi sono lanciato sulla Modena-Brennero. Il piano era il Passo del Ballino da Riva del Garda (e poi da Arche) ma prima i lavori a Reggiolo, poi 4 km di coda (annunciati sui pannelli) dopo Verona mi hanno fatto desistere dal mio obbiettivo primario e consultato al volo il sito salite.ch, ho trovato una salita di 9 km che da Grezzana arriva ad Azzago (Monti Lessini). Non sembrava niente di che' (salite.che la valuta neanche 60, ed il Manghen, per paragone, viene valutata 157).
Eh, direi che i criteri di valutazioni sono migliorabili... Questa salita (forse affrontata un po' troppo allegramente), gia' a meta' mi ha ucciso, ed una volta arrivato ad Azzago ero distrutto, tanto che sono riuscito ad arrivare solo a Cerro Veronese e non sono riuscito a completare il giro.
Sabato, come detto passeggiata lungo la riva, prima di partire per Numana.
A Numana (Marcelli, in verita') invece di prenotare sul mare, anzi in riva (in residence), abbiamo preferito un B&B, il Conero, che pur bellissimo non era "sul mare", diciamo cosi'.... Due camere sole (Cielo, la nostra, e Terra, occupata da una triathleta -Rossana- di Cuneo con il fidanzato), gestite ottimamente da Leticia, deliziosa gerente. Ritirato il pacco gara abbiamo poi cenato al Cucale, locale storico di Marcelli, che -pur non eccellendo- non ha tradito le nostre aspettative: Crudita' di gamberi, calamaro, sgombro ed ostrica (per 2), spaghetto alla chitarra con le sarde per me, catalana per Carla, di medio livello. Medio pure il Verdicchio alla mescita, mezzo litro che e' sceso giu' per il gargarozzo come acqua fresca.
La gara.
Tanti amici, quaggiu': Pietro e Roberto (accompagnato dal fedele amico fotografo che ci ha immortalato in tutte le salse), compagni di squadra e non solo; Corrado, il pilastro dei VVFF Modena, e pure il mitico Nicola (25imo alla fine!) con cui condivido l'alimentarista, anche oggi supportato dalla gentile e simpaticissima consorte (grazie per perdere il vostro prezioso tempo a leggere queste quisquilie). Piu' che un triathlon a me e' sembrata una gita fuori porta con gli amici....
Complimenti soprattutto a Davide Nettarini (cui devo il mio esordio nella triplice nel lontano 2004: Primo Triathlon Sprint Citta' degli Acaja in quel di Fossano) per aver saputo organizzare una gara qua con strade chiuse ed uno scenario meteo fantastico. Peccato solo che l'orario di partenza era piu' da Ironman (apertura zona cambio ore 7.30) che da Olimpico e cosi' sono stato costretto ad una levataccia.
Il percorso e' "elementare", 2 giri a nuoto, con uscita (maledetti sassolini!), 3 giri in bici, praticamente un "elle" di 13 km a giro, sulla litoranea verso Porto Recanati e poi verso Loreto e infine un bastone da ripetere 3 volte di 3 km e mezzo di corsa, dalla zona cambio di Marcelli fino al porto di Numana.
Batteria unica di maschi e staffette (le donne un'altra). Parto bene senza pretese e cerco scie a destra e a manca. Il primo giro passa, ma gia' all'inizio avevo perso il nasello: il futuro e' una fontana d'acqua dal naso per un paio di giorni... Nel secondo mi sento stanco, del resto dal 24 luglio che avro' fatto al massimo un paio di chilometri in mare!
Non so come, finisco e il mio Garmin alla bici dice 36 minuti, a naso direi che ho nuotato per 34: senza infamia ne' lode. Con parecchi dubbi sulla tenuta "alla distanza" parto in bici e subito uno di Busto Arsizio mi passa, provo ad accodarmi e la gamba c'e'. Riposata totalmente nel nuoto, direi che posso tirarla un po', adesso...
Ci facciamo un po' di strada da soli, non mi chiede mai il cambio (soprattutto non strappa) e andiamo sui 34/35 all'ora. Non potevo trovare di meglio! Alla fine del primo giro siamo un gruppetto di una decina, in testa sempre il bustese, uno del Flipper ed un paio di cui non ricordo le divise: stanno davanti, pestano sui pedali (anche i 40 all'ora) ma la mia gamba tiene. Per fare il percorso intero di circa 39 km impiego poco piu' di un'ora (miracolo!) non sono stanco e la gamba e desiderosa di correre: oddio, vuoi vedere che riposare fa veramente bene?
Scendo dalla bici e comincio un po' troppo forte, ma per 5 chilometri tengo bene. A meta' del secondo giro sono un bel po' affaticato, cammino spesso: ecco la tenuta alla distanza che manca.... Vabbe' alla fine arrivo in poco piu' di un'ora (10 km e mezzo) tendo un passo di poco superiore ai 5.45/km ed anche qui sono "sorpreso" (piacevolmente). 2.41 e spiccioli, ma chissenefrega, ha vinto lo sport, mi sono divertito un mondo, posto stupendo, gente e compagnia fantastica. Che altro avrei potuto chiedere?
Ieri, sabato, e' successo. Giornata strana, con il trasferimento da Riccione a Numana perche' oggi avrei gareggiato nell'olimpico, e con i pasti un po' scombussolati, per via della passeggiata (2 ore abbondanti e oltre 12 km fatti in spiaggia) che e' finita alle 2 del pomeriggio e prima di riuscire a mangiare i canonici 100g di pasta ho dovuto attendere troppo.
Ho raggiunto, nel corso degli anni un'ottima soglia di sopportazione del dolore, con lo sport una buona sopportazione della fatica, ma per la fame non arrivo a 2 minuti. Percio' normalmente appena sento lo stimolo della fame consolidarsi agguanto una barretta, un gel o uno yogurt e placo per un po' lo stimolo. Ieri ho pensato che dalla spiaggia a casa sarei riuscito (a piedi circa 25 minuti), ma alla fine ero affamato ed incazzato nero e non saprei dire cosa di piu'.
Comunque non mi lascero' piu' influenzare da "tanto sono vicino a casa", "proviamo ad aspettare qualche minuto"... No, la prossima volta entro in un bar e consumo. Un succo, un micropanino: qualcosa da tappare i morsi della fame.
Ma ritornando ad inizio settimana, scesi (a fatica...) dalla nevosa Selva in serata mi sono fatto una corsetta, scioltissima, di 45 minuti ai Giardini, e il martedi che ero a Riccione per montare i condizionatori mi sono fatto altri 40 minuti di corsa sul lungomare (un po' ventoso, ma bello).
Mercoledi ho "solo" fatto una camminata da casa mia alla piscina per iscrivermi (andata e ritorno 9 km e tanto smog), ma giovedi' ho messo la fedele Trek sul Pajero e mi sono lanciato sulla Modena-Brennero. Il piano era il Passo del Ballino da Riva del Garda (e poi da Arche) ma prima i lavori a Reggiolo, poi 4 km di coda (annunciati sui pannelli) dopo Verona mi hanno fatto desistere dal mio obbiettivo primario e consultato al volo il sito salite.ch, ho trovato una salita di 9 km che da Grezzana arriva ad Azzago (Monti Lessini). Non sembrava niente di che' (salite.che la valuta neanche 60, ed il Manghen, per paragone, viene valutata 157).
Eh, direi che i criteri di valutazioni sono migliorabili... Questa salita (forse affrontata un po' troppo allegramente), gia' a meta' mi ha ucciso, ed una volta arrivato ad Azzago ero distrutto, tanto che sono riuscito ad arrivare solo a Cerro Veronese e non sono riuscito a completare il giro.
Sabato, come detto passeggiata lungo la riva, prima di partire per Numana.
A Numana (Marcelli, in verita') invece di prenotare sul mare, anzi in riva (in residence), abbiamo preferito un B&B, il Conero, che pur bellissimo non era "sul mare", diciamo cosi'.... Due camere sole (Cielo, la nostra, e Terra, occupata da una triathleta -Rossana- di Cuneo con il fidanzato), gestite ottimamente da Leticia, deliziosa gerente. Ritirato il pacco gara abbiamo poi cenato al Cucale, locale storico di Marcelli, che -pur non eccellendo- non ha tradito le nostre aspettative: Crudita' di gamberi, calamaro, sgombro ed ostrica (per 2), spaghetto alla chitarra con le sarde per me, catalana per Carla, di medio livello. Medio pure il Verdicchio alla mescita, mezzo litro che e' sceso giu' per il gargarozzo come acqua fresca.
La gara.
Tanti amici, quaggiu': Pietro e Roberto (accompagnato dal fedele amico fotografo che ci ha immortalato in tutte le salse), compagni di squadra e non solo; Corrado, il pilastro dei VVFF Modena, e pure il mitico Nicola (25imo alla fine!) con cui condivido l'alimentarista, anche oggi supportato dalla gentile e simpaticissima consorte (grazie per perdere il vostro prezioso tempo a leggere queste quisquilie). Piu' che un triathlon a me e' sembrata una gita fuori porta con gli amici....
Complimenti soprattutto a Davide Nettarini (cui devo il mio esordio nella triplice nel lontano 2004: Primo Triathlon Sprint Citta' degli Acaja in quel di Fossano) per aver saputo organizzare una gara qua con strade chiuse ed uno scenario meteo fantastico. Peccato solo che l'orario di partenza era piu' da Ironman (apertura zona cambio ore 7.30) che da Olimpico e cosi' sono stato costretto ad una levataccia.
Il percorso e' "elementare", 2 giri a nuoto, con uscita (maledetti sassolini!), 3 giri in bici, praticamente un "elle" di 13 km a giro, sulla litoranea verso Porto Recanati e poi verso Loreto e infine un bastone da ripetere 3 volte di 3 km e mezzo di corsa, dalla zona cambio di Marcelli fino al porto di Numana.
Batteria unica di maschi e staffette (le donne un'altra). Parto bene senza pretese e cerco scie a destra e a manca. Il primo giro passa, ma gia' all'inizio avevo perso il nasello: il futuro e' una fontana d'acqua dal naso per un paio di giorni... Nel secondo mi sento stanco, del resto dal 24 luglio che avro' fatto al massimo un paio di chilometri in mare!
Non so come, finisco e il mio Garmin alla bici dice 36 minuti, a naso direi che ho nuotato per 34: senza infamia ne' lode. Con parecchi dubbi sulla tenuta "alla distanza" parto in bici e subito uno di Busto Arsizio mi passa, provo ad accodarmi e la gamba c'e'. Riposata totalmente nel nuoto, direi che posso tirarla un po', adesso...
Ci facciamo un po' di strada da soli, non mi chiede mai il cambio (soprattutto non strappa) e andiamo sui 34/35 all'ora. Non potevo trovare di meglio! Alla fine del primo giro siamo un gruppetto di una decina, in testa sempre il bustese, uno del Flipper ed un paio di cui non ricordo le divise: stanno davanti, pestano sui pedali (anche i 40 all'ora) ma la mia gamba tiene. Per fare il percorso intero di circa 39 km impiego poco piu' di un'ora (miracolo!) non sono stanco e la gamba e desiderosa di correre: oddio, vuoi vedere che riposare fa veramente bene?
Scendo dalla bici e comincio un po' troppo forte, ma per 5 chilometri tengo bene. A meta' del secondo giro sono un bel po' affaticato, cammino spesso: ecco la tenuta alla distanza che manca.... Vabbe' alla fine arrivo in poco piu' di un'ora (10 km e mezzo) tendo un passo di poco superiore ai 5.45/km ed anche qui sono "sorpreso" (piacevolmente). 2.41 e spiccioli, ma chissenefrega, ha vinto lo sport, mi sono divertito un mondo, posto stupendo, gente e compagnia fantastica. Che altro avrei potuto chiedere?
1 commento:
bella giornata davvero frankie!
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