Per tutto il fine settimana non sono riuscito a pensare ad altro. Dovevo assolutamente "timbrare" la quarta salita. E comunque giovedi mattina, all'antistadio seduta congiunta con "l'allievo". O meglio io ne ho approfittato per fare la mia seduta di lento + allunghi (25' lento + 4 x 200m, il tutto per 2 volte) per poi vedere all'opera Leo, aspirante triathleta. Leo ha un'ottima base di bici, discreta di nuoto e bassa di corsa. Dalla sua ha 18 anni (beata gioventu') che in meno di dieci giorni gli ha gia' consentito di migliorare il passo di corsa di circa 10". La strada e' lunga ma a lui piace soffrire e si impegna.
Venerdi di nuovo a Riccione, l'arredamento della casa oramai e' stato definito, ma Massimo dell'ATAL, aveva ancora qualche cosa da definire. Cosi' siamo rimasti anche sabato, per svolgere il nostro allenamento domenicale, perche' domenica avremmo partecipato ad un "pranzo letterario" (letteralmente, presentazione di un libro con e a pranzo), non contando che oramai l'autunno e' arrivato e se la temperatura puo' essere piu' mite, in riviera, il vento e' inversamente proporzionale, ovvero raffiche da nord-est contro cui era difficile mantenere un passo decente, andando verso Rimini sul lungomare. 25' lento + 10' di medio ripetuto 2 volte. Una buona seduta, dove ho ritrovato sensazioni e un passo che si avvicina al mio standard consono.
Domenica pranzo letterario come detto, e un ottimo pasto libero, goduto dal salatino dell'antipasto alla torta di cioccolata finale, passando per eccellenti lasagne, ottime trofie, arrosto alla prugna e patate al forno, quasi tutto bissato. Ben consapevole che il giorno dopo, lunedi ne avrei consumato gran parte pedalando per 28 km inseguendo un timbro.
Delirante come al solito (e pieno di autovelox) il tragitto fra Bologna e Caupo, percorso nelle solite 3 ore, dato che da Padova si deve -per forza- seguire tutta la SS 47 fino al bivio per Belluno poco dopo Bastia. Alle 11 e 27 sono in sella davanti all'Osteria Al Menta, che fa da punto di partenza per la nona salita del brevetto, detta Cadorna. Come avevo gia' notato mercoledi scorso, i primi 8,4 km sono duri. Il fatto che sia fresco (non provato da un'altra salita, cioe') non cambia la sostanza, e la velocita' media e' "abbondantemente" sotto i 10km/h.
Superato il paletto del km 46, punto di resa di mercoledi ho proceduto senza riflettere, ma alla fine ho dovuto fermarmi perche' stavo congelando: 5,5 gradi, all'ombra su lato nord sembrava di stare in Siberia, e nonostante fossi accaldato ma leggero (maglia intima e top da gara con salopette corta, e manicotti) il sudore che inevitabilmente producevo si congelava. La ceratina che mi ero portato (e che pensavo di usare solo in discesa) mi ha dato sollievo immediato, cosi' come i guanti, ed ho potuto procedere per questa salita traditrice, perche' ad ogni leggera spianata si accompagnano strappi (piu' o meno lunghi) a doppia cifra.
La salita procede praticamente tutta all'ombra, un po' della montagna un po' di boschi, e se fa freddo e' veramente freddo. In piu' puo' esserci (per fortuna a me e' capitato solo verso la cima) ghiacciatino per terra. Quando arrivo al Forcelletto (km 20, dove si incrocia con la salita di Seren) sono molto contento, dimenticando che ci sono altri 8 km da percorrere ed almeno un'altra quarantina di minuti da pedalare, 2 dei quali in discesa e quelli in salita sono tutti sopra il 7%. Ma un po' per il fatto di esserci gia' passato, un po' perche' si intravede il Sacrario la meta' sembra vicina.
Al rifugio la sorpresa di trovare il nuovo timbro, ma sempre la calorosa accoglienza delle altre volte. Una breve pausa, giusto per riscaldarmi e asciugarmi, poi giu' a rotta di collo per la discesa, interrotta da quei tratti in salita che fanno friggere l'acido lattico come sempre. Insomma 4 ascese al Montegrappa in 15 giorni, ed il rammarico che se l'avessi saputo per tempo non mi sarei lasciato scappare il tentativo delle altre.
Stamattina, mercoledi, il controllo dall'alimentarista, che ha constatato con soddisfazione un calo generale dei valori, e con l'esame del metabolismo basale potra' tarare meglio la mia dieta, che e' risultata un po' carente a colazione e pranzo dove mi ha aumentato le quantita' di cereali e latte a colazione e pasta a pranzo. Ma soprattutto mai in questo periodo ero riuscito a mantenere un peso cosi' basso (81,4 kg).
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