A Fabio, 5 aprile 2009.

martedì 27 aprile 2010

St. Croix Day 1 - Miami


A volte sei in anticipo tu e gli altri in ritardo. E viceversa. Stamattina eravamo noi in anticipo e tutto il resto in ritardo. Come al solito preghiamo che abbiano imbarcato la bici… A Madrid il transfert e’ lungo, ma anche qui abbiamo un po’ di tempo. Siamo sul volo per Miami con alle spalle la tipica famigliola lombarda con ragazzino pestifero che i genitori non riescono a gestire.

Un viaggio un po' tribolato, ma alla fine siamo al Baymont Motel & Suites (in realta' assai malmesso e sporchino) dopo aver sdoganato noi, i bagagli e la bici, lasciata per comodita' al deposito dell'aeroporto. Poi fortunosamente (diversi rent-a-car erano "sold out") abbiamo noleggiato una... anzi LA macchina:

direi che le foto sono abbastanza chiare. Non mi dilunghero' troppo, dico solo che ho ancora la bava alla bocca e sono rammaricato di non avere dei guanti perche' toccarla a mani nude mi sembra un'eresia. Il borbottio del motore sembra rassicurante, ma schiacciando il gas si viene appiattiti sul sedile. Peccato che la pacchia termini domattina alle 9.00...

Per un Frappuccino ho atteso fino alle 23 (di Miami), la cena (pessima) sull'Ocean Drive ci aveva lasciato l'amaro in bocca: un'accozzaglia di ristoranti pseudo italiani (molti gestiti da un unico proprietario) che ci hanno servito una NY steak che di buono aveva solo la carne. Il cameriere italiano (di Cesenatico!) a seppellire un'immagine "cubana" di Miami che non esiste piu': la maggior parte, infatti, sono tirapiedi degli italiani. Patetico lo sconto 20% recuperato come gratuity. A Miami mangiate ovunque ma non sulla Ocean Drive.