Se martedi non vi sono piaciuto, oggi sara' anche peggio.
Ma prima per coloro che non vogliono leggersi le mie esternazioni, diro' che ieri sono riuscito solo a nuotare, ed oggi mi sono sparato un 15 km di corsa (5 x 2km al lento + 1km al medio estensivo) e stasera mi sono premiato con una pizza Teanese di Rosso Pomodoro (seguite dalle calde calde).
Martedi vi ho spiegato "sommariamente" che andare in un altro paese non e' meglio, anzi. Oggi tocco un nervo scoperto. Perche' volete andarvene.
Volete andarvene perche' non vi piace l'Italia. Ma non fate niente per migliorarla.
Continuate ad andare in auto, a comprarne di piu' grosse, a non usare i mezzi pubblici o -ancora meglio- una bicicletta. Continuate ad usarla dicendo che l'auto vi serve, che non ne potete fare a meno, che sono gli altri, semmai, a doversene privare. Eppure vi incazzate perche' c'e' lo smog.
Continuate a non differenziare i rifiuti, a non volere il termovalorizzatore quando in alcune citta' non solo ci scaldano le case, ma ci producono pure l'acqua calda, con impatti ambientali minimi. Eppure vi incazzate perche' il comune vi aumenta le tasse.
Volete la casa al mare o in montagna, con vista sul mare o sulla valle, ma ve ne fregate del dissesto geologico o dei vincoli paesaggistici. E vi incazzate se vedete una frana.
Proseguo? Volete un lavoro, che vi faccia guadagnare un sacco di soldi ma fare poca fatica, anzi, meglio se vi da prestigio sociale. E volete pure che lo Stato ve lo trovi.
Volete che i vostri figli abbiano successo soldi e potere. E poi vi scandalizzate di Ruby.
Volete che lo Stato faccia per voi quello che non avete voglia di fare voi. Non pagando le tasse, per di piu'.
Volete la botte piena, la moglie ubriaca e anche risparmiare i soldi del vino. E siccome non potete avere tutto cio', volete andarvene altrove.
Andate, andate pure. Se qua vi guardano con aria di compatimento (o magari trovate pure un partito che vi da ragione), altrove vi ridono in faccia, vi danno il foglio di via e vi chiedono (piu' o meno cortesemente) di non tornare piu'.
Vi siete mai chiesti (come fece JFK nel 1961 o giu' di li' agli americani) NON che cosa lo Stato possa fare per voi, MA cosa voi potete fare per lo Stato? (ovvero per migliorare questo stato di cose, per i duri di comprendonio)
Troppo comodo dire "questo Stato non mi rappresenta e quindi vado altrove". E' l'atteggiamento dei codardi, traditori e imbelli.
Poi mica che uno deve imbracciare il fucile e fare la guerra. Cominciate a differenziare i rifiuti o ad usare meno l'auto. Io (che comunque non penso ne' ad espatriare ne' a cambiare lo "status quo") differenziare lo faccio gia' (anche portando i singoli rifiuti allo smaltimento perche' sotto casa mia non ci sono i bidoni differenziati). E riprendo se uno non lo fa (magari ripetendogli un paio di concetti sopra esposti ...)
Ma soprattutto prendete una decisione. O state qui (e zitti) o andate altrove (per davvero).
Ma prima per coloro che non vogliono leggersi le mie esternazioni, diro' che ieri sono riuscito solo a nuotare, ed oggi mi sono sparato un 15 km di corsa (5 x 2km al lento + 1km al medio estensivo) e stasera mi sono premiato con una pizza Teanese di Rosso Pomodoro (seguite dalle calde calde).
Martedi vi ho spiegato "sommariamente" che andare in un altro paese non e' meglio, anzi. Oggi tocco un nervo scoperto. Perche' volete andarvene.
Volete andarvene perche' non vi piace l'Italia. Ma non fate niente per migliorarla.
Continuate ad andare in auto, a comprarne di piu' grosse, a non usare i mezzi pubblici o -ancora meglio- una bicicletta. Continuate ad usarla dicendo che l'auto vi serve, che non ne potete fare a meno, che sono gli altri, semmai, a doversene privare. Eppure vi incazzate perche' c'e' lo smog.
Continuate a non differenziare i rifiuti, a non volere il termovalorizzatore quando in alcune citta' non solo ci scaldano le case, ma ci producono pure l'acqua calda, con impatti ambientali minimi. Eppure vi incazzate perche' il comune vi aumenta le tasse.
Volete la casa al mare o in montagna, con vista sul mare o sulla valle, ma ve ne fregate del dissesto geologico o dei vincoli paesaggistici. E vi incazzate se vedete una frana.
Proseguo? Volete un lavoro, che vi faccia guadagnare un sacco di soldi ma fare poca fatica, anzi, meglio se vi da prestigio sociale. E volete pure che lo Stato ve lo trovi.
Volete che i vostri figli abbiano successo soldi e potere. E poi vi scandalizzate di Ruby.
Volete che lo Stato faccia per voi quello che non avete voglia di fare voi. Non pagando le tasse, per di piu'.
Volete la botte piena, la moglie ubriaca e anche risparmiare i soldi del vino. E siccome non potete avere tutto cio', volete andarvene altrove.
Andate, andate pure. Se qua vi guardano con aria di compatimento (o magari trovate pure un partito che vi da ragione), altrove vi ridono in faccia, vi danno il foglio di via e vi chiedono (piu' o meno cortesemente) di non tornare piu'.
Vi siete mai chiesti (come fece JFK nel 1961 o giu' di li' agli americani) NON che cosa lo Stato possa fare per voi, MA cosa voi potete fare per lo Stato? (ovvero per migliorare questo stato di cose, per i duri di comprendonio)
Troppo comodo dire "questo Stato non mi rappresenta e quindi vado altrove". E' l'atteggiamento dei codardi, traditori e imbelli.
Poi mica che uno deve imbracciare il fucile e fare la guerra. Cominciate a differenziare i rifiuti o ad usare meno l'auto. Io (che comunque non penso ne' ad espatriare ne' a cambiare lo "status quo") differenziare lo faccio gia' (anche portando i singoli rifiuti allo smaltimento perche' sotto casa mia non ci sono i bidoni differenziati). E riprendo se uno non lo fa (magari ripetendogli un paio di concetti sopra esposti ...)
Ma soprattutto prendete una decisione. O state qui (e zitti) o andate altrove (per davvero).
1 commento:
Cacchio Frank...
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