Non mi andava di scendere fino a Pescara il sabato, tanto sapevo che partendo a mezzodi' avrei avuto tutto il tempo (da Riccione) per arrivare. Comunque io e Carla ci siamo alzati alle 5.45, e alle 9 e mezzo eravamo gia' sul lungomare di Pescara a respirare l'atmosfera IM. I miei co-staffettisti si sono fatti attendere un po' (avevano il mio braccialetto, fondamentale per accedere alla zona cambio), ed io amo respirare fino in fondo e fin dai primi momenti l'atmosfera, percio' ero un tantino agitato.
Finalmente con l'agognato braccialetto ho potuto accedere alla zona cambio, e se da una parte eravamo a Pescara (con la cadenza tipica abruzzese dei volontari), per alcuni versi sembrava di stare in Germania... (lo staff e alcuni referees era di lingua madre tedesca). Anche qua ho trovato molti amici, ed ho stretto molte mani. Compresa quella di Aldo Rock. Non ultima, e con una certa reverenza, anche quella di Alex Farolfi (staffettista con Linus e Nicola Savino).
Io ero il primo staffettista, e non ero proprio contento di vedere un mare un mare un po' troppo mosso, sebbene i frangiflutti calmassero molto l'onda. A mezzogiorno lo start, ad ondate, e per ultima la nostra, le staffette, alle 12.30. Molti nuotatori esperti nelle staffette, non c'e' dubbio (quale triathleta rinuncerebbe all'aiuto della muta?), e infatti pronti via! quelli con il costume partono in tromba. Io mi metto al mio passo, l'onda da fastidio, e quando si passa nel buco fra i frangiflutti si balla un bel po'.
In piu' la capitaneria di porto non ha concesso di uscire dai suddetti frangiflutti e quindi l'andata ed il ritorno e' poco differenziato e spesso devo evitare chi mi viene incontro. Cosi' come sono certo che qualcuno ha tagliato una o due boe, perche' io che ho virato giusto, li ho ripresi in poco tempo. Ho nuotato comunque alla grande, 36' 46" che e' solo di 26" sopra il mio personale (70.3 Elbaman 2010, con il mare a tavola), e una volta toccato terra ho cominciato a correre come un pazzo sulla sabbia, convinto che l'ingresso alla zona cambio fosse vicina.... In realta' dovevamo percorrerla tutta al di fuori, e solo una volta in fondo, entrarci. Quasi 600m corsi a perdifiato tanto che una volta giunto da Roberto, il ciclista, ero completamente esausto e per qualche minuto non riuscivo a stare in piedi.
Una volta ripresomi ho potuto vedere che non eravamo messi male, e la prima sfida era vinta, ovvero ero uscito dall'acqua davanti ad Alex (Farolfi). Poi la frazione di bici, piuttosto impegnativa (resa tosta da un nubifragio che ha colpito le ultime onde) ha visto Roberto avere la meglio su una foratura (dove ha perso circa 30 minuti) e una frazione di corsa, per Mirco, un po' sottotono (oltre 2 ore per i 21 km). Comunque alla fine ci siamo presentati al traguardo insieme a festeggiare il primo 70.3 italiano del circuito WTC, la prima staffetta ed anche il battesimo sulla distanza (sia pure in staffetta) di Roberto. Che ha gia' detto "Non finisce qui!"
Oggi nuova sgroppata verso Riccione, alla ricerca (stavolta fruttuosa) della non pioggia, che ha sferzato Bologna ma non la riviera. Cosi' esercizio "pieno" sulla bici (progressivo a blocchi), comunque pesante. Ne ho approfittato anche per ritirare il nuovo certificato elettorale ed anche per fare la famosa foto con la staffetta DeeJay (i suddetti Alex, Linus e Nicola), che ieri mi era sfuggita. Location Oltremare, in coda al loro programma del mattino. Atmosfera cordiale (ho sempre una certa ritrosia a chiedere alle persone celebri un autografo o una foto) e battute sulla gara di ieri. Li ringrazio nuovamente per la disponibilita'. Per la cronaca loro non sanno che Mirco li aveva sfidati, e -sempre per la cronaca- che abbiamo vinto la sfida.
Finalmente con l'agognato braccialetto ho potuto accedere alla zona cambio, e se da una parte eravamo a Pescara (con la cadenza tipica abruzzese dei volontari), per alcuni versi sembrava di stare in Germania... (lo staff e alcuni referees era di lingua madre tedesca). Anche qua ho trovato molti amici, ed ho stretto molte mani. Compresa quella di Aldo Rock. Non ultima, e con una certa reverenza, anche quella di Alex Farolfi (staffettista con Linus e Nicola Savino).
Io ero il primo staffettista, e non ero proprio contento di vedere un mare un mare un po' troppo mosso, sebbene i frangiflutti calmassero molto l'onda. A mezzogiorno lo start, ad ondate, e per ultima la nostra, le staffette, alle 12.30. Molti nuotatori esperti nelle staffette, non c'e' dubbio (quale triathleta rinuncerebbe all'aiuto della muta?), e infatti pronti via! quelli con il costume partono in tromba. Io mi metto al mio passo, l'onda da fastidio, e quando si passa nel buco fra i frangiflutti si balla un bel po'.
In piu' la capitaneria di porto non ha concesso di uscire dai suddetti frangiflutti e quindi l'andata ed il ritorno e' poco differenziato e spesso devo evitare chi mi viene incontro. Cosi' come sono certo che qualcuno ha tagliato una o due boe, perche' io che ho virato giusto, li ho ripresi in poco tempo. Ho nuotato comunque alla grande, 36' 46" che e' solo di 26" sopra il mio personale (70.3 Elbaman 2010, con il mare a tavola), e una volta toccato terra ho cominciato a correre come un pazzo sulla sabbia, convinto che l'ingresso alla zona cambio fosse vicina.... In realta' dovevamo percorrerla tutta al di fuori, e solo una volta in fondo, entrarci. Quasi 600m corsi a perdifiato tanto che una volta giunto da Roberto, il ciclista, ero completamente esausto e per qualche minuto non riuscivo a stare in piedi.
Una volta ripresomi ho potuto vedere che non eravamo messi male, e la prima sfida era vinta, ovvero ero uscito dall'acqua davanti ad Alex (Farolfi). Poi la frazione di bici, piuttosto impegnativa (resa tosta da un nubifragio che ha colpito le ultime onde) ha visto Roberto avere la meglio su una foratura (dove ha perso circa 30 minuti) e una frazione di corsa, per Mirco, un po' sottotono (oltre 2 ore per i 21 km). Comunque alla fine ci siamo presentati al traguardo insieme a festeggiare il primo 70.3 italiano del circuito WTC, la prima staffetta ed anche il battesimo sulla distanza (sia pure in staffetta) di Roberto. Che ha gia' detto "Non finisce qui!"
Oggi nuova sgroppata verso Riccione, alla ricerca (stavolta fruttuosa) della non pioggia, che ha sferzato Bologna ma non la riviera. Cosi' esercizio "pieno" sulla bici (progressivo a blocchi), comunque pesante. Ne ho approfittato anche per ritirare il nuovo certificato elettorale ed anche per fare la famosa foto con la staffetta DeeJay (i suddetti Alex, Linus e Nicola), che ieri mi era sfuggita. Location Oltremare, in coda al loro programma del mattino. Atmosfera cordiale (ho sempre una certa ritrosia a chiedere alle persone celebri un autografo o una foto) e battute sulla gara di ieri. Li ringrazio nuovamente per la disponibilita'. Per la cronaca loro non sanno che Mirco li aveva sfidati, e -sempre per la cronaca- che abbiamo vinto la sfida.
3 commenti:
A leggere i racconti di questo primo 70.3 italiano mi viene voglia di provarci anch'io nel 2012 ... peccato che il mio nuoto non sia certo paragonabile al tuo. Complimenti !
Come non commentare amico IronFrankie! Ci siamo rivisti dopo anni, anche se per solo un momento poi... giù a tutta! Sai... un dannato 'ranista' (cuffia blu) mi ha stampato il suo calcagno sul naso. Bel botto, uscita di sangue e vi che sono ripartito!
La gara mi è piaciuta tantissimo. Alla prossima allora, ciao!
L'importante è aver vinto la sfida con la staffetta di DJ, non potevo certo fermarmi durante la corsa, anche se le gambe non reggevano...
Del resto, come urlato la mattina, chi si estrae dalla lotta.... :)
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