Sara' l'eta', sara' la sindrome del (quasi) cinquantenne, ma ogni tanto mi fermo a riflettere se devo andare a cercare un limite, il mio limite. Che non vuol dire andare a sbattere contro un muro per vedere fino a che punto ho la testa dura, o fare la gara con un barista a suon di drink, peraltro gia' persa in passato con conseguenze "allucinanti". Non vuol nemmeno dire (per finire una delle tante cose iniziate in 49 anni) prendere una laurea o prendere la cintura nera di karate' (sono rimasto cintura marrone, tanto cosi' dalla nera).
Ma quale potrebbe essere il mio limite? Non ne ho idea. O meglio, l'idea (e pure dolorosamente) me lo definisce il mio fisico, e per citare una similitudine tanto cara al Main Coach Costa, se hai un motore di una Ferrari montato su una carrozzeria di una 500, prima o poi la carrozzeria stessa si disfa. Cosi', infatti e' quello che mi accade, anche se poi il mio motore preferisco paragonarlo ad un 5000 diesel.
Quindi sono oltremodo invidioso di coloro che corrono per giorni, su terreni che definire accidentati e' poco, o in bici si sparano migliaia di chilometri. Vorrei, come no!, ma non posso. Beati voi che avete curato la carrozzeria piu' (o come) il motore. E non e' una questione mentale: chi mi conosce sa che il mio livello di sopportazione del dolore (che non e' la fatica) e' superiore alla norma, ma quel dolore li', quello del nervo e' semplicemente insopportabile.
Certo aver finito 12 Ironman (per citare un limite) in 8 anni di pratica e' un limite piuttosto avanzato, ma non sapro' mai quale avrebbe potuto essere il mio personale in termini di tempo, poiche' c'e' sempre stata la carrozzeria a frenare un motore mai esausto. La morale (ma c'e' una morale?) e' che un limite c'e', ma e' assolutamente individuale e non definibile a priori.
Si vede che non mi sto allenando?
Ma quale potrebbe essere il mio limite? Non ne ho idea. O meglio, l'idea (e pure dolorosamente) me lo definisce il mio fisico, e per citare una similitudine tanto cara al Main Coach Costa, se hai un motore di una Ferrari montato su una carrozzeria di una 500, prima o poi la carrozzeria stessa si disfa. Cosi', infatti e' quello che mi accade, anche se poi il mio motore preferisco paragonarlo ad un 5000 diesel.
Quindi sono oltremodo invidioso di coloro che corrono per giorni, su terreni che definire accidentati e' poco, o in bici si sparano migliaia di chilometri. Vorrei, come no!, ma non posso. Beati voi che avete curato la carrozzeria piu' (o come) il motore. E non e' una questione mentale: chi mi conosce sa che il mio livello di sopportazione del dolore (che non e' la fatica) e' superiore alla norma, ma quel dolore li', quello del nervo e' semplicemente insopportabile.
Certo aver finito 12 Ironman (per citare un limite) in 8 anni di pratica e' un limite piuttosto avanzato, ma non sapro' mai quale avrebbe potuto essere il mio personale in termini di tempo, poiche' c'e' sempre stata la carrozzeria a frenare un motore mai esausto. La morale (ma c'e' una morale?) e' che un limite c'e', ma e' assolutamente individuale e non definibile a priori.
Si vede che non mi sto allenando?
2 commenti:
potresti darti al nuoto di fondo! :)
Scherzi a parte, una volta un tale brasiliano mi disse: "il corpo umano è capace di grandi trasformazioni se opportunamente stimolato"
Ciao,
Tommy
Al nuoto di fondo mai! Non resisto a nuotare, io devo guardarmi attorno, vedere paesaggi, parlare con qualcuno.... Gia' quando devo fare un mille filato come allenamento mi viene l'orticaria, sia in piscina sia in acqua libere. Si, vero. Io ho portato il mio fisico sedentario cronico, fumatore incallito, bulimico all'eccesso a terminare 12 ironman, 6 mezzi IM, 4 maratone secche, e numerose altre gare, sia di triathlon sia di bici sia di corsa. Solo che io ho un tantino esagerato. Ho praticamente maciullato i nervi dei piedi. Ma non sono rassegnato. Quando i piedi mi fanno male, mi fermo massaggio e riparto.
Posta un commento