Vabbe'... Inebriato da una giornata che sembrava promettere bene (il sole faceva capolino!) ho confermato ad Ale l'uscita in bici, ma neanche sceso dal ponte della Fiera (appuntamento alla rotonda di Castelmaggiore) un nebbione denso e carico di umidita' si paventava davanti a me. Che faccio, mollo tutto? Eh no! Siamo in ballo, balliamo!
Ore 10 e 15 ci incontriamo praticamente per caso, io, Ale e gli altri 5 della combriccola Faenza Bike, e partiamo verso il Trebbo. Il giro, chiaramente, si snodera' nella bassa, e nel nebbione devo tenere la ruota, senno' mi ritrovano a primavera, dato che non ho la minima idea dei posti che stiamo percorrendo (alcuni si', li ho visti in qualche corsa domenicale) e vedo scorrere Castello di Campeggi, Voltareno, Malacappa, Venente, posti a me sconosciuti, finche' arriviamo quasi a Pieve di Cento, e torniamo indietro, passando per Castello d'Argile, Mascarino (ma c'ho corso domenica!) Argelato, Stiatico e finalmente la tranquillizzante Funo.
Quarantadue km nel gelo (chiaramente ero vestito troppo leggero!) e nell'umido: insomma, dov'e' la nebbia d'una volta, che ad una certa ora saliva e lasciava spazio ad un tiepido sole? Alla fine neanche un cappuccino bollente mi ha scaldato, ed ho rimpianto i rulli... No, certo, le uscite in strada sono come andare a letto con una bella donna, e i rulli... beh... si... esatto!... ok avete capito.
Ieri sera seduta di nuoto con 1900m piu' abbordabili (molto stile) e comunque nessuno e' riuscito a farli, ma forse perche' noi entriamo in acqua dopo un bel po' che e' suonata la campanella?
Il giro nella bassa
Ore 10 e 15 ci incontriamo praticamente per caso, io, Ale e gli altri 5 della combriccola Faenza Bike, e partiamo verso il Trebbo. Il giro, chiaramente, si snodera' nella bassa, e nel nebbione devo tenere la ruota, senno' mi ritrovano a primavera, dato che non ho la minima idea dei posti che stiamo percorrendo (alcuni si', li ho visti in qualche corsa domenicale) e vedo scorrere Castello di Campeggi, Voltareno, Malacappa, Venente, posti a me sconosciuti, finche' arriviamo quasi a Pieve di Cento, e torniamo indietro, passando per Castello d'Argile, Mascarino (ma c'ho corso domenica!) Argelato, Stiatico e finalmente la tranquillizzante Funo.
Quarantadue km nel gelo (chiaramente ero vestito troppo leggero!) e nell'umido: insomma, dov'e' la nebbia d'una volta, che ad una certa ora saliva e lasciava spazio ad un tiepido sole? Alla fine neanche un cappuccino bollente mi ha scaldato, ed ho rimpianto i rulli... No, certo, le uscite in strada sono come andare a letto con una bella donna, e i rulli... beh... si... esatto!... ok avete capito.
Ieri sera seduta di nuoto con 1900m piu' abbordabili (molto stile) e comunque nessuno e' riuscito a farli, ma forse perche' noi entriamo in acqua dopo un bel po' che e' suonata la campanella?
Il giro nella bassa
1 commento:
quoto l'allegoria dei rulli: fanno diventare ciechi !!
;-)
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