Quest'anno piu' in sordina, ma in ben 3 piazze italiane, delle 30 mondiali. Milano, Roma e Padova, la citta' che abbiamo scelto noi. Cosi' ieri pomeriggio siamo partiti alla volta della citta' patavina e dopo aver trovato (a un po' a fatica) l'hotel (lo Sheraton, doppia con colazione a 109 euro, una bazza mai vista), decidiamo di andare a vedere la citta' e dove si sarebbe svolto l'evento, ovvero il Parco Iris. Questa seconda cosa risultera' un po' ostica per via delle modifiche alla circolazione che hanno mandato in tilt il navigatore, ma alla fine riusciamo a capire che e' piuttosto vicino, cosi' ci dirigiamo veros il centro e troviamo archeggio comodo in Prato della Valle, una piazza con giardini curati e un fossato a cingerli: enorme, ora anche pedonalizzata.
Da li' seguiamo Via Roma e in breve vediamo la maggior parte delle bellezze patavine, mentre con difficolta' troviamo un ristorante. Ci fermeremo al Bersagliere, a meta' fra il Prato e la basilica di Sant'Antonio. Piccolo e delizioso, ma con un fastidioso odore da un diffusore floreale che ci ha impedito di apprezzare al meglio il cibo. Partenza con crostini (industriali!) di baccala', eccellenti, crostini a parte, e poi io ho scelto i bigoli in salsa d'acciughe, Carla per un bis di baccala', alla bersagliera e alla parimigiana (?). Peccato che le portate erano davanti a noi in 5 minuti, quindi chiaramente precotte. Anche piuttosto unte, e cio' ci ha creato qualche problemino di fegato stamattina in corsa....
Si, lo so, gli atleti non mangiano cibi complessi, tantomeno la sera prima di una gara, ma credo sia un delitto andare in un posto rinomato per la cucina e chiedere "spaghetti in bianco e insalata". Una breve passeggiata, un ritorno allucinate (il navigatore ci ha fatto far un giro assurdo per la periferia di Padova) ed eravamo in camera a goderci l'ultima puntata di Intelligence (una boiata pazzesca, e pure che c'era Raul Bova....)
Da li' seguiamo Via Roma e in breve vediamo la maggior parte delle bellezze patavine, mentre con difficolta' troviamo un ristorante. Ci fermeremo al Bersagliere, a meta' fra il Prato e la basilica di Sant'Antonio. Piccolo e delizioso, ma con un fastidioso odore da un diffusore floreale che ci ha impedito di apprezzare al meglio il cibo. Partenza con crostini (industriali!) di baccala', eccellenti, crostini a parte, e poi io ho scelto i bigoli in salsa d'acciughe, Carla per un bis di baccala', alla bersagliera e alla parimigiana (?). Peccato che le portate erano davanti a noi in 5 minuti, quindi chiaramente precotte. Anche piuttosto unte, e cio' ci ha creato qualche problemino di fegato stamattina in corsa....
Si, lo so, gli atleti non mangiano cibi complessi, tantomeno la sera prima di una gara, ma credo sia un delitto andare in un posto rinomato per la cucina e chiedere "spaghetti in bianco e insalata". Una breve passeggiata, un ritorno allucinate (il navigatore ci ha fatto far un giro assurdo per la periferia di Padova) ed eravamo in camera a goderci l'ultima puntata di Intelligence (una boiata pazzesca, e pure che c'era Raul Bova....)
Stamattina belli pimpanti e in pochi minuti siamo al parcheggio a pochi metri dal via. Anche il ritiro della maglia pettorale e' rapido (avvistato uno del Pasta Granarolo...) e alle 9.30 siamo oltre 2000 (iscritti; presenti un bel po' meno).
Starter d'eccezione il campione olimpico e mondiale sui 5 e 10 mila metri, Bekele, solo intravisto. La partenza nel parco ci costringe a camminiare, visto che il sentiero e' stretto e ci tocca pure un ponticello. Poi un po' di strada e su per gli argini, in un percorso molto suggestivo ma molto mooooolto noioso. Stupendo il colpo d'occhio, tutti in maglietta rossa... Un lungo serpentone che a qualche incrocio ha creato malumori fra gli automobilisti, ma ci sta.
Alla fine io ci impieghero' 51' e 40" con pochissima voglia di spingere e di tirare, Carla continua il suo miglioramento: 58' e 30", considerando che si saliva, si scendeva, si facevano dei ponti scivolosissimi e dei lunghi pezzi in sterrato (non fangoso, ma comunque appesantito).
Il tracciato
Al ritorno a casa i nostri bei gattoni intrespolati (e si odiano...)
Starter d'eccezione il campione olimpico e mondiale sui 5 e 10 mila metri, Bekele, solo intravisto. La partenza nel parco ci costringe a camminiare, visto che il sentiero e' stretto e ci tocca pure un ponticello. Poi un po' di strada e su per gli argini, in un percorso molto suggestivo ma molto mooooolto noioso. Stupendo il colpo d'occhio, tutti in maglietta rossa... Un lungo serpentone che a qualche incrocio ha creato malumori fra gli automobilisti, ma ci sta.
Alla fine io ci impieghero' 51' e 40" con pochissima voglia di spingere e di tirare, Carla continua il suo miglioramento: 58' e 30", considerando che si saliva, si scendeva, si facevano dei ponti scivolosissimi e dei lunghi pezzi in sterrato (non fangoso, ma comunque appesantito).
Il tracciato
Al ritorno a casa i nostri bei gattoni intrespolati (e si odiano...)
2 commenti:
etiope bekele!
E' vero, ma lo speaker lo ha presentato come tunisino, ed io per stanchezza non ho controllato...
Vabbe', ma i fidarsi degli speakers...
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