27 dicembre
Grand Paradise Las Galeras
Stamattina abbiamo deciso di andare alla Playa Rincon, dopo aver visto, durante la corsetta mattutina la Playeta, una spiaggetta a 20 minuti di corsa dall’hotel, che pero’ non si e’ rivelata tutta ‘sta bellezza. Bella, si' ma molto uguale a tutte le spiagge di qui... Il viaggio per la Playa Rincon e’ terrificante, perche’ a parte pochi dei 35 chilometri asfaltati la maggior parte della strada e’ sterrata duro, ed il nostro tassista (Tony) deve rallentare a passo d’uomo per entrare ed uscire dalle buche, vere e proprie voragini di cui la strada e’ disseminata. Poi si arriva in questa spiaggia bella, decisamente, ma come scrissi l’anno scorso per le spiagge di Mauritius, “vista una poi sono piu’ o meno tutte uguali”.
Questa ha in piu’ una risacca fortissima e Carla, infatti, ne rimane vittima cadendo in acqua sopra un sasso, sbucciandosi un ginocchio. Nonostante i 3 ristoranti ci mangiamo un paio di “pan de coco” (pagato a peso d’oro) e beviamo una birra. Dopo 3 ore di rosolata al sole affrontiamo il viaggio di ritorno: chiuderemo la giornata con 2 pina colada (vitaminizzati, ovvero con il rum) e la cena spagnola, “senza infamia ne’ lode” (a parte la carne, tenerissima). Pure la serata fire on beach e’ fiacca e caliamo il sipario (noi) alle 10.
La corsa di oggi
La nuotata del 28
La corsa del 28
Grand Paradise Las Galeras
Stamattina abbiamo deciso di andare alla Playa Rincon, dopo aver visto, durante la corsetta mattutina la Playeta, una spiaggetta a 20 minuti di corsa dall’hotel, che pero’ non si e’ rivelata tutta ‘sta bellezza. Bella, si' ma molto uguale a tutte le spiagge di qui... Il viaggio per la Playa Rincon e’ terrificante, perche’ a parte pochi dei 35 chilometri asfaltati la maggior parte della strada e’ sterrata duro, ed il nostro tassista (Tony) deve rallentare a passo d’uomo per entrare ed uscire dalle buche, vere e proprie voragini di cui la strada e’ disseminata. Poi si arriva in questa spiaggia bella, decisamente, ma come scrissi l’anno scorso per le spiagge di Mauritius, “vista una poi sono piu’ o meno tutte uguali”.
Questa ha in piu’ una risacca fortissima e Carla, infatti, ne rimane vittima cadendo in acqua sopra un sasso, sbucciandosi un ginocchio. Nonostante i 3 ristoranti ci mangiamo un paio di “pan de coco” (pagato a peso d’oro) e beviamo una birra. Dopo 3 ore di rosolata al sole affrontiamo il viaggio di ritorno: chiuderemo la giornata con 2 pina colada (vitaminizzati, ovvero con il rum) e la cena spagnola, “senza infamia ne’ lode” (a parte la carne, tenerissima). Pure la serata fire on beach e’ fiacca e caliamo il sipario (noi) alle 10.
La corsa di oggi
La nuotata del 28
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