io sul Verrazzano bridge
Oggi solo il trasferimento dallo Hyatt, hotel che sicuramente ha avuto un momento di splendore in passato (molto in passato) al nuovo, intimo 414 Hotel sulla 46ima west. Naturalmente (e nell'ordine) abbiamo prima pensato diprendere un taxi, poi calcolato il percorso su Google map e scoperto che erano appena (appena?) 20 minuti di cammino abbiamopreso i nostri bagagli e ci siamo avviati. Prima in direzione sbagliata ed infine nella giusta direzione. E' tutta colpa della location dello Hyatt, messo al contrario di come si guarda una cartina di manhattan, e quindi se uno pensa di dover andare a sinistra deve andare a destra.
Comunque passata Time Square (e addocchiato L'Aeropostal, altro negozio fashion) ci infiliamo sulla 46ima e dopo un po' arriviamo al nostro hotel. incastrato fra tanti ristoranti (la maggior parte italiani). L'hotel e' chiaramente piu' modesto dello Hyatt, ma innanzitutto ha la WIFI "complimentary" (omaggio, allo Hyatt 10 dollari al giorno, 'sticazzi) ed anche la colazione inclusa nella tariffa, che gia' di listino e' la meta' (229 dollari + le tasse)
La stanchezza oggi e' arrivata come un macigno: alle 3 siamo in stanza e non ne usciremo piu', rinunciando alla cena dopo aver mangiato per pranzo 2 fette di pizza (vabbe', chiamamola cosi') bevuto un Frapppuccino e aver camminato 3 ore in attesa del check in dell'hotel.
L'hotel, proprio a trovargli un difetto, ha gli spazi comuni un po' piccoli. Quindi ci si ritrova a fare colazione su un tavolone in 6 nella hall, stretti fra un camino, la postazione internet, il corridoio di accesso e una parete con le masserizie.
Scendiamo e la situazione e' questa: dalla parete in senso oraio: ragazzone pelato su lato largo (lo faccio notare), di fronte a lui la moglie, posto libero, posto vuoto ma con tazzona e libro aperto, sedia rossa vuota in angolo, postazione internet occupata, giovane tedesca che mangia piu' lentamente di un bradipo (8 minuti per una fetta di mini bagel con marmellata, cronometrati) a fianco marito segaligno con espressione da criceto (e pure l'intelligenza) con maglia di finisher della maratona) con sguardo perso e nulla piu' da mangiare.
faccio accomodare Carla nella sedia vuota, poi con il fare da cannibale cui sono avvezzo mi pongo nella sedia rossa in angolo a puntare quella vuota occupata da libro e tazza. Con un lampo di genio colui che occupava la postazione web si accroge che non ha senso occupare anche l'altra sedia e la libera, ma il tedesco continua a guardarsi attorno perso nel suo mondo, pur avendo esaurito la sua colazione. Insomma alla fine solo il pelatone (figlio di italiani emigrati in canada) capisce tutto e si offre di "servirci" gli altri girano a vuoto le rotelle del cervello finoa che finiamo la colazione prima di tutti.
Insomma, BUONGIORNO A TUTTI!
Comunque passata Time Square (e addocchiato L'Aeropostal, altro negozio fashion) ci infiliamo sulla 46ima e dopo un po' arriviamo al nostro hotel. incastrato fra tanti ristoranti (la maggior parte italiani). L'hotel e' chiaramente piu' modesto dello Hyatt, ma innanzitutto ha la WIFI "complimentary" (omaggio, allo Hyatt 10 dollari al giorno, 'sticazzi) ed anche la colazione inclusa nella tariffa, che gia' di listino e' la meta' (229 dollari + le tasse)
La stanchezza oggi e' arrivata come un macigno: alle 3 siamo in stanza e non ne usciremo piu', rinunciando alla cena dopo aver mangiato per pranzo 2 fette di pizza (vabbe', chiamamola cosi') bevuto un Frapppuccino e aver camminato 3 ore in attesa del check in dell'hotel.
L'hotel, proprio a trovargli un difetto, ha gli spazi comuni un po' piccoli. Quindi ci si ritrova a fare colazione su un tavolone in 6 nella hall, stretti fra un camino, la postazione internet, il corridoio di accesso e una parete con le masserizie.
Scendiamo e la situazione e' questa: dalla parete in senso oraio: ragazzone pelato su lato largo (lo faccio notare), di fronte a lui la moglie, posto libero, posto vuoto ma con tazzona e libro aperto, sedia rossa vuota in angolo, postazione internet occupata, giovane tedesca che mangia piu' lentamente di un bradipo (8 minuti per una fetta di mini bagel con marmellata, cronometrati) a fianco marito segaligno con espressione da criceto (e pure l'intelligenza) con maglia di finisher della maratona) con sguardo perso e nulla piu' da mangiare.
faccio accomodare Carla nella sedia vuota, poi con il fare da cannibale cui sono avvezzo mi pongo nella sedia rossa in angolo a puntare quella vuota occupata da libro e tazza. Con un lampo di genio colui che occupava la postazione web si accroge che non ha senso occupare anche l'altra sedia e la libera, ma il tedesco continua a guardarsi attorno perso nel suo mondo, pur avendo esaurito la sua colazione. Insomma alla fine solo il pelatone (figlio di italiani emigrati in canada) capisce tutto e si offre di "servirci" gli altri girano a vuoto le rotelle del cervello finoa che finiamo la colazione prima di tutti.
Insomma, BUONGIORNO A TUTTI!
Nessun commento:
Posta un commento