A Fabio, 5 aprile 2009.

sabato 20 novembre 2010

Tagliatelle, ragu' e bistecca

Il menu' tipico della mia infanzia, cioe'. Perche' ai tempi della mia infanzia "essere in carne" era un segno di salute, e la pancia segno di opulenza. Guai ad essere magri, "guarda se e' patito, quello li' (lule'), e' povero!" era il refrain.

Ovviamente si fa poca fatica a mangiare, specie se in casa (anzi due, contando anche la casa dei miei nonni, posizionata sotto la mia) un pentolone di ragu' era perennemente sul fuoco.... Ancora meglio se la domestica comprava un bel tozzo di pane (ovviamente per la propria famiglia) piemontese che io bellamente mangiavo intingolato nel ragu'.

Ma non avevo che l'imbarazzo della scelta, perche' se mancava il ragu' c'era la trippa, il vitello arrosto o il brodo ed in ogni caso io arrivavo a pranzo "gia' mangiato". Non per questo mi limitavo e quindi senza colpo ferire mi mangiavo un bel piatto di tagliatelle (al ragu', naturalmente) e una bella bistecca. La verdura (poca roba, spinaci cotti qualche volta) era sempre roba per patiti o malati.

Cosi' sono arrivato a 14 anni bello grassottello, (e per fortuna che le merendine ed i McDonalds erano ancora da inventare o importare!) fors'anche obeso, quando uno dei primi medici disse ai miei che forse era giunta l'ora di muovere le chiappe. Ma questa e' un'altra storia.

Perche' tutt'oggi questa cosa del pentolone di ragu' sul fuoco mi e' rimasta, e mi manca. Cosi' ripresi in un amen 3 chili dal 7 novembre, sara' meglio che mi rimetta in riga, e gia' ho fatto un'uscita di corsa (Giardini margherita, una contrattura alla coscia, lombari in tilt ed un senso di malessere generale) ho comunque nuotato, che non mi pesa granche' ed oggi mi faro' pure questo 100 stile che sara' anche peggio di un triathlon sprint, ovvero meno di 2 minuti per fare una figuraccia.

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