Pensavo, dopo tante gare, di non emozionarmi piu', tanto meno per una campestre di 6 km! Pero' tra il fatto che la Cinque Mulini e' un evento, e che per me fosse il debutto in una campestre, ieri notte non ho dormito granche'. E stamattina non ero molto sveglio. Poi mano a mano che si avvicinava l'orario di partenza (dopo aver visto gli arrivi degli ultimi della Open e la partenza e la gara delle donne amatori), quel non so che che chiude lo stomaco si e' fatto ben stretto.
Come al solito un po' mi sono montato la testa, ovvero essendo la mia batteria dagli M45 in su (ovvero in anzianita' a crescere) mi sono detto che forse forse avrei fatto anche una buona figura. Cosi' alla partenza mi sono velleitariamente posizionato davanti, e allo start ho cominciato fortissimo. Dopo neanche 100m ero a meta' gruppo, alla prima strettoia nelle retrovie.
Il cuore prossimo alla soglia (152 bpm medi alla fine, picco a 162) e una qual certa difficolta' con le chiodate, specie nei punti dove c'e' il tappeto in uno dei quali sono anche ruzzolato per bene (come previsto, del resto). Al gomito e al ginocchio i segni della battaglia.
Bene negli strappi secchi in salita, dove le chiodate facevano presa e recuperavo quei due che non le avevano, ma sul piano il mio tapasciare era ancora piu' evidente che in strada, con un postura molto arretrata.
Emozionanti i passaggi nei mulini (proprio all'interno!) ed in generale un'atmosfera goliardica con anche una presa al volo dalla canottiera da parte di uno perche' stavo rovinando per le terre una seconda volta.
Come in un triathlon sprint quando e' finito tutto ho cominciato a capire cosa stavo facendo, ma sentivo di essermi divertito come un bambino a saltare nelle pozzanghere. Praticamente il percorso consta di un giro "corto" (senza il passaggio nei mulini, cioe') e 2 lunghi, per un totale di 6 km (abbondanti, comunque) e un terreno molto variabile, dall'asfalto ricoperto da questo tappeto in cui gli scarpini chiodati si impuntavano, allo sterrato, al campo arato di mais, al tappeto di aghi di pino che sembrava un tapis roulant. Unendo i passaggi nei mulini (tortuosi) alle 2 salite secche (ed altrettanto secche discese) avremo il percorso completo. Pacco gara ricco, con prodotti Enervit, maglietta personalizzata e portachiavi di partecipazione.
Ma il dato eclatante e' che mi sono divertito un mondo. Ed ho anche capito che bisogna che ci riprovi, magari in contesti meno storici, per fare molta pratica. La cosa piu' incredibile e' che Carla, se avesse partecipato, sarebbe pure andata a premio, poiche' nella sua categoria erano solo in due, e ne premiavano 3!!!
Sulla via del ritorno cotoletta succulenta e un grazie all'hotel AS Sempione di San Vittore Olona, che nonostante abbia l'aspetto (e non solo) di motel "a ore" ha camere bellissime e nuovissime a 70 euro la matrimoniale con Sky e doccia idromassaggio (pure matrimoniale!), ed un ristorante eccellente. Da non dimenticare una visita ai calzolai della zona, a prezzi di stock!
Come al solito un po' mi sono montato la testa, ovvero essendo la mia batteria dagli M45 in su (ovvero in anzianita' a crescere) mi sono detto che forse forse avrei fatto anche una buona figura. Cosi' alla partenza mi sono velleitariamente posizionato davanti, e allo start ho cominciato fortissimo. Dopo neanche 100m ero a meta' gruppo, alla prima strettoia nelle retrovie.
Il cuore prossimo alla soglia (152 bpm medi alla fine, picco a 162) e una qual certa difficolta' con le chiodate, specie nei punti dove c'e' il tappeto in uno dei quali sono anche ruzzolato per bene (come previsto, del resto). Al gomito e al ginocchio i segni della battaglia.
Bene negli strappi secchi in salita, dove le chiodate facevano presa e recuperavo quei due che non le avevano, ma sul piano il mio tapasciare era ancora piu' evidente che in strada, con un postura molto arretrata.
Emozionanti i passaggi nei mulini (proprio all'interno!) ed in generale un'atmosfera goliardica con anche una presa al volo dalla canottiera da parte di uno perche' stavo rovinando per le terre una seconda volta.
Come in un triathlon sprint quando e' finito tutto ho cominciato a capire cosa stavo facendo, ma sentivo di essermi divertito come un bambino a saltare nelle pozzanghere. Praticamente il percorso consta di un giro "corto" (senza il passaggio nei mulini, cioe') e 2 lunghi, per un totale di 6 km (abbondanti, comunque) e un terreno molto variabile, dall'asfalto ricoperto da questo tappeto in cui gli scarpini chiodati si impuntavano, allo sterrato, al campo arato di mais, al tappeto di aghi di pino che sembrava un tapis roulant. Unendo i passaggi nei mulini (tortuosi) alle 2 salite secche (ed altrettanto secche discese) avremo il percorso completo. Pacco gara ricco, con prodotti Enervit, maglietta personalizzata e portachiavi di partecipazione.
Ma il dato eclatante e' che mi sono divertito un mondo. Ed ho anche capito che bisogna che ci riprovi, magari in contesti meno storici, per fare molta pratica. La cosa piu' incredibile e' che Carla, se avesse partecipato, sarebbe pure andata a premio, poiche' nella sua categoria erano solo in due, e ne premiavano 3!!!
Sulla via del ritorno cotoletta succulenta e un grazie all'hotel AS Sempione di San Vittore Olona, che nonostante abbia l'aspetto (e non solo) di motel "a ore" ha camere bellissime e nuovissime a 70 euro la matrimoniale con Sky e doccia idromassaggio (pure matrimoniale!), ed un ristorante eccellente. Da non dimenticare una visita ai calzolai della zona, a prezzi di stock!
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