A Fabio, 5 aprile 2009.

mercoledì 31 agosto 2011

Sono stato in un posticino....



Per chi come me non e' andato via ad agosto, il rientro dei reduci e' curioso: se vedete un uomo chiaramente occidentale vestito in caffetano bianco aggirarsi per via Santo Stefano, non vi preoccupate, ha solo comprato l'oggetto e prima di riporlo per l'eternita' in un cassetto vorrebbe convincere gli amici del bar della qualita' tessili e delle mirabolanti capacita' di frescura che il caffettano possiede. Ma anche perche', avendolo pagato uno sproposito deve giustificare a se stesso che non ha preso un bidone (come invece ha preso).

Poi ci sono quelli che sono stati a Riccione, Rimini, Cervia, insomma, in Riviera per il quarantesimo anno, nello stesso hotel, stesso bagno, stesso ombrellone... che ci vogliono far credere che c'e' qualcosa di nuovo. Ma come? La Riviera vive del proprio riciclarsi sempre uguale a se stessa, e costui mi viene a dire che c'e' qualcosa di nuovo?? Infatti si tratta di un posto che esiste da sempre (io mi ci incontravo con la "compagnia" 30 anni fa) ma che evidentemente costui non aveva mai visto.

Tra l'altro in Riviera (a Riccione, per lo meno) quando hanno cambiato qualcosa (per esempio quando hanno tirato giu' il cinema Zanarini) si sono profusi in scuse per un anno, sui giornali e sul luogo stesso, e tuttora alle Poste (che ne hanno preso il posto, in parte) ancora dicono "si, c'era il cinema, qualche tempo fa..." e sono passati 20 anni!, con aria contrita.

Quelli che sono andati "altrove", invece sono tutto un sdilinquio di bellissimo, favoloso, mi sono innamorato di, ci andro' a vivere, non sarei mai tornato a casa. Che sia Marina Romea o l'Australia e' lo stesso, state certi che in quel posto li' tutto e' piu' bello, favoloso etc etc.

Una collega di mia moglie e' stata a **** in un residence, e ne ha decantato tanto le lodi che io e Carla ci siamo precipitati a vedere il sito del residence: a Cervia una pensione a due stelle vi offre una camera piu' bella.

Cambiando argomento, oggi sono andato a farmi un altro passo, il San Valentino, perche' l'estate sta finendo e il tempo "in quota" puo' guastarsi da un momento all'altro. Ieri poi avevo anche corso, anzi, cricetato, ai Giardini Margherita, e gia' avevo male alle gambe... In piu' stanotte non ho dormito benissimo... Insomma, non ero al top.

Il passo San Valentino si prende o da Avio o da Mori, sono sempre oltre 16/17 km. Io ho provato da Avio, oggi. Posteggiata l'auto sulla strada che arriva dall'A22, subito il paesaggio e' spettacolare.

La strada si inerpica per 3 km dolcemente fra le montagne e dopo poco si incontrano cartelli curiosi...

o passaggi arditi...

Mano a mano che procedo scopro che e' antipaticissima, come salita: un metro diverso dall'altro, con pendenze irregolari che variano fra il 2 ed il 13%, a tradimento e repentinamente. il refrain pre-tornante pero' e' ripetitivo: strappo con pendenza a doppia cifra al cartello "tornante", leggera spianata prima e durante la curva, recupero della pendenza al 7/8/9% dopo. E di tornanti cosi' ce ne sono almeno una decina.

Vado avanti, un po' seduto, un po' sul manubrio per una dozzina di chilometri, fino a che, finalmente, dopo la diga, la pendenza sembra stabilizzarsi intorno al 7%. Intanto il panorama si apre...


Cosi' fino all'albergo (m 1312), che non e' il punto piu' alto di San Valentino, posizionato all'area di picnic un po' su, a 1325m.


Fa anche un certo fresco (15 gradi), cosi' fatte un po' di foto ridiscendo.

Nessun commento: