Ventinovesima edizione di questa camminata veramente dura che si effettua a ridosso del centro di Bologna, con un tracciato che non ha quasi un metro di pianura. Organizzata ottimamente dalla Polisportiva Porta Saragozza, di cui mi onoro essere il tecnico della sezione triathlon, questa camminata podistica parte in cima a Via Risorgimento, dal cancello della Facolta' di Ingegneria, attraverso la quale si sbuca su Via Vallescura, si prosegue per Via Cino da Pistoia e Via Petrarca, alla fine della quale si gira a destra per la salita spaccagambe di Via dell'Osservanza.
Quando la salita spiana si gira a sinistra in discesa per Via di Gaibola, e poco piu' avanti a destra su per Via del Genio. Conosco molto bene queste strade, perche' con il coach le facciamo al contrario in bici in coda alla seduta di SFR. Alla fine di questa discesa da scapicollarsi (e 5 chilometri fatti), la camminata lunga prosegue a sinistra salendo per Via del Ravone e poi per i campi (oggi molto fangosi) fino alla chiesa di Casaglia da cui ridiscende per l'omonima via, la corta gira a destra per Via del Ravone e imbocca Via Casaglia in discesa e Via Saragozza (l'unica strada quasi piana), per finire dopo 7 chilometri (contro 14,5 km della lunga) nei giardini di Porta Saragozza per un meritato ristoro a base di panini con la mortadella e Tavernello.
Partito con Carla mi aspettavo che mi riempisse di contumelie (odia i percorsi mossi, specie le salite) e, dopo qualche centinaio di metri di Via dell'Osservanza ha cominciato a camminare. Ma contrariamente al solito non ha proferito verbo. Allora visto che era in compagnia dell'aspirante triathleta spagnola Marta, ho ripreso il mio passo di corsetta, e un po' provato sono arrivato alla deviazione dei percorsi, in fondo alla discesa di Via del Genio. Da li' ho fatto una media, ovvero ho proseguito sull'asfalto per Via del Ravone fino ai campi, poi sono tornato indietro per finire seguendo il percorso della alternativa.
Alla fine ho fatto 10,79 km, molto faticosi ma di qualita'. Con salite a strappo e discesa tecniche che non consentivano distrazioni. Anche Carla se l'e' cavata egregiamente, corricchiando in salita e perdendo un po' in discesa (per inesperienza), ma riprendendo diversi podisti sul drittone di Via Saragozza. Sta entrando in forma: fra breve saro' io a doverla inseguire.
Il percorso de La Petroniana
Quando la salita spiana si gira a sinistra in discesa per Via di Gaibola, e poco piu' avanti a destra su per Via del Genio. Conosco molto bene queste strade, perche' con il coach le facciamo al contrario in bici in coda alla seduta di SFR. Alla fine di questa discesa da scapicollarsi (e 5 chilometri fatti), la camminata lunga prosegue a sinistra salendo per Via del Ravone e poi per i campi (oggi molto fangosi) fino alla chiesa di Casaglia da cui ridiscende per l'omonima via, la corta gira a destra per Via del Ravone e imbocca Via Casaglia in discesa e Via Saragozza (l'unica strada quasi piana), per finire dopo 7 chilometri (contro 14,5 km della lunga) nei giardini di Porta Saragozza per un meritato ristoro a base di panini con la mortadella e Tavernello.
Partito con Carla mi aspettavo che mi riempisse di contumelie (odia i percorsi mossi, specie le salite) e, dopo qualche centinaio di metri di Via dell'Osservanza ha cominciato a camminare. Ma contrariamente al solito non ha proferito verbo. Allora visto che era in compagnia dell'aspirante triathleta spagnola Marta, ho ripreso il mio passo di corsetta, e un po' provato sono arrivato alla deviazione dei percorsi, in fondo alla discesa di Via del Genio. Da li' ho fatto una media, ovvero ho proseguito sull'asfalto per Via del Ravone fino ai campi, poi sono tornato indietro per finire seguendo il percorso della alternativa.
Alla fine ho fatto 10,79 km, molto faticosi ma di qualita'. Con salite a strappo e discesa tecniche che non consentivano distrazioni. Anche Carla se l'e' cavata egregiamente, corricchiando in salita e perdendo un po' in discesa (per inesperienza), ma riprendendo diversi podisti sul drittone di Via Saragozza. Sta entrando in forma: fra breve saro' io a doverla inseguire.
Il percorso de La Petroniana
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