Gia', dovevamo fare una tre giorni al mare, ma dopo il Ferragosto, anche quest'anno passato a fare da autista a mia suocera su e giu' per le valli fra Bologna e Modena (Montese, Castel d'Aiano, Villa d'Aiano e Zocca, con pranzo a Iola, frazione di Montese) a "respirare aria buona", di spararci altri 140 km per andare a Riccione non ne avevamo voglia, e cosi' siamo rimasti a Bologna.
Oggi abbiamo pero' deciso di provare il mare in collina, ovvero il Villaggio della Salute che si estende per vari ettari sulle colline di Castel San Pietro (nella Val Sillaro, tanto battuta con la bici), in un tourbillon di piscine, getti di acqua (non tipo acquafan, ma pretenziosamente curativi) e prati immensi, destinati a volgari bagni di sole, sebbene spacciati per geoterapia, fitoaromaterapia e cose del genere. Ovviamente d'impatto e' tutto molto bello, ma io e Carla, alla quarta piscina (scendendo dal Pianoro del cielo), al primo chakra e dopo il bagno di sale ne avevamo un po' piene le scatole.
Cosi' dopo 4 ore non ne potevamo piu' e sebbene i 22 euro a testa di ingresso ci trattenessero dallo scappare prima (in fondo siamo plumoni anche noi...), eravamo proprio al limite. In serata, poi, una bella cenetta da mia cognata, dove un ricca libagione di tigelle, affettati, pesto modenese e nutella ci ha ricaricato le pile.
Oggi abbiamo pero' deciso di provare il mare in collina, ovvero il Villaggio della Salute che si estende per vari ettari sulle colline di Castel San Pietro (nella Val Sillaro, tanto battuta con la bici), in un tourbillon di piscine, getti di acqua (non tipo acquafan, ma pretenziosamente curativi) e prati immensi, destinati a volgari bagni di sole, sebbene spacciati per geoterapia, fitoaromaterapia e cose del genere. Ovviamente d'impatto e' tutto molto bello, ma io e Carla, alla quarta piscina (scendendo dal Pianoro del cielo), al primo chakra e dopo il bagno di sale ne avevamo un po' piene le scatole.
Cosi' dopo 4 ore non ne potevamo piu' e sebbene i 22 euro a testa di ingresso ci trattenessero dallo scappare prima (in fondo siamo plumoni anche noi...), eravamo proprio al limite. In serata, poi, una bella cenetta da mia cognata, dove un ricca libagione di tigelle, affettati, pesto modenese e nutella ci ha ricaricato le pile.
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