A Fabio, 5 aprile 2009.

mercoledì 24 febbraio 2010

Hanno vinto loro (per ora)

Quelli dell'Aula C di Scienze Politiche di Bologna. Domani sera, con l'annunciata "Notte Bianca" nei cortili della suddetta facolta' io (e Carla) emigrero' in hotel. A chiunque si domandi come mai sia possibile tutto cio', ricordo che gia' in altre occasioni ho chiamato, nel cuore della notte: i vigili urbani ("non abbiamo pattuglie") il 113 ("le passo i Carabinieri"), questi hanno risposto "Manderemo a controllare, MA per intervenire dobbiamo essere chiamati dal Magnifico Rettore" (neanche il Preside di Scienze Politiche). Risultato: nessuno. Esposto ai Carabinieri: nessun risultato.

Ora, se occupate un tetto di una fabbrica in men che non si dica arrivano Pompieri, Vigili, Polizia, Carabinieri se non anche la Finanza. Ovviamente giornalisti e tv. Ed in men che non si dica la situazione viene risolta. Qui ci troviamo davanti ad occupazione di suolo (e locali) pubblici (non mi risulta che le universita' siano private, ancora)... Rumori molesti e musica a volume altissimo fino al mattino o quasi (non sbaraccano prima delle 4), vendono birre, roba da mangiare senza scontrino o altro, in NERO cioe'. Di sicuro il fumo che si alza denso non e' dovuto ad incendio e non solo a sigarette. Insomma un avvocato sa anche quali sono gli articoli del codice penale che vengono infranti. Eppure -da anni- questa situazione persevera. Vergognosamente.

Ah, se poi qualcuno prova a lanciargli degli improperi viene pure denunciato lui. Cosa che ho rischiato, ovviamente, una notte insonne delle tante. Una di queste volte scrivero' ad un giornale del sud (a quelli locali mi sono stancato), tipo la Gazzetta del Mezzogiorno o uno simile, per raccontare cosa fanno i figli di quelle famiglie che li mandano fiduciose a studiare quassu' e si immaginano -non dico un comportamento casa e chiesa- ma quanto meno una vita da studente... Se sapessero!

E allora -io che sono un signore- "prendo su" e vado in hotel. Niente piu' fegato amaro, incazzature e notti in bianco: Fanculo, va'!


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