Come gia' da qualche sabato i triathleti della Polisportiva Porta Saragozza si incontrano il sabato mattina per una bella seduta ciclistica. Purtroppo per me, il livello si sta "pericolosamente" alzando, e all'inizio delle salite dapprima arranco, poi vengo distanziato ed alla fine della salita sono li' che mi aspettano.
Sono tutti molto carini, non mi fanno pesare la mia ridicola gamba da salita (la preparazione ci sarebbe, e' proprio la gamba da salita che mi manca), sapendo che poi in discesa ed in piano (e per fortuna) sono un valido cambio e posso dire la mia.
Anche sabato, dunque (dopo la pausa per la trasferta alla campestre Cinque Mulini) uscita in bici, questa volta zona est con un bel revival: il percorso medio della vecchia Dieci Colli, quello che percorreva la Val di Zena, arrivava a Quinzano scendeva a San Benedetto del Querceto, risaliva a Monghidoro per Campeggio. Da li' abbiamo preferito (per evitare i motoraduni) scendere sulla Fondovalle Savena per Piamaggio e la Val Gattara per poi arrivare, dopo quasi 4 ore, al bivio per Badolo.
Da li' alcuni hanno tirato dritto (per Rastignano) altri, insaziabili, hanno girato a sinistra per Badolo, io e il cinno siamo tornati alla Pulce dove avevo posteggiato l'auto, passando per Pianoro Vecchio e Botteghino di Zocca. I nove di questo giro eravamo, oltre a me, il cinno, Mirko tritacarne, Matteo e Mauro i Ciclisti (con la c maiuscola) Claudia, che va in bici tanto forte quanto corre, Luca G. alla sua seconda uscita (ma si e' notato per niente) Vincenzo, che con la sua Bianchi piu' sporca della mia Harley (il che e' tutto dire) mi distanziava in salita, me e la mia lucidissima Treck, e Vittorio, uno dei nostri piu' valenti triathleti.
Ancora un grazie grande come una casa per avermi aspettato ad ogni scollinamento (Quinzano, Campeggio...)
Domenica podistica, invece. La questione era ferale. Carla doveva fare una 21 (mezza maratona). C'era Ferrara, Pistoia, Milano... Ma come condizione Carla ha posto quella che non fosse assolutamente competitiva. Cerca di qua, cerca di la', salta fuori questo 30imo Giro della Turaza in quel di Porto Fuori (periferia di Ravenna, 65/69 minuti da casa, secondo google map), proprio non competitiva. poi c'era la non trascurabile questione del cambio orario...
Insomma una levataccia a meta', dato che sabato sera ci siamo addormentati alle 10 (che sarebbero diventate le 11), e ieri mattina la sveglia ha suonato alle 7 (che erano le 6, fino a sabato). In fretta e furia, fra gatti, colazione, vestiario, attrezzatura e start up riusciamo ad essere fuori di casa alle 8.05. Incredibilmente riusciamo anche a non sbagliare strada e con un discreto anticipo (25 minuti) siamo a Porto Fuori.
Il meteo e' pero' radicalmente cambiato: dai 15/16 di Bologna qua sono 10 gradi! Azzardo la manica corta comunque (ed ho ragione) e dopo aver preso il pettorale (?) composto da buono maglietta, buono per Trofeo Scarpaza individuale (una sorta di Campionato Romagnolo di una corse piu' o meno lunghe, 21 quest'anno) e buono per il Trofeo delle societa', mi guardo attorno.
Carla, come spesso fa, decide di partire prima (una decina di minuti), io aspetto il via ufficiale che avviene in un clima conviviale ("Aspettate che il vigile ci ferma il traffico..... Venite in mezzo alla strada.......Pronti? Bene.... 9.31..... Via!")
Io decido che se lungo lento pro maratona dev'essere, lungo lento sara'. Parto quandi a 6.00/km, ma in 3 km sono a 5.30/km, senza fiatone, tranquillo. Ohibo'! In breve, pero' da asfalto il fondo diventa sterrato (pero' regolare), MTB a gogo' e ancora tengo un bel passo. Passiamo una diga (uno per volta...) e continua lo sterrato. Vedo ancora i primi, non perche' vanno piano ma perche' la strada e drittissima. Arrivati a Lido di Dante entriamo nella Pineta... Un deja-vu? Peggio, alla Valli e Pinete erano 3 km in pineta, qua si superano i 5! Il fondo e' buono, addirittura cerco il morbido della sabbia e le piante dei piedi ne traggono giovamento (non il mio passo, che ora e' quasi a 6.00/km).
Una volta usciti dalla pineta di nuovo sterrato... E di nuovo la Valle... Al 13imo chilometro si scavalla un canale e si passa su una cavedagna... E meno male che siamo in pianura... Dopo il ristoro altro sterrato, ed infine al 17imo la Turaza!
Peccato che qua il fondo sia di sassi piu' grandi ed i piedi cominciano a farmi male...Tengo duro per gli ultimi 3 km, di nuovo su asfalto. Arrivo che Carla e' gia' arrivata, non sono riuscito a prenderla.. A Londra sara' dura tenerla dietro...
2 ore e 2 minuti, ma che fatica! Una gara muscolare, che avrei certamente onorato meglio se non avessi fatto i 90 km di bici ieri, ma sono contentissimo per essere riuscito a fare un "doppio" che raramente in passato mi era riuscito. Complimenti anche all'organizzazione -perfetta- per una "ludico motoria" che con 2 euro e mezzo ci hanno regalato anche la maglietta, oltre che ristori (cinque sul percorso!) all'altezza.
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