Difficile capire come il cervello interpreti certi input. Mi ricordo perfettamente di una (unica) scalata in bici che parte poco prima del palazzo del comune di Monterenzio, e che scollina nella valle del Sillaro, roba tosta, con tre rampe al 14/17%. Cosi' come, per non rifare questa stessa scollinata e volendo ritornare in valle d'Idice. prendere la strada che arriva a Bisano, passando da Sassonero (anche questa una volta). Questa, pur di 6 chilometri, e pur essendo piu' regolare presenta circa 3 chilometri al 7/9%, che dopo 50 chilometri si fanno sentire. Sono certo di averla gia' fatta, in passato, eppure non la ricordo affatto. Ricordo perfettamente di aver giurato che mai piu' avrei rifatto una tale fatica. Ma si sa, i ciclisti, quanto a promesse, sono peggio dei marinai....
Giovedi sono ritornato su per queste "erte" che avevo fatto una volta sola anni fa. Mano a mano che procedevo nella salita, la gamba sembrava migliorata, la fatica sempre la stessa: immane. Un signor giro, perche' partiti (ero con un altro) dalla Pulce, abbiamo percorso la valle d'Idice a salire fino a Monterenzio, da li' siamo passati in Valle del Sillaro, arrivando giusto davanti al Villaggio della Salute, e da li' raggiungendo Sassoleone. Ridiscendendo abbiamo imboccato la strada che porta a Sassonero e siamo passati per le eliche (capendone anche il perche') con l'intenzione, di nuovo nella Valle d'Idice di passare in Val di Zena per la strada che passa dal Monte delle Formiche. Pero' una volta al bivio eravamo veramente cotti. E abbiamo semplicemente tirato dritto. Siccome io non fermo mai il Garmin, dentro ci sono tutte le soste (bere, mangiare etc...)
E poi che gia' mercoledi mi ero sparato un andirivieni sulla fondovalle Savena per tenere in tiro la gamba, martedi solo un diecimila di corsa, seguito da una seduta di nuoto con Jacopo alla piscina dello Stadio. Nel report mancano i 3 x 75m + 2 x 100m gambe. A voler mettere i puntini sulle i.
Oggi riposo, anche perche' ho qualche problemino fisico, ma la settimana non e' finita: domani giro in bici con il gruppo (e saranno altri 100 km, almeno) e domenica (se ce la faccio) maratonina, sempre in preparazione della maratona del 22 aprile. E peccato per la campestre di domani pomeriggio che dovro' saltare, visto che non potro' essere in bici e contemporaneamente a correre.
Qualcuno dovra' impegnarsi davvero, a fine giugno... Perche' non voglio che vinca facile...
Giovedi sono ritornato su per queste "erte" che avevo fatto una volta sola anni fa. Mano a mano che procedevo nella salita, la gamba sembrava migliorata, la fatica sempre la stessa: immane. Un signor giro, perche' partiti (ero con un altro) dalla Pulce, abbiamo percorso la valle d'Idice a salire fino a Monterenzio, da li' siamo passati in Valle del Sillaro, arrivando giusto davanti al Villaggio della Salute, e da li' raggiungendo Sassoleone. Ridiscendendo abbiamo imboccato la strada che porta a Sassonero e siamo passati per le eliche (capendone anche il perche') con l'intenzione, di nuovo nella Valle d'Idice di passare in Val di Zena per la strada che passa dal Monte delle Formiche. Pero' una volta al bivio eravamo veramente cotti. E abbiamo semplicemente tirato dritto. Siccome io non fermo mai il Garmin, dentro ci sono tutte le soste (bere, mangiare etc...)
E poi che gia' mercoledi mi ero sparato un andirivieni sulla fondovalle Savena per tenere in tiro la gamba, martedi solo un diecimila di corsa, seguito da una seduta di nuoto con Jacopo alla piscina dello Stadio. Nel report mancano i 3 x 75m + 2 x 100m gambe. A voler mettere i puntini sulle i.
Oggi riposo, anche perche' ho qualche problemino fisico, ma la settimana non e' finita: domani giro in bici con il gruppo (e saranno altri 100 km, almeno) e domenica (se ce la faccio) maratonina, sempre in preparazione della maratona del 22 aprile. E peccato per la campestre di domani pomeriggio che dovro' saltare, visto che non potro' essere in bici e contemporaneamente a correre.
Qualcuno dovra' impegnarsi davvero, a fine giugno... Perche' non voglio che vinca facile...
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