Un prestito con diritto di riscatto mi consente da ieri di divertirmi un po' su una MTB, e -se continua cosi'- andra' a finire (manco a dirlo) che la riscattero'. Cosi' stamattina mi sono divertito un po' sulla riva dell'Idice rischiando l'osso del collo (anche a i due all'ora) e spaccandomi le gambe. Rispetto ad una bici da strada e' tutto diverso. Non ci si alza mai sui pedali, la ruota scivolerebbe sui terreni sdrucciolevoli. Quindi agilita' all'estremo, con rapporti 30x30 o giu' di li'. Riuscendo a scalare pendenze del 20% senza troppa fatica fa un certo effetto...
Qui sotto una foto de "La Grassa". Ieri uscita in bici con le tre salite, e sono ritornato su per il monte Calderaro (2 volte), ed una verso Sassoleone, visto che sono pendenze al momento sostenibili.
Stasera Ruggio era punto da una tarantola (con le spoglie di insegnante di aerobica), e ci ha massacrato. Mica per le distanze, ma per i ritmi.
Stasera Ruggio era punto da una tarantola (con le spoglie di insegnante di aerobica), e ci ha massacrato. Mica per le distanze, ma per i ritmi.
La prima uscita con La Grassa
L'uscita in bici da strada
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