Oggi dovevo fare un bel lungo (vallonato) in bici e potendo solo in mattinata, ho caricato la bici (da strada) e sono andato in zona Castel San Pietro, perche' 18 km di Stradelli Guelfi erano troppi, di Val di Zena ne ho un po' le palle quadrate, e non potevo andare in zona Gianni. Cosi' ho pensato di fare la strada per Sassoleone, in salita si, ma piuttosto morbida, affrontanta senza tanta pianurazza.
Gia' il vento mi preoccupava in autostrada,ma una volta sceso dall'auto era teso e molto forte. Ho pensato che sarebbe bastato arrivare a Castel San Pietro per godere del riparo della collina... A Castel San Pietro non ci sono arrivato: dopo il secondo cavalcavia (2 km scarsi) ho rischiato di essere prima asfaltato da un tir e poi finire nel fosso. Perche' nonostante i miei 86 kg abbondanti il vento mi portava la bici dove voleva lui. Il tutto alla stupefacente media dei 16,8 kmh
Dietro front immediato e sulla via del ritorno ho goduto del "vento in poppa" tanto che mi sono lasciato prendere la mano (anzi i pedali) e sono arrivato (in un amen) a Medicina, sulla San Carlo, tutto pagato al ritorno: 5 km di fatica pura.
Dicono che pedalare controvento sia un gran esercizio. Soprattutto si sprigiona una potenza bestiale. Concordo. Ma dopo 43 minuti di questa pequena Lanzarote, ho deciso che sabato sara' senz'altro meglio, per fare un po' di chilometri.
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