A Fabio, 5 aprile 2009.

giovedì 14 febbraio 2008

A casa ammalati. Istruzioni per non impazzire

Quando siete a casa ammalati, ma ancora di piu' quando si e' in convalescenza, che non potete uscire (pena la ricaduta) se non brevi commissioni (figuriamoci per allenamenti), il problema piu' grosso e' non impazzire. Cioe' che fare per far arrivare sera? Problema non di poco conto, specie se i giorni diventano piu' d'uno.

Ho letto un libro (How Triathlon ruined my life), tanti fumetti (Magico Vento, Tex, Volto Nascosto, Dago e altri), e guardato tutto cio' che passa SKY (oggi mi sono sparato The Sentinel). Ho giocato al computer (palmare, niente consolle in IF home), ho viaggiato su Internet... Si, certo, per due giorni c'e' stata un'euforia strana per cui mi sono fatto prendere da tutte queste cose, ma dopo tre giorni tutto e' diventato noioso. Perche' poi SKY e' sempre uguale. E molte cose non mi piacciono. Ho letto e risposto a tutta la posta (cartacea e informatica) arretrata. Ho finito tutte le riviste ed i fumetti che capeggiavano nel mio portariviste. Ho gli occhi che mi si incrociano (anche piu' del solito) per i Double Skorpion (uno dei solitari piu' bastardi al mondo) giocati (adesso, pero' ho una media di risoluzione del 30% contro il 16% di una settimana fa).

Ho pure letto il manuale del mio nuovo palmare (The Kaiser, il TYTN II della Htc), io che i manuali li ripongo nel cassetto di default. Su internet non si finisce mai di curiosare, ma oramai ho esaurito la curiosita'... In un trip ironman (si vede che sono in astinenza totale) ho organizzato anche il primo IM 2009. Quindi spero domani di stare talmente bene da riuscire almeno a inforcare la bici per mezzora, in serata di andare a nuotare un po' per non presentarmi domenica mattina allo Stadio per i regionali, a fare una pessima figura (intendo, superiore a quella che farei comunque).

Perche' la tentazione di aprire la dispensa e mangiarmi nell'ordine (o anche sparso) tutto quello che trovo e' molto forte. Consigli?

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