Non credevo che la bici mi mancasse cosi' tanto. Stamattina, nonostante una maratona televisiva per recuperare serie registrate (Distretto di Polizia 8 di giovedi, e CSI Miami e Life di ieri sera, ad esempio) che mi ha tenuto sveglio fino alle 2, mi sono alzato in un lampo quando la sveglia ha vibrato alle 7.
Alle 9 puntuale ero alla Pulce ad attendere la combriccola formata da Ettore (il mitico), Paola (ironwoman) e Luca (Duracell) Zanetti, ed infine un altro che quando gli si dice bici, e' gia' vestito e in strada, ovvero Roberto il salitomane. La loro meta era per il passo della Raticosa, ma per mancanza di tempo li avremmo (io e Roberto) accompagnati fino a Quinzano e poi saremmo tornati indietro. Il giro su per la Val di Zena -specie il sabato mattina- e' una granfondo inconsapevole. Tanti e varii i gruppi, le coppie ed i singoli che a metterli insieme si arriva a centinaia.
E ce n'e' per tutti i gusti: i competitivi, i turistici, gli smaniosi e cosi' via. Di certo non ci si annoia. Il nostro era un gruppo "chiacchiera pedalando al medio", sui 25 all'ora, cioe'. Con buon ritmo sul piano e un po' rallentato, quasi affannato in salita. Qualche strappo giusto per rallegrare il passo, Certo che la bici di Duracell, un cancellone di 12 kg piu' le borse (sic!) faceva un certo effetto, almeno fino a che non abbiamo passato un vecchietto che su una bicicolr carta da zucchero senza cambio e con il carter (ma con il porta borraccia), di quelle che si comprano con 20 euro alle aste di bici, che ad occhio pesava sui 15 kg. Ma il conducente si e' inerpicato su per la salita di Quinzano con una flemma direi inglese.
Quindi dopo un corroborante caffe' (l'aria era comunque frizzante) nella piazza di Quinzano, abbiamo salutato i compagni di viaggio e siamo ritornati indietro, accodandoci, io e Roberto, ad un gruppo che ci ha portato dolcemente all'auto con relativa fatica. Piacevolissima pedalata che ripetero' presto. Soprattuto merito della compagnia.
Ieri sera un'altra seduta di nuoto, che in 40 minuti ci ha fatto produrre 1750m con dei misti pepati, una bella piramide con le palette e dei 50m a stile con variazioni di ritmo.
Il report dell'uscita in bici
Alle 9 puntuale ero alla Pulce ad attendere la combriccola formata da Ettore (il mitico), Paola (ironwoman) e Luca (Duracell) Zanetti, ed infine un altro che quando gli si dice bici, e' gia' vestito e in strada, ovvero Roberto il salitomane. La loro meta era per il passo della Raticosa, ma per mancanza di tempo li avremmo (io e Roberto) accompagnati fino a Quinzano e poi saremmo tornati indietro. Il giro su per la Val di Zena -specie il sabato mattina- e' una granfondo inconsapevole. Tanti e varii i gruppi, le coppie ed i singoli che a metterli insieme si arriva a centinaia.
E ce n'e' per tutti i gusti: i competitivi, i turistici, gli smaniosi e cosi' via. Di certo non ci si annoia. Il nostro era un gruppo "chiacchiera pedalando al medio", sui 25 all'ora, cioe'. Con buon ritmo sul piano e un po' rallentato, quasi affannato in salita. Qualche strappo giusto per rallegrare il passo, Certo che la bici di Duracell, un cancellone di 12 kg piu' le borse (sic!) faceva un certo effetto, almeno fino a che non abbiamo passato un vecchietto che su una bicicolr carta da zucchero senza cambio e con il carter (ma con il porta borraccia), di quelle che si comprano con 20 euro alle aste di bici, che ad occhio pesava sui 15 kg. Ma il conducente si e' inerpicato su per la salita di Quinzano con una flemma direi inglese.
Quindi dopo un corroborante caffe' (l'aria era comunque frizzante) nella piazza di Quinzano, abbiamo salutato i compagni di viaggio e siamo ritornati indietro, accodandoci, io e Roberto, ad un gruppo che ci ha portato dolcemente all'auto con relativa fatica. Piacevolissima pedalata che ripetero' presto. Soprattuto merito della compagnia.
Ieri sera un'altra seduta di nuoto, che in 40 minuti ci ha fatto produrre 1750m con dei misti pepati, una bella piramide con le palette e dei 50m a stile con variazioni di ritmo.
Il report dell'uscita in bici
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