Dieci chilometri da fare a tutta in apnea. Ero prontissimo. Puntavo ai 50 minuti. Dalla Romagna era giunto il Greguràtt (con la dolcissima moglie Lo), perche' competitiva di gruppo. Lo e Carla avrebbero fatto la 13 e mezzo, camminata test per la mezza del Lago Maggiore (per Carla). Diciamo di lei, prima: ha tenuto bene un passo di 6' al km, e si avvia ad allungare la distanza per arrivare ai 21: si, andremo a Stresa.
Io -lo ammetto- puntavo ai garetti di Beppe (Giuditta) che pensavo attestarsi su un passo 5 - 5.10/km, passo che sento abbastanza mio, per lo meno su questa distanza. Allo sparo Beppe schizza come una molla, ma io sono pronto e gli sono li'. Il primo km passa a 4.30... Vabbe', poi calera', mi dico... Secondo km a 4.45... Macche': Beppe e' un ossesso... E mi sta pure staccando... Realizzo che i miei battiti sono ben oltre la soglia, che il rantolo e' forte, e sto tenedo il passo della mia dietista, la mitica Roberta (maratoneta da 3h e spiccioli)! Troppe emozioni: il terzo km loro sono gia' lontani ed io mi assesto a 5 al km, poi a 5.17/km.
Poi calo ancora, ma tengo il passo sotto i 5.20-5.25/km fino alla fine, tranne durante il quarto km quando un conato di vomito (ma anche una minaccia di squaraus!) mi costringono a 20" di sosta. Riparto, ma sono finiti i canditi... Vengo sfilato e doppiato. Tre giri di questo circuito che parte dal centro di Granarolo, arriva fino al cimitero e ritorna: gli altri anni o non c'ero o ero di servizio, quindi non ero mai riuscito ad apprezzarne la velocita'. Alla fine arrivo stremato ma felicissimo, 52.13 (al mio Forerunner): un passo di 5.13/km come da tempo non vedevo... E sono 90 kg...
Saluto ora tutti quelli della Granarolo che non sono riuscito a salutare mentre correvo (piu' per l'assenza di fiato che per altro), ed anche la moglie del Pesco, Betta, che ho intravisto di corsa con il passeggino...
Il report del 20imo Gran Premio Milito
Io -lo ammetto- puntavo ai garetti di Beppe (Giuditta) che pensavo attestarsi su un passo 5 - 5.10/km, passo che sento abbastanza mio, per lo meno su questa distanza. Allo sparo Beppe schizza come una molla, ma io sono pronto e gli sono li'. Il primo km passa a 4.30... Vabbe', poi calera', mi dico... Secondo km a 4.45... Macche': Beppe e' un ossesso... E mi sta pure staccando... Realizzo che i miei battiti sono ben oltre la soglia, che il rantolo e' forte, e sto tenedo il passo della mia dietista, la mitica Roberta (maratoneta da 3h e spiccioli)! Troppe emozioni: il terzo km loro sono gia' lontani ed io mi assesto a 5 al km, poi a 5.17/km.
Poi calo ancora, ma tengo il passo sotto i 5.20-5.25/km fino alla fine, tranne durante il quarto km quando un conato di vomito (ma anche una minaccia di squaraus!) mi costringono a 20" di sosta. Riparto, ma sono finiti i canditi... Vengo sfilato e doppiato. Tre giri di questo circuito che parte dal centro di Granarolo, arriva fino al cimitero e ritorna: gli altri anni o non c'ero o ero di servizio, quindi non ero mai riuscito ad apprezzarne la velocita'. Alla fine arrivo stremato ma felicissimo, 52.13 (al mio Forerunner): un passo di 5.13/km come da tempo non vedevo... E sono 90 kg...
Saluto ora tutti quelli della Granarolo che non sono riuscito a salutare mentre correvo (piu' per l'assenza di fiato che per altro), ed anche la moglie del Pesco, Betta, che ho intravisto di corsa con il passeggino...
Il report del 20imo Gran Premio Milito
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