Cosa ci fanno i fumetti in un blog di un triathleta? Aoh, vorrei vedere voi, con un tempo da lupi, pioggia a catinelle e il nuoto serale! E' dunque venuta l'ora di parlare anche della nona arte. Qui un saggio che definisce perche' il fumetto e' la nona arte.
Da bambino i miei fumetti erano Tiramolla, Geppo, Nonna Abelarda e Topolino. Crescendo, Diabolik. Ma non ne ero appassionato. Preferivo i libri, tutto sommato. Poi, verso i 25 anni, ho scoperto i Bonelli. E li' ho ampliato i miei orizzonti, iniziando da Mister NO, Comandante Mark e Nathan Never. Poi Dylan Dog, Lazarus Ledd, Tex e Dago. Dopo una percorso onnivoro, in cui ho scoperto i fumetti francesi (le bande desinee), i sudamericani, e leggevo tutto cio' che usciva con delle "nuvolette", in edicola ma soprattutto in fumetteria, ho dovuto fare una cernita.
Al momento non potrei privarmi di Dago, Tex e Diabolik. Il Dago settimanale di Lanciostory e la ristampa mensile in formato bonellide. L'inedito mensile e l'Euracomix in formato gigante colorato non mi piacciono granche'. Di Tex prendo tutto, invece. Anche se le storie di Nizzi sono molto patetiche (Boselli ha portato una ventata di freschezza e novita' in un fumetto che sembrava avere ancora poca vita), le leggo sempre volentieri. Di Diabolik leggo sia l'inedito sia la prima ristampa. Ammiro gli autori per la fantasia con cui trovano trucchi sempre nuovi ed affascinanti.
Le altre testate in rapida sequenza ed in ordine sparso, sono: Julia, John Doe, molti cartonati francesi specie Van Hamme, e qualsiasi cosa di Wood (Savarese ed Amanda in primis). Lanciostory e Skorpio, settimanali, Magico Vento (anche se la qualita' delle storie e' molto ondivaga), e in generale ogni nuovo fumetto mi attira. Posseggo oltre 2000 fumetti, di cui molte serie complete.
Non amo i Manga ne' i Comics, ovvero i fumetti giapponesi (odio soprattutto la lettura al contrario che implica) e ritengo i fumetti americani assurdi, irreali e troppo "oltre".
Da bambino i miei fumetti erano Tiramolla, Geppo, Nonna Abelarda e Topolino. Crescendo, Diabolik. Ma non ne ero appassionato. Preferivo i libri, tutto sommato. Poi, verso i 25 anni, ho scoperto i Bonelli. E li' ho ampliato i miei orizzonti, iniziando da Mister NO, Comandante Mark e Nathan Never. Poi Dylan Dog, Lazarus Ledd, Tex e Dago. Dopo una percorso onnivoro, in cui ho scoperto i fumetti francesi (le bande desinee), i sudamericani, e leggevo tutto cio' che usciva con delle "nuvolette", in edicola ma soprattutto in fumetteria, ho dovuto fare una cernita.
Al momento non potrei privarmi di Dago, Tex e Diabolik. Il Dago settimanale di Lanciostory e la ristampa mensile in formato bonellide. L'inedito mensile e l'Euracomix in formato gigante colorato non mi piacciono granche'. Di Tex prendo tutto, invece. Anche se le storie di Nizzi sono molto patetiche (Boselli ha portato una ventata di freschezza e novita' in un fumetto che sembrava avere ancora poca vita), le leggo sempre volentieri. Di Diabolik leggo sia l'inedito sia la prima ristampa. Ammiro gli autori per la fantasia con cui trovano trucchi sempre nuovi ed affascinanti.
Le altre testate in rapida sequenza ed in ordine sparso, sono: Julia, John Doe, molti cartonati francesi specie Van Hamme, e qualsiasi cosa di Wood (Savarese ed Amanda in primis). Lanciostory e Skorpio, settimanali, Magico Vento (anche se la qualita' delle storie e' molto ondivaga), e in generale ogni nuovo fumetto mi attira. Posseggo oltre 2000 fumetti, di cui molte serie complete.
Non amo i Manga ne' i Comics, ovvero i fumetti giapponesi (odio soprattutto la lettura al contrario che implica) e ritengo i fumetti americani assurdi, irreali e troppo "oltre".
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