A Fabio, 5 aprile 2009.

lunedì 15 ottobre 2007

Milano bis

Seconda giornata del corso e il quadro si delinea. Infatti al mattino Leonardo Beggio (allenatore di nuoto di Fontana e Fiorella) ci illumina su cio' che saremo (oltre al resto): insegnanti della frazione natatoria (anche da zero) dei giovani(ssimi) triathleti. L'approccio e' probabilmente simile o uguale a quello del nuoto "classico", pero' l'introduzione di alcuni esercizi specifici, dovuti alla diversita' del nuoto nel triathlon, potrebbero dare spunti per attirare giovani leve, perche' tutto ruota attorno a questo fattore: come interessare bambini alla pratica del triathlon distogliendoli da altri sport "gettonatissimi"?

Nella prima parte pomeridiana abbiamo trattato dell'aspetto piu' delicato, ovvero la psicologia del bambino. Vista dal nostro futuro ruolo e come possiamo e dobbiamo interagire con i ragazzi. Quindi con esempi di situazioni tipiche e definizione del nostro ruolo. Purtroppo non abbiamo trattato molto dell'aspetto che sempre piu' spesso ha assunto importanza: l'invadenza dei genitori. Perche' se un bambino e' "malleabile" (ovviamente con argomentazioni giuste e sensate), un adulto e' piu' difficile trattare, basti pensare che al giorno d'oggi un genitore si permette di sindacare sul giudizio (oltre che del metodo) di un insegnante di scuola, arrivando a contestarne la competenza e il metro di giudizio.

Infine il professor Marcello (Iacuone, quello trendy, con jeckerson e sneakers) ci ha dato cenni di alimentazione e di salute, concludendo in bellezza con la descrizione della sincope.

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