Oggi in programma il “giretto in centro”, con la visita al Gold Suk e allo Spice market. Il pulmino dell'hotel ci preleva alle 9 e mezzo e in poco piu' di un'ora siamo a Dubai centro. L'atmosfera e' completamente diversa. Negozietti, maschi trafelati e continue offerte di copie di orologio di famosissime marche. Ma noi non ci facciamo distrarre: e sia pure con parecchie difficolta' troviamo il Gold Suk, ed e' impressionante. Almeno 100 negozietti disposti a croce offrono oro, pietre preziose e diamanti a getto continuo.
Tuttavia l'offerta e' talmente vasta che il troppo stroppia, e non avendo riferimenti di prezzi, non ci impelaghiamo in contrattazioni (che sono d'obbligo, qua) e dopo aver comunque ammirato pezzi di artigianato orafo di notevole fattura ci mettiamo alla ricerca del mercato delle spezie attorno a cui -ovviamente- giriamo per mezzora prima di riuscire ad trovarlo. Poi riusciamo a resistere anche qua alle lusinghe dei venditori, certamente piu' insistenti e meno raffinati degli orafi.
Al che decidiamo di vedere un po' di storia di questi emirati, ma dobbiamo passare di la' dal fiume. E per farlo ci sono i Seabus, cosi' vengono chiamati i barchini alla vista piuttosto instabili su cui Carla sale molto incerta e la prima traversata avviene un po' in trepidazione, anche perche' il Dubai Creek e' largo. Di la' cerchiamo la Bastakiya, l'antenato dell'aria condizionata, cioe' una torre che con un sistema ingegnoso raffreddava la calda aria del deserto, ma troviamo il Dubai Museum, che merita sicuramente una visita, e solo dopo la Bastakiya.
Per mancanza di tempo (il pulmino dell'hotel ripartiva alle 13 e 50) non abbiamo visto la Shindagha, il cuore della citta' vecchia. Pomeriggio in spiaggia, e in serata corsetta sulla sabbia, che speravo di fare meglio della mattina, con la bassa marea. Ma la sabbia e' comunque cedevole. Vabbe', un ottimo esercizio di propriocezione. Cena al buffet “internazionale”, di buon livello.
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