E dunque il coach e' arrivato. E -manco a dirlo- ne ho approfittato al meglio, o quasi. Sabato fiondatici in spiaggia ci siamo ben presto tuffati nelle acque marroncine ma caldissime del Mare Adriatico, e dopo un assaggio di poche centinaia di metri siamo tornati via terra. Al che ci ha raggiunto Stefano, che in compagnia di Adriano, ci ha proposto il "solito" 2000, ma dopo un po' Adriano, in leggero impaccio (c'era comunque un'onda molto fastidiosa), ha costretto Stefano a riguadagnare terra.
Rimasti soli, io e il coach, abbiamo puntato al largo (eravamo a poche decine di metri dalla spiaggia, fino a quel momento) verso una prima boa gialla e poi verso una "mitica" boa bianca dei 350m, che divide il mare tra inferno e paradiso ovvero lo spazio di mare da queste boe fino alla spiaggia, -teoricamente- riservato ai soli pattini, mosconi e umani. Da li' abbiamo costeggiato il "confine" per tre boe (non so quanto siano distanti in parallelo: a spanne direi un 300 metri) e arrivati a fronte dei nostri bagni, riguadagnato terra, dove una Carla leggermente preoccupata (siamo stati fuori un'ora e mezza!) ci aspettava in ansia. Dopo una meritata piada al prosciutto verso sera il coach ha deciso di fare una corsetta, mentre io ero "cotto". Dal sole, piu' che dal nuoto. Ho declinato.
Cena dal mitico Gianni (viale Dante, nei pressi del porto canale) e per quanto possibile a letto presto, perche' la mattina ci aspettavano per una biciclettata alle 7.00. Altra levataccia, stavolta alle 5 e 40, per dare modo ai padri di famiglia di poter gustare un bel giro in bici e tornare a meta' mattina giusto in tempo per non subire troppo le ire muliebri. Il "mestiere" del marito e' duro, ma quello dei padri lo e' molto di piu'. Cosi' alle 7 e un quarto siamo partiti, un po' addormentati, un po' incasinati in 8, 5 triathleti e 3 ciclisti, per l'entroterra romagnolo, un pezzo di superstrada per San Marino, a destra per le coste di Sgrigna (strada piuttosto nervosa, ma non dura, che arriva a Verucchio) poi la Marecchiese fino al bivio per Ponte a Uso, dove un paio hanno proseguito per un lunghissimo, mentre il resto della balla saliva a Ponte a Uso, e li' giunti ci siamo ulteriormente divisi, rimanendo solo io e il coach.
Chieste alcune informazioni ai ragazzi che stavano rientrando, abbiamo allungato scoprendo un bellissimo percorso allenante che a Bologna non si trova facilmente: una salita costante al 4-5% (fatto al medio, fino a Sogliano) e la successiva discesa a Savignano sul Rubicone (percorso della Nove Colli) con "rilanci", ovvero una discesa non costante ma con dossi lunghi in leggera salita da fare con il 53 (50) - 12 in rilancio. Inutile dire che il coach "era a nozze", mentre io "ero alla canna". Tant'e' che una volta giunti sulla Via Emilia, mentre lui si "allenava" in mono pedalata ai 35/38 all'ora e controvento, io arrancavo dietro perdendone spesso la ruota. Ero abbastanza cotto -dopo- da addormentarmi in spiaggia, cosa che non mi accade mai.
Un bellissimo week end, purtroppo eccezionale, perche' ora il coach e' di nuovo abile per le gare e altre occasioni saranno molto difficili.
Comunque una settimana di carico "extra":
SWIM: 6850m
BIKE: 261,73 km
RUN: 5,04 km
Va mo la'.
Rimasti soli, io e il coach, abbiamo puntato al largo (eravamo a poche decine di metri dalla spiaggia, fino a quel momento) verso una prima boa gialla e poi verso una "mitica" boa bianca dei 350m, che divide il mare tra inferno e paradiso ovvero lo spazio di mare da queste boe fino alla spiaggia, -teoricamente- riservato ai soli pattini, mosconi e umani. Da li' abbiamo costeggiato il "confine" per tre boe (non so quanto siano distanti in parallelo: a spanne direi un 300 metri) e arrivati a fronte dei nostri bagni, riguadagnato terra, dove una Carla leggermente preoccupata (siamo stati fuori un'ora e mezza!) ci aspettava in ansia. Dopo una meritata piada al prosciutto verso sera il coach ha deciso di fare una corsetta, mentre io ero "cotto". Dal sole, piu' che dal nuoto. Ho declinato.
Cena dal mitico Gianni (viale Dante, nei pressi del porto canale) e per quanto possibile a letto presto, perche' la mattina ci aspettavano per una biciclettata alle 7.00. Altra levataccia, stavolta alle 5 e 40, per dare modo ai padri di famiglia di poter gustare un bel giro in bici e tornare a meta' mattina giusto in tempo per non subire troppo le ire muliebri. Il "mestiere" del marito e' duro, ma quello dei padri lo e' molto di piu'. Cosi' alle 7 e un quarto siamo partiti, un po' addormentati, un po' incasinati in 8, 5 triathleti e 3 ciclisti, per l'entroterra romagnolo, un pezzo di superstrada per San Marino, a destra per le coste di Sgrigna (strada piuttosto nervosa, ma non dura, che arriva a Verucchio) poi la Marecchiese fino al bivio per Ponte a Uso, dove un paio hanno proseguito per un lunghissimo, mentre il resto della balla saliva a Ponte a Uso, e li' giunti ci siamo ulteriormente divisi, rimanendo solo io e il coach.
Chieste alcune informazioni ai ragazzi che stavano rientrando, abbiamo allungato scoprendo un bellissimo percorso allenante che a Bologna non si trova facilmente: una salita costante al 4-5% (fatto al medio, fino a Sogliano) e la successiva discesa a Savignano sul Rubicone (percorso della Nove Colli) con "rilanci", ovvero una discesa non costante ma con dossi lunghi in leggera salita da fare con il 53 (50) - 12 in rilancio. Inutile dire che il coach "era a nozze", mentre io "ero alla canna". Tant'e' che una volta giunti sulla Via Emilia, mentre lui si "allenava" in mono pedalata ai 35/38 all'ora e controvento, io arrancavo dietro perdendone spesso la ruota. Ero abbastanza cotto -dopo- da addormentarmi in spiaggia, cosa che non mi accade mai.
Un bellissimo week end, purtroppo eccezionale, perche' ora il coach e' di nuovo abile per le gare e altre occasioni saranno molto difficili.
Comunque una settimana di carico "extra":
SWIM: 6850m
BIKE: 261,73 km
RUN: 5,04 km
Va mo la'.
4 commenti:
CIAO IRONFRAKIE IERI MATTINA SULLA DISCESA DI VERRUCCHIO TI HO CHIAMATO E SALUTATO MA ERI TROPPO LANCIATO SULLA TUA BIKE.
CI SIAMO INCRICIATI IO SALIVO MENTRE TU SCENDEVI STAVO CORRENDO LA 100 KM EXTREME DI RIMINI.
qui leggo di salite con il 53, mono pedalata sui 35/38 orari, il commento sopra il mio recita: "..correndo 100km". Uuhhh: "come è lungo da percorrere l'ultimo miglio" verde, quello del triathlon, altro che i miei 109 km in bici!
A presto, ciao a tutti.
unoazero2000
Osso: ah, ecco chi mi ha urlato... Sorry, ma ero impegnato nell'ostica discesa e una minima distrazione poteva costarmi cara :-)
Complimentoni a te e all'altro matto di Giuseppe!
unoazero2000:
Ciao, mitico!
Beh ieri alla fine sono stati 107 e spiccioli, quindi a quantita' sei andato meglio tu. La media finale e' stata dei 25 all'ora, quindi "sotto media". Vero che il dislivello era "rilevabile" (1600m) ma i virtuosismi che riporti li faceva il coach (campione mondiale militare M40 di tri olimpico 2006) mentre guardandosi attorno era stupefatto del panorama: io arrancavo sbuffando (nonche' sacramentando) e perdevo secondi ogni 100m. Quindi, vai tranquillo, c'e' chi puo'. E lui puo'.
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