Gia' non siamo abbastanza mitizzati, noi triathleti, dai media, dagli sportivi della domenica, "monosport" o dall'UDS (uomo della strada)! Ora che uno squalo ha scambiato un triathleta (non un nuotatore, proprio un triathleta, riportano i media) per una foca (la muta...), divorandoselo, in quel di Solana Beach a San Diego, California (mica in una sfigatissima spiaggia senza nome in un paese del piffero...) quanto ce la tireremo?
No, perche' mica verrete a raccontare a me quella palla che vi schermite quando qualcuno scopre (chissa' mai come...) che voi fate triathlon? Io, per lo meno, no. Si, perche' c'e' ancora qualcuno che vuole far credere che fa triathlon per mantenersi in forma? Che e' uno sport come un altro? Che non sapeva decidere fra nuoto, bici o corsa e allora li fa tutti e tre? Maddai...
Ma per favore! Chi e' quello che con la muta vestita a mezzo, procedendo in zona cambio verso il proprio strallo per mettere in fila scarpette da bici-scarpette da corsa-cappellino-casco e Oakley non guarda al di la' delle fettucce con quell'aria da super uomo? Foss'anche il 50enne con un po' di pancetta. Tutti gonfi come tacchini, altroche'.
Eddai, ora siamo pure quelli che vengono divorati dagli squali, oltre che quei super uomini che fanno tre sport (e tutti assieme!). Non e' colpa nostra, e' che ci dipingono cosi'. E ci facciamo dipingere buoni buoni.
Tornando a noi, al mio cammino verso Francoforte, oggi uscitina in bici, centello smorzato da una cervicale e mal di schiena datata 13 aprile. E ridotto a 70 km. Mi spiace per Roberto, che in compagnia voleva testare il percorso medio della Dieci Colli, e che ho abbandonato a Quinzano.
Spero di migliorare un po' per giovedi: a me toccheranno i 158 del percorso lungo della Dieci Colli e con la cervicale che mi ritrovo, mi sa che sara' un tormento...
Un saluto e tanti complimenti infine al Pesco (lettore assiduo di questo blog, lo ringrazio per il tempo che mi dedica...), incrociato ben due volte in Val di Zena (a me verrebbe l'orchite a farmi 2 volte su e giu' Pulce-Quinzano e ritorno).
Giardini Margherita-Quinzano e ritorno
No, perche' mica verrete a raccontare a me quella palla che vi schermite quando qualcuno scopre (chissa' mai come...) che voi fate triathlon? Io, per lo meno, no. Si, perche' c'e' ancora qualcuno che vuole far credere che fa triathlon per mantenersi in forma? Che e' uno sport come un altro? Che non sapeva decidere fra nuoto, bici o corsa e allora li fa tutti e tre? Maddai...
Ma per favore! Chi e' quello che con la muta vestita a mezzo, procedendo in zona cambio verso il proprio strallo per mettere in fila scarpette da bici-scarpette da corsa-cappellino-casco e Oakley non guarda al di la' delle fettucce con quell'aria da super uomo? Foss'anche il 50enne con un po' di pancetta. Tutti gonfi come tacchini, altroche'.
Eddai, ora siamo pure quelli che vengono divorati dagli squali, oltre che quei super uomini che fanno tre sport (e tutti assieme!). Non e' colpa nostra, e' che ci dipingono cosi'. E ci facciamo dipingere buoni buoni.
Tornando a noi, al mio cammino verso Francoforte, oggi uscitina in bici, centello smorzato da una cervicale e mal di schiena datata 13 aprile. E ridotto a 70 km. Mi spiace per Roberto, che in compagnia voleva testare il percorso medio della Dieci Colli, e che ho abbandonato a Quinzano.
Spero di migliorare un po' per giovedi: a me toccheranno i 158 del percorso lungo della Dieci Colli e con la cervicale che mi ritrovo, mi sa che sara' un tormento...
Un saluto e tanti complimenti infine al Pesco (lettore assiduo di questo blog, lo ringrazio per il tempo che mi dedica...), incrociato ben due volte in Val di Zena (a me verrebbe l'orchite a farmi 2 volte su e giu' Pulce-Quinzano e ritorno).
Giardini Margherita-Quinzano e ritorno
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