Un neologismo per spiegare cosa ho fatto oggi... Svegliato di buon ora, alle 8.15 ritrovo sotto casa con il dentista e suo figlio, scalpitanti uno su una Cervelo e l'altro su un Carrera. Meta: Badolo, cha dal centro di Bologna e' tutt'altro che agevole. E allora su per Via Siepelunga, (e gia' qui ansimavo forte....), Paderno e Sabbiuno (ahhhhh senti la gamba sfrigolare perche' si cuoce....). A Badolo ci sono arrivato con la forza della disperazione. Zambo padre ha un passo regolare ma che ammazza. Zambo figlio ha l'esuberanza tipica del sedicenne e a starci dietro ci si fa del male, e tanto. Soprattutto potente come una quadriglia. Speriamo si converta al triathlon, mi piacerebbe allenarlo.
Da Badolo loro hanno proseguito per Monzuno, io sono sceso per la Porrettana, e giusto il tempo di cambiarmi e rinfrescarmi che gia' partivo in direzione Ponte Samoggia. La' uno nonmeno scalpitante Gianni, fresco terzo in categoria M60 a Rapperswill, ma soprattutto Campione Italiano di Lungo a Candia (sempre di categoria), mi aspettava per un uscita di corsa. 45 minuti x 8 km (un paio ancora di metri e stramazzavo al suolo...) al caldo, ma all'ombra del parco del Samoggia. Dritto per dritto dalla Via Emilia al tunnel dell'A1, e ritorno. Passo sciolto (5.45/km) ma lui parlava fluentemente, io smozzicavo mezze parole.
Finito? Macche'! In serata seduta di nuoto alla Record, che lascia pure che sia allegra, ma alla fine sono stati 1700m. Adesso mi sento un po' stanco, si...
La bici
La corsa
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