Bella corsetta in mattinata, in quel di Funo, con tratti su pratone un po' allentato. Carla ha dato forfait, ed io ero ben deciso a farmi tutti e 12 i km della "lunga", ma una colazione un po' troppo sostanziosa (anche se la solita: latte con crusca, toast e caffe') mi ha costretto a ripiegare sulla distanza media di 7,3 km.
Ritornato a casa Carla, che dice di essere a dieta, mi fa un ragionamento che non fa una grinza. Questo e' il periodo della zucca (non e' Halloween a caso), e con la zucca si fanno i cappellacci di zucca, a Ferrara. Sono appena le 11... magari potremmo andare a farcene un piatto..." "Stasera?", dico io. "Boh, farei per pranzo, che riusciamo a digerirli meglio", ribatte.
Ed eccoci alle 13 e 30 seduti (prenotati) ne "Il Ristorantino di Colomba" in Vicolo Agucchie, in pieno centro a Ferrara. Una sala per una quindicina di tavoli ed un'atmosfera abbastanza intima. Menu' tipico: ottimi i cappellacci alla zucca burro e salvia, sublime (e scarsa) salama da sugo con pure' per Carla e buricche (specialita' ebrea del ferrarese, eccellenti) ripieni di carne per me. A chiudere una discreta torta di tagliolini.
Tutto ottimo (anche il prezzo, meno di 30 euro a testa con acqua e mezza caraffa di vino), tranne il servizio. Pazienza, occorre tempo per ordinare, occorre tempo per essere serviti, e' occorso troppo tempo per avere il conto. Almeno, oggi. Perche' (speriamo) la confusione finale sulla gestione dei conti (atteso mezzora e non solo da noi) e' apparsa caotica all'improvviso. E -speriamo- episodica.
Ritornato a casa Carla, che dice di essere a dieta, mi fa un ragionamento che non fa una grinza. Questo e' il periodo della zucca (non e' Halloween a caso), e con la zucca si fanno i cappellacci di zucca, a Ferrara. Sono appena le 11... magari potremmo andare a farcene un piatto..." "Stasera?", dico io. "Boh, farei per pranzo, che riusciamo a digerirli meglio", ribatte.
Ed eccoci alle 13 e 30 seduti (prenotati) ne "Il Ristorantino di Colomba" in Vicolo Agucchie, in pieno centro a Ferrara. Una sala per una quindicina di tavoli ed un'atmosfera abbastanza intima. Menu' tipico: ottimi i cappellacci alla zucca burro e salvia, sublime (e scarsa) salama da sugo con pure' per Carla e buricche (specialita' ebrea del ferrarese, eccellenti) ripieni di carne per me. A chiudere una discreta torta di tagliolini.
Tutto ottimo (anche il prezzo, meno di 30 euro a testa con acqua e mezza caraffa di vino), tranne il servizio. Pazienza, occorre tempo per ordinare, occorre tempo per essere serviti, e' occorso troppo tempo per avere il conto. Almeno, oggi. Perche' (speriamo) la confusione finale sulla gestione dei conti (atteso mezzora e non solo da noi) e' apparsa caotica all'improvviso. E -speriamo- episodica.
1 commento:
Una volta che passi da queste parti, devi comprare i caplaz alla pasta fresca di Vigarano Mainarda, nella zona dietro la chiesa. Costano la metà che in centro e sono due volte più buoni. Fidati.
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