Dopo i 94km in bici e la nuotata di venerdi, ieri ho spavaldamente proposto un uscita in bici a Roberto e Andrea (talentuoso giovane croato) che insieme componiamo i 3/4 della squadra di Triathlon del Porta Saragozza (l'altro e' Lucianone, un marchigiano tosto). Mi ero detto che un paio di orette non mi avrebbero che fatto bene. Oltretutto con Roberto sarebbe stata un'uscita di potenziamento, viste le sue simpatie per tutto cio' che e' "salita".
Quindi da Porta Sant'Isaia siamo arrivati fino in Val di Zena, e da li' su per Botteghino di Zocca. Gia' mi sentivo la gamba un po' dura, ma dopo neanche 20 m di salita ho capito che sarebbe stata durissima. Andrea, infatti, si e' involato e alle antenne mi ha dato 10 minuti, pure Roberto saliva bene e 6/7 minuti li ho presi anche da lui. Ed io quasi al limite del piede a terra arrancavo sbuffando. Per fortuna ho incrociato il mitico Duracell che mi ha aiutato a soffrire meno, e tra una chiacchiera e l'altra abbiamo fatto qualche chilometro assieme.
Fino alla Futa, da dove noi abbiamo preso per Via delle Torriane e Paderno e Duracell e' tornato per Rastignano. A Paderno ero stremato. Anzi, complice l'umidita' che mi faceva slittare la ruota, un pezzo (il piu' duro) di Via delle Torriane l'ho proprio fatto a piedi. Per fortuna che in discesa me la cavo meglio di loro, senno' io ero ancora li' a pedalare che Roberto e Andrea erano a tavola. Anzi al dolce. Insomma, ci faccio. Perche' ieri dovevo riposare, o per lo meno non andare in bici, tanto meno con loro.
Stamattina, invece, ho accompagnato Carla alla classica Camminata A.V.I.S. di Calderara, avvolta in un nebbione di antica memoria. Poiche' ho la settimana sabbatica dalla corsa, mi sono dato da fare stilando la classifica dei podisti del Porta Saragozza al traguardo, che per loro costituiva gara sociale, mentre aspettavo Carla che si e' lanciata nella maxi di 12 km, tenendo un ottimo passo sostenuta anche dal grande Marino.
Il tracciato della bici
Quindi da Porta Sant'Isaia siamo arrivati fino in Val di Zena, e da li' su per Botteghino di Zocca. Gia' mi sentivo la gamba un po' dura, ma dopo neanche 20 m di salita ho capito che sarebbe stata durissima. Andrea, infatti, si e' involato e alle antenne mi ha dato 10 minuti, pure Roberto saliva bene e 6/7 minuti li ho presi anche da lui. Ed io quasi al limite del piede a terra arrancavo sbuffando. Per fortuna ho incrociato il mitico Duracell che mi ha aiutato a soffrire meno, e tra una chiacchiera e l'altra abbiamo fatto qualche chilometro assieme.
Fino alla Futa, da dove noi abbiamo preso per Via delle Torriane e Paderno e Duracell e' tornato per Rastignano. A Paderno ero stremato. Anzi, complice l'umidita' che mi faceva slittare la ruota, un pezzo (il piu' duro) di Via delle Torriane l'ho proprio fatto a piedi. Per fortuna che in discesa me la cavo meglio di loro, senno' io ero ancora li' a pedalare che Roberto e Andrea erano a tavola. Anzi al dolce. Insomma, ci faccio. Perche' ieri dovevo riposare, o per lo meno non andare in bici, tanto meno con loro.
Stamattina, invece, ho accompagnato Carla alla classica Camminata A.V.I.S. di Calderara, avvolta in un nebbione di antica memoria. Poiche' ho la settimana sabbatica dalla corsa, mi sono dato da fare stilando la classifica dei podisti del Porta Saragozza al traguardo, che per loro costituiva gara sociale, mentre aspettavo Carla che si e' lanciata nella maxi di 12 km, tenendo un ottimo passo sostenuta anche dal grande Marino.
Il tracciato della bici
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