Non succede tanto spesso, qui a Bologna. Quindi: la corsa domani, nuoto ieri sera, bici neanche volendo. Ok, giornata dedicata alla casa. Alla ricerca del mobile perfetto, quello che dovra' contenere il mio abbigliamento oramai esuberante dal vecchio cassetto. Giovedi' mi era toccata l'Ikea (risultato: 2 cuscini troppo alti, uno scompartitore di cose che ha sbragato il cassetto di cui sopra, una scatola di biscotti tipici svedesi, uno di grucce per gli armadi, €8 x 1.99, e 2 orchidee perche' in offerta).
Oggi dunque Ricci Casa a Crespellano, piu' o meno l'Ikea dei ricchi, ed in effetti i mobili sono un pelo piu' pregiati (o almeno sembrano tali, visto che anche se fatti -probabilmente- dietro l'angolo, basta metterci un cartellino con su scritto "importato direttamente dall'Oriente" che acquistano un fascino esotico irresistibile), allestimenti piu' curati ma soprattutto cio' che differenzia Ricci Casa (appunto) e' la gente che ci viene.
Mentre all'Ikea nessuno si vergogna di essere li' per comprare mobili, arredare la casa, acquistare accessori inutili e farsi piacere improbabili piumini svedesi con cui litigarci nel letto per anni (e probabilmente addurre a ragione di divorzio), spesso con diverbi spettacolari fra futuri sposi e suocere petulanti, da Ricci Casa no. Innanzitutto ci si va con l'amica. Con la famiglia poi, la seconda volta, quando l'amica ha fortificato le idee su un orribile ed inutile cassapanca finto indonesiana e stoppato ogni obiezione del marito e/o della suocera.
Poi non si piazzano davanti all'oggetto e studiano la strategia, ma in un angolo, a metri di distanza, in un chiacchiericcio fitto fitto, con un linguaggio quasi cifrato e appena sussurrato. Altro stile, da Ricci Casa. Cosi' anche noi abbiamo trovato il nostro bel mobile, solo che nonostante misurazioni quasi al laser dell'esiguo spazio del sottoscala avevamo qualche dubbio. E quindi il tutto e' rimandato a domani.
Intanto ho avuto anche il tempo per dare un'occhiata al percorso dell'IM Arizona, e nel bike course c'e' una sola vera difficolta', una collinetta di (ben) 305 m, da fare 3 volte. Il nuoto sara' in questo fiume/lago (ancora non ho capito cosa sia e soprattutto se ci sia corrente), mentre la corsa e' praticamente piatta (un leggero dislivello di 30m da fare 3 volte). Pare che la vera difficolta' sia rappresentata dalle raffiche di vento (sono mai stati a Lanzarote?), che sono poi la causa dello spostamento a novembre gia' da quest'anno e definitivo dal 2009. Boh... A me pare che le 8h e 20' finali per il primo, e 4h e 29' come parziale di bici non siano tempi pregiudicati da raffiche di vento. Certo, io punto a finire (shirt&medal), quindi questi tempi per me sono relativi.
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