Oh, ecco una granfondo in cui mi trovo a mio agio (e molto)! Nel percorso affrontato da me, il medio, tre salite di numero, neanche troppo impegnative (tranne l'ultima, la presa XIV del Montello, che presenta uno strappo in doppia cifra nel primo chilometro, ma per fortuna sono poche centinaia di metri). 123 km e mezzo, 1357m il dislivello totale. Una passeggiata di salute.
Pronti via ieri alle undici, da Bologna alla volta di Treviso, hotel Carlton per la precisione. Arriviamo per il pranzo che all'hotel ci consigliano da Don Fernando, in centro. Treviso ha la struttura del centro storico ancora medievale, e poiche' ne' la prima ne' la seconda guerra mondiale ne hanno travisato la struttura, le strade sono strette, tortuose (non si riesce a vedere oltre i 50 m) ed e' facilissimo perdersi. O finire dentro il fiume Sile, che attraversa la citta' con un intricato sistema di canali.
Quindi con difficolta' abbiamo trovato il ristorante e nonostante la cartina con molta piu' difficolta' ne abbiamo attraversato il centro per dirigerci al punto in cui si ritiravano i pacchi gara, all' ITCS Luzzatti. Pacco gara ricco di un accappatoio, novita' nel panorama dei gadget GF. Ho il numero 2634, che mi consente di accedere alla seconda griglia del percorso medio.
Stamattina sveglia alle 6 meno un quarto, dato che la partenza e' fissata per le 7 e 30, e al buffet della colazione, la pasta. Poi, con calma, mi avvio alla griglia, ovviamente perdendomi nei meandri del centro, dato che l'hotel e' dalla parte opposta della partenza. Carla da forfait. In griglia tanti stranieri, brasiliani, tedeschi, e inglesi su tutti. Poi, alle 7 e 30 con molta piu' calma rispetto al solito, la partenza. Ma e' per poco, i primi 26 km,infatti sono piatti come un tavolo da biliardo e la media al mio Garmin e' sopra i 38 km/h alla prima asperita', il Colle di Guardia, poco dopo Susegana.
Ho un buon ritmo, e salgo con un baldanzoso 39-21/23. Al primo rifornimento di Refrontolo (che da il nome ad un vino passito) mi fermo solo per vedere che da mangiare c'e' solo roba dolce, e tiro diritto. A Tovena la divisione dei percorsi, e passato Tarzo il percorso continua ad essere un mangia e bevi godibilissimo che affronto sempre a ruota (succhiandola voracemente, lo ammetto) di qualcuno. Al ristoro di San Pietro di Feletto mi devo fermare per liberare dagli scarpini e massaggiare i piedi: i nervi mi costringeranno 3 volte alla sosta e al massaggio, oggi.
Poi, di nuovo pancia a terra verso Treviso, con l'ultima asperita' della presa XIV, che costringe molti al piede a terra, ma non io, e seppure rimpiangendo un po' il 34-27, riesco a superare i 3,5 km di questa asperita' senza troppi patemi. Ora sono 21 km piatti, in cui ci fancula un po' per i cambi (anch'io cerco di rifiutarmi, ma alla fine non posso esimermi) e a 40 all'ora sono in piazza Matteotti in 4h e 14' (ufficioso al mio Garmin) alla media di poco inferiore ai 30 all'ora. Sonoa ndato piu' forte delle previsioni: Carla e' ancora in hotel..
Sensazioni ottime: temevo l'effetto di ritorno dell'Ironman, come mi era capitato in aprile dopo l'Arizona alla Dieci Colli, ma invece avrei potuto affrontare (forse!) anche il percorso lungo di 200 km. Fisicamente forse, mentalmente di sicuro. Ed ora pensiamo al mezzo IM...
Infine, menzione speciale per la nuova divisa, testata per bene (oltre 4 ore e 120 km!): nessun fastidio, cuciture perfette, sudore espulso a dovere: ottimo acquisto!
Il report della GF Pinarello
Pronti via ieri alle undici, da Bologna alla volta di Treviso, hotel Carlton per la precisione. Arriviamo per il pranzo che all'hotel ci consigliano da Don Fernando, in centro. Treviso ha la struttura del centro storico ancora medievale, e poiche' ne' la prima ne' la seconda guerra mondiale ne hanno travisato la struttura, le strade sono strette, tortuose (non si riesce a vedere oltre i 50 m) ed e' facilissimo perdersi. O finire dentro il fiume Sile, che attraversa la citta' con un intricato sistema di canali.
Quindi con difficolta' abbiamo trovato il ristorante e nonostante la cartina con molta piu' difficolta' ne abbiamo attraversato il centro per dirigerci al punto in cui si ritiravano i pacchi gara, all' ITCS Luzzatti. Pacco gara ricco di un accappatoio, novita' nel panorama dei gadget GF. Ho il numero 2634, che mi consente di accedere alla seconda griglia del percorso medio.
Stamattina sveglia alle 6 meno un quarto, dato che la partenza e' fissata per le 7 e 30, e al buffet della colazione, la pasta. Poi, con calma, mi avvio alla griglia, ovviamente perdendomi nei meandri del centro, dato che l'hotel e' dalla parte opposta della partenza. Carla da forfait. In griglia tanti stranieri, brasiliani, tedeschi, e inglesi su tutti. Poi, alle 7 e 30 con molta piu' calma rispetto al solito, la partenza. Ma e' per poco, i primi 26 km,infatti sono piatti come un tavolo da biliardo e la media al mio Garmin e' sopra i 38 km/h alla prima asperita', il Colle di Guardia, poco dopo Susegana.
Ho un buon ritmo, e salgo con un baldanzoso 39-21/23. Al primo rifornimento di Refrontolo (che da il nome ad un vino passito) mi fermo solo per vedere che da mangiare c'e' solo roba dolce, e tiro diritto. A Tovena la divisione dei percorsi, e passato Tarzo il percorso continua ad essere un mangia e bevi godibilissimo che affronto sempre a ruota (succhiandola voracemente, lo ammetto) di qualcuno. Al ristoro di San Pietro di Feletto mi devo fermare per liberare dagli scarpini e massaggiare i piedi: i nervi mi costringeranno 3 volte alla sosta e al massaggio, oggi.
Poi, di nuovo pancia a terra verso Treviso, con l'ultima asperita' della presa XIV, che costringe molti al piede a terra, ma non io, e seppure rimpiangendo un po' il 34-27, riesco a superare i 3,5 km di questa asperita' senza troppi patemi. Ora sono 21 km piatti, in cui ci fancula un po' per i cambi (anch'io cerco di rifiutarmi, ma alla fine non posso esimermi) e a 40 all'ora sono in piazza Matteotti in 4h e 14' (ufficioso al mio Garmin) alla media di poco inferiore ai 30 all'ora. Sonoa ndato piu' forte delle previsioni: Carla e' ancora in hotel..
Sensazioni ottime: temevo l'effetto di ritorno dell'Ironman, come mi era capitato in aprile dopo l'Arizona alla Dieci Colli, ma invece avrei potuto affrontare (forse!) anche il percorso lungo di 200 km. Fisicamente forse, mentalmente di sicuro. Ed ora pensiamo al mezzo IM...
Infine, menzione speciale per la nuova divisa, testata per bene (oltre 4 ore e 120 km!): nessun fastidio, cuciture perfette, sudore espulso a dovere: ottimo acquisto!
Il report della GF Pinarello
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