A Fabio, 5 aprile 2009.

mercoledì 9 luglio 2008

Tipo A e tipo B

Quando fai un ironman, ti viene spontaneo porti domande, perche' in 13 ore ne hai di cose a cui pensare, o anche per passare il tempo e non pensare alla fatica... Ad esempio, perche' quel energumeno di 100 kg alto 2 metri corre a 4' al km come se non stesse facendo alcuna fatica? O perche' un donnone che sul sellino della bici sembra la brutta vecchia della fiera di San Lazzaro sul fittone (com'erano belli, com'erano buoni), ti supera come se tu fossi fermo? Eppure io sono li' che mica batto la fiacca, mulino le braccia per nuotare, pedalo come un forsennato e ho il fiatone perche' corro (quando corro)... Insomma:

Atleti si nasce o si diventa?

Si diventa, certamente, ma prima si comincia a diventarlo e meglio e'. Ma soprattutto se uno e' stato atleta in gioventu' (e parliamo di 5-10 anni di eta'), anche se ha passato 20 anni di ozio il "gesto" ce l'ha sempre. Ai tipi A basteranno poche sedute per sverniciare i tipi B.

Nel nuoto, c'e' chi ha l'acquaticita' (che fa la differenza fra un nuotatore da un bagnante), che non si compra da Decathlon, ma si acquisisce in gioventu' e non piu' in eta' adulta (scientificamente dimostrato). E poi c'e' da bilanciare il movimento delle braccia e del busto con le gambe, prendere acqua con tutto il braccio, la respirazione... Gesti che un adulto fa fatica ad assimilare. Ma qui, un po' mi salvo ( e infatti a nuoto -in proporzione esco in posizione migliore), proprio perche' in gioventu' un po' di nuoto l'ho fatto.

Nella bici va un po' meglio (come teoria, intendo), il gesto da imparare e' unico: ovvero si deve sviluppare la rotondita' della pedalata, quando cioe' non si pesta solo sui pedali, ma soprattutto si tira il pedale quando e' in fasce morta (dal basso). Qui e' tabula rasa. Siamo ancora all'ABC, ovvero tento ancora di assimilare il gesto.

Ma e' nella corsa che si vede la vera differenza. Falcata rotonda, rullata piena, passo lungo e economico. Tutte cose che se non impari da bambino... E qui viene fuori il tapascione che e' in me. Niente da fare. Anche se avessi i piedi a posto la mia falcata non assomigliera' mai a quella di Baldini, la mia corsa non sara' mai economica, in foto sembrero' sempre arrancare (o tapasciare).

E allora, chi me lo fa fare di fare un ironman? Ah, beh... tutti "tipi A" qui a leggere? Diro' subito che se non ci fosse il tipo B (la negazione dell'atleta) non esisterebbe il tipo A... E tagliamo la testa al toro, eh? Poi, visto che qualcuno avrebbe comunque da dire qualcosa ancora, un bel "Saranno c...i miei!" ci sta a pennello.

Ci sarebbero (e sono tanti) anche il tipo A+ e il tipo B+, ma questi non sono ne' atleti ne' negazione dei medesimi, sono dei patacca che vogliono barare.

4 commenti:

luciano ha detto...

Presentati a Bellagio che comincio a darti l'antipasto....

ciaooo

Ironfrankie ha detto...

Si si, ci vediamo la'! :-)

Stefy ha detto...

Sei un mito!

Ironfrankie ha detto...

Grazie, e piacere di saperti mia lettrice, Stefy. Continua cosi', come nel tuo blog. Ti manca solo il nuoto, vedo :-)

Ciao!