Quando penso di sentire che "c'ho la gamba" chiedo al coach "botteghino". Botteghino, e' la salita che da Botteghino di Zocca dalla Val di Zena porta a Pianoro. Una salita non lunghissima, con pendenze fra il 6 e il 9 per cento che mette a dura prova le gambe. Specie se fatte come "coach comanda", ovvero una prima in agilita' (lui, io arranco in ogni caso anche con il 34-27) eppoi una seduto ed una in piedi sui pedali in "tiro", per un tot di volte.
Oggi poi avevamo in coda, nella prima salita in agilita', Irina, un'ucraina che ci ha detto di pedalare per diletto (seee, lo va poi a raccontare ad altri: una Whistle top di gamma con Record 10v, pedalata rotonda e saliva senza alcuna fatica), lasciando il povero IF ad arrancare ed il coach a prendermi in giro per la pessima figura...
Comunque Botteghino rimane la mia croce. Anche se oggi (la salita standard prevede dopo lo scollinamento i due rilanci sui dossi, per poi ridiscendere quando si trova un cartello sulla destra, prima delle antenne) il rilancio era discreto (sui 37 all'ora contro piantate micidiali del passato anche ai 15) e una buona velocita' ascensionale media.
Dopo averne fatte 3 (la mia schiena e il poco tempo non ci consentito di aggiungerne altre) abbiamo scollinato, e scesi a Pianoro siamo tornati su a Zula per la Futa e arrivati a Zena siamo ritornati sulla Val di Zena, giusto in tempo per prendere un trenino di attempati ma vigorosi ciclisti che menavano sui pedali a 35 all'ora. Per un po' abbiamo tenuto la scia, poi il coach ha preso la testa e rapidamente si e' arrivati sui 45, quando io ho perso il treno. E vabbe', pero' avevo fatto la mia parte tirando per un po'.
Ieri ho riposato, per vedere se la schiena migliorava, ma in realta' e' sempre dolente, e quindi proseguo, soffrendo, ma proseguo.
I totali (pietosi) della scorsa settimana parlano di:
6400m a NUOTO
108,8 km in BICI
13,54 km di CORSA
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