A Fabio, 5 aprile 2009.

domenica 2 settembre 2007

Il brutto anatroccolo...

...sta crescendo? Ovviamente non mi rispondo da solo, sarebbe troppo pretestuoso (le carabine erano gia' puntate e pronte a far fuoco..), ma offro un dato su cui riflettere. Oggi ho partecipato alla Granfondo Colnago, splendida granfondo organizzata divinamente (basta dire che le strade erano COMPLETAMENTE chiuse al traffico?) con ristori ricchi e un pasta party senza parsimonia.


Comunque, a parte questo, ho percorso il medio fondo (se per mediofondo possiamo definire 125 km e 2225m di dislivello...) in 4h 52' e 20" (tempo reale) classificandomi al 1043imo posto (su 1237 che hanno finito il percorso medio), ma soprattutto ad una media oraria (finalmente) superiore ai 25 kmh: 25,66!


E' vero, per un Ironman, una granfondo non fa molto testo, perche' comunque (finalmente!) qualche "treno" ai 40 all'ora e per parecchi chilometri l'ho tenuto, ma e' anche vero che le salite le ho fatte io, e alcune tiravano parecchio. Un ottimo allenamento, in ogni caso.


Infatti dopo la partenza a velocita'controllata (sempre sui 41/42 km all'ora), percorrendo la tangenziale fino a Gossolengo e proseguendo per Agazzano, dove poco prima del paese c'era la prima divisione dei percorsi (corto, 70 km), poi, superato Piozzano, a San Gabriele si gira a destra e zacchete, la prima rasoiata. Salita di 2,5 km, ma i primi 1700m sono da panico, media 11% e punte del 16% e non sporadiche. Tuttava sento che la gamba gira, e mi permetto anche di superare qualcuno... Tifo da stadio ai bordi...


Poi finalmente spiana, ma e' solo un attimo, giusto per il ristoro. Si riparte e il Passo Caldarola con i suoi 6 km al 4% medio (con punte del 13%) ci accoglie con un po' di calura, ma ben presto la boscaglia ci rinfresca. I paesaggi sono incredibili, ma non c'e tempo per guardarsi attorno, scollinati a 778m mi butto a capofitto verso Perino, e durante la lunga e abbastanza facile discesa recupero posizioni.


A Perino c'e' la divisione dei percorsi lungo/medio: avevo gia' deciso per il medio (i 160 del lungo mi sembrano ancora troppi), e quindi a sinistra, su per il Passo Cerro, 12,2 km al 4,4% medio (punte del 10%) ma e' la lunghezza che "fiacca". Curva e si sale, curva e si sale... Non sembra finire mai. Poi cominciano ad arrivare i primi del percorso lungo, e la confusione aumenta.


Anche qui una bella discesa dove recupero un po' di posizioni. Inoltre fino a Ponte dell'Olio becco un bel treno: buoni cambi ci permettono di filare via veloci e quando mi tocca non mi tiro indietro, anzi, le gambe girano ancora bene. Dai, e' quasi finita: manca solo la terribile scalata di Bagnolo.


Bagnolo, 1,3 km al 9.4% medio con punte del 13%, ma quello che lo fa temere e' il fatto che sia diritto come un fuso, con sole tre mezze curve, che danno l'impressione di essere sempre li'. Poi spiana e dopo altri 10 km ed e' finita. Arrivo e Carla (ovviamente) non c'e', pensavo di metterci 6 ore, ma in breve mi raggiunge al pasta party, e le faccio conoscere il mitico "Negro", Emanuele Negrini, atleta di punta del team Salieri nonche' mio co-meccanico (l'altro e' Lillo) e Gianluca, titolare del team, che coccola i suoi campioni arrivati a ridosso del podio.


Per la cronaca abbiamo dormito al Park Hotel (catena Best Western) che per l'occasione aveva un'offerta ad un prezzaccio e mangiato (ieri sera) in un tipico ristorantino, il Pinzimonio (nei dintorni del centro).



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