A Fabio, 5 aprile 2009.

martedì 30 dicembre 2014

Qualcosa non torna....


 
Decidiamo di fare Natale (un sushi di Zushi Bologna fantastico) e Capodanno a Riccione, e arriva Burian, il vento siberiano che ha portato neve e temperature gelate. Mica volevo 25 gradi, pero' una temperatura piu' normale ci poteva stare.

 



Dopo 34 giorni dalla seconda operazione sono qui con la ferita ancora aperta e un principio di infezione. Dopo 40 giorni dalla prima operazione ero a Maiorca a fare un mezzo Ironman. 

Cosi' dopo una mini ripresa delle corse (perche' nuotare ancora non si puo'), seguendo il mio programma per la mezza di New York per Carla,

  

sono costretto a fermarmi di nuovo, perche' "vietato bagnare la ferita, vietato sudare". Non sono certo felice, e mi sto anche rompendo le balle. Fra 5 mesi saro' in Texas per un Ironman e la mia condizione fisica e' indecente.. Ho chili di troppo. Non ho fondo, non sono veloce (beh, non che sia mai stato un fulmine, pero' un 5 basso al km me lo permettevo), ed ho la necessita' fisica di fare sforzi, sudare e distruggermi di fatica. 

Niente, fino all'ultimo il 2014 me la fa pagare, e sono (ancora) costretto all'immobilita'. 

Quo usque tandem? La mia pazienza comincia a vacillare....

Ma..... Si. C'e' un ma. Il team che abbiamo creato e di cui sono il Presidente, l'ASD team Spartans, cresce. Non solo localmente. A Bologna, cioe', ma si sta facendo strada anche in altre citta', laddove lo spirito Spartans e' sconosciuto, l'agonismo sfrenato impera e il piacere di arrivare in fondo ad una gara, il gusto della medaglia e della maglia di finisher sono merce rara.


Dove se non sei fra i primi non sei nessuno... No, sei un Spartans. E siamo tanti.

martedì 16 dicembre 2014

Pronto alla nuova stagione

Ho recuperato talmente bene (io credevo) dall'operazione che  la domenica post operatoria non mi sono limitato ad una presenza "tendaman" a Minerbio, ma con la volonta' di fare qualche km alla fine ne ho fatti quasi 7 di questa Cinque Fossi... Grande festa poi alla tenda, con nuovi e vecchi che festeggiano il primo trofeo conquistato....

 
 


Comunque il recupero dalla rimozione sta procedendo, anche se sono stato frenato dai medici perche' la ferita stenta a rimarginarsi per bene. Quindi 15 giorni fermo senza correre o andare in bici (nuotare nemmeno a parlarne). Giusto domenica (14), fra mille raccomandazioni sono tornato a correre. 42 minuti di fatica, uno stato di forma imbarazzante. Tutta l'attivita' fisica si e' concentrata nella fiosioterapia nelle mani di Giovanni che non ha perso il tocco magico, anzi. Pero' il braccio reagisce ed ora si stende come "natura mi ha fatto". Sempre frequentato da campioni (Martina Grimaldi) al centro Isokinetic: trattamento top.


Quindi mi sono dedicato molto alla societa', che progredisce e si allarga, non solo come numero di nuovi appassionati allo sport, ma anche come tipologia di sport. Abbiamo aperto anche una sezione Trail, con diversi che gia' si sono cimentati in gare di media lunghezza con gran divertimento. Anche a me piacerebbe, ma ho oggettive difficolta' gia su un sentiero di montagna camminando, figuriamoci se dovessi anche correre. 

La nuova stagione e' gia programmata, e piena, direi, con 2 Ironman e qualche mezzo, una maratona a Roma e delle mezze maratone suggestive, coem Verona e New York. Insomma ho bisogno di sentirmi vivo e di ripartire alla grande, dopo questo anno cosi' scalcinato.

Zabaione pure lui sta crescendo, ed e' una continua scoperta. Una gatto dal carattere completamente diverso dai precendenti, piu' umano ma anche piu' selvatico... Oltretutto gradisce molto di piu' la casa di Riccione che non quella di Bologna... Certo il viaggio e' sempre un problema, ma si sta abituando..

 

giovedì 27 novembre 2014

Rimozione ferramenta

Giusto il lunedi dopo la Due Mulini mi chiamano dal Rizzoli, che sono pronti per togliermi i ferri dal braccio. Placca, 5 viti e 2 fili di Kirchner che mi hanno impiantato il 20 marzo e che in questi mesi mi hanno rimesso in linea l'osso fratturato da quel coso che guidava il mezzo che ci ha investito. 

Ed io puntuale (e ligio, quindi niente corsetta la domenica) il lunedi mi presento per il ricorvero al Rizzoli.



Subito la pessima notizia che non saro' operato in giornata ma il giorno dopo, martedi. Pero' almeno mangio. Tanto...



La giornata passa con la dismissione del paziente che e' in stanza con me, e ben presto sono solo, in una camera a due letti. Arrivano a visitarmi i medici, ma soprattutto gli amici medici... Leo, Nino e Graziella. Sono di ottimo umore, sono arrivato alla fine di un percorso durato 8 mesi, ed ora (soprattutto mentalmente) sono carico.  Alla sera altra cena abbondante, ma stop al cibo e al bere dopo la mezzanotte.. Sono comunque pieno..


Alle 11 (siamo a martedi) vengono a prendermi, giusto il tempo di urlare per l'ago da elefante che mi ficcano in vena e casco nel sonno anestesico. Mi risvegliano dopo 2 ore coinfermandomi che l'operazione e' andata bene e l'osso era perfettamente ricostruito. Verranno di nuovo tutti i medici, ed anche Pier Giorgio. 





Ma ahime' non sono piu' solo. Da Avellino un simpatico signore che devono operare all'anca e' il mio nuovo vicino. E capisco che la notte sara' lunga... Sono atterezzato alla bisogna... Basteranno?
 




Mica tanto. La notte e' un po' tragica, fra dormiveglia e russamenti, e per fortuna che mi dimettono oggi.... Il braccio e' bello sveglio (e dolente), ora una settimana di gomitiera, poi di nuovo da Giovanni all'Isokinetic, per un po' di fisioterapia. In questi mesi la placca impediva la distensione completa. So gia' che sara' dura e fara' malissimo. Ma lo stendero' come prima.Alla fine troveremo anche il coso, e paghera'. Oh se paghera'...

domenica 16 novembre 2014

Due Mulini


Adesso che siamo del Comitato Podistico Bolognese e "ordiniamo" i pettorali, ho diritto al posto tenda. Facile a dirsi, meno a farsi. Arrivare dopo le 7.35 (come stamattina) si rischia di non trovare una piazzola per aprire la tenda... E allora tocca inventarselo. Stamattina macchina di qua, tenda in mezzo. Vicino alla tenda del Pasta Granarolo, dove ho tantissimi amici e sono sempre ben voluto. (viceversa da alcuni della ...)


Atmosfera primaverile, piu' che novembrina, un tiepido sole ma ancora in maniche corte si sta. Arrivare cosi' presto si vive molto l'evento, anche se il fatto che ci sia la competitiva mezz'ora dopo sposta un po' gli arrivi, con il sopraggiungere alla spicciolata dei corridori, i saluti, le chiacchiere, la svestizione e la preparazione. Moltissimi si rincontrano solo di domenica in domenica, ma si salutano come amici che non si vedono da anni.

Alle 8 e 45, con il piazzale brulicante di gene te che corre o cammina arrivano Riccardo, Niccolo' e Marco, mentre Alessandro e suo padre sono gia' arrivati. ho pettorali anche per altri, ma sono stato ottimista. Alle 9 "regolarmente" partiamo, e siamo tanti... Troppa polemica ha suscitato non tanto la partenza anticipata la scorsa domenica, ma la figura becera fatta da alcuni componenti di una squadra che hanno preso a male parole gli organizzatori, rei solo di voler fare rispettare le regole.



Il percorso, pianeggiante tranne i due cavalcavia sull'A1, e' molto lineare, e i chilometri passano in fretta. Io e Carla rimaniamo affinacati, ci superano e superiamo.  Ultimo chilometro sullo sterrato un po' paciugoso dalle pioggie, ma anche oggi 11 km di corsa. 

Da seguire gli arrivi delle competitive, adulti e ragazzi, dove il nostro Fabrizio, 16 anni, dopo il brillante secondo posto a Molinella, oggi e' arrivato primo. Insomma piccoli Spartans crescono. 



 

Poi mi vengono pure a cercare, gli organizzatori (l'ottima ed efficiente Polisportiva Anzolese)... Abbiamo vinto il premio di squadra! Il nostro primo premio! Una salsiccia passita che fra due domeniche a Minerbio sara' affettata e degustata con dell'ottima crescenta.  

 



 

sabato 15 novembre 2014

Riccione 50%


Con buona pace di Zabaione che mal digerisce i viaggi in auto (aggiornamenti in fondo), ogni due fine settimana andiamo al mare. A Riccione. Oramai sentiamo molto nostra la casa e spesso a malincuore ritorniamo a Bologna. A Riccione, e' vero, c'e' molto umidita', e quando fa freddo il vento s'insinua dentro le ossa... Ma correre o scorazzare in bici e' molto piu' facile, la vita e' molto piu' easy, grazie anche ad una popolazione ridotta. Nella via comunque le abitazioni che ci circondano sono abitate da locali, e anche il nostro condominio ha una presenza fissa.

La piscina e' da favola, peccato che non ci sia un Thomas e i master sono "vecchio stampo". Ed invece le corsette domenicali sono simili a quelle della provincia bolognese. Pero' i percorsi sono nuovi e la gente conosciuta poca (anche se qualcuno che mi saluta la trovo sempre...)

Cosi' alterniamo una corsetta a Bologna ad una romagnola. Il 2 novembre eravamo a Bologna, e ci siamo presentati alle 7.50 a Molinella, trovando l'ultima piazzola disponibile per mettere la tenda. Faccio notare che la competitiva partiva alle 10.00, e che le cammiante normalmente dovrebbero partire alle 9.00.






Nella competitiva il nostro Fabrizio ha conquistato il secondo posto, sui 3.400m del percorso. Anche se non si capisce perche' un ragazzo di 16 anni debba competere su un chilometraggio cosi' ridotto , quando puo' competere nel triathlon su distanza sprint (5 km di corsa, finali).Io e Carla invece la Camminata di 14 km.

 

Durante la settimana procede l'educazione alla corsa  per signore digiune di questa pratica, e con una siamo a circa un'ora di corsa anche se leggermente frammentata da un minuto di cammino ogni 20 o 15 minuti.

Il 9 novembre era prevista una bella corsa al mare, ed approfittando della vicina festa patronale di Riccione (l'11) ci siamo presi ben quattro giorni di relax e godimento di una Riccione insolitamente tiepida. Peccato mi sia mancata la voglia di andare in bici. Tuttavia la corsa e' stata piuttosto impegnativa, partendo infatti dal mare (Gabicce Mare), saliva fino a Gabicce Monte dove c'era la divisione dei percorsi, rimanendo (il percorso lungo, 12 km) in alto fino all'ingresso della strada che porta a Baia Vallugola, la cui discesa gia' impervia e' stata ulteriormente arricchita da un tratto trail... Fatto il ristoro si risaliva fino a Gabicce Monte, per poi ridescendere a Gabicce Mare. Una vera camminata spacca gambe!

Divertente rilevare che al contrario di Bologna, dove le tende sono uan realta', qui vige la "zona ombrelloni" e soprattutto ben pochi partono in anticipo.


 


Poi, siccome Carla ha fatto solo sei km il martedi mi ha costretto a fare un'ora con lei... Eeeeh pazienza pur...

Lo so, divento pesante, ma avere un gatto che si posiziona fra lo schermo e la tastiera per starmi vicino, o sulla tavola (sempre per lo stesso motivo) e' motivo di grande orgoglio, salvo poi quando esce di casa che senza guinzaglio diventerebbe introvabile. Si, sta crescendo.






martedì 28 ottobre 2014

Domani arriva sempre (cit.)

Chiudiamo, con la Maratona di Chicago, la stagione agonistica ufficiale 2014 (anno uno pK, post Kona), che nonostante l'incidente mi ha visto partecipe di 2 mezzi ironman, un Ironman e una maratona. Purtroppo le prestazioni sono state ben al di sotto non solo delle mie possibilita' ma anche dell'immaginabile. Diciamo che tutta la mia forza interiore si e' esaurita nella riabilitazione, lasciando ben poche forze mentali per la preparazione fisica e le gare.Con risultati disastrosi.

Passi necessari... Da una parte la ferma volonta' di riabilitazione per affrontare le gare, dall'altra la consapevolezza di non essere (neanche lontanamente) iin uno stato di forma decente. Ma affrontare le gare mi e' servito per non sentirmi inutile. "Esserci" era il mantra.

Un particolare ringraziamento alla nostra squadra, il Team Spartans, che in tutto questo anno mi ha sostenuto e coinvolto, negli atleti e soci -nuovi e anziani- che mi hanno dato soddisfazioni immense, chi affrontando e superando la loro prima sfida, chi -non piu' esordiente- migliorando se stesso. Sempre e comunque con il sorriso. Portando in squadra lo spirito scanzonato e allegro di chi vuole fare sport divertendosi e divertirsi facendo sport. GRAZIE.

Non meno importante a settembre, l'arrivo del nuovo felino, Zabaione, che ha rivitalizzato una casa troppo vuota e silenziosa. In meno di un mese ci siamo affezionati tantissimo a questo mostriciattolo tutto corse e giochi.

Ed ora? Ah, beh adesso inizia il bello. Le sfide non sono finite, ora -anzi- ricominciano. Prima di tutto ci sara' da togliere la ferraglia dal gomito (entro l'inizio di dicembre) poi una nuova riabilitazione (molto meno impegnativa) e poi di riparte, con l'anno nuovo, per altri Ironman, sfide podistiche, ciclistiche e natatorie. 




Intanto la nostra tenda fa sempre piu' spesso capolino alla corse, qui siamo ad Imola, al famoso Giro dei Tre Monti, croce e delizia dell'autunno romagnolo. Ma l'intenzione e' di presentarci anche in altri contesti, anche al di fuori dell'Emilia. A Imola ero di "vedetta", recuperando l'allenamento di corsa sia durante la settimana con le lezioni alla novizia (che in poco piu' di un mese da 20 minuti di quasi passeggio e' arrivata ad oltre un 'ora di corsa/run), sia accompagnando Carla in piena passione run. Quindi tre quattro volte a settimana corro. Quanto tempo che non succedeva?

E questa domenica Classica d'Autunno a Riccione, con 9 chilometri tutt'altro che piatti (percorso collinare con passaggio a Scacciano), preceduti il venerdi dal "Classico Giro IF&C". Perche' comunque c'e' un peso da regolare, una pressione che si alza un po' troppo (e mi faccio un vanto di essere uno che a 51 anni non prende la pillola) e una passione da ritrovare. 

Come quella per la bici, che in autunno mi vede sempre titubante, perche con il freddo non sono mai troppo motivato. Anzi, per nulla, quest'anno. Oh, tornera' anche la voglia di pedalare.



giovedì 16 ottobre 2014

Maratona di Chicago

Mi spiace di non aver potuto fare una cronaca in diretta, ma il bagaglio minimal non ha compreso il portatile, e quindi andro' di ricordi....

 

Giovedi 9. Un viaggio da incubo. Dovevamo partire da Bologna alle 12.40 ma "causa intenso traffico su Heathrow" dobbiamo aspettare. E si fanno quasi le 14. Arriviamo a Londra e di gran carriera cerchiamo di arrivare al gate del volo per Chicago (delle 15.50) e -naturalmente- stanno gia' imbarcando. Poi non si sa com'e' ma la partenza viene ritardata continuamente e si fanno le 18.00. 

Abbiamo dei posti per il volo magnifici (quelli senza nessuno davanti, il top dell'economy), e mentre leggo i giornali londinesi scopro che tutto il mondo e' paese, ovvero i suv in doppia e triplice fila non ci sono solo a Bologna. 


Il volo e' molto tranquillo, ma noi siamo in ritardissimo. Cosi' arriviamo a Chicago alle 19.30 e tra sdoganamento e varie si fanno le 20.30. Ma distrutti e stanchi la nostra avventura deve ancora finire, perche' la nostra navetta per l'hotel (che doveva caricarci alle 19.30) ci carichera' solo alle 21.45, permettendoci di raggiungere l'hotel (Il Palmer House), e il letto, solo alle 23.00. Perche' il traffico era notevole.


Venerdi 10. Come succede sempre quando si va negli States, alle 6 abbiamo due fanali al posto degli occhi. Siamo sveglissimi, ma comunque tiriamo fino alle 8, quando andiamo a fare la colazione a buffet, per la modica cifra di 68 euro (tip inclusa). Sara' l'unica. Decidiamo che oltre al ritiro del pettorale, questa citta' merita una visita. Intanto l'hotel e' in pieno centro, comodissimo per tutto. 

E per chi si ricorda E.R. (Medici in prima linea) e' a ridosso del "Loop", la metropolitana sopraelevata che gira attorno al centro. L'hotel e' un edificio storico, qua sono passate generazioni di ricconi (e di mafiosi, Al Capone compreso), e nonostante un profondo rinnovamento la moquette odora ancora di sigaro.  



Poi le strade hanno i nomi. Vicino a noi anche il miglio zero della Route 66. Siamo anche vicinissimi al Millenium Park, punto di partenza e arrivo della maratona. Ma quello che caratterizza questa citta' sono i grattacieli, numerosi ed anche architettonicamente piu' arditi di quelli newyorkesi. Come la Trump Tower. Ma soprattutto il vento. Windy City. Non a caso. Speriamo che domenica sia solo una bava.





 

L'organizzazione e' spettacolare. Navette di scuola bus fanno continuamente la spola fra il centro e il punto di ritiro, l'Abbot Heath and Fitness Expo. Una volta giunti la' l'immancabile expo prodiga di omaggi e il negozio di merchandising enorme e fornitissimo (Nike). Dove naturalmente non ci sottraiamo ad acquisti e a foto ricordo dopo aver ritirato il pettorale. Comunque bella la maglia in omaggio nel pacco.




Ritornati in centro visitiamo il Millenium Park, dove svetta questa scultura chiamata Bean (fagiolo), dalla superficia specchiata e curva dai mille effetti ottici. Poi il Chicago theatre, famoso per essere stato set di Chicago (Richard Gere e Caterina Zeta Jone etc.) Ceniamo al "Vai Piano", con un carbo load da paura.

  

Sabato 11. Oggi pochi passi, giusto per rimanere "sul pezzo". Lungo la North Michigan Street, venendo dal centro, superato il Chicago River, si apre il Magnificent Mile, il miglio dello shopping. E in breve sono in fila all'Apple Store. Alla ricerca vana di un "I Six", come viene chiamata l'ultima creatura Apple. Per tre giorni ci provero', ma si poteva acquistare solo con contratto e quindi per noi impossibile.


Oggi pranziamo da Mariano's, piu' negozio che ristorante, ma molto trendy. Per arrivarci, altra sfilza di grattacieli, bellissimi.

 

Poi in camera ci prepariamo le sacche e decidiamo "le mise". Domani sono previsti 15 gradi, e sole. Una giornata perfetta, dunque.
 

12 ottobre. The day. Ci svegliamo con calma. la nostra onda e' prevista per le 8, ma noi possiamo arrivare anche alle 7.30. Il nostro "Corrall" (recinto) e' il G, e partono dalla A (alle 7.30)... Dopo aver lasciato le borse, foto di rito davanti alla fontana (quella della medaglia 2014). Poi nel corral insieme a tutti gli altri.




Passeremo la starting line solo dopo 13 minuti, ma subito ci impressiona la quantita' di gente sul percorso. Ci incitano, ci spronano, ci danno il cinque. Bellissimo. Per 16 km riusciro' a stare con Carla, poi la sua e' una migliore preparazione e le intimo di andare. Per me sara' anche piacevole, fino al 23imo km riesco a gestire le scosse ai metatarsi, quando sono costretto a fermarmi e a massaggiarmeli.




Mi fermero' ancora al 28imo e con un ultimo sussulto riesco a corricchiare fino al 35imo. Da li' non rieSco piu' a correre, se non davanti ai fotografi. Ritrovero' Carla al traguardo, radiosa per il suo Personal Best. Il mio tempo, 5.13 e spiccioli non fa testo: sono contentissimo di averla finita e aver conquistato la medaglia. Magari se mi venisse ufficializzato in classifica ne sarei piu' che felice...
 






 




  


 

 

Finalmente incontriamo anche Roberto e gli allegri matti di Rimini, con cui ceniamo all'House of Blues, una delle istituzioni di Chicago. Si mangia e si ascolta buon blues. 




 

Lunedi 13. Oggi e' festa per il Columbus Day (che era ieri) e il giro finale -piu' per sciogliere le gambe che per vedere cose- e' molto tranquillo, Carla ha i classici postumi post maratona, con evidenti problemi a scendere le scale, mentre io sono quasi un fiore. Altri grattacieli e una scultura di Picasso. Ma la chicca finale per cena: The Famous Stuffen Chicago Pizza. L'originale, di Giordano's. Vabbe' un napoletano non capirebbe ma provatela, se venite qua: ha il suo perche'.