A Fabio, 5 aprile 2009.

venerdì 25 febbraio 2011

Stato di grazia

In effetti mi sorprendo da solo. Ma sto reggendo gli allenamenti direi in maniera inconsueta. Probabilmente il nuovo regime alimentare mi aiuta a riprendermi ottimamente dallo sforzo, e dire che mangio parecchio. Ho interrotto -e' vero- il rito del gelato quotidiano, cui ora mi accorgo ero veramente succube, sostituito da un -desolante al pensiero- yogurt magro con 3 cucchiaini di proteine in polvere. Che pero' riesce (insieme a tutta la nuova dinamica di alimentazione) a non farmi pensare al gelato, relegato adesso ad un unica occasione settimanale.

Fondamentalmente non smetto mai di mangiare. Colazione, spuntino, supporti in allenamento (maltodestrine liquide e barrette), post allenamento (yogurt e proteine), pranzo (solo carboidrati), merenda (o 2 se previsto il nuoto serale), cena e post cena. 2100 calorie se non mi alleno, 2500 se mi alleno di corsa o a nuoto, quasi 3000 se mi alleno in bici, perche' l'holter metabolico ha sancito che in bici consumo tantissimo (anche 4000 calorie se la bici e' seguita da una seduta di nuoto). I risultati? in un mese ho perso 4 chili, ma soprattutto ho ridotto il giro vita di 6 cm, il che e' di gran lunga (non lo dico io) meglio perche' significa che ho perso molta massa grassa.

Insomma non mi era mai capitato di riuscire a fare una settimana intera di allenamenti, soprattutto di riuscire a recuperare bene. Dopo la seduta di martedi' in bici, mercoledi' ho corso, ai giardini, mentalmente devastanti come al solito, ma io li' a correre in serata seduta "soft" di nuoto, ma dalla prossima settimana si torna a pieno regime, esaurita la pratica "regionali".

Ieri in bici, ancora stradelli guelfi, ma con un esercizio di potenziamento del ritmo che mi ha lasciato con le gambe molli, tanto da dubitare di riuscire a correre oggi. Ed invece -senza colpo ferire- 12 km composti da 2 al lento ed 1 al medio veloce (per 4 volte) con variazioni di frequenza cardiaca, che fa davvero male. Ma quando ho finto ero talmente soddisfatto che mi sono mangiato un bel gelato, anzi, "il" gelato della settimana.

Domani un bel giro in bici, in quel di Modena, con il main coach, e saranno dolori, anche se ha affermato di essere la sua prima uscita stagionale..

martedì 22 febbraio 2011

Toh, chi si rivede....


...la media dei 30 kmh in bici! Stamattina era il gran giorno! Ho levato le ragnatele alla bici da crono, e nonostante il tempo incerto (ma certamente freddo), mi sono messo in carena a pestare sui pedali. Cari Stradelli Guelfi, capaci di dare soddisfazioni incredibili... Nonostante una posizione "lunga" (dovro' cambiare il manubrio, mi sa), la mancanza della pancia (eh si, mi sto "snellendo" proprio li') mi ha permesso di tenere una posizione abbastanza comoda sulle appendici e -di conseguenza- un buona velocita', tanto che alla fine ho fatto un bel lavoro di quasi 53 km ai 31 di media.

A questa soddisfazione aggiungiamo i lusinghieri risultati ai Regionali di nuoto, domenica a Riccione, dove mi sono "esibito" a stile nei 50m (37.65, personal best, anche perche' era la prima volta...) e nei 200m dove il 3.16.97 non e' PB ("vanto" un 3.13.74 cinque anni fa, con Lucone ad urlarmi a bordo vasca per tutti i 200m!) di nome ma certamente di fatto. E considerando che dopo il primo cento a 1.30, domandandomi come avrei potuto fare altre 4 vasche (ero morto!) riuscire a fare 1.47 e' stato un vero miracolo!

E sabato un bel giro in bici di nuovo su per Brento, passando per il muro di Monterumici (fatto a piedi, dopo essere slittato con la ruota posteriore e rischiato una rovinosa caduta, causa asfalto indecente), poi Monzuno e ritorno per la Fondovalle Savena.

Ieri invece un lavoro "bestiale" di corsa (reso tale dal percorso suicida da me scelto), 70 minuti comprendente un lavoro di 2' a 4.30-4.45/km + 2 di medio (5.30-5.45/km) per 8 volte. Fatto a San Lazzaro, su terreno piatto penso sia umano, fatto verso Casalecchio, dalla ciclabile della Certosa, fino a Via Canale, passando per la Piscina Masi, e via verso il centro commerciale della Virgin, quel cavolo di Garmin era tutto uno squillo! Beh, alla fine ero piuttosto provato, ma "missione compiuta!"

Infine un grazie a Vincenzo per questa foto post Diecimila di Granarolo...




venerdì 18 febbraio 2011

Annoto


E' evidente che vivo in un mondo diverso. Raramente mi spingo in centro per lo struscio del sabato, raramente prendo i mezzi pubblici, dal bus al treno, non frequento uffici (dal di dentro), e quindi quando tocco con mano una certa realta' rimango basito.

Ne avevo gia' parlato un po' di tempo fa, ma oggi il fenomeno e' stato preoccupante. Tanto da sentirmi in imbarazzo (per gli altri). Mi spiego. Oggi ho passato la giornata a Milano, alla B.I.T., fiera per operatori professionali del turismo, a cui ogni anno partecipo per attingere alle preziose informazioni turistiche delle mie trasferte sportive.

Normalmente "espongono" tour operator, enti del turismo, (regionali, statali , italiani e stranieri) catene di hotel, siti web correlati al turismo. E i "clienti" sono le agenzie di viaggio, che ne piu' ne meno fanno come un negoziante: comprano prodotti (pacchetti turistici, in questo caso) che poi rivenderanno ai loro clienti, ovvero noi viaggiatori (comunque presenti, perche' il biglietto si paga e non si rifiutano mai i soldi, neanche in una fiera per operatori professionali).

Il prototipo dell'agente di viaggio e' normalmente donna, di mezza eta', con una certa indipendenza, spigliata. E fin qui... Pero' (ammesso che anche io, invecchiando, sia diventato piu' intollerante) che delle cinquantenni (ed oltre!) si presentino -non necessariamente in forma- ma con minigonne inguinali, stivaloni modello D'Artagnan, decollete' strarifatto, mi fa riflettere. Se poi queste amazzoni si abbarbicano al ballerino cubano (ma lo stesso e' stato con il mariachi messicano, il lungagnone etiope, lo steward brasiliano), mettendogli le mani dappertutto (visto, visto...) il sopracciglio si alza inconsciamente. Poi siccome l'ormone era al top andava benissimo anche l'italianissimo cuoco del Trentino, neanche belloccio, ma giovane il giusto: insomma bastava che respirasse, e le fusa partivano.

E molte -tuttavia- erano accompagnate dai mariti (alcuni divertiti), la cui maggioranza rispecchiava molto piu' fedelmente l'eta', con pance prominenti, trasandatezza generale, ed un aspetto "consono" per l'eta', almeno al mio immaginario.

Quindi occhi aperti e antenne drizzate. Sempre piu' raramente si vedono attempati vecchietti (piu' o meno in forma) che si accompagnano a trentenni procaci (con le eccezioni in cronaca..), ma bensi' attempate signore (in coppia ma anche in gruppo) che si mettono sulle tracce di un qualsiasi giovane maschio (fra i 25 ed i 45 anni) trasudando ormoni e voglia sessuale da tutti i pori. E (lo dico per il target) l'offerta supera di gran lunga la domanda....

Dal mio punto di vista (per fortuna sono fuori target e quindi invisibile per loro), la scena di queste donne rifatte, tiratissime, ma con gli evidenti segni del tempo, uno su tutto: le macchie sulla pelle, ma anche -ed e' una chicca- la gamba senza calza nello stivale da moschettiere di cui sopra con la pelle raggrinzita sul bordo di questo, e' da far passare qualsiasi "passione", ma sembra che la sfacciataggine (o la voglia di grande C.?) renda queste cacciatrici molto pazienti e insistenti.

Non mi chiedo il perche', non me ne faccio un problema, solo "annoto" (e vigilo...) Come il buon risotto vercellese (in combinazione con l'assaggio di panissa) offerto dal Piemonte (ma che battaglia per averlo!), il pane di Genzano tocciato nell'olio, il cous cous del Festival di San Vito lo capo, l'arancino di riso siciliano.

Ma annoto anche che alcuni anni fa si mangiava di piu' (e molto!) e i gadgets erano "infiniti", nello stand cubano offrivano rum, nello stand pugliese si rischiava l'indigestione, in quello toscano la ciucca e in quello calabrese il fegato. Oggi bisognava fare a cazzotti per un pezzetto di pane spalmato con l'nduja. Un risottin in Lombardia si scroccava sempre, oggi neanche quello. E in Svizzera -come in Francia- c'era sempre del formaggio. Oggi solo penne, biscottini e caramelle. Pochissimi key rings (portachiavi a laccio), solo tanti sorrisi e "oggi si entra solo con solo invito".

Come anche annoto che a Milano la bellezza media delle ragazze e' decisamente migliorata (togliendo le modelle che alzano la media), il Pirellone non sembra cosi' alto (per il Vertical limit....) e la Stazione (di Milano, sempre) e' un posto ancora frequentato da brutti ceffi, ma in minor numero.

giovedì 17 febbraio 2011

Tuttadritta


Non mi riferisco alla magnifica 10 km torinese, ma al fatto (e tocco ferro!) che quest'anno molte cose (se non tutte) vanno per il verso giusto. Prima di tutto il fisico regge. Per ora niente influenza, niente fitte ai piedi, indolenzimenti nella norma (eccezion fatta per il post campestre).

Inoltre la dieta sta procedendo e sto calando (soprattutto in cm girovita) pur sentendomi in piena forma, anzi piu' in energie. Tra l'altro l'alimentarista (nuovo) si difende bene anche in bici, dato che a Laigueglia domenica ha tenuto una media dei 34 kmh, considerando un dislivello di 1600m e che e' la prima gara della stagione... Chapeau!

Va bene anche il meteo, che mi consente di uscire in bici spesso (correre o nuotare non vengono influenzati da 2 gocce o 2 fiocchi), e -oltretutto- quando scendo dal mezzo finalmente non ho dolori alla schiena (ma c'e' il suo perche'). Quest'anno, poi con l'obbiettivo dichiarato di 2 Ironman, mi sento molto motivato. Inoltre Gianni, che oltre ad aver scelto quest'anno la gloriosa Polisportiva Porta Saragozza, e' colpito da una seconda giovinezza, e mi stimola continuamente a migliorare, un po' con la carota (lasciandomi credere di correre piu' forte di lui) un po' con il bastone (dandomi poi una sonora lezione in bici).

Finalmente stimolante anche il nuoto, perche' aggregandomi ai Master CUSBO (irragiungibili quanto a tempi e simpatia), ma molto positivi in volumi ed intensita' di allenamenti. E -fra parentesi- domenica saro' ai blocchi dei 50m e 200m stile nei regionali a Riccione (io, lunghista per eccellenza! Ci sara' da ridere fin dal tuffo...)

Insomma, una stagione partita alla grande, ed anche il coach Costa ha subodorato che si puo' lavorare, dandomi un secondo ciclo "specifico estensivo" piuttosto intenso. In questa prima settimana le ore sui pedali arriveranno a 6 (all'ottava saranno 9/10), perche' ovviamente e' il segmento su cui devo lavorare di piu'.

E quindi una bella bici lunedi e martedi. Corsa ieri (no report, Garmin morto) ed oggi (e poi alla grande!): considerato che domenica ho partecipato al diecimila di Granarolo (quasi a tutta ho fermato il crono -49'52"- sul mio terzo tempo di sempre sulla distanza), pensavo di essere molto piu' stanco.

Domani riposo "attivo", con visita alla B.I.T. (Borsa Internazionale del Turismo) che mi permette di raccogliere informazioni sulle localita' che ospiteranno le gare, e sabato di nuovo fuori sui pedali.

Insomma, e' finito il tempo dei giochetti.

sabato 12 febbraio 2011

8a settimana



Dopo aver constatato che per la Cinque Mulini ho un servizio fotografico anche superiore a quello di un Ironman (in coda un bel po' di foto e sono solo una parte!) oltretutto GRATIS (e un mega grazie a podisti.net e al blog onemaratonforcapasso) la settimana e' trascorsa per lo piu' recuperando la campestre, muscolarmente, soprattutto, perche' i chiodi e il terreno instabile mi hanno devastato le caviglie ed i piedi.

Eppure e' stata una delle mie migliori settimane di allenamento. Cosi' come per l'alimentazione, modificata radicalmente da qualche settimana, con l'aggiunta di accorgimenti durante l'allenamento che mi permettono una gestione piu' ottimale delle energie. Inoltre sto facendo il test dell'holter metabolico, che dovrebbe definire con abbastanza certezza il mio reale fabbisogno calorico e -soprattutto- temporizzarlo.

Insomma, sia lunedi sia martedi sono stato in bici, approfittando delle splendide giornate, mercoledi e giovedi ho corso, e poiche' sabato -finalmente!- siamo andati al mare a vedere la casa praticamente finita, sono uscito in bici pure venerdi, tenendomi, appunto, il sabato di recupero.

E ieri, domenica, il diecimila di Granarolo, distanza che certo non mi e' congeniale, ma che mi e' servita per fare qualcosa di veloce. Incontrati con piacere tanti volti noti, da Gianluca, a Ubaldo a Roberto (D. e G.), i vecchi amici del Pasta Granarolo (organizzatori impeccabili della gara), e i "miei" triathleti Luca e Andrea. Insomma una domenica divertente.

A nuoto, la settimana e' passata con tanto scarico e quindi meno impegnativa del solito (almeno, per i volumi a cui sono abituato...): "prendo e metto in saccoccia"..

Cominciamo dunque la carrellata: in posa per la foto pre gara,


In prima linea allo start....

gia' verso la coda dopo 70m (e non mi sono certo risparmiato!)....

avversari fortissimi, sia pure non esteriormente...


Il pezzo forte della Cinque Mulini: i passaggi all'interno dei mulini!



ancora una fase di corsa,

un attimo prima di cadere...

e sul rettifilo finale..


domenica 6 febbraio 2011

La Cinque Mulini, 79 anni e non sentirli

Pensavo, dopo tante gare, di non emozionarmi piu', tanto meno per una campestre di 6 km! Pero' tra il fatto che la Cinque Mulini e' un evento, e che per me fosse il debutto in una campestre, ieri notte non ho dormito granche'. E stamattina non ero molto sveglio. Poi mano a mano che si avvicinava l'orario di partenza (dopo aver visto gli arrivi degli ultimi della Open e la partenza e la gara delle donne amatori), quel non so che che chiude lo stomaco si e' fatto ben stretto.

Come al solito un po' mi sono montato la testa, ovvero essendo la mia batteria dagli M45 in su (ovvero in anzianita' a crescere) mi sono detto che forse forse avrei fatto anche una buona figura. Cosi' alla partenza mi sono velleitariamente posizionato davanti, e allo start ho cominciato fortissimo. Dopo neanche 100m ero a meta' gruppo, alla prima strettoia nelle retrovie.



Il cuore prossimo alla soglia (152 bpm medi alla fine, picco a 162) e una qual certa difficolta' con le chiodate, specie nei punti dove c'e' il tappeto in uno dei quali sono anche ruzzolato per bene (come previsto, del resto). Al gomito e al ginocchio i segni della battaglia.





Bene negli strappi secchi in salita, dove le chiodate facevano presa e recuperavo quei due che non le avevano, ma sul piano il mio tapasciare era ancora piu' evidente che in strada, con un postura molto arretrata.



Emozionanti i passaggi nei mulini (proprio all'interno!) ed in generale un'atmosfera goliardica con anche una presa al volo dalla canottiera da parte di uno perche' stavo rovinando per le terre una seconda volta.



Come in un triathlon sprint quando e' finito tutto ho cominciato a capire cosa stavo facendo, ma sentivo di essermi divertito come un bambino a saltare nelle pozzanghere. Praticamente il percorso consta di un giro "corto" (senza il passaggio nei mulini, cioe') e 2 lunghi, per un totale di 6 km (abbondanti, comunque) e un terreno molto variabile, dall'asfalto ricoperto da questo tappeto in cui gli scarpini chiodati si impuntavano, allo sterrato, al campo arato di mais, al tappeto di aghi di pino che sembrava un tapis roulant. Unendo i passaggi nei mulini (tortuosi) alle 2 salite secche (ed altrettanto secche discese) avremo il percorso completo. Pacco gara ricco, con prodotti Enervit, maglietta personalizzata e portachiavi di partecipazione.






Ma il dato eclatante e' che mi sono divertito un mondo. Ed ho anche capito che bisogna che ci riprovi, magari in contesti meno storici, per fare molta pratica. La cosa piu' incredibile e' che Carla, se avesse partecipato, sarebbe pure andata a premio, poiche' nella sua categoria erano solo in due, e ne premiavano 3!!!



Sulla via del ritorno cotoletta succulenta e un grazie all'hotel AS Sempione di San Vittore Olona, che nonostante abbia l'aspetto (e non solo) di motel "a ore" ha camere bellissime e nuovissime a 70 euro la matrimoniale con Sky e doccia idromassaggio (pure matrimoniale!), ed un ristorante eccellente. Da non dimenticare una visita ai calzolai della zona, a prezzi di stock!


venerdì 4 febbraio 2011

Corride e allenamenti...

La Corrida di San Geminiano non e' una gara "purche' sia". In passato Bordin, Lambruschini, Baldini, Antibo e tanti altri hanno scritto il loro nome nell'albo d'oro, perche' questa era una gara che Gigliotti (allenatore storico e blasonatissimo) considerava test probante per le capacita' di un promettente mezzo o fondista tout court.

Di certo il mio obbiettivo era di molto (ma tanto di molto) piu' modesto, praticamente arrivare in fondo, anche se con il coach presente, con un certo impegno. Poi portandoci Vincenzo (G.) e Marco, loro si' a caccia di premio (ad un passo almeno di 3.10/km, comunque alla loro portata) insomma mica potevo svernarci, in quel di Modena.

Cosi' salutati il Mazzo e Vincenzo (A.), alfieri della Granarolo, incontrati nel riscaldamento, mi piazzo nella mia griglia, (la seconda) e attendo lo start. Bella la "cerimonia", che prevede un ingresso in prima griglia al galoppo dei top runner, cosi' come i primi 2 km, letteralmente in mezzo alla fiera, fra bancarelle dagli odori forti e ben poco invitanti, fra cui fritture e salumi, pe run podista impegnato in tale sforzo.

Partenza, comunque di gran carriera a 4.45/km, mantenuti non piu' di 3 km, quando il passo si e' fatto via via piu' lento, sia pure su livelli buoni, per me. Un urlo dal pubblico, Mimmo "in borghese" mi ha riconosciuto e salutato, io mi volto ma sono ancora in trans agonistica e faccio solo un cenno. La corsa si svolge verso Cognento, con un primo sovrappasso (e gia' li' ero un po' alla frutta), e da un secondo, prima del controllo dei 7 chilometri passato sotto i 36 minuti (un passo di poco sopra i 5/km, ancora grasso che cola), e gia' ero molto felice. Poi, come mi capita spesso, "mi annoio" e comincio a fermarmi e a camminare.

Chiaramente il terzo sovrappasso l'ho camminato, meglio e' andata con il sotto passo, in cui l'unico dubbio e' stato "gradino e scivolo?" e poi il ritorno mesto verso il traguardo, con un secondo passaggio da Mimmo con ben altro passo, sia pure di corsa. All'arrivo comunque un 1.10.22, a 5.16/km: "nella norma". Il coach si aspettava di piu', io anche di meno, considerato quanto ho camminato.

Dopo il ritiro del pacco gara, e un po' di chiacchiere, cerco di sapere come i miei compagni sono andati, e ritrovo Marco alla macchina che mi dice che lui e' scoppiato perche' partito a 3.03/km (quanto vorrei scoppiare io a 3.03/km!!!) ed ha finito 29imo (assoluto) ad un passo di 3.21/km, mentre Vincenzo (G.) e' "a premio", ovvero e' arrivato nei 20 (16imo, ad un passo di 3.13/km) e quindi ha preso 100 euro. Beati loro, hanno anche 20 anni in meno di me...

Qui la mia "performance".

Martedi dunque ho riposato, e per il gioco del "chi si ferma e' perduto", mercoledi mi e' toccato un bel triathlon, con il combinato bici-corsa 1 e 2 a Riccione e il nuoto serale (per fortuna leggero) alla Record. Molto piu' divertente il combinato...

Ieri, giovedi mi sono infilato nella tana del lupo, ovvero ho caricato la bici in macchina e sono andato a Magazzino da Gianni, il quale mi ha dapprima tirato il collo sullo stradone che arriva quasi a Vignola, e poi con delle SFR su per Monte Budello. A fatica ho tenuto la ruota.

Ed oggi, di nuovo in bici, Stradelli Guelfi, per una seduta anticipata di bici, dato che domani e domenica tra viaggio e gara la bici rimarra' dov'e'. Infine un brevissimo (5 minuti...) assaggio delle scarpe da cross, le Brooks Mach 12, sul campo del CUSB. Sensazioni strane, soprattutto quella che qualcuno ti tocchi sempre, perche' l'erba strappata dai chiodi vola verso la schiena...