In effetti io un riposo settimanale, ancora, ce l'ho (il venerdi'), ma dovendo correre lunedi' a Modena la Corrida di San Geminiano, ho spostato il riposo al sabato (pedalando sui rulli venerdi'). Ma poi ho pensato che un po' di nuoto mi avrebbe fatto bene e allora sabato alle 13, puntuale ero alla Record con i commilitoni del Master, a sorbirmi quella che dovrebbe essere (promessa di Marco, il coach) l'ultima seduta "di carico" prima dei regionali di nuoto. Da quel poco che lo conosco (3 mesi) mi sembra una promessa da marinaio, ma magari mi sbaglio.
Cosi' il riposo (forzato) e' slittato ad oggi, coi 40' di corsetta saltati, anche per non rischiare nulla per via della neve.
Ma oggi devo dilungarmi un po' sul nuoto. Ci sono cose che non capisco. Sono nuovo, e quindi -per ora- "obbedisco!". Come forse ho gia' raccontato, il corso Master prevede 3 sedute. lunedi' e mercoledi' sera (tardi) e sabato all'una. Il lunedi' ed il mercoledi' la seduta e' gestita (ottimamente) da Marco, il quale sapientemente differenzia i lavori fra le tre corsie: nelle prime due, i lavori sono piu' lunghi rispetto alla corsia (la mia...) dei meno dotati.
Anche perche' se si da un lavoro di 8 x 100m, chi ha 1.10 di passo (o meno) finira' sempre prima di chi ha 1.40 di passo sui medesimi 100. E se la matematica non e' un'opinione, e il tempo della seduta e' di 70 minuti per tutti, chi fa 1.10 finira' certamente la seduta scritta, ma chi fa 1.40 o salta le gambe o le palette o entrambe (che normalmente sono alla fine).
Il sabato ci sono molti dei frequentatori serali, ma anche altri e (purtroppo) non c' e' Marco, e quindi e' in autogestione da tabella. Ora io mica me la tiro (potrei, essendo allenatore federale), ma se Marco differenzia i lavori, un motivo (e mi pare che sia chiaro...) ci sara'.. Eppure c'e' sempre qualcuno (o meglio qualcuna) che non lo capisce. Personalmente il sabato pomeriggio non mi va di passarlo in piscina, e gia' che si finisce alle 14 e 10, tra una pippa e quell'altra si fanno oltre le 15. Quindi mi girano le balle quando mi si dice "c'e' scritto cosi', e quindi si fa cosi'", detto da chi ha meno neuroni dell'aria fritta.
giovedi, run
venerdi rulli (40 km della tappa del TDF 2006 Luchon-Carcassonne)
Cosi' il riposo (forzato) e' slittato ad oggi, coi 40' di corsetta saltati, anche per non rischiare nulla per via della neve.
Ma oggi devo dilungarmi un po' sul nuoto. Ci sono cose che non capisco. Sono nuovo, e quindi -per ora- "obbedisco!". Come forse ho gia' raccontato, il corso Master prevede 3 sedute. lunedi' e mercoledi' sera (tardi) e sabato all'una. Il lunedi' ed il mercoledi' la seduta e' gestita (ottimamente) da Marco, il quale sapientemente differenzia i lavori fra le tre corsie: nelle prime due, i lavori sono piu' lunghi rispetto alla corsia (la mia...) dei meno dotati.
Anche perche' se si da un lavoro di 8 x 100m, chi ha 1.10 di passo (o meno) finira' sempre prima di chi ha 1.40 di passo sui medesimi 100. E se la matematica non e' un'opinione, e il tempo della seduta e' di 70 minuti per tutti, chi fa 1.10 finira' certamente la seduta scritta, ma chi fa 1.40 o salta le gambe o le palette o entrambe (che normalmente sono alla fine).
Il sabato ci sono molti dei frequentatori serali, ma anche altri e (purtroppo) non c' e' Marco, e quindi e' in autogestione da tabella. Ora io mica me la tiro (potrei, essendo allenatore federale), ma se Marco differenzia i lavori, un motivo (e mi pare che sia chiaro...) ci sara'.. Eppure c'e' sempre qualcuno (o meglio qualcuna) che non lo capisce. Personalmente il sabato pomeriggio non mi va di passarlo in piscina, e gia' che si finisce alle 14 e 10, tra una pippa e quell'altra si fanno oltre le 15. Quindi mi girano le balle quando mi si dice "c'e' scritto cosi', e quindi si fa cosi'", detto da chi ha meno neuroni dell'aria fritta.
giovedi, run
venerdi rulli (40 km della tappa del TDF 2006 Luchon-Carcassonne)