A Fabio, 5 aprile 2009.

giovedì 30 luglio 2009

E anche oggi...


...giornata piena. Ho cominciato alla mattina accompagnando il Greguràtt dal suo guru personale in quel di Modena (Gianni, Mimmo, Mauro: vi conosce molto bene...), dove lo ha spremuto per bene (4 km sul tapis roulant da 5/km a 3.54/km, aumentando ogni 200m), facendogli notare che e' in ottima forma ma un po' stanco (dopo un mezzo IM e 2 interi non farei fatica a crederlo...)

Poi, recuperata la ciicsuno dal meccanico, mi sono lanciato in "un ora di bici a 90 rpm minimo, su percorso piatto". Mai fatta tanta fatica (Certo, i 32,8 - 34 gradi non mi hanno agevolato). quasi 29 km, smanettando fra il 53 ed il 39 per mantenere la cadenza su livelli molto alti, pur cercando di non affaticarmi (era la frequenza l'obbiettivo).

Il maggior impegno della giornata (tutto il pomeriggio) e' stato la ricerca del barilotto della serratura (e della vite di serraggio) che ha tirato gli ultimi, non lasciandoci fuori casa per un pelo. Estratto -non senza fatica- il barilotto (se a scuola ci fosse stata la materia "bricolage" io sarei stato insufficiente cronico), per via di una vite spanata, ho a "walking distance" 3 ferramenta. Una, sotto le due torri, che ha prezzi da boutique, e che ho escluso a priori. La seconda, in San Vitale, raccomandata da mio padre come molto economica ma anche efficiente e ben fornita, e' stata la prima visita.

Locale climatizzato a parte, erano in 3 dentro. Il gestore, un amico ed il fabbro (di passaggio). La vite era il problema piu' grosso ed insormontabile: lunga 10 cm, filettata, testa piatta. Introvabile. ne' in negozio ne' in magazzino. Al massimo arrivavamo a 7 cm. Possiamo usare una barra filettata... ma poi il dado? Infine il barilotto che avevano non era Viro, ma solo Cisa, e quindi non andava bene nella serratura. Tre invorniti che in fila non ne facevano uno intelligente.

Nella seconda ferramenta almeno ho trovato il barilotto, mentre il fabbro (un altro, sempre di passaggio) mi ha fornito una vite, filettata, ma di 8 centimetri, che poi si e' rivelata corta. Per il montaggio ho delegato Carla dopo 4 minuti e 20 secondi che stavo provando a rimontare il tutto, in un bagno di sudore, in penombra e con i fumi dalle orecchie (come odio queste manualita'!) Ovviamente Carla in pochi secondi ha montato il tutto rapidamente, non facendo danni.

La bici

mercoledì 29 luglio 2009

Recupero...



No, niente riposo, ma recupero inteso come aggiunta di lavori lasciati indietro ai lavori di giornata... Lunedi avevo lasciato la palestra indietro, e quindi stamattina (dopo aver recuperato il body riparato e lasciato la bici al meccanico per regolazioni varie, nonche' una sano lavaggio) un'oretta di palestra. Al solito, squat, chest, lat machine "specifica per nuotatori", addominali e lombari.

Poi via da San Lazzaro a Ponte Samoggia per la consueta corsa con Gianni, lanciatissimo verso Montecarlo (suo obbiettivo dichiarato di settembre, sebbene sia iscritto anche all'Elbaman e stia meditando di iscriversi pure all'olimpico del Lido delle Nazioni, campionato italiano per Age Group). Stavolta mi ha fatto la cattura, invitando pure Corrado, vero satanasso che ci ha imposto un ritmo elevato (troppo alto per me, loro parlavano tranquillamente...) Alla fine i soliti 8 km fatti in meno di 45 minuti.

Mica finita, la giornata.... Dopo un pranzo leggero via in piscina, per una seduta di nuoto limitata al minimo, sia per una scarsa vena sia per doloretti sparsi. E comunque (tutto stile) 10 x 100m con riposo di 15", 5 x 100m con riposo di 10", tutti "a ritmo gara", e per finire 10 x 50m piu' forti, con 15" di riposo mai abbastanza.

La corsa

Adesso sono assolutamente distrutto, pero' sono pari con la tabella (studiata per l'Elbaman).

A chiudere la giornata la cena (offerta) con le nipoti, S. e B. con B. ci ha voluto ringraziare per il magnifico week end che le abbiamo fatto trascorrere. Il ristorante e' l'Izumi, "Asian fusion", dove noi abbiamo preferito rimanere sul giapponese, con tempura, sushi, the giapponese, gelato, frutta fritta e l'immancabile sake' (doppia razione) che mi sono bevuto da solo, ovviamente ubriacandomi (per fortuna guidava Carla...)


martedì 28 luglio 2009

Sempre molto caldo

Oggi ho provato in bici una serie di accelerazioni (10 x 30" seguiti da 2'30" di pedalata facile) sugli Stradelli Guelfi e mi sono sciolto, letteralmente. Tant'e' che nel pomeriggio non sono piu' riuscito a fare nulla e domani mi aspetta una giornata pesante... Del week end parlero' (pazienza, gente, pazienza...), devo valutare alcune cose e poi riferiro'.

Dico solo che e' stato molto piacevole.


La bici

giovedì 23 luglio 2009

Brick

Un brick (mattoncino), in termini "triathletici", significa lavoro abbinato di due sport diversi. E' un allenamento molto utile, ma anche molto pesante. Se poi ci mettiamo 30-32 gradi, scirocco teso e molto sole, diciamo che e' quasi una lotta per la sopravvivenza. Stamattina, non potendo partire prima, alle 11 ero alla Pulce, location ideale per partire in bici, tornare, lasciare la bici in auto e partire di corsa per la ciclabile di Via scuole del Farneto.

E finche' si e' in bici, il caldo si sente ma si sopporta, se si sale si va bene: a Torre Arabella gia' l'aria era piu' respirabile. Anche se la mia gola era perennemente secca e vanamente cercavo ristoro nell'acqua delle borracce, calda come riscaldata in un pentolino sul fuoco.

Peccato che il mio brick prevedesse solo 2 ore di bici (ed una di corsa), e quindi poco prima di Quinzano ho fatto inversione e sono ritornato nella fornace della Val di Zena, e una volta sceso dalla bici ho indossato i panni del podista e mi sono lanciato nella ciclabile di Via delle Scuole del Farneto (senza un millimetro quadrato d'ombra). Sette minuti e 28 secondi dopo... ho camminato. Troppo caldo, troppo sole, troppa arsura. Di passo con corsa molto poco convinta ho raggiunto la fontanella vicino al casale diroccato.

Per fortuna la fontanella era funzionante (cosa assolutamente non scontata), e nonostante delle api un po' restie a condividere il fresco getto, sono riuscito a dissetarmi e a bagnarmi la testa e quanto piu' potevo, per poi ripartire di corsa. Li' un po' d'ombra porta sollievo, ma passando dietro alla centrale elettrica il sole picchia di nuovo e allora ho fatto dietro front.

Il ritorno, inframezzato da un altra sosta alla fontanella (ero di nuovo asciutto!) e' stato allucinante, con la ciclabile assolata che in alcuni momenti sembrava stringersi, in altri molto larga... Insomma credo di essere andato vicino ad una bella insolazione. Che sarebbe stato un problema, visto che domani partiamo (io e Carla) per un week end a Londra, accompagnando mia nipote in viaggio premio. Senza gare.

Qui la bici
Qui la corsa

mercoledì 22 luglio 2009

Ufff....

Uno non puo' iscriversi ad una gara... che zacchete! ti pubblicano la starting list. E vabbe'... E se avessi voluto fare una sorpresa?

Oh, i doloretti di ieri, dovuti agli esercizi in palestra (pesi che io credevo leggeri) oggi mi hanno inchiodato del tutto e ancora di piu' ho fatto una pessima figura correndo con Gianni (il quale e' definitivamente bionico, visto che non ha avuto un cedimento, un rallentamento.... niente!) con le gambe che erano di legno. 45 minuti di corsa di pura sofferenza (mia, ovvio) lungo il solito sentiero del Samoggia.

Poi nel pomeriggio, un impegno improvviso mi ha impedito di fare una sgambata in bici con un nuovo tri-dipendente: solo rimandata, V., tranquillo. Domani speriamo di essere in condizioni decenti per il brick, 2 ore di bici e un'ora di corsa.

La corsa

martedì 21 luglio 2009

Ma dove vado?

Oggi, palestra. 15 minuti di ellittica (riscaldamento), seguita da 3 serie di squat, chest, lat, seated row (adattata sul vogatore), addominali e dorsali. Un'oretta giusta giusta. Poi in acqua (doveva essere in mare, ma e' stata piscina, facendo di necessita' virtu'), 45 minuti di nuoto continuo. Anzi, 40 perche' i crampi non mi hanno fatto continuare. E 1900m. Solo soletto in corsia (per una volta che speravo in "ostacoli" viventi a simulare un po' di difficolta'....) senza pullbuoy, palette o pinne. Giusto per partire dal peggio, o meglio: dal peggio di cosi' non si puo'.

Adesso sono uno straccio. Doloretti dappertutto. Ma dove vado?

lunedì 20 luglio 2009

Arieccomi.


Lunedi, 7 giorni di riposo: ieri al mare, quasi un chilometro a nuoto, quasi parallelo alla spiaggia (quasi perche' "tiro" a sinistra quando nuoto, io) dalla zona 75 alla zona 54.. Solo, senza pressioni. Giusto per divertirmi.. Ed ora si riparte.

A lungo, fra le 11 e le 11 e 30, ero titubante fra una seduta di palestra (suggerita dal training plan) ed un uscita in bici. Alla fine ho indossato la nuova divisa da bici della Polisportiva, ho spolverato la ciicsuno e sono partito. Rizzoli, San Mamolo, San Vittore (la cosiddetta 33 curve), poi Paderno e Casaglia (dimenticandomi che avrei dovuto affrontare tre rampe assolate e bestiali). Una ventina di chilometri, giusto per muovere la gamba e dire "sono ripartito".

Mica mi sono divertito, pero': fatica vera, la gamba dura come un macigno, ma dopo un po' si scioglie. Come ieri, si.

In serata, dovevamo andare a correre, ma le gambe erano piuttosto indisposte e allora riposo. Chissenefrega: siamo ancora naif, questa settimana.

Ringrazio e saluto Vincenzo e Fabiobianco per i complimenti. Sono contento, soprattutto, di sapere che qualcuno legge i miei sproloqui, e alla fine mi imita o pensa di farlo (il triathleta, io piu' tri che atleta).

Infine il giro in bici di oggi, gia' in versione connect.garmin.com, purtroppo. Motionbased dal 31 luglio chiudera' gli upload, ed e' una grande perdita.

giovedì 16 luglio 2009

IM Zurigo, le foto ufficiali

All'ingresso in zona cambio, il sabato:

Un po' prima dello start

Le prime bracciate

L'uscita dal lago

Sulla Bestia, con il mal di schiena ma il sorriso!

L'Heartbreak Hill, la spaccacuore!

Sempre lei...

In cima!

Una rara immagine di quando corro

Perche' la maggior parte del tempo ho sofferto...

Ma alla fine c'e' il rettilineo finale

E l'agognato arrivo

Si, un bel po' stanco..

Un bel morso alla (brutta) medaglia

E la foto all'uscita della zona cambio, sfinito.


mercoledì 15 luglio 2009

Relax?



E' evidente che io ed il relax siamo incompatibili. Non faccio a tempo di pensare di potermi rilassare un attimo (che vuol dire mangiare a quattro parmenti, grossomodo) che ieri ricevo un SMS da Gianni dal tono imperativo: "Noi (la combriccola del VVFF di Modena) oggi ci iscriviamo a Monaco. Chi c'e' c'e', chi non c'e' non ci sara'!" "Niente Monaco 2009, per me". Rispondo.

Inoltre, convinto che il Greguràtt a Monaco possa veramente prendere lo slot per Kona (ce ne sono 3-4 nella sua categoria), di ritorno da Zurigo l'ho martellato un po', e lunedi sera gli avevo mandato il profilo altimetrico della bici e della corsa. Ieri sera ricevo, sempre via SMS, un suo messaggio: "Mi sono iscritto a Monaco". Anche a lui ho girato il messaggio "Niente Monaco 2009, per me"...

Il buffo e' che -in tempi non sospetti (ottobre 2008 e gennaio 2009)- avevo fatto 2 prenotazioni al magnifico residence dello scorso anno, "perche non si sa mai": una prenotazione dello studio per un breve periodo, ed una di un bilocale di piu' lunga durata, pur avendo deciso di non iscrivermi.

Ed ora? Godermi questo meritato riposo (di 15 giorni, l'Elbaman e' pur sempre il 27 settembre...) facendo poi una preparazione tranquilla e lontano da gare o devo di nuovo mettermi in gioco in un posto stupendo, ma che mi costringerebbe ad una (ennesima) trasferta?


martedì 14 luglio 2009

Poi dopo

E adesso relax.

lunedì 13 luglio 2009

Zurigo Ironman day


14.57.02, partiamo dal tempo, intanto.

Un tempo finale orribile, figlio di tanti piccoli "incidenti" che hanno costellato queste 24 ore. La cena del sabato, programmata per le 20 (io, Gianni, Nazario e Carla), in un ristorante a caso, e protrattasi fino alle 22 per motivi a noi ignoti. La colazione del mattino (ricordo che siamo in un hotel a 5 stelle L), a livello di un 2 stelle (e sono buono), con la roba portata a rate, con pane secco, e per avere tutto mi ci e' voluto oltre mezzora, invece che i 10 minuti programmati. Sai te che mi frega di avere l'house keeping ogni 2 ore che mi viene a chiedere se va tutto bene, per che' questo vuol dire essere in 5 stelle L?

E quindi in zona cambio gia' con quel malumore che non promette nulla di buono. Il nuoto, con (ora ne ho la certezza) una muta del cazzo. O meglio, eccellente per chi nuota gia' abbastanza parallelo, sull'acqua, non per me che nuoto a 45°: altrimenti non si spiega l'1:12 di Francoforte (acqua dolce) 2008 fatto con la Orca 3.8 e i 2 x 1:27 di questi ultimi 2 in lago: passi per Coeur d'Alene, che c'era un ondina e una corrente fastidiosa, ma qui era calma piatta. Mi ero innervosito a Coeur d'Alene, qui ho stramaledetto la Erox da puffo.


La bici, a parte i primi 30 km lungo lago riusciti in appendice, gli altri 150 km praticamente tutti sulle coppe poggiagomito, tra l'inchiodata alla scapola e la cervicale: "cosi' imparo a mettermi il casco a goccia che convoglia l'aria fresca (perche' non era caldo per i primi chilometri...) sulla schiena bagnata dal nuoto, e poi dalla pioggia". Unica soddisfazione non aver mai messo il piede a terra, se non per fare pipi' e massaggiare i piedi (ma a questo ero preparato). Altro errore di leggerezza: avevo preso 4 barrette, senza contare una buca, un problema qualsiasi: difatti 2 le ho perse per strada. Cosi', all'inizio del secondo giro ero piuttoso affamato, ma ho spedito Carla a recuperarne qualcuna. E 7 ore le ho passate pedalando alla meno peggio.


Quando son sceso dalla bici, la schiena ha continuato a farmi male, come i piedi. E allora in soccorso e' arrivata, ancora una volta, quella santa donna di mia moglie, che mi ha procurato 2 Nurofen, con cui ho potuto, almeno camminare il primo giro. Dal secondo, quando stavo meglio, se correvo piu' di 500 m la sensazione di vomito nausea era troppo forte. In queste condizioni ho avuto solo una possibilita', per finire: staccare il cervello e smettere di ragionare, perche' stavo facendo i conti che non sarei riuscito a finire, stavolta, di quel passo.


Ultima mazzata la vista della medaglia di finisher: ero venuto qua per conquistare la medaglia "crociata", che davano l'anno scorso o 2 anni fa: macche', uno schifo di medaglia cosi'! Se lo sapevo andavo a festeggiare altrove l'undicesimo ironman. Quindi alle ortiche la sfida con Gianni (mi ha rifilato quasi 2 ore) i propositi di tempone, e come unico fine, il traguardo. A costo di impiegarci tutte le 16 ore del tempo massimo. Cosi' non e' stato, per fortuna, ma al momento il mio fisico non sopporta 2 ironman in 20 giorni.

Infine i ringraziamenti:

Al Greguràtt.

A quello (Nicola Zecchi?) che mi si e' parato davanti in riva al lago riconoscendomi, e riconoscendosi lettore di questo blog (bonta' sua!), raddrizzando un po' la mia giornata.

A Marco Scotti, che mi ha passato sulla prima Forch, come io fossi fermo. E poi sempre pronto ad incitarmi, quando mi vedeva.

A Gianni e Nazario, encomiabili al mio arrivo (con tanto di video).

A Mirko che al suo primo ironman ha segnato 10.43.18 e a sua moglie Paola che mi ha tirato su in un momento di crisi.

A Claudio e Luca.

A PLP.

A tutti quelli che mi gridavano qualcosa sul percorso (sia bici sia corsa, e sono stati tantissimi!!!) perche' la sportivita' degli svizzeri e' insuperabile.

Ed ora riparto. Dall'Elba il 27 settembre, perche' un ironman deve essere difficile, senno' che gusto c'e'?

sabato 11 luglio 2009

Zurigo giorno 1 e 2

Per assoluta mancanza di tempo non ho potuto aggiornare il blog, ieri...
Il viaggio e' stato incredibilmente fluido, nessun ingorgo, nessun rallentamento... Una breve sosta dopo il San Gottardo per mangiare, e l'arrivo a Zurigo nel primo pomeriggio. Subito una piacevole sorpresa: per un problema di overbooking siamo "costretti" a traslocare (ovviamente al prezzo gia' fissato) nella reggia dell'Ascot, l'Alden, che e' un 5 stelle "L" (contro le sole 4 stelle dell'Ascot), anche se poi noi ci troviamo un po' a disagio in tanto lusso...

Non piu' una camera, ma una suite, con 2 bagni, sala, camera e spazio a volonta'. La distanza dallo start e' la stessa, quindi siamo molto contenti. In serata ottima cena al pasta party, tutti assieme con i "bolognesi": Claudio (e consorte), Luca, Gianni e Nazario, tutti del Pasta Granarolo, Mirko (con la simpatica consorte Paola), il Greguràtt, io e Carla.

Stamattina tutto dedicato al giro in citta', con cicerone Gianni, e poi proseguimento con Mirko e paola fino al ritiro pacco gara. Nel pomeriggio ho portato la bici in zona cambio, ho salutato Sebastian Pedraza, e PLP. Infine mi sono fatto fotografare con Natasha Badman. Insomma, il solito tran tran pre ironman.



giovedì 9 luglio 2009

Ci siamo.



Stamattina ultima rifinitura in bici, con scalata del Botteghino con la crono, giusto per testare la poisizione che dovro' assumere sulla Bestia o la Forch, perche' sulla spaccacuore mi sa che rimanere sulla bici sara' gia' un gran successo. Pero' la gamba la sento tonica, la voglia di far bene in bici e di corsa c'e', meno a nuoto, che ultimamente non mi appassiona...

Stamattina telefonata con il mio compagno di squadra Mirko, "aspirante finisher", che in un paio di anni si e' dedicato con molta scrupolosita' al triathlon e all'IM in particolare. Peccato che dovendo lavorare non potra' godersi appieno il clima festoso del villaggio, ed anche del pasta party, l'imperdibile cena con la partecipazione dei big e della maggior parte dei competitori.

Ieri sera altra strapazzata alle caviglie, con leggera storta annessa, su un terreno insidioso come il lungo Reno a Trebbo. Una scoperta di un angolo verde dell'immediata periferia di Bologna, molto bello il percorso nel complesso, tutto immerso nel verde.

Pomeriggio di oggi dedicato alla preparazione delle borse con tutto l'occorrente per la gara (ed anche di piu'), e poi domattina alle 7.30, una volta arrivato il Greguràtt si partira' per Zurigo.

La camminata di ieri
La bici di oggi

martedì 7 luglio 2009

Sara' dura...

... mentalmente no, ma fisicamente domenica sara' dura. Oggi sono uscito in bici "da quel di'" (ovvero dal 21 giugno) e caldo e vento a parte le gambe giravano anche, ma erano pesanti e lanciavano lamenti assordanti. 45 km in sella a Lady IM, su per la Val di Zena fino a Torre Arabella, perche' Zurigo non e' piatto, con una passo intorno ai 28 kmh (senza alcuna volonta' di tirare) solo alla ricerca della posizione migliore in salita, per non disperedere troppe energie e non perdere troppo tempo. Assetto gara, con body gara, casco a goccia e in carena al massimo (ovviamente suscitando l'ilarita' dei cicloturisti) con tutto l'armamentario, sperando che lassu' faccia un caldo "giusto", come le previsioni sembrano confermare (temperatura sui 20 gradi, cielo coperto zero pioggia e -soprattutto- zero vento.

Lo spirito e' il solito, quello di arrivare in fondo con il sorriso, sapendo che 10 ironman sono in saccoccia e questo Zurigo 2009 e' un nuovo inizio. Pettorale 1111 (non a caso) e la curiosita' se e di quanto riusciro' a fare meglio di quel 25 luglio 2004, che segno' (senza falsa retorica) l'inizio della mia nuova vita.

La bici di oggi

lunedì 6 luglio 2009

Ironman CDA - le foto

Mi sono arrivate in tre giorni, in un cd personalizzato. Se penso che sto ancora aspettando le foto della granfondo Selle italia (5 aprile) qualcuno dovrebbe vergognarsi... Con una efficienza tipicamente tedesca, ecco le foto, in alta definizione, di me in gara lo scorso 21 giugno. Alcune sono inedite


domenica 5 luglio 2009

Questa la pago...*

Stamattina, dopo una nottata da fuso orario degli States (dopo due ore di dormita dalle 19 alle 21, mi sono riaddormentato alle 23 e 30, per risvegliarmi e dovermi alzare alle 3 e 30 per il temporale) ho partecipato alla Camminata del Cocomero, in quel di San Matteo della Decima, (il buco del culo del mondo e' piu' vicino) che e' giunta alla 29a edizione e che non avevo mai fatto perche' in questa data c'e' sempre un triathlon.

Credo proprio che sara' anche l'ultima, visto che il percorso -micidiale di suo, 11 km di cui meta' sulle cavedagne- era reso molle dalle abbondanti pioggie notturne, riducendo ad un pantano dove, nell'ordine, mi sono infangato io e le scarpe, sono caduto dentro un fosso (senza danni) e mi sono distrutto le gambe. Insomma peggio che una campestre, dato che oltretutto erano quasi 11 km di percorso.

Certo, in questi casi si deve pensare all'aspetto ludico motorio, ma quando ho visto le mie Ironman Kona completamente infangate ero propenso a ben altro. Per fortuna l'abbondante ristoro a base di cocomero (di cui non posso abbondare, perche' ne sono un po' allergico) ha fatto si' che l'atmosfera fosse gioviale.

*Naturalmente a Zurigo domenica avro' le gambe di legno...

29a Camminata del Cocomero

Infine, spulciando fra gli athlete tracker di Francoforte e Klagenfurt, faccio i piu' sentiti complimenti ai finisher, Mauro, Mimmo, Duracell, Balestro, Marino, e Simona (kla) e Pasquale e Pierluca, per Francoforte e una super tirata di orecchi a Lucianone, che non riesce piu' a trovare il bandolo della matassa. Inutile, caro Luciano, intestardirsi su una distanza o su un posto: dimentica l'ironman, per ora, e ricomincia da capo con distanze minori (dei mezzi, ad esempio) e -soprattutto!- non tornare a klagenfurt! Senno' il fantasma riappare, sempre. E non farti accompagnare da chi sai tu, che lui e' specializzato per far ritirare i compagni di sventura. Un abbraccio.

venerdì 3 luglio 2009

Foto dal viaggio e aggiornamento

Neanche tornato, con un viaggio aereo neanche sentito (e senza dormire), ma con il fuso orario un po' pesante da riequilibrare, oggi, finalmente, un po' di allenamento. Niente di che, un 45 minuti di corsa nella canicola (era l'una) con Gianni, che deve monitorare la mia forma fisica, cosi' a Zurigo si prendera' la rivincita di Francoforte con gli interessi. Poi in serata al challenge di San Giovanni in Persiceto, con Carla, a testare le sue nuove Newton (scarpe altamente innovative e tecniche) che hanno bisogno di molto adattamento. Infatti ha lungamente camminato e sentito indolenzimenti nuovi. E via, altri 7 km e mezzo di corsa. Alla fine e' stato piacevole ricevere i complimenti da tutti, ma specialmente da Dario e Ludmilla.

Prima o poi tornero' anche a nuotare e ad andare in bici, si.

La sgambata di oggi
Il Challenge di San Giovanni

Ero in debito di un po' di foto del viaggio, quindi rimedio...


Sopra: il fiume ad Idaho Falls, sotto uno scoiattolo che saltella felice.


Sotto, il tempio dei mormoni, sempre ad Idaho Falls


Sopra e sotto, personaggi a 2 ruote sulle strade USA

Sotto bisonte a bordo strada, Yellowstone....


Sopra e sotto, l'Old Faithfull, il geyser piu' famoso di Yellowstone

Sotto, paesaggi dell'Oregon

Sotto, Mt Hood, la vetta dell'Oregon



Sopra, Leone Marino ad Astoria, Sotto il ponte che collega l'Oregon con lo stato di Washington, sempre ad Astoria


Sopra e sotto distesa di salse per condire. Tutto e di tutto.