A Fabio, 5 aprile 2009.

lunedì 28 dicembre 2009

Las Galeras, Repubblica Dominicana - parte 2

27 dicembre

Grand Paradise Las Galeras

Stamattina abbiamo deciso di andare alla Playa Rincon, dopo aver visto, durante la corsetta mattutina la Playeta, una spiaggetta a 20 minuti di corsa dall’hotel, che pero’ non si e’ rivelata tutta ‘sta bellezza. Bella, si' ma molto uguale a tutte le spiagge di qui... Il viaggio per la Playa Rincon e’ terrificante, perche’ a parte pochi dei 35 chilometri asfaltati la maggior parte della strada e’ sterrata duro, ed il nostro tassista (Tony) deve rallentare a passo d’uomo per entrare ed uscire dalle buche, vere e proprie voragini di cui la strada e’ disseminata. Poi si arriva in questa spiaggia bella, decisamente, ma come scrissi l’anno scorso per le spiagge di Mauritius, “vista una poi sono piu’ o meno tutte uguali”.

Questa ha in piu’ una risacca fortissima e Carla, infatti, ne rimane vittima cadendo in acqua sopra un sasso, sbucciandosi un ginocchio. Nonostante i 3 ristoranti ci mangiamo un paio di “pan de coco” (pagato a peso d’oro) e beviamo una birra. Dopo 3 ore di rosolata al sole affrontiamo il viaggio di ritorno: chiuderemo la giornata con 2 pina colada (vitaminizzati, ovvero con il rum) e la cena spagnola, “senza infamia ne’ lode” (a parte la carne, tenerissima). Pure la serata fire on beach e’ fiacca e caliamo il sipario (noi) alle 10.

La corsa di oggi

La nuotata del 28
La corsa del 28

domenica 27 dicembre 2009

Las Galeras, Repubblica Dominicana - parte 1

Martedi 22 dicembre

Malpensa Motel inn di lonate Pozzolo.

Viaggio surreale, fra una nevicata fortissima di ieri e delle previsioni ancora nevose. Evidentemente abbiamo viaggiato sempre nell'occhio del ciclone, dato che -a parte una pioggerellina fin da Milano- non abbiamo avuto alcun problema. Oltretutto (e per fortuna) le strade sono pulite.

Decisamente un ottimo motel, camere ampie e spaziose, ma il sospetto che sia anche un hotel da tresca e' fortissimo. Il wifi e' a pagamento (2h per 1 euro) ma tutto sommato e' meglio che il cellulare, che presenta buchi di campo. La cena al Bertoni e' eccellente, anche se del menu' non c'e' tutto. Stracci di pasta integrale ai funghi, castelmagno e pomodoro, poi asssaggi di formaggi con salse (2, marmellata imprecisata e miele). In serata impariamo che il volo non e' piu' al mattino ma al pomeriggio. Vabbe', per noi poco cambia, ma per Roby&Roby (mia cognata e il compagno) si. Comunque ha ricominciato a nevicare. E forte.


Mercoledi 23 dicembre

Volo Milano Samana'

La Malpensa e' un delirio. Gente bivaccata ovunque, folla esasperate e persa fra cancellazioni e ritardi. Spostamenti di partenze e cambi di gate. Noi dovremmo cavarcela, il volo e' un charter, quindi non soffre della disastrosa situazione degli aeroporti europei (causa neve), ma comunque i problemi degli altri voli si ripercuotono sul nostro: Dalle 16.15 l'imbarco passa alle 17 e 45, ma siamo in ritardo di un'ora e mezzo. Grottesco che dobbiamo fermare i motori quasi alla pista perche' il "corridoio della Manica" e' sovraffollato, e dobbiamo partire alle 18 e 52. Comunque l'atmosfera da gita aziendale, con i Furbetti, una coppia attempata che cerca (riuscendovi) di saltare le file, i 4 compagnoni che vengono per (cercare di) trombare, eta' fra i 30 ed i 60, e tante coppie con tanta voglia di "staccare". La cena del convento e' stata orribile, la Blue Panorama risparmia molto sui pasti. Speriamo che non ci venga l'ulcera, almeno. Pasta scottissima e collosa alle zucchine (di nome, almeno) crackers, formaggino "La mucca che ride" e cantuccio abruzzese di Nonna Annunziata. Almeno il Morellino di Scansano e' buono. e sono gia' allegro. Arrivo previsto oltre mezzanotte (domenicana, le 5 italiane) ma la temperatura e' di 25 gradi: fa dimenticare il gelo europeo, decisamente....


Giovedi 24 dicembre

Grand Paradise Las Galeras

Traumatico l’arrivo, non tanto del volo (siamo comunque arrivati a mezzanotte passata e fra le pratiche burocratiche, il ritiro della valigia e la distribuzione agli hotel ha fatto venire oltre l’una e mezzo) quanto l’arrivo qui, a Las Galeras e all’hotel con il bus: infinito, erano le 3. Comunque ottima l’accoglienza, a base di panini e succhi. Di quelli conosciuti nelle varie file ci ritroviamo i Furbetti, i milanesi simpatici (Patrizia, Mauro e gli altri 2) e pochi altri: mancano, per fortuna, i milanesi cummenda straccioni (i compagnoni). E (purtroppo) l’ironman visto in aeroporto.

Stamattina, brutale sveglia alle 8.30 per abituarci subito al fuso, e dopo un’ottima colazione, il briefing con Dario, il nostro assistente dell’ Altro Sole, il tour operator, che ci racconta le possibili escursioni e i costi (come sempre altissimi), ci informiamo sulla possibilita’ di nuotare, correre e cos’altro fare. Poi via in spiaggia, un po’ stretta ma circondata da un prato magnifico pieno di sdraio. Multietnica la composizione degli ospiti: inglesi, americani, olandesi, francesi, spagnoli e –naturalmente- italiani, ma in parti eque. Decidiamo di stare meritatamente sdraiati ed ogni tanto di fare una capatina al bar, tanto “e’ tutto incluso”, alcolici compresi. Dopo un bel bagno con nuotata inclusa, pranzo a buffet eccellente anche questo (ma dove sta la fregatura??) e poi via a gironzolare per il pueblo di Las Galeras, con facce che rendono merito al nome, ma –per fortuna-, solo d’aspetto. Infine una salutare corsetta di un’oretta con le salite, perche’ qui non e’ piatto come sembra, e nel vialetto di accesso all’hotel una salitella da 60m che ha fatto proprio al caso mio.

La corsa di oggi


Venerdi 25 dicembre

Grand Paradise Las Galeras

Mano a mano che viviamo il soggiorno ci rendiamo conto che e’ un bel posto, proprio un bel posto. Le cena della vigilia (sempre a buffet) e’ stata impreziosita dall’aragosta alla griglia, e dai gamberoni in padella. Una quantita’ di dolci superiore alla mia gola e comunque tantissimo da mangiare. Stamattina percio’, abbiamo iniziato la giornata con una corsetta brucuagrassi di 40 minuti, alle 8, ed era gia’ caldo. Ma almeno c’era poco traffico, cosi’ abbiamo respirato aria abbastanza pura.


Nonostante una comitiva di francesi, con animatori caciaroni e instancabili, l’atmosfera e’ comunque tranquilla, E soprattutto se uno vuole partecipare lo fa, altrimenti non trascinano di certo in attivita’ inutili. Stamattina, Natale, abbiamo fatto tanta spiaggia ed anche parecchie foto in costume e berretto natalizio. Poi l’evento clou della giornata e’ stato l’arrivo di Santa Claus in elicottero con tanto di tuffo in mare, recuperato per l’occasione dagli animatori che lo hanno spiaggiato in spalla. Molto emozionante…. Poi il pranzo, frugale, senno’ qua si scoppia, perche’ l’all inclusive e’ bastardissimo, e avro’ bevuto almeno 20 pina colada (senza liquore) e mangiato 3 ananas come break di meta’ mattina. In serata (dopo l’ennesima esposizione solare) passeggiata verso est, per vedere un altro pezzo di costa, probabilmente dove domattina correremo un po’.

La corsa di oggi

26 dicembre

Grand Paradise Las Galeras

Deludente la cena di ieri sera, con la cena speciale di boulabisse e pesce fritto niente di che. Molto meglio il buffet, sempre. Poi in piscina lo spettacolo natalizio, con lezioni di merengue e show degli animatori. Abbiamo scoperto che i francesi godono di animatori propri (ma molto socievoli), e -ovviamente- spettacolo privato per loro. Le giornate scorrono lente e tranquille sotto un bel sole ed un caldo che se al termometro segna 29 come massima, il “feels like” (temperatura percepita) e’ sui 37. Ma frequenti le nubi che mitigano il caldo umido. E poi, vuoi mettere Natale in costume da bagno?


Un discorso a parte lo merito il cibo, Alla colazione, la scelta e’ ampia, dal caldo con i classici di una colazione americana, ma con il tocco tipico locale: stamattina mi sono dilettato a sostituire i carboidrati del pane con purea di piselli, zucca e patate. Nei prossimi giorni azzardero' anche la frittatina e la crepe, hai visto mai? Poi, come detto spiaggia. Al pranzo cerchiamo di limitarci, ma il buffet e’ sempre (troppo) ricco. Per fortuna riusciamo a correre, anche se stamattina dopo un paio di chilometri ho dovuto fare un dietro front veloce….


continua...

lunedì 21 dicembre 2009

Partiam partiam!

Ci siamo. Domani prenderemo la via di Milano (sperando nei spargisale e spazzaneve), per la nostra vacanza natalizia. Mercoledi mattina, infatti, meteo permettendo prenderemo il charter per Samana' (Santo Domingo) dove sverneremo per qualche giorno. Oggi niente sport, valigia, commissioni e poco altro.

domenica 20 dicembre 2009

Mezzo pieno o mezzo vuoto?

Stamattina la stazione meteo Oregon, posizionata fuori dalla finestra del bagno segnava -2,5, cui ne vanno tolti altri 5 (quindi la temperatura reale era di -7,5) perche' e' casa mia che emana calore, visto che quando abbiamo ristrutturato casa abbiamo ristrutturato tutto tranne gli infissi, e oltre tutto gli unici lavoretti fatti dal falegname alle finestre forse forse li facevo meglio io che in Educazione Tecnica (scuole medie) avevo 4.

Quindi, spenta la sveglia, e via a ronfare di nuovo. Pazienza per gli amici che ci aspettavano a Castel Maggiore: passi per il freddo, ma il ghiaccio per terra poteva essere deleterio per il nostro equilibrio. E siccome mercoledi abbiamo un voletto che ci portera' in quel di Samana' per diversi giorni e' meglio farli da sano che con una gamba rotta. Quindi ogni decisione sul lavoro di corsa e' rimandato al pomeriggio, casomai si alzasse un po' la temperatura.

La temperatura non si e' alzata, ma stoicamente siamo andati lo stesso nel pomeriggio ai Giardini e ci siamo sparati mezzo allenamento podistico domenicale. Bicchiere mezzo pieno perche' ci siamo andati comunque nonostante i meno tanti gradi, e mezzo vuoto perche' abbiamo fatto solo meta' allenamento...



I rulli di ieri
La corsa di oggi

venerdì 18 dicembre 2009

E anche per quest'anno...


... il riscaldamento globale e' un'invenzione. Mentre la' fuori sta nevicando di brutto, e fa un freddo "barbino", gia' penso alla corsa di domenica con un po' di preoccupazione. Cos'altro dovro' mettermi addosso, per non soffrire il freddo? Ieri, allenamento con Carla sulla ciclabile della Certosa, e mio malgrado, devo ammettere che erano almeno una ventina i corridori incrociati nell'oretta di allenamento, ed anche qualche patacca di passaggio (e chi ha orecchie per intendere....) All'abbigliamento descritto nel post precedente ho aggiunto, per l'occasione, i panta da bici felpati, proprio per evitare di congelare le gambe, un po' affaticate.

Mercoledi infatti, ho -su consiglio del guru- prudenzialmente saltato l'allenamento in pista, dato che il polpaccio mi doleva molto, e mi sono comunque distrutto in piscina con un 3000 faticosissimo. Di ieri ho detto, ed oggi un'altra nuotata, 3600m parte con palette e pullbuoy e un 2000 frazionato. Domani rulli, a meno di non mettere gli sci alla bici, e -comunque- non mi dispiace fare i rulli. Con l'anno nuovo prendero' anche il telaio "danzante" per il RealAxiom che permette l'ondeggiamento laterale della bici, e allora sara' una pacchia totale.

martedì 15 dicembre 2009

Dressed to run



(Io vestito x correre). Quando fa freddo io mi copro come un eschimese nella tormenta. Lo so, ma odio sentire freddo. I miei compagni mi prendono in giro (che dimagrisci a fare se ti metti chili di vestiti addosso?), ma e' piu' forte di me: non riesco proprio a correre sentendo freddo. Ed oggi ne faceva tantissimo, ai Giardini, per il lento con dolci progressioni.

Quindi ero vestito, nella parte superiore con a pelle la fascia cardio. Poi: maglietta Craft con inserto windstopper (antivento) sul torso. Maglia Odlo manica lunga serie "warm" (per attivita' eseguite fra i 12 e i meno 25 gradi), Skinfit AeroPlus WindBlock, e maglia societaria d'ordinanza.

Sotto i mitici Skinfit Klima Windblock Trunks perche' se mi si gela li' sotto e' anche peggio, e sopra i pantacollant societari lunghi. Scaldacollo, guanti, cuffia Windstopper Gore Bike con berretto 49ers di lana a completare. Non ho neanche sudato troppo. Ma forse perche' non ho messo la cerata?

Ieri, in mattinata, la palestra (piu' svogliata del solito, ma eseguita in toto) e in serata i rulli, 3 blocchi da 2 x 10 minuti 1 a 70-75 rpm e 1 da 90-95 rpm. Insomma, mi preparo per il peggio (ovvero che riusciro' a fare a Samana'?)

I rulli
La corsa

domenica 13 dicembre 2009

10a Camminata di Natale

Quando ho iniziato a scrivere questo blog mai e poi mai avrei considerato il fatto che potessi divenire un'esempio per delle persone. Tanto meno ispirare persone normalissime (sportive, certo, ma anche padri di famiglia che al massimo portavano ai giardini i bambini la domenica mattina) ad avvicinarsi al triathlon o -peggio!- all'Ironman.

E allora citiamo (and the winner is......) Andrea Z. fresco finisher all'IM Western Australia, che con il tempo di 11 ore e mezzo ha concluso il suo primo Ironman ispirato -cosi' dice- da questo blog. Per me e' un onore, mi commuovo, quasi: ma almeno provate a rispettare la vostra guida spirituale e il primo Ironman (solo quello!) finitelo con un tempo al cui confronto io non scompaia (scherzo, naturalmente).

Ci sono mattine che alzarsi e' veramente una gara. Come stamattina. Il confine fra l'alzarsi da letto e il rigirarsi spegnendo la sveglia e' stato sottilissimo, ma poi la ragione del programma ha prevalso (ed anche per rispetto dei lettori e di tutti coloro che si ispirano a me per fare altrettanto). E allora via, verso Casalecchio, zona Sapaba per quella che una volta era la Camminata dei brigoli, i sentieri del Parco Talon. Adesso e' una camminata piu' normale, con sempre un po' di sterrato, ma sicuramente molto meno fascino (alcuni lo chiamerebbero fango). Visto che sono in vena di saluti, saluto i Santa Rita Runners che mi hanno passato ad un passo allegrissimo (parlavano di un medio a 4.20/km....): complimenti al loro blog (il linkie' fra i preferiti)

Alla partenza tanta galaverna, e tanto freddo: e allora allunghiamo un po' il riscaldamento: 2 chilometri. Poi via, per le serie da 500m medio veloci seguiti da 1500 medi. Ancora 4 volte. Dalla prossima settimana cambiera' il passo dei 500m, e visto che finora mi ci sono tirato il collo sui 4.10/4.20 al km domenica prossima ci sara' da ridere.

Citazione d'obbligo per i maratoneti della polisportiva in gita a Reggio Emilia, tutti bravi, ma con un super Massimiliano che (forse) spaventato dal fatto che non l'avrei piu' salutato se non fosse sceso sotto le 3h, ha pensato bene di tirare, e alla fine il suo 2.57.44 merita una citazione.

10a Camminata di Natale

sabato 12 dicembre 2009

Nuoto, pedalo, corro: ergo sum



Il freddo comincia a pungere, ma a quanto pare per Carla non e' un problema: giovedi altra seduta di corsa, con allunghi finali (per lei) e ripetute in salita per me, stavolta su per San Luca, un po' piu' impegnativi della salitella di Via Martiri di Pizzocalvo. Il problema vero, per chi corre tanto (e anche tante volte), e' di trovare stimoli nel percorso.

Noi abbiamo diverse (per fortuna) possibilita': dai Giardini Margherita (oramai lasciati a ultima spiaggia, data la totale conoscenza dei piu' reconditi angoli e percorsi), al Parco dei Cedri e dintorni, che, quando le distanze di allungheranno, saranno molto utili) e -al momento scenario preferito- la ciclabile che passa dietro l'Antistadio e prosegue lungo il canale sulla ciclabile che porta al Talon. Ma gia' siamo alla ricerca di percorsi che ci permettano di diversificare i nostri allenamenti, e per fortuna le "ludico-motorie" domenicali sono molto utili.

Ieri doppia seduta di nuoto, con quella ufficiale del programma al mattino (un'ora e mezzo, circa) e quella serale, che se pur (solo) 1600m fatta davanti, a tirare il gruppo, si fa sentire. Anche perche' Ruggio e' tornato un po' nervoso dalla montagna per la scarsa neve, ed ha pensato bene di riversare su di noi il suo nervosismo: basti pensare che l'attivazione e' stata di 4 x 25 delfino, 3 x 50 dorso, 2 x 100 rana e un bel 200 a stile.

Stamattina, infine, la seconda seduta di bici settimanale (di due) con il medio ad intermittenza potenziante, che altro non e' che serie da 4 minuti a 90-95 rpm ed un minuto al massimo rapporto, per un potenziamento/spaccagambe distruttivo. Anche questa seduta l'ho fatta sui rulli, e meno male, perche' sebbene la mattinata fosse soleggiata, verso mezzogiorno un bello scroscio d'acqua ha provveduto a mettermi l'anima in pace sulla necessita' (?) di uscire, qualche volta, in strada a pedalare alive. Comunque nell'esercizio sono stato molto realistico: nella foga dell'esercizio sono anche riuscito a fare cadere la catena...


mercoledì 9 dicembre 2009

Riposo!

Oggi riposo. Totale. Neanche un cento metri a nuoto! Ovviamente previsto dal programma. Il quale programma sapeva che avevo assoluto bisogno di riposare, oggi. E allora vai di frivolezza: massaggio rilassante (ho ancora un certo credito alla Virgin Beauty), ceretta alle gambe e parrucchiera (ma e' una barbiera di West Point in licenza, in realta').

Ieri, invece, sotto la pioggia, il consueto 20' lento con le accelerazioni di 15" a seguire ogni 5', 8 in totale. Con Carla che oramai mi sta li'. Temo che stia migliorando troppo. Poi, nel pomeriggio, primo bagno di caos natalizio al Carrefeur, con seguito di cena al Rossopomodoro della Meridiana, ultimamente sottotono, quanto a eccellenza della pizza (troppo gommosa).

Domani si riparte con il programma: ci sono le mie amichette salitelle, due serie da 8 x 50m (con recupero il ritorno al passo). Gianni, trema, sto diventando una bestia.

lunedì 7 dicembre 2009

Statistiche

Quanto statistiche sono peggio di un americano. Sono andato a rivedermi i tempi del 10.000 Gazzetta Run di Mantova, laddove, lo scorso 6 giugno, piazzai il mio best of best sui diecimila. 46'14".

Quindici giorni dopo ero a Coeur d'Alene a fare un ironman, quindi ero certamente in forma, ed anche la Tanita lo diceva: il 9 giugno pesavo 82,4 kg. In piu' sia il mio, sia il Garmin di Carla hanno segnato un duecento metri in meno dei dichiarati diecimila.

Quindi il 47'47" di ieri ha una valenza molto maggiore, di un semplice "second best of best": sono ad inizio stagione. Anzi, ad inizio preparazione. Sono 5 kg e e mezzo in piu'. Il Garmin ha segnato 200 m in piu' dei diecimila, stavolta...

Venendo ad oggi, perche' chi si adagia sugli allori e' perduto, stamattina seduta di palestra, bella tosta, con pesi maggiorati. Ed in serata seduta di rulli, che hanno risentito molto della palestra. E forse anche dello sforzo di ieri.

Intanto, nel durante della giornata, abbiamo scelto e prenotato la vacanza natalizia. Quest'anno andremo al caldo, a Samana nella Repubblica Dominicana (Isola dei famosi dice nulla?). Non sono certo che sia un posto che mi piacera', ne' che riusciro' a proseguire la preparazione, ma l'offerta low cost era troppo allettante per non prenderla. L'importante era schivare la montagna....

domenica 6 dicembre 2009

7a TuttaDritta

Stavolta il tempo sembra piu' clemente del 2008 e torniamo a Torino in auto per questa settima (per noi seconda) edizione della TuttaDritta, dieci chilometri che piu' diritti non si puo'. Unica novita' la partenza, posta in Piazza San Carlo, e i primi chilometri in via Nizza, invece di Corso Unione Sovietica. Ma arrivo sempre a Stupinigi, in bocca alla Palazzina.

Quindi modifica anche del nostro hotel, piu' centrale, ma sempre della catena NH, ovvero l'NH Ligure. Arriviamo nel primo pomeriggio, e dopo aver posteggiato l'auto (e pagato 15 euro di gratta e sosta per il sabato e la domenica) decidiamo di fare un giro a piedi per Via Roma, passando da Piazza San Carlo dove c'e' anche la distribuzione dei pacchi gara. La temperatura e' gradevole, e il gelo dell'anno passato, con tanto di neve e' presto dimenticato. Torino, per me e Carla, ha un fascino particolarissimo, sia perche' e' un bella citta', ma anche e soprattutto perche' ci orientiamo benissimo. La sensazione prevalente, cioe', e' quella di esserci gia' vissuti. Pur avendo girato il mondo, questa sensazione non ce l'abbiamo da nessun'altra parte (se non a Bologna, ovviamente).

Volevamo tornare per una frugale (?) cena al Vintage 1997, ristorante dove piu' volte abbiamo deliziato le papille gustative e venderemmo l'anima per un piatto di tajarin al burro di montagna (tacendo del tagliere di assaggi di formaggi piemontesi), ma stavolta e' pieno e troviamo nei dintorni il "C'era una volta" che ispira fiducia e piemontesita', almeno sul sito.

E in effetti l'ambiente sembra promettere molto. Caldo, arredato con gusto, il capo sala ci fa accomodare in un tavolo dalle giuste dimensioni. Le cameriere sembrano rapide ed efficienti. Ma, neanche seduti, una di queste, nel versare acqua ad un tavolo vicino, rompe un bicchiere. Nel corso della serata riuscira' a romperne un altro (sempre a quel tavolo), a perdere pane in giro per la sala e a rovesciare diversi barattolini, almeno per quanto visto in due ore e mezza di cena.

Decisi a mangiare SOLO un piatto di tajarin (e abbastanza in fretta) ci ritroviamo a scegliere il menu al tartufo d'Alba, che prevede sinfonie di delizie piemontesi: ricordo il cucchiaio di mousse di fegato su marmellata di pere, tortino ai peperoni con alici fresche e yogurt all'aglio, piu' un assaggio del menu Degustazione Classico, con uno sformato dell'orto con leggera Bagna Caoda -e Dio ci scampi di quella normale- perche' si e' convinto (e per fortuna anche al conto) che avessimo scelto l'altro menu. E abbiamo passato due ore con tempi di attesa inconsueti.

Il risotto al Castelmagno con tartufo d'Alba e' crudo, il Castelmagno buono ma con il tartufo fanno a botte, ovvero si ammazzano l'aroma l'un altro. L'agnello ai carciofi (sottolio Sacla') con olive (?) e patate croccanti (untuosissime) e' da dimenticare. Il dolce della casa, yogurt (lo stesso di cui sopra all'aglio, ma stavolta all'ananas) e' discreto, meglio il bicchierino (di plastica) di crema chantilly con granella di nocciole. Caffe' buono (almeno questo). Conto (in due, con 2 bottiglie di acqua e mezzo litro di vino della casa -acqua colorata di rosso) neanche 70 euro (ma -ripeto- perche' ha considerato che avessimo mangiato il menu degustazione "classico"). Insomma, scegliete un altro ristorante se venite a Torino.

La nottata ci ha portato una lunga digestione, ma al momento di scattare per la TuttaDritta l'unico mio disagio era il freddo. Con i 4000 e passa anche Ciro Ferrara e il sindaco Chiamparino, oramai discreti corridori. Decidiamo, io e Carla, di farla separati e di tirarla al massimo. Cosi' allo sparo parto in tromba. Il primo chilometro e' a slalom, poi la gente si allarga e prendo un bel ritmo. Mi attesto su un ottimo (per me) 4.20/km, e fino al quarto volo. Poi la noia della corsa mi prende e comincio a contare i metri, se non i centimetri: Ma resisto a 4.45-4.46/km. Alla fine 47'47' con un real time di 47'23", corrispondente appunto ad un passo di 4.46/km, figlio del primo chilometro fatto in 5'21".

Alla Palazzina ci metto un po' a riprendermi, e poi mi metto ad aspettare Carla. Passano i minuti ma non si vede, e temo che il suo obiettivo di 55' salti quando vedo che sono passati 57 minuti dalla partenza, ma lei e' gia' arrivata, e da un bel po'. 54' 23", Record! Abbattuto il muro dei 55'. Un grande risultato. Ad onorare questo suo tempone (ma anche il mio non e' male, in fondo e' il mio secondo tempo di sempre, sui diecimila!) una bellissima medaglia e un buon pranzo a base di polenta.

Al ritorno ci fermeremo al Fidenza Village, giusto per far eun giro in questo rinomato outlet, dove Carla scova un delizioso abito.






venerdì 4 dicembre 2009

Dieci anni




Il 5 dicembre 1999 accendevo l'ultima sigaretta della mia vita. Ancora oggi mi chiedo come abbia potuto resistere e non ricadere in un vizio che, fino a qualche mese prima del 5 dicembre, mai e poi mai avrei voluto lasciare. Fumavo un pacchetto al giorno, se andava bene, anche due (quaranta sigarette) se uscivo la sera (ed accadeva spessissimo).

I passaggi sono stati dolorosi (perche' fumare era un piacere incredibile), ma ora posso dire di non desiderare di ritornare a fumare (neanche per scommessa), ed anzi, come ogni ex fumatore ho un atteggiamento verso i fumatori negativo. Fin ad arrivare a non tollerarne le piu' piccole manchevolezze. Il dott. Marco C. lo Zyban e Carla gli artefici di questa grande conquista (credetemi, per me aver smesso di fumare e' stato come vincere un campionato del mondo).

Il dottor Marco C., dapprima mettendomi davanti a muso duro la realta' di un futuro di pochi anni di vita. Ancora lui, prescrivendomi lo Zyban, dopo che su Internet scoprii che esisteva questa pillola, il cui principio attivo, il brupropione, nato come anti depressivo, si e' scoperto essere inibitore del desiderio del fumo.

Carla, come in tutte le occasioni che ci acocmunano, anche lei fumatrice, ma anche lei ha voluto smettere (3 giorni prima). Io, di mio, un po' piu' di volonta', ma ben supportata dalla pillola, che effettivamente inibisce il desiderio del fumo e rende fastidioso il gesto. Poi un piano studiato nei minimi dettagli: dapprima la riconquista della sensibilita' al palato, con l'iscrizione al corso per Sommelier (senza diventare un alcolizzato, altra conquista!), poi lo sport, da cui ero digiuno da almeno un decennio, digiuno che aveva avuto risultati disastrosi.

Insomma il 4 dicembre 1999 ero un fumatore praticamente obeso, al limite dell'enfisema. Potenziale infartuato, e prospettive di vita di non piu' di 5 anni. Ora sono rinato. Direi che di quei 20 anni di fumo (ho iniziato a 16) mi e' rimasto una limitata (ma non troppo) capacita' polmonare.

Smettete di fumare, ci guadagnerete in salute. E se ci sono riuscito io.....

Per tornare alle conseguenze dello smettere di fumare, ovvero la mia passione per lo sport (vizio anche questo?) l'attivita' di ieri mi ha impegnato sui rulli, visto che sabato saremo in viaggio per Torino (domenica la TuttaDritta!) e nel pomeriggio a correre con Carla per 40 minuti, poi su e giu' per le ripetute in salita. Oggi, solo nuoto, ma tanto: 3600m con l'ormai abituale PtvC 50 (PoTenziamento Veloce Corto in B2).

I rulli
La corsa

mercoledì 2 dicembre 2009

Lavori in corso....

Mi scuso per l'assenza di post, ma il programmino che il guru mi ha preparato ha la precedenza su tutto, se poi alla sera sono distrutto, ci rimette il blog. Allora, vediamo di riassumere cosa ho combinato da domenica: lunedi, palestra e bici (rulli... Mi ci sto affezionando, oltre che alienarmici sopra). In palestra sto recuperando i pesi massimi, e sebbene ci vada solo una volta a settimana sto tonificandomi per bene (sempre sotto uno spesso strato di adipe: loi dico casomai qualcuno che non mi vede da tempo non pensi che io sia diventato 60 kg). In serata i rulli, con un primo avanzamento di impegno, ora portato a 80' (piu' il riscaldamento) con 4 serie da 20' (5' a 70-75 rpm e 5' a 90-95 ripetuto 2). E visto che la Modena-Cittadella, oltre che a conoscerla a memoria e' diventata corta (cioe' arrivo a Cittadella prima di finire l'esercizio), ora vado con un percorso costruito ad hoc di 55 km.

Ieri ho dovuto rinunciare ad un lavoro del programma: il nuoto serale con Ruggio, che al confronto degli altri 2 di nuoto sembra un defaticamento. Ma il fine e' stato piu' che nobile: la Festa sociale della Polisportiva. Festa con la effe maiuscola, per l'impegno profuso dal nostro presidente Piero, da Corrado e da quanti hanno contribuito a renderla memorabile, dove anche Carla si e' divertita (e -vi assicuro- e' un evento rarissimo). Targhe, medaglie e cotillon per quasi tutti ed un ambiente molto cordiale, dove lo spirito di amicizia spicca e caratterizza questa squadra.

Particolarmente distinti Michele, che aveva il compito di premiare (oltre che di versare il vino alla sua signora), Pietro, che non ha ancora iniziato a gareggiare nel triathlon ma nella simpatia si difende benissimo, e Andrea, i cui progressi nella corsa e nel nuoto daranno dispiaceri a tanti. Un carissimo saluto anche al presidente del quartiere Saragozza, Roberto Fattori, la cui comune passione per il calcio (Bologna, naturalmente) ci ha reso protagonisti di scontri memorabili in una mailing list dedicata ai rossoblu'. Infine -come si dice- peccato per chi non c'era, si e' perso anche un'ottima cena.

Quindi stamattina, bello assonnato, intorno alle 11 ero in acqua a svolgere il compitone di nuoto, seguito dal terribile lavoro in pista. Svolto -e mi meraviglio io per primo- in toto, sia pure (il nuoto) a ritmi un po' ridotti. Piu' sorprendente ancora e' la tenuta del fisico, che non accenna (tranne normali affaticamenti muscolari) a dare segni di cedimento (ahi! me la sono tirata..) Insomma oggi sono distrutto come investito da un TIR (ma ho preso la targa). Domani, ne sono certo, su quella salitella daro' il 110% (facciamo il 100%, che va poi bene lo stesso...)